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Autore: EngelDreamer    04/07/2023    0 recensioni
[Spoiler per chi non ha letto i capitoli 28, 29 e 30. Ci sono spoiler anche in questa descrizione quindi non continuate a leggere se non volete rovinarvi la sorpresa.]
"Sahed l'accoglie con un sorriso vittorioso non appena Julia bussa alla sua porta e gli comunica di aver portato a termine la sua missione, poi la prende per un braccio trascinandola all'interno della stanza. Julia non può far a meno di arrossire a quel gesto. Non riesce ancora a capire il perché Sahed le causi certe reazioni nonostante lei si sforzi con tutta se stessa di sopprimerle.
Lui piace a Kamille.
Lui è un Ah'kon.
Eppure ogni volta che le parla, ogni volta che la sfiora, ogni volta che sente anche solo nominare il suo nome, Julia non riesce a controllare le sue emozioni."

•SaheJul (Sahed/Julia)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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The way you make me feel

{ Are you playing with me or do you feel the same way? }



Aspett non è mai stata rumorosa come quella sera, ma non è a causa del circo e dell'allegria che esso ha portato tra quelle strade. Quella notte Aspett si è accesa di chiacchiericci e schiamazzi perché è successo qualcosa di terribile. Qualcosa che è stata Julia stessa a causare.

Seduta nel letto ormai asciutto del canale Julia non riesce ancora a rendersi conto di quello che ha appena combinato, troppo spaventata di aver distrutto non solo il sigillo che permetteva all'acqua di riempirlo, ma anche l'ultimo filo che la teneva aggrappata alla sua vecchia vita, alla vecchia Julia. Spera solo che qualsiasi cosa abbia fatto, che sia giusta o meno, possa riportarla a casa da suo padre. Forse la sua vita non sarà davvero più quella di un tempo, forse con il suo gesto ha appena tradito la nazione che tanto ha amato e di cui tanto era fiera, forse... forse se quello che ha fatto venisse scoperto lei finirebbe in prigione e suo padre sarebbe ancora più deluso da lei, ma ormai niente di questo ha più importanza, vuole solo andarsene da quel circo insieme a Kamille, vuole solo trovare un modo per tornare lì dove è nata e ha sempre creduto di passare il resto dei suoi giorni. Rivuole quella monotona normalità che tanto la faceva sentire al sicuro e in controllo di ogni situazione, dove la magia era ancora qualcosa di irreale, non aveva fantasmi come compagni di stanza ed il suo futuro era qualcosa di prevedibile e già impostato per lei.
E se doveva compiere gesti avventati come quello, se doveva voltare le spalle a tutto ciò in cui aveva creduto fino a quel momento per riuscirci, lo avrebbe fatto senza rimpianti.


Improvvisamente qualcuno la chiama, le chiede se si è fatta male e se ha bisogno di aiuto, e Julia si rende conto solo in quel momento che tutti possono vederla e che ha ancora una parte del piano da portare a termine, forse la più importante. Ancora sotto shock dall'accaduto si affretta ad uscire dal canale, incurante del cappello che ha perso e degli attrezzi lasciati accostati al muro, balbettando un "no, sto bene" al signore che ha cercato di soccorrerla, e inizia a correre verso la camera di Sahed, l'unico che le ha teso una mano e ha cercato di aiutarla ad avverare il suo desiderio. Ancora non riesce a fidarsi di lui, ma è l'unico su cui può contare, l'unico che può darle le risposte che cerca.
Finalmente potrà mettere un punto a quella storia che non avrebbe dovuto nemmeno iniziare.

Sahed l'accoglie con un sorriso vittorioso non appena Julia bussa alla sua porta e gli comunica di aver portato a termine la sua missione, poi la prende per un braccio trascinandola all'interno della stanza. Julia non può far a meno di arrossire a quel gesto. Non riesce ancora a capire il perché Sahed le causi certe reazioni nonostante lei si sforzi con tutta se stessa di sopprimerle.
Lui piace a Kamille.
Lui è un Ah'kon.
Eppure ogni volta che le parla, ogni volta che la sfiora, ogni volta che sente anche solo nominare il suo nome, Julia non riesce a controllare le sue emozioni. Perfino in un momento delicato come quello, dopo aver appena commesso un crimine, messo in pericolo la sua reputazione e tradito Kalgratt, il semplice fatto che la mano di Sahed sia stretta intorno al suo braccio le fa dimenticare tutto il mondo intorno a lei per riempirlo solo con il pensiero di lui. Che sia questo quello che tutti chiamano Amore?
Julia non crede di volerlo scoprire.

-Allora? Voglio delle risposte, Sahed. Come faccio a tornare a casa?- gli chiede non appena la porta si chiude alle loro spalle. Spera davvero che questa volta Sahed le dia una soluzione che non preveda l'omicidio di qualcuno. Prima potrà andarsene, più facile sarà per lei ricostruire la sua vita, lasciarsi il circo alle spalle e... dimenticarsi di lui.
Sahed la guarda in silenzio per un'istante, serio, poi sospira. -Dobbiamo aspettare che torni Rainah- le risponde avvicinandosi, poi le poggia entrambe le mani sulle spalle cercando di guardarla negli occhi. -Stai tremando Julia, dovresti metterti qualcosa di asciutto- aggiunge iniziando a sfregarle le mani sulle braccia per scaldarla un po'. Lei arrossisce. Neanche si è resa conto di essere bagnata fradicia e di sentire il freddo della notte pungerle la pelle.
-Non ho portato con me un cambio- dice piano, abbassando lo sguardo imbarazzata. Sahed le ha parlato con un tono diverso dal solito, come se fosse preoccupato per lei e questo la confonde ancora di più.
Sahed è strano. Il modo in cui si comporta con lei è strano. Ci sono istanti in cui le sorride sprezzante e con cattiveria e le parla come se lei fosse la regina di scacchi nelle sue mani – il pezzo più forte ed importante, ma pur sempre una pedina – che gli serve unicamente per catturare il re avversario. Altre volte invece la fissa con occhi intrisi di una dolcezza infinita e le sussurra parole sincere, come se fossero sullo stesso piano, due ribelli innamorati pronti a proteggersi a vicenda mentre cercano di spodestare il tiranno che ha commesso crudeltà nei loro confronti e nei confronti della loro gente, e Julia proprio non riesce a capire quale delle sue due facce sia quella vera. Se provare affetto e fidarsi della seconda potrebbe portarla ad essere ferita dalla prima. Non che sia davvero importante, Sahed rimane un Ah'kon e oggetto delle attenzioni da parte della sua migliore amica. Anche se avesse buone intenzioni Julia non potrebbe comunque cedere alla tentazione di amarlo.
-E che problema c'è, ti presto qualcosa di mio- afferma Sahed prima di andare ad aprire un cassetto e tirando fuori da esso una delle sue camicie ed un paio di pantaloni.
-Non è necessario, davvero!- prova a protestare lei non appena si rende conto di quello che le ha detto, mentre il leggero rossore sulle sua guance si propaga su tutto il viso, infiammandola, ma Sahed le mette tra le mani gli indumenti e incrocia le braccia al petto. -Calmati, sono solo vestiti. Me li ridarai domani- dice divertito cogliendo il suo l'imbarazzo. -Forza, cambiati-.
-Potresti almeno girarti...- borbotta Julia fissando la camicia bianