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Autore: Therry_1984    14/06/2023    1 recensioni
Marzo 2015, Shinjuku. Ryo (detective di polizia) e Kaori (infermiera) sono fidanzati da quasi dieci anni. Il loro rapporto andrà in crisi quando un uomo che desidera vendetta (poichè il defunto padre poliziotto di Ryo ha ucciso il proprio, rapinatore di banca, moltissimi anni prima) ha progettato un piano astuto per fare soffrire Ryo cercando di separarlo da chi ama, cioè la sua fidanzata. Il malvivente architetterà l'omicidio della fidanzata di Mick, collega infermiere di Kaori ma innamorato di lei, cercando di far ricadere la colpa su di lui. Saeko, collega poliziotta di Ryo e innamorata di lui, ne approfitterà per allontanare i due fidanzati in modo squallido ed al di fuori di ogni morale, spingendosi oltre ogni limite. Nella storia sono presenti anche Hideyuki ed Umibozu (rispettivamente gestore della struttura per anziani dove lavora Kaori e coordinatore infermieristico). Ma c'è un altro personaggio in pista che mira al cuore di Kaori: Patrick Darcy, il suo avvocato. Come andrà a finire? Buona lettura a tutti.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: City Hunter, Altro contesto
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Cap. 24 - COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI (Seguito Cap. 5)

1 Aprile, ore 15:45
Mick - Rose Mary


Era circa le tre e tre quarti del pomeriggio del giorno dopo che gli aveva cambiato la vita per sempre.

Mick ancora rintanato nel letto matrimoniale del suo appartamento che fissava il soffitto con quella espressione di "come se non ci fosse un domani". Non sapeva se disperarsi, se ridere o se piangere. Se lamentarsi sempre perchè la sua routine era piatta e tutti i giorni erano uguali, e non capiva cosa l'aveva portato a quella situazione.

Sinceramente, forse, era meglio stare nel buio più assoluto.

Ripercorse mentalmente tutti gli eventi del giorno prima e si maledisse in un certo senso quando ripensò al fatto che, aver detto la settimana prima a Mizuki che per lui le cose erano cambiate e non provava più gli stessi sentimenti di un tempo, e per questo si erano un po' allontanati, forse l'aveva portata a quel destino infausto. Non sapeva cosa pensare, se sentirsi in colpa poichè aveva finalmente capito che se hai nel cuore una tua collega o ami profondamente qualcuno anche se non sei ricambiato, non puoi continuare a fingere di stare in una relazione che ti è stretta. Oppure si chiedeva se avesse dovuto fare finta di niente, alla sua età quasi sulla soglia dei quaranta, a continuare con la sua storia normale piatta e fondamentalmente non sgradevole con un lieto fine di convivenza o di matrimonio abbastanza scontato.

Ma le cose erano andate diversamente e quello che gli aveva fatto capire che non avrebbe potuto continuare con lei, era quando lei all'inizio del mese di marzo aveva cominciato a fare discorsi sui figli e sognare sul fatto di come sarebbe stata la loro famiglia. Lui sapeva di non essere pronto per questo ed un po' glielo aveva fatto capire, lei non si era arrabbiata ma era rimasta molto delusa.

Lei si aspettava da lui entusiasmo per una possibile idea di famiglia invece Mick dopo averci pensato a lungo, questo lieto fine non lo vedeva affatto e tutto ciò che vedevano i suoi occhi erano o meglio, sentivano, gli ormoni ribollire alla vista di Kaori.

Ecco, con lei avrebbe fatto qualsiasi cosa. Figli, famiglia, viaggi, esperienze strane. Peccato che lei fosse fidanzata con una persona che diceva sempre di amare anche se c'era poco per via del suo lavoro. La collega di lui sembrava avergli messo addosso gli artigli come a volte le era sfuggito dire a Kaori e se prima non l'aveva vista, la famosa "maledetta Saeko", dopo quella sera era inevitabile pensare che poi la sua collega non avesse così tutti i torti.

L'aveva vista con i suoi occhi quella donna fisicamente pazzesca che quella sera si era atteggiata come fidanzata del famoso Saeba ed era normale pensare che Kaori fosse gelosa. Lui le avrebbe dato il mondo, se solo lei gli avesse fatto un cenno del capo, invece...

Sentì bussare alla sua porta.

- Ti ho portato qualcosa di caldo. - Gli disse sua sorella Rose Mary che era giunta in suo soccorso, e poi aggiunse:

- Ho una cosa importante da dirti e su questo sarò ferrea. - Continuò lei con sguardo fermo e deciso tanto che Mick mai l'aveva vista così:

- Cosa vuoi dire, scusa? Mi spaventi. - Sussurrò quasi lui. E lei continuò:

- Quel poliziotto, quel maledetto animale, avrà quello che si merita per averti ridotto così. - Sentenziò lei.

- Guarda, senti lascia stare, se ti spiego meglio, capirai... - Cercò lui di calmarla, ma lei gli appoggiò la tazza di the sul comodino e disse:

- Ho intenzione di sporgere denuncia per abuso di potere contro Ryo Saeba. Fra poco verrà qui una poliziotta per raccogliere la mia deposizione. - Concluse la donna bionda.

Mick la guardò senza parole, forse il suo respiro si era fermato. Kaori non glielo avrebbe mai perdonato.


   
 
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