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Autore: 20maggio2013    20/03/2023    1 recensioni
Nightbird, giovane cantante di grande successo. Ma di lui non si sa assolutamente nulla, la sua identità è segreta. Nessuno conosce il ragazzo dietro il cantante.
Blaine Anderson si è costruito questa doppia identità per poter realizzare il suo sogno di cantare, per evadere dalla realtà ma pur rimanendo un ragazzino qualunque, un semplice adolescente che va a scuola e vive una vita normale. Ma ultimamente Blaine ha perso di vista chi è veramente, dimenticando il vero motivo per cui fosse nato Nightbird. Sarà grazie alla punizione di suo fratello e alla nascita di nuovi rapporti che Blaine ricorderà perché gli piaceva essere soltanto Blaine.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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Blaine fu il primo a svegliarsi quella mattina, sorrise quando trovò Kurt tra le sue braccia. Si prese del tempo per osservarlo dormire, poi facendo attenzione si alzò dal letto cercando di non svegliarlo.
«Ehi» sussurrò Kurt con tono assonnato poggiandosi su un gomito e passandosi una mano in faccia.
«Scusa, non ti volevo svegliare» mormorò Blaine dispiaciuto tornando a sedersi al suo fianco, Kurt scosse la testa e accennò un sorriso.
«Non ti preoccupare -mormorò aprendo i suoi bellissimi occhi e facendo sorride di conseguenza Blaine- Buongiorno amore» sussurrò poi avvicinandosi alle sue labbra per baciarlo.
«Buongiorno amore» rispose Blaine contro le sue labbra trascinando poi di nuovo Kurt giù. Restarono stesi in quel letto, attaccati l'uno all'altro per il poco spazio, anche se quella poteva benissimo essere soltanto una scusa dato che il letto poteva anche essere enorme ma loro sarebbero rimasti comunque vicino all'altro. Passavano già troppo tempo distanti che quando si vedevano dovevano avere sempre un minimo contatto, che fosse anche il semplicemente tenersi per mano. E quella mattina erano talmente presi da loro che quasi dimenticarono di trovarsi in un pullman e che non erano soli. Almeno finché Cooper non si schiarì la gola richiamando la loro attenzione. 
«Io capisco che siete giovani ed innamorati, ma per favore datevi un po' di contegno dato che non siete soli» disse divertito mentre Rachel ridacchiava alle sue spalle. Kurt arrossì nascondendosi dietro Blaine mentre Blaine tirava un cuscino sopra il fratello dicendo di andarsene. E con sua sorpresa lo fece, ma Rachel rimase invece lì con loro sedendosi anche lei su quel letto che era troppo piccolo per tre persone.  
«Rach, ma non hai nulla di meglio da fare?» domandò Kurt mentre Blaine lo prendeva per mano. 
«No, a dire il vero no» disse con un finto sorriso innocente e Kurt allora sbuffò. 
«Che ne dite se andiamo a fare colazione?» propose invece Blaine, ormai erano tutti svegli e lui e Kurt non avrebbero più avuto un po' di privacy ora che c'era anche Rachel. 

Si prepararono abbastanza velocemente e in pochi minuti erano fuori dal bus diretti allo Starbucks più vicino. Blaine e Kurt si tennero per mano per tutto il tragitto mentre Rachel camminava al loro fianco, sembrava fin troppo silenziosa per essere Rachel. Restò silenziosa finché non arrivarono al bar e poi tornò con la sua solita parlantina.
«Stanotte ho fatto un sogno» disse e poi senza aspettare una vera risposta, iniziò a raccontare del sogno che aveva fatto quella notte dove incontrava Barbra Streisand e poi finiva per cantare con lei su un palco di Broadway. Kurt e Blaine la guardavano confusi, non sapendo perché Rachel stesse raccontando quel sogno e poi avesse anche iniziato a parlare di quanto fosse legata a Barbra sin da bambina. O meglio, Blaine era perplesso, Kurt che la conosceva come le sue tasche aveva capito che quello fosse solo un lungo giro di parole.
