Anime & Manga > Violet Evergarden
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Autore: Shadow Doom    27/06/2023    1 recensioni
Violet, per mantenere una promessa fatta tempo fa ad una persona speciale che le ha cambiato la vita, va alla ricerca di Cloud, uno degli eroi che hanno salvato il Mondo da un male immenso. Una volta incontrato gli mostra una lettera sulla quale è impresso un fiore giallo il quale fa riaffiorare nel duo memorie tanto dolci quanto dolorose.
Genere: Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claudia Hodgins, Violet Evergarden
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Similitudini e differenze

 

Con un entusiasmo estremamente raro, specialmente per un luogo come quello, Aerith presentò Violet agli amici.

I più furono cordiali e qualcuno persino molto allegro come ad esempio Tifa e Yuffie le quali la salutarono calorosamente. Fecero eccezione solo il misterioso Vincent ed il solito Cloud.

Entrambi davano l'idea di essere chiusi e poco cortesi, ma il biondo sembrava mosso da altro. Impressione che trovò conferma quando Strife domandò freddamente:

“ Cosa ci fa qui? Non possiamo fare la balia ad una ragazzina, abbiamo faccende ben più urgenti da sbrigare” “ Signore non ho bisogno della protezione di nessuno” intervenne prontamente la scrittrice, aggiungendo con altrettanta fermezza:

“ Sono stata addestrata fin da bambina nel combattimento, le mie abilità sono più che sufficienti affinché io possa badare a me stessa” “ Eppure poco fa se non fossi arrivato saresti stata eliminata” “ Si sbaglia. Avevo messo fuori gioco i miei assalitori, semplicemente non mi aspettavo che si rialzassero” “ Questo mostra la tua inesperienza...Avresti dovuto ucciderli” “ No, non ucciderò più nessuno” “ Una soldatessa che non uccide, assurdo”.

 

Prima che la discussione potesse degenerare, la castana si fece avanti per riportare ordine.

 

“ Cloud non c'è nessun bisogno di essere tanto duro con lei. Se Violet è qui è perché l'ho chiamata io per usufruire del suo servizio. Rimarrà con noi solo per poco perciò non ci arrecherà alcun problema ed inoltre credo alle sue parole”.

 

In quel momento il duo si fissò. Furono istanti carichi di una strana elettricità la quale portò il possessore dello spadone a desistere e permettere così alla bambola di scrittura automatica di restare.

 

Quest'ultima non capì bene cose fosse realmente accaduto, notò solo una cosa: il gelido e vuoto sguardo di Cloud si ammorbidì alla vista delle iridi smeraldo della fanciulla.

Si rivide un po' in ciò, in passato anche lei si ammorbidiva solo alla vista di Gilbert. Forse significava che il giovane aveva dei problemi a relazionarsi come lei, magari dovuti a profonde bruciature nell'animo.

 

L'idea fossero simili divenne sempre più concreta man mano che il viaggio sarebbe proseguito.

 

Evergarden avrebbe voluto dedicarsi subito al suo lavoro, ma Aerith con gentilezza la convinse a rimandare a quando avrebbero raggiunto un luogo più sicuro e tranquillo.

 

Essendo "costretta" a proseguire con il gruppo decise di osservare con particolare attenzione la propria committente non volendo assolutamente che le accadesse qualcosa di brutto. Allo stesso tempo però tenne d'occhio anche tutti i restanti componenti.

 

Rimase particolarmente colpita da un certo Red XIII e dall'energumeno, Barret.

Il primo era un segugio dotato di strani poteri magici, che la stupì per via della grande saggezza che dimostrava senza mai ostentarla. Il secondo invece era il tipico uomo muscoloso con atteggiamenti da duro che in realtà nascondevano un cuore buono. Si sentì un po' più vicina a lui per via di una caratteristica fisica in comune: protesi alla braccia.

A dire il vero l'uomo ne aveva solo una consistente in una colossale mitragliatrice, ma comunque era sicuramente un danno figlio di qualche guerra e la dama conosceva molto bene quel genere di tragedia.

 

Però, come aveva intuito fin da subito, Strife fu colui che l'impressionò maggiormente al pari della castana, soprattutto a causa dei profondi traumi che lo costellavano.

Ovviamente non fu lui a parlarne bensì fu lei ad intravederli mentre lottava contro le feroci belve in cui si erano imbattuti. I fendenti che lanciava erano tanto potenti quanto carichi di un profondo odio il quale si rifletteva bene nei suoi occhi che diventano sempre più cupi più passava il tempo.

 

Era praticamente la stessa cosa che le accadeva durante gli anni di guerra, il che la portò a sviluppare una certa empatia verso di lui.

Sapeva bene che in questo momento il biondo non si stava chiedendo quali effetti la sua furia distruttrice avesse potuto provocare a coloro che lo circondavano, ma un giorno l'avrebbe fatto ed allora avrebbe sentito il suo spirito bruciare per il senso di colpa.

 

Tuttavia la negatività che inondava l'animo di Strife spariva come per magia quando interagiva con Aerith.

Sorprendentemente Violet capì la ragione di tale cambiamento poiché lo stava vivendo sulla propria pelle. Parlare, non importava di cosa, con quella fanciulla così piena di vita e di allegria era una panacea persino per un cuore ferito come quello che aveva lei. In quei momenti si sentiva come avvolta da un caldo e rassicurante abbraccio capace di allontanare ogni pensiero e ricordo oscuro.

 

C'era davvero qualcosa di unico nella Cetra bella come una fata, un qualcosa che la affascinò molto e che presto avrebbe compreso.

 

   
 
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