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al #WeeklyPrompt.
Prompt:
A: “Ma non eri morto?”
B:
“Sono sempre disponibile a ripetere
l’esperienza.”
Cap.3
Intensi ricordi
Vegeta
avanzò a fatica, sbatté contro un mobiletto e
cadde in ginocchio con un gemito. Mosse le mani a tentoni, i suoi occhi
grigi
erano vitrei e fissi, mentre la sua espressione sperduta.
Elly
lo aiutò a rialzarsi e lo sentì ruggire.
«Oggi
ti senti meglio, noto» sussurrò.
«Sei
stata silenziosa tutto il giorno. Si può sapere a
che diamine pensavi?» borbottò Vegeta con voce
rauca. Elly lo guidò fino al
divano e ve lo fece accomodare.
Elly
si allontanò i capelli gocciolanti dal viso e
batté un paio di volte le
palpebre, indietreggiò di un paio di passi, sentendo il
battito cardiaco
rimbombarle nelle orecchie.
«Ma
non eri morto?» esalò.
Goku
si grattò la testa e sorrise. «Sono sempre
disponibile a ripetere l’esperienza»
scherzò.
Elly
lo raggiunse e lo spintonò, premendo entrambe le mani sul
suo petto. «Eri morto
sì o no? Questa volta nessuno ha evocato il
drago!» gridò, la voce roca.
Goku
scrollò le spalle e si grattò la guancia con
l’indice. «No, non sono morto. Ho
solo rischiato. Urca, non credevo ci tenessi così tanto a
me» disse.
«Tu
mi hai iniziato a questa avventura, a questo mondo folle, ma che mi ha
permesso
di essere felice e veramente me stessa. Certo che ci tengo a te!
Hai
idea quanto hanno sofferto tutti? Avevi detto a Chichi che non saresti
più
morto e anche tua sorella era distrutta!» sbraitò
Elly.
Il
vento faceva ondeggiare le fronde degli alberi e faceva in modo che le
gocce di
pioggia li sferzassero.
Goku
volse lo sguardo e sospirò pesantemente.
«Perdonami, ma è proprio per mia
moglie che non sono morto. Mi sono fatto forza per mantenere la
promessa di
rimanere vivo» spiegò.
«A
niente» mentì la saiyan. Giocherellò
con la lunga
treccia di capelli biondi e fece strofinare la suola delle sue converse
sul
pavimento. «Piuttosto, hai mangiato?» lo
interrogò.
Vegeta
schioccò la lingua sul palato. «I saiyan non
mangiavano sempre?» domandò con tono ironico.
Elly
incrociò le braccia al petto e sospirò
pesantemente. Ringhiò: «So benissimo che non stai
mangiando».
«…
Ed io so benissimo che stai pensando a qualcosa. Tsk,
sputa il rospo e mi farò imboccare, promesso»
patteggiò il principe dei saiyan.
Elly
sbuffò e si massaggiò il collo. «Ti
farei
massacrare di botte da sensei
quando
fai così. Mio figlio Jaden fa meno capricci di te»
si lamentò.
Vegeta
accavallò le gambe e chiuse gli occhi ciechi,
spronandola: «Allora?».
«Pensavo
a Goku. Tu e lui siete più simili di quanto
pensiate. Finirete per farci morire tutti di preoccupazione. Smettetela
di
rischiare la vita, o fare anche di peggio, in continuazione»
borbottò Elly.
«Tu
non sei diversa, è tutta colpa dei geni della
nostra razza. Abbiamo bisogno di spingerci al limite e arrivati a quel
livello
andare ancora oltre. Siamo dannatamente egoisti, alla fine, ma non
possiamo
farne a meno.
Non
credere, anche tu finirai per fare altre caz…»
iniziò
Vegeta.
«Ah
no, non osare trovare il modo di rimproverare me
quando non ho fatto niente. Prenditi le tue responsabilità e
basta, vecchio
gufo» lo interruppe Elly.
Vegeta
fece una risata roca.