«Rach, vai dritta al punto, so che ci stai raccontando tutto questo perché vuoi chiedere qualcosa» la interruppe Kurt.
«Volevo chiedere a Blaine se mi faceva conoscere Barbra» disse poi Rachel e Blaine non seppe come reagire a quella richiesta. Questo tipo di richieste erano uno dei motivi per cui avesse creato l'identità di Nightbird, in modo che le persone che si avvicinavano a lui lo facevano perché era Blaine e non un cantante famoso.
«Rach» la riprese Kurt notando l'espressione di Blaine.
«Che c'è? Era solo per dire.. non è mica costretto a farlo»  si difese Rachel facendo così capire che la sua era una richiesta buttata lì tanto per, che le avrebbe fatto piacere se si fosse presentata l'occasione ma che non voleva sfruttarlo per quello.
«Se capiterà l'occasione, me ne ricorderò e te la farò conoscere» le disse poi Blaine e Rachel gli sorrise in risposta prima di abbracciarlo, poi si offrì di andare a prendere gli ordini mentre loro aspettavano al tavolo.
«Scusala, è fatta così, non pensa a quello che dice a volte -Kurt si scusò per Rachel una volta che lui e Blaine rimasero da soli. Aveva convinto lui Blaine a condividere quel segreto anche con Rachel e non voleva che se ne pentisse- E non devi farlo davvero, puoi-» Blaine fermò quel flusso di parole con un bacio sulle labbra che zittì immediatamente Kurt.
«Tranquillo, non me la sono presa. -gli disse poi con un sorriso- Ammetto di essere rimasto un po' così quando me lo ha chiesto, ma poi ho capito che non l'ha fatto con cattive intenzioni» Kurt annuì e gli sorrise prima di baciarlo velocemente mentre Rachel tornava da loro con la colazione.

Dopo la colazione erano andati tutti e tre al palazzetto dove quella sera si sarebbe tenuto il concerto di Nightbird. Passarono la mattinata così, Blaine a fare le solite prove audio e luci e Kurt e Rachel rimasero ad ascoltare e approfittarono per parlare tra di loro. Rachel non aveva ancora davvero realizzato che Blaine, il ragazzo del suo migliore amico, fosse uno dei suoi cantanti preferiti, le sembrava ancora così irrealistico. Ma più ci pensava più capiva certi dettagli che le erano sfuggiti in quei mesi.
«Ora capisco perché ha rifiutato di cantare al Karaoke il girono del tuo compleanno -disse infatti Rachel e Kurt continuò ad annuire ai suoi commenti mentre con lo sguardo seguiva Blaine sul palco che stava ridendo e scherzando con i membri della band tra una prova e l'altra.- Aspetta! -esclamò poi Rachel richiamando completamente l'attenzione su di sé e Kurt la guardò confusa, sembrava avesse appena fatto chissà qualche grande scoperta- Nightbird ha detto nell'ultima intervista che l'ultimo album è dedicato ad una persona per lui speciale - disse ricordandosi solo in quel momento di quell'intervista che Nightbird aveva fatto a New York non molto tempo prima- Oddio quindi ha scritto quelle canzoni per te!» esclamò emozionata iniziando a saltare e battere le mani come una bambina per poi abbracciare l'amico. Kurt si limitò ad annuire in un primo momento.
«Mi ha detto di aver scritto Daylight quando sono rimasto a dormire da lui la notte prima che tornasse a Los Angeles -le raccontò con un sorriso- Non riusciva a dormire perché sapeva che la mattina dopo sarebbe dovuto partire e ha scritto Daylight -raccontò con un sorriso innamorato sulle labbra- Human invece ha detto di averla iniziata a scrivere subito dopo che ci siamo conosciuti, quando era ancora molto sfuggente. Lost Boys Life invece mentre era in giro per la compagna contro il bullismo -spiegò senza riuscire a smettere di sorridere perché sapere di essere stato sin da subito d'ispirazione a Blaine e che aveva scritto un intero EP solo per lui lo faceva sentire speciale- E poi mi ha dato l'album il girono del diploma mentre eravamo in aula canto» concluse.
