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Autore: aduah    12/09/2009    2 recensioni
Ah! Ben vi sta idioti! Beccatevi questa!- cantava allegro il ragazzo dagli occhi di ghiaccio, battendo una mano sul sedere in segno di sfida.
-Piantala Kon!- lo ammonì l’altro dandogli una manata in testa. –Guarda che tutto questo è accaduto a causa tua, perciò non farei tanto lo sbruffone!-
-Anche io ti ho chiesto tante volte di piantarla di fare la sega Ichigo, ma non mi hai dato retta, perché dovrei darla io a te?-
-Perché IO sono TUO fratello MAGGIORE, perciò IO ho l’autorità su di TE, chiaro?-
-Bla bla bla, cuciti il buco fratello!- lo sbeffeggiò l’altro, per poi avviarsi all’entrata dell’istituto fischiettando allegro, come se quella corsa assurda non fosse mai avvenuta.
Genere: Triste, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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02_ L’amica del cuore


Ichigo si svegliò di soprassalto, nel cuore della notte.
Si guardò attorno preoccupato, ed infine il suo sguardo si posò sul letto soprastante il suo… vuoto.
Agitato cercò freneticamente il cellulare sul comodino accanto al suo giaciglio, e quando lo trovò scoprì con orrore che erano le otto e mezzo di sera.
Kon non era ancora rientrato da quella mattina, e la pioggia non aveva cessato di cadere per tutto il tempo.

Si alzò di scatto, componendo il numero del fratello e ascoltando impaziente gli squilli vuoti che echeggiavano nell’apparecchio.
Il tentativo si ripeté per almeno cinque volte ma nessuna delle cinque ebbe mai alcuna risposta.
Alla fine, tra l’arrabbiato e l’inquieto, il ragazzo prese l’ombrello e si gettò in strada sotto la pioggia battente.

Girò per ore e ore sotto la pioggia, finchè verso le undici e venti non decise, con rammarico, di tornare a casa, e aspettare un improbabile ritorno del fratello.

Invece, con sua grande sorpresa, quando aprì la porta della sua abitazione si trovò davanti Kon avvolto in un asciugamano e in una coperta pesante, mentre la loro zia Yuzu armeggiava indaffarata ai fornelli.

Ichigo corse verso il fratellino senza neanche togliersi i vestiti bagnati, e lo girò violentemente verso di sé.

-Cretino!- così iniziò la sua predica –Sei un cretino! Si può sapere che cazzo ti è saltato in mente, eh? Mi hai fatto preoccupare da matti, ho girato la città per tre ore sotto la pioggia perché al cellulare non rispondevi!-
Ma l’altro non proferì parola, e si limitò a voltare la testa fissando il pavimento.
Ringhiando Ichigo era sul punto di cantargliene ancora, ma la pressione di una mano sulla spalla lo face fermare.

-E’ inutile che ti arrabbi così, lo sai com’è fatto lui- lo ammonì una donna dai capelli neri e corti.
-Ma… zia Karin, è stato fuori tutto il giorno, senza ombrello e senza dare notizie, mi ha fatto preoccupare da morire!- si giustificò l’altro, mentre la donna lo aiutava a togliersi l’impermeabile fradicio.
-Sarà anche andata così Ichi, ma mi spieghi perché allora non lo sei andato a cercare prima?- obbiettò giustamente la donna, mentre riponeva l’indumento bagnato accanto ad un termosifone.
Ichigo spalancò gli occhi, non sapendo come spiegarsi.
-Ecco… noi…- cercò di iniziare, ma ogni scusa che gli veniva in mente sembrava più assorda della stessa verità.

-Perché abbiamo litigato pesantemente, e allora lui non aveva voglia di vedermi come io non avevo voglia di sentirlo, ecco tutto- spiegò in parole povere Kon, senza distogliere la vista dal pavimento di legno.

-A me sembra un motivo da bambini!- si intromise Yuzu, mentre porgeva al moro una tazza di latte e miele calda. –Insomma, tu sei il fratello maggiore Ichigo, perciò dovresti dare a Kon il buon esempio, mentre tu Kon sai bene che Ichigo va tenuto sotto controllo!- finì lo donna dai capelli biondo cenere, guardando il fratello minore in malo modo.

-Io me la so cavare da solo- esordì Ichigo, sciogliendosi la coda che teneva insieme i lunghi capelli. –Comunque per me è acqua passata, e ora se volete scusarmi me ne vado a letto- concluse, per poi indirizzarsi verso le scale.

--

Il giorno dopo, un debole raggio di sole illuminò il viso del ragazzo dai capelli arancioni, destandolo dal suo sonno.
Si tirò giù dal letto stirandosi, per poi aprire le tende e guardare con fatica il sole abbagliante.
Vedendo la magnifica giornata, aprì anche le ante della finestra e respirò a pieni polmoni la fresca aria del mattino, in seguito iniziò a battere su un lato del letto sopra il suo.

-Sveglia leone, si va a scuola!- gridò entusiasta, mentre il fratello assonnato cercava di svegliarsi.
-Che…? Ma sono solo le sette!- brontolò Kon tentando di coprirsi nuovamente, ma Ichigo gli strappò via le coperte definitivamente.
-Appunto! Oggi niente ritardi! In bagno tra cinque minuti!- lo informò, per poi uscire da camera e avviarsi alla toilette.
Ma prima che riuscisse ad afferrare la maniglia, un rombo proveniente dalle scale lo fece allarmare; d’istinto si piegò sulle ginocchia e si preparò ad affrontare la calamità in arrivo.

-BUONGIORNO NIPOTINOOO!!-

Isshin Kurosaki si fiondò sul ragazzo come una locomotiva in piena corsa, ma prima che potesse anche solo sfiorarlo, quest’ultimo saltò in aria schivandolo, e atterrò pesantemente in piedi sulla schiena del nonno, rendendolo inoffensivo.
-Buongiorno vecchio- si limitò a dire, per poi svanire in bagno.
-Bei… riflessi…- furono le ultime parole di Isshin.

--

Dopo tre giorni di ritardi, Ichigo fu felice di riprendere le lezioni regolarmente e rivedere i suoi compagni; lo stesso non si può dire per Kon, il quale appena rientrato lo aspettò una verifica di geografia e alcune prediche da parte dell’insegnante.

A seguito dell’ennesima ramanzina a causa dei voti bassi che gli fece perdere metà ricreazione, il moro si recò a grandi passi sul tetto della scuola, dove sapeva che avrebbe trovato il fratello.
Spalancò la porta con furia e andò dritto verso Ichigo, il quale stava parlando con una compagna.

-TU!- disse per ottenere la sua attenzione, ed infatti il ragazzo si voltò anche se controvoglia –E’ tutta colpa tua se oggi ho avuto una giornata di…-
-Sempre ad urlare- notò l’altro cercando di sturarsi un orecchio –Non puoi parlare con un tono più umano?-
-Ichi, quello è il suo tono di voce naturale!- scherzò la ragazza accanto a lui ridendo.

Kon stava per ribattere, ma appena la vide non riuscì a dire più nulla.

Eri Megurine, presidentessa del consiglio studentesco nonostante la giovane età, membro del club fotografico in veste di modella e una delle migliori studentesse del liceo era la migliore amica di Ichigo.
Aveva i capelli corti e di un arancione più scuro di quelli del Kurosaki maggiore, e gli occhi grandi e di un blu acceso. Nonostante la sua buona condotta, era una dalle maniere forti e quando qualcuno la importunava non esitava ad usare le mani e, eventualmente, le gambe per difendersi.

Era un’ottima ballerina, dalla voce magnifica, tanto che lei e Ichigo avevano creato e cantato insieme una canzone in occasione della festa di natale della scuola.

Da quando il fratello glie l’aveva fatta conoscere, Kon era totalmente cambiato; aveva smesso di infastidire le altre ragazze come faceva di solito, addirittura non le guardava neanche, e per un certo periodo le aveva addirittura fatto dei doni anonimi. Almeno finchè Ichigo non l’aveva scoperto.

-Vuoi scusarci un secondo Eri? Devo dire due parolette a questo coso!- si giustificò il ragazzo dai capelli arancioni prendendo in disparte Kon.
-Che cavolo vuoi adesso?- disse irritato il minore.
-Quando hai intenzione di dichiararti?-
-D- d- dichiararmi? Dichiarare chi a cosa?-
-Idiota… senti Eri!- esclamò all’improvviso voltandosi verso l’amica –Kon chiede se lo vuoi andare a vedere durante l’allenamento di calcio!-
-COSA?- gridò Kon preso di sorpresa, cercando di trattenere il rossore che sentiva invadere il suo volto.
-Davvero vorresti che io venissi al tuo allenamento?- chiese timida Eri, guardando Kon negli occhi, provocando nel ragazzo un’esplosione di imbarazzo.
-Si! Lo vuole!- rispose il fratello per l’interessato, dato che questo non riusciva a spiccicare parola.

-Ma è fantastico!- concluse Eri euforica, facendo voltare gli altri due, i quali per la sorpresa dissero in coro –Davvero?-
-Si, mi piacerebbe molto!- squillò lei, per poi avvicinarsi a Ichigo e prenderlo per un braccio –Ci verrai anche tu, vero?-
-Eh?… M-ma io veramente… avrei da fare….- cercò di spiegarsi il ragazzo, ma lei cominciò a scuotergli il braccio.
-Dai, per favore! Non conosco nessuno almeno parlo con te!-
-Ehm… va… va bene allora…- concluse Ichigo, e mentre Eri gli saltava addosso e lo abbracciava per la gioia vide il fratellino andarsene a passo svelto senza guardarli, ma visibilmente adirato.



Secondo capitolo! Se volete vedere delle immagini andate qua! Deviantart

Ci sono i link per vedere anche le altre!


Aduah! >v<
  
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