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Autore: HoneyNeechan    26/02/2023    0 recensioni
Spin-off di Incontro: Nella stessa notte in cui Donatello ha conosciuto Lola, Michelangelo farà un altro tipo di incontro.
Genere: Avventura, Commedia, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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TW: menzione di nausea e vomito. Non dovrei spoilerare, ma so che a qualcuno può dare fastidio quindi vi avviso. Niente di troppo visual, ma comunque se ne parla.

La primissima cosa che saltò agli occhi di Michelangelo fu la deliziosa scodella di ramen posizionata proprio di fronte a lui, il che spiegava anche perchè il suo profumo si era intensificato pochi attimi prima. 
Senza farsi domande e obbedendo al suo stomaco che reclamava quel buonissimo cibo, la giovane tartaruga iniziò avidamente a mangiare, un sorriso soddisfatto che si delineava sui suoi lineamenti; il sapore delizioso del brodo fu capace di fargli dimenticare per qualche secondo la situazione ed il possibile pericolo in cui ancora si trovava.
Fino a quando non fu la voce della creatura a riportarlo alla realtà.
"SSSono contenta ti piaccia. Immagino che il veleno al sssuo interno non ne abbia alterato del tutto il sssapore...".
...
VELENO???
Il cuore del povero Michelangelo perse un paio di battiti a quelle parole, mentre avvertiva lunghi brividi di panico artigliargli il guscio; il suo solito colorito verde assunse una sfumatura giallastra nel mentre che il suo stomaco cercava ora di espellere a forza tutto il cibo ingurgitato. Iniziò a piagnucolare, lasciando che calde lacrime scivolassero lungo le sue guance, mentre un unico giro di pensieri gli affollava il cervello.
Stupido! Stupudo! Stupido! Non dovevi fidarti! Avanti vomita tutto! Butta il veleno fuori! Stupido scemo, muoviti e butta tutto fuori!!!
Vedendolo improvvisamente bocconi sul pavimento in preda alla nausea, piangendo disperato, fece rendere conto alla creatura che forse non avrebbe dovuto scherzare in quel modo; dopotutto anche se lo aveva liberato dalle sue spire, avrebbe dovuto prevedere che quella piccola tartaruga pensasse ancora di essere in pericolo, date le circostanze.
Si affrettò dunque a scivolare al suo fianco, dandogli dei piccoli colpetti sul carapace, porgendogli anche un bicchiere di acqua fresca con la coda. "Oh perdonami tartarughina, ssstavo ssscherzando! Ti prometto che sssei al sssicuro, quel ramen non era avvelenato, davvero!".
Il giovane ninja non rispose a quella rivelazione, troppo occupato a riprendersi dall'attacco di vomito e a calmare i battiti del suo cuore impazzito; quando ebbe finalmente ripreso il controllo non ci mise molto ad afferrare i suoi nunchaku e colpire con un'aggressività degna di suo fratello Raffaello il bicchiere, spedendolo a schiantarsi contro un muro, per poi rimettersi in posizione di attacco. "Ma ti sembrano scherzi da fare! Prima mi rapisci e poi ti prendi gioco di me?? Forse mi sottovaluti perchè sono...", non riuscì però a finire la frase perchè finalmente ebbe modo di vedere chi si trovava di fronte e ne rimase letteralmente scioccato.
La creatura di fronte a lui era per metà donna dal busto in su e per metà serprente dall'ombelico in giù, e doveva essere alta (o lunga?) almeno 2 metri e mezzo; le scaglie della coda da rettile erano di un bellissimo colore turchese iridescente che mutava in una striscia dorata quando si avvicinava al centro, mentre il colore della pelle della parte umana era di un colore pallido, quasi bianco, con delle sfumature azzurrine, ricoperto da una bellissima chioma ondulata dello stesso color oro delle scaglie della coda e degli occhi dagli rettile che osservavano da lontano i suoi movimenti. 
Se fossero stati in altre circostanze, molto probabilmente Michelangelo avrebbe apprezzato la bellezza di quella creatura dall'aura misteriosa e dall'aspetto così particolare.
La creatura mosse la bocca in quello che voleva essere un sorriso amichevole, scoprendo però un paio di canini decisamente più lunghi del normale e molto probabilmente letali, che suggerirono al giovane ninja di fare due ulteriori passo all'indietro, giusto per sicurezza non lasciando cadere la guardia.
"Capisssco tu sia arrabbiato tartarughina e ti chiedo perdono, ma ti assssicuro che non ho intensssioni maligne verssso di te", la donna-serpente scivolò lentamente verso il muro dove il bicchiere si era infranto, iniziando a raccoglierne cautamente i cocci. "Ssse vuoi ussscire di qui devi prendere il tunnel alle tue ssspalle, ti riporterà esssattamente dal punto dal quale sssei entrato nelle fognature".
"Perchè me lo stai dicendo?? E' un altro scherzo per farmi arrivare a qualche vicolo cieco?", inquisì la tartaruga, ben decisa a non farsi più prendere alla sprovvista.
La donna-serpente scosse la testa in segno di diniego: "Non ti tormenterò oltre, te lo assssicuro. Ora vai, torna a casssa tartarughina". E dopo avergli rivolto un ulteriore sorriso, scivolò via, scomparendo nelle tubature.
Michelangelo attese un paio di minuti, i nervi a fior di pelle per il nervosismo e l'ansia di ricevere un attacco a sorpresa, prima di decidersi ad abbassare la guardia e a dirigersi, sebbene con riluttanza nella direzione indicatagli dalla donna (non aveva altra scelta dopotutto); quale non fu la sua sorpresa nel ritrovarsi dopo qualche minuto di cammino esattamente sotto il tombino dal quale era entrato!
Quindi non mi ha mentito...
Risalì velocemente le scalette di ferro, afferrando poi il cellulare per rimettersi in contatto con i suoi fratelli.
Non vedeva l'ora di raccontargli di quello stranissimo incontro!
   
 
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