«Oh ecco cos'era quella cosa che mi hai nascosto allora» rispose Rachel ricordando il modo in cui Kurt avesse subito nascosto il cd che aveva in mano non appena l'aveva vista arrivare.
«Beh si.. non avrei saputo come giustificare il fatto che avessi il nuovo EP di Nightbird ancora prima che uscisse» si strinse nelle spalle e Rachel annuì contestando che avesse ragione. E poi tornarono a guardare le prove finché Blaine non concluse. Andarono a pranzo insieme e a loro si unì anche Cooper e poi mentre Blaine incontrava le sue fan, Kurt e Rachel approfittarono della giornata per andare un po' in giro per negozi e sfoggiare così un nuovo look al concerto quella sera.

Appena finito il concerto, Rachel aveva perso di vista Kurt, sembrava come se fosse sparito nel nulla. Così come Blaine. E non ci voleva molto a capire che erano insieme da qualche parte, così si strinse nelle spalle e raggiunse Cooper per non restare sola. Solo diversi minuti dopo finalmente li vide arrivare, l'uno accanto all'altro, con un sorriso sulle labbra, i capelli spettinati e i vestiti sgualciti. Non disse nulla, si limitò a sorridere maliziosamente mentre Kurt evitò il suo sguardo.
«Io capisco che siete innamorati e tutto, ma un po' di contegno ragazzi» li riprese invece Cooper iniziando a spingerli verso il tour bus per tornare finalmente a casa. Arrivarono a Westerville verso le due di notte, più o meno. Sicuramente se Kurt e Blaine non si fossero chiusi in camerino a dedicarsi a loro stessi, sarebbero arrivati anche prima. E poi una vota arrivati a Westerville, Blaine aveva provato a convincere Kurt a restare da lui quella notte, ma senza riuscirci. Se non fosse stato per la presenza di Rachel sarebbe sicuramente rimasto da lui, ma non voleva che l'amica tornasse a casa da sola e non gli sembrava neanche il caso di farla dormire in camera con loro. Così aveva salutato Blaine con un lungo bacio sapendo che lo avrebbe rivisto il girono dopo e poi aveva guidato fino a Lima, aveva lasciato Rachel e poi era tornata a casa sua, era entrato in silenzio cercando di non svegliare nessuno e poi era crollato a letto.

«Buongiorno figliolo, come mai già sveglio?» domandò Burt alzando la testa dalla sua tazza fumante quando vide Kurt entrare in cucina quella mattina.
«Buongiorno caro» lo salutò Carole mentre raggiungeva il marito a tavola.
«Buongiorno -rispose lui mentre andava verso il frigo per prendere del latte- Tra poco dovrebbe arrivare Blaine e volevamo parlarvi» spiegò poi al padre mentre Carole annuiva alle sue parole.
«Parlarci? Come mai? Cosa è successo?  Non vorrete mica sposarvi!» Burt iniziò invece con le mille domande da padre preoccupato iniziando anche ad agitarsi, Kurt quasi non versò il caffè fuori la tazza quando lo sentì parlare.
«Nulla del genere papà, tranquillo. Io e Blaine non stiamo insieme neanche da sei mesi» cercò di tranquillizzarlo, soprattutto perché non voleva che si agitasse visto il suo recente problema di cuore.
«E allora di cosa dovete parlarci?» chiese confuso Burt continuando a guardare il figlio che ora si era seduto accanto a lui.
«È una cosa che riguarda lui e di cui vi voleva parlare» dice stringendosi nelle spalle facendo capire che non era nulla di preoccupante. Burt annuì e tornò poi alla sua colazione. Poco dopo furono raggiunti anche da Finn e Kurt chiese anche a lui se poteva restare. Finn si guardò intorno confuso, non capendo casa stesse succedendo, infondo si era appena svegliato.
«Riunione di famiglia? È successo qualcosa? Qualcuno sta male?» domandò poi iniziando ad allarmarsi e spostando lo sguardo da Kurt a Burt a Carole.
«Nulla del genere, Kurt ci ha detto che Blaine vuole parlarci» spiegò la madre finendo la sua tazza di caffè.
«Oh di cosa deve parlare?» chiese ancora Finn tornando a guardare Kurt mentre si sedeva anche lui al tavolo e iniziava a fare colazione.
«Spero nulla che riguardi matrimoni e convivenza, sono ancora troppo piccoli e stanno insieme da troppo poco» intervenne Burt chiudendo il giornale e puntando lo sguardo sul figlio.
«Papà -lo richiamò Kurt arrossendo a quelle parole- ti ho già detto che non è nulla del genere -ripetè di nuovo provando a far capire al padre che stava dicendo la verità. Amava Blaine e amava passare il tempo con lui, ma era troppo presto per una convivenza, figuriamoci per un matrimonio, anche se in un futuro non gli sarebbe di certo dispiaciuto andare a vivere con lui e magari anche sposarlo un giorno.- È arrivato, vado ad aprirgli» disse poi quando sentì il campanello suonare, si alzò dalla seria e si diresse così alla porta.
«Ehi» Blaine lo salutò con un sorriso nervoso non appena lo vide aprigli la porta.
«Ehi -disse Kurt prima di baciarlo dolcemente sulle labbra. Un veloce bacio  stampo- Sei sicuro di volerlo fare? Puoi ancora tritati indietro se vuoi, mi inventerò una scusa con gli altri» disse Kurt notando il nervosismo del suo ragazzo.
«No, voglio farlo davvero -gli sorrise Blaine per rassicurarlo, non poteva negare di essere nervoso, ma non lo era perché aveva cambiato idea e non voleva più farlo, ma perché quella era sempre la famiglia di Kurt e sperava che questa notizia non facesse cambiare l'opinione che avevano su di lui- Semplificherebbe tutto» disse poi prima di baciarlo di nuovo.
«Okay -annuì Kurt- andiamo allora» aggiunse prima di baciarlo ancora e ancora. Poi lo prese per mano e insieme tornarono in cucina.

Alla fine non era andata male la conversazione. Quando Blaine aveva confessato di essere Nightbird c'erano state delle reazioni diverse. Finn era rimasto confuso e stupito, chiedendosi come il ragazzo con cui usciva suo fratello poteva essere il cantante per cui Rachel andava matta. Carole rimase sorpresa dalla cosa, aveva sentito parlare del famoso cantante Nightbird ma non aveva la minima idea di chi fosse. Burt invece aveva domandato chi fosse questo Nightbird di cui non aveva mai sentito parlare ed era dovuta intervenire Carole a spiegargli chi fosse e che suo figlio era anche stato ad un suo concerto la sera prima. Non che Burt non lo sapesse, sapeva benissimo che la sera prima Kurt era stato a Cleveland con Rachel per un concerto, solo che non aveva la minima idea di chi fosse il cantante. E poi una volta superato lo stupore e metabolizzato la notizia, Finn avevamo commentato con un "Forte" poi era andato via promettendo che non avrebbe detto nulla a nessuno e avrebbe mantenuto il segreto. Burt aveva iniziato con le mille domande, preoccupato che suo figlio potesse essere preso di mira a causa di quella relazione. E Blaine gli aveva detto che aveva costruito quel personaggio proprio per poter vivere normalmente come un qualsiasi adolescente.
E dopo aver parlato con Burt e Carole, Kurt e Blaine si erano rifugiati nella camera del primo promettendo che avrebbero tenuto la porta aperta. Si erano stesi sul letto e Kurt ne aveva approfittato per poggiarsi al petto del suo ragazzo. Si sentiva al sicuro li, sentiva di essere a casa. E Blaine amava tenerlo tra le sue braccia, accarezzargli dolcemente la schiena e passare una mano tra i suoi capelli. E si sentiva speciale perché era l'unico a cui Kurt permetteva di toccare e scompigliare i suoi capelli.
