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Autore: Asia Dreamcatcher    08/05/2023    1 recensioni
Non poteva essere così idiota.
Era questo che pensava Emmeline Vance mentre fissava interdetta l’alta figura di Evan Rosier, spezzata dal peso delle ferite che si era conquistato poco prima.
[Questa flash-fic è stata scritta in occasione della challenge "All Together Quotes" indetta da Mary Black e Rosmary sul sito Writing Games - ferisce più la penna]
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emmeline Vance, Evan Rosier
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Croce e Delizia

Pacchetto:
46) Coppia: Evan Rosier/Emmeline Vance
Citazione: “Posso offrirti la mia solitudine, la mia penombra, il mio cuore infame; sto cercando di comperarti con l’incertezza, il pericolo, la sconfitta.” (Ciò che ti offro, Jorge Luis Borge)

Croce e Delizia

Non poteva essere così idiota.
Era questo che pensava Emmeline Vance mentre fissava interdetta l’alta figura di Evan Rosier, spezzata dal peso delle ferite che si era conquistato poco prima.
Lei se ne stava invece ben ritta, pietrificata di fronte a lui: la schiena rigida, il respiro pesantemente incredulo, una mano aggrappata alla maniglia della porta, l’altra saldamente stretta al piccolo e frastagliato specchietto infilato nella tasca della giubba, pronto per essere utilizzato. Usalo Emmeline! Dannazione, usalo. Chiama gli altri.
E invece nulla. Le sue dita si contrassero incattivite attorno al piccolo oggetto per un breve istante, un ultimo spasmo di eroica volontà prima di distendersi arrendevoli tramutate in cartapesta.
Si scostò appena con lo sguardo sbarrato, di chi si sente colpevole, di chi ha appena gettato uno sguardo nell’oscurità voluttuosa del baratro e ha coscientemente scelto di buttarvisi dentro.
Lui zoppicando la sorpassò, gli occhi attenti e perforanti come quelli di un falco e si gettò malamente sul letto fatto di quella piccola stanza. Emmeline nemmeno si chiese come avesse fatto a rintracciarla, ingoiò feroce il sottile sorriso che stava per macchiarle le labbra: lui sapeva come trovarla, era sempre stato così, nemmeno la morte glielo avrebbe impedito.
Osservò la sua fronte appena corrugata, le ciglia chiarissime che adombravano sfavillando i suoi occhi, riconoscendo anche nella piega severa delle sopracciglia che stava soffrendo e stoicamente non voleva cedere nemmeno un brandello di sé a quel dolore. Tremò, mentre il proprio infido cuore spasimava a quella vista.
«Perché me? Perché non i tuoi compagni assassini?» sussurrò, la voce arrocchita, bassa simile al lamento di una bestia sofferente.
«Lo sai perché» replicò lui deciso, fissando il soffitto anziché lei.
Non era idiota, era un fottuto suicida. E voleva trascinare pure lei in quella spirale autolesionista. Ci stava riuscendo.
«Spogliati» gli intimò dura, trattenendo poi il fiato alla vista del suo torace nudo e tumefatto.
Una sorta di gioia selvaggia e crudele le serpeggiò in corpo fino alle labbra, che si deformarono in un perfido sorrisetto: averlo di nuovo sotto le sue mani sottili e dorate, percepire i fasci di muscoli sussultare al passaggio lieve delle sue dita... gli occhi le caddero sul Marchio Nero che si stagliava sul suo candido braccio, facendosi beffe di lei e ancora una volta il suo mondo precipitò.
Evan si mosse rapido e le circondò il ventre affondandoci il viso.
«Linnie» mormorò contro la sua veste, stringendola in un primordiale gesto di appartenenza.
«Sei crudele» replicò avvertendolo fremere contro di lei; tremando, come se lottasse contro le catene cristalline del suo raziocinio, gli afferrò i capelli inspirando il suo odore.
Lui levò lo sguardo sul suo volto e ciò che vi lesse dentro avrebbe fatto scappare chiunque altro: non aveva nulla da offrirle, solo incertezza, inganno e pericolo.
Fu allora che decise, prima di calare le labbra di pesco contro le sue. Lo avrebbe accettato. Fino all’ultimo brandello, avrebbe accolto gelosamente in sé quell’amore infame e già votato alla completa disfatta.


[parole: 495]

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Ringrazio infinitamente Ciuscream perchè il suo pacchetto (che trovate in apertura della flash) è stato davvero ispirante e su una delle mie coppie preferite!

   
 
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