Anime & Manga > Violet Evergarden
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Autore: Shadow Doom    03/07/2023    1 recensioni
Violet, per mantenere una promessa fatta tempo fa ad una persona speciale che le ha cambiato la vita, va alla ricerca di Cloud, uno degli eroi che hanno salvato il Mondo da un male immenso. Una volta incontrato gli mostra una lettera sulla quale è impresso un fiore giallo il quale fa riaffiorare nel duo memorie tanto dolci quanto dolorose.
Genere: Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claudia Hodgins, Violet Evergarden
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Conoscersi

 

Come anticipato da Aerith, il percorso che il gruppo dovette intraprendere era costellato da mostruose e letali creature. Solo grazie all'incredibile forza del gruppo non rappresentarono una seria minaccia.

La stessa Violet, nonostante non desiderasse più in alcun modo combattere, si diede da fare. Non attaccò mai per prima bensì si limitò ad intervenire nel caso qualcuno ne avesse bisogno.

In realtà il suo obiettivo principale era la committente, ritenendo che fosse parte del lavoro tenerla al sicuro. Nella pratica però fu colei a cui non dovette pensare poiché c'era sempre Cloud a coprirle le spalle.

 

Un po' la stupì come quel giovane freddo e spietato si prodigasse tanto per aiutare una ragazza.

Sorpresa che rimase anche quando seppe dell'accordo di guardia del corpo stretto proprio tra Strife e la castana. La ragione era semplice: il guerriero non agiva come se stesse adempiendo ad un contratto, c'era qualcosa di più. Tuttavia non essendo affari suoi decise di non indagare concentrandosi piuttosto sul suo compito.

 

A causa delle difficoltà incontrate, i compagni di avventura poterono accamparsi solo in prossimità del calar del sole, ma almeno il luogo trovato sembrava piuttosto sicuro.

 

Visto che le “distrazioni” erano finite Evergarden pensò che fosse finalmente giunto il momento di mettersi a scrivere e perciò chiese alla fanciulla del fiocco:

“ Allora Signorina, volevo dire Aerith iniziamo?”

“ Con cosa Violet?”

“ Con la lettera”

“...”

“ E' per questo che mi hai chiamato”

“ Pensavo di rilassarmi un po' prima”

“ E' quasi notte quindi credo sia meglio sfruttare la luce del sole finché c'è”

“ Sì, hai perfettamente ragione. Facciamolo, ma solo fino all'ora di cena”

“ Agli ordini”

“ Dai, basta essere così formale. Qui sei tra amici”

“ Io...Cercherò di ricordarlo”

“ Così mi piaci. Su, andiamo a scrivere”

“ Dove?”

“ Ho visto qui vicini un bel posticino”

“ Ti seguo”.

“ Non allontanatevi troppo, potrebbe essere pericoloso” esordì il biondo con un leggero tono preoccupato,

“ Stai tranquillo Cloud, è sicuro e poi non sono sola. Hai visto con i tuoi occhi quanto Violet sia brava”

“ Le prometto che proteggerò la signorina Aerith con ogni mio mezzo” puntualizzò la bambola di scrittura automatica con tanta decisione da convincere persino Strife che però aggiunse:

“ In caso di bisogno chiamatemi”

“ Lo faremo, ora va ad aiutare Tifa con la preparazione della cena”

“ Sai benissimo Aerith che non ne sono capace”

“ Puoi sempre provare” concluse con un simpatico occhiolino la dama prima di procedere.

 

La committente condusse la nuova amica in un bel campo di rose che aveva intravisto qualche minuto prima. Non esitò un istante a correre in mezzo a loro felice come una bambina.

 

“ Sono meravigliose, non trovi Violet?”

“ Sì, sono molto belle” rispose la bionda addolcendosi. La Cetra lo notò subito e, oltre a farle piacere, intuì che anche lei amava i fiori. Ciò la portò a chiederle:

“ Qual è il tuo fiore preferito?”

“ Le viole”

“ Dovevo immaginarlo, in fondo le hai nel nome”

“ Già...” commentò la scrittrice stringendo la sua spilla mentre mostrava una nuova emozione: nostalgia.

 

Cogliendo al volo l'opportunità di farla aprire di più, l'Antica affermò annusando una rosa bianca:

“ I fiori sono speciali: non solo sono indicatori della salute del Pianeta, ma portano con sé ricordi preziosi”

“ Non credo sia possibile”

“ Invece lo è, tutto dipende da chi li guarda. Ad esempio ci sono dei fiori nel luogo dove ho speso la maggior parte della vita che mi riportano alla mente gioie e dolori”

“ Quindi stai dicendo che i fiori assumono significato in base alla vita di chi li osserva?”

“ Esatto”

“ Mi sembra complicato...”

“ Tutt'altro”

“ Io...”

“ Dimmi cosa provi quando pensi alle viole?”

“ Cosa provo?”

“ Sì, cosa senti, quello che ti trasmettono”

“ Felicità, ma anche tristezza”

“ Proprio come quelli che ti dicevo. Se non sono troppo impertinente, perché senti questo?”

“ Sono felice perché ripenso a chi mi ha chiamato Violet in loro onore”

“ Certo, i tuoi genitori”

“ Sono orfana”

“ Mi dispiace tanto, davvero io”

“ Non c'è bisogno di scusarsi, non lo sapevi. E' stato il Maggiore a chiamarmi Violet, credeva che mi avrebbe donato anche da grande...Sento anche dolore perché mi ricordano che l'ho perso”.

 

L'espressione di Evergarden cambiò nuovamente, rattristandosi quasi fino alle lacrime sebbene solo per pochissimi istanti.

 

“ Questo Maggiore era una persona molto importante per te, vero?”

“ Sì”

“ Eri innamorata di lui?”.

Gli occhi della bambola si sgranarono, reazione che fu più che sufficiente per la castana la quale aggiunse con un tono impossibile da comprendere per la prima, una sorta di nostalgia felice:

“ Capisco cosa si prova a prendere un amore”

“ Anche tu!?”

“ Sì, il mio primo amore è caduto in battaglia”

“ Proprio come il Maggiore...” sussurrò Violet prima di affermare sicura: “ Quindi mi hai chiamato per scrivere a lui?”

“ No”

“ Alla sua famiglia allora”

“ Sbagliato di nuovo. Il destinatario della lettera è un'altra persona”

“ Chi?”

“ L'hai conosciuto”

“Non dirmi...Cloud?”

“ Brava”.

 

Abbandonando la professionalità che la contraddistingueva, Evergarden sostenne: “ Perché? Sei innamorata di lui?”

“ E' tanto evidente?”

“ Non proprio, è solo che di solito le bambole di scrittura si chiamano quando non si riesce ad esprimere i propri sentimenti verso qualcuno di speciale”

“ Capisco, è davvero un bellissimo lavoro”

“ Lo è...Scusa, ma se hai perso il tuo amore come puoi provare sentimenti simili per un altro?”

“ Ho perso sì il mio primo amore, ma non quello vero. Quello che provo per Cloud è molto più profondo di quanto abbia mai provato per Zack”

“ Questo proprio non lo capisco, per me è assurdo”

“ Se la pensi così è perché non hai ancora conosciuto la persona giusta oppure..."

“ Oppure cosa?”

“ Lasciamo stare, piuttosto mettiamoci a lavoro”

“ Come vuoi”.

 

Violet prese la macchina da scrivere, si tolse i guanti mostrando le sue protesi che incuriosirono Aerith e poi tentò di concentrarsi; impresa ardua dopo il discorso appena sostenuto.

   
 
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