«Grazie per avermi dato la possibilità di condividere tutto con la mia famiglia e Rachel» sussurrò Kurt ad occhi chiusi, rilassandosi al tocco leggero e delicato del suo ragazzo. 
«Non devi ringraziarmi. Non avrei mai dovuto chiederti di mentire anche a loro.» Kurt alzò la testa dal suo petto, sentendo il senso di colpa nel suo tono di voce. 
«Non me lo hai chiesto. Tu non mi ha chiesto di mentire a nessuno. Ti sei fidato di me e mi hai detto il tuo segreto, sono stato io a decidere di non dire niente a nessuno -gli disse subito facendogli capire che non aveva nessuna colpa.- Avrei dovuto parlartene prima invece di tenermi tutto dentro» aggiunse poi, Blaine accennò un sorriso e gli accarezzo una guancia. Kurt chiude gli occhi e sorrise.
«Beh per quel che vale sono felice di aver raccontato tutto anche a loro. Almeno non dovremo più nasconderci, non con le persone a cui teniamo di più» Kurt sorrise di nuovo e annuì, poi si sporse per baciarlo dolcemente. 
«Ti amo» sussurrò sulle sue labbra. 
«Ti amo -rispose Blaine prima di baciarlo. E poi quel bacio fu interrotto dalla suoneria del telefono di Kurt.- Non rispondere» sussurrò Blaine contro le sue labbra prima di riprendere a baciarlo. Ma Kurt non aveva la minima intenzione di farlo. Si mise più comodo sul ragazzo, poggiando le mani ai lati del suo viso e le ginocchia ai lati del suo bacino e continuò a baciarlo come se la sua vita dipendesse da quello. Blaine continuò a baciarlo con passione, accarezzandogli la schiena e infilando le mani sotto la sua maglietta. Entrambi provarono ad ignorare il telefono di Kurt che continuava a squillare. Ma alla terza volta che chiamarono Kurt sbuffò stancandosi da Blaine e allungandosi per rispondere al telefono.
«È Rachel -disse dopo aver visto chi lo stava chiamando, Blaine annuì mettendosi seduto sul letto, ormai l'atmosfera era rovinata- Rach giuro che se mi hai chiamato per-» iniziò a dire Kurt con tono scocciato una volta che rispose alla chiamata. 
«Sei con Blaine?» chiese con tono serio Rachel interrompendo le parole dell'amico.
«Si, perché?» chiese confuso diventando anche lui serio dopo aver sentito il tono dell'amica. 
«Che succede?» chiese invece Blaine aggrottando la fronte. 
«Mettimi in vivavoce» disse ancora Rachel, Kurt annuì e poi fece come gli aveva chiesto. 
«Che succede Rach?» domandò di nuovo Kurt mentre Blaine si avvicinava per sentire meglio. 
«Sono uscite delle nuove foto di Nightbird e il suo presunto ragazzo -disse Rachel e sia Kurt che Blaine alzarono lo sguardo verso l'altro- Kurt questa volta ti vedi chiaramente»

 

Ed eccomi tornata con un nuovo capitolo. Vediamo ancora una piccola scena dei tre insieme e Rachel che deve ancora metabolizzare la cosa, durante la giornata collega più cose che ora le fanno capite tutto e sclera insieme a Kurt. Poi tornano da Cleveland ed è arrivato il momento di dire tutto alla famiglia di Kurt. Vediamo una piccola scena comica con Burt preoccupato e Finn confuso ma poi tutti prendono bene la cosa. Anche se Burt è in parte preoccupato. E dopo che Blaine ha promesso che avrebbe tenuto le cose separate ecco che arriva di nuovo Rachel a interrompere il tutto dando la notizia di nuove foto dove questa volta però Kurt è ben visibile.
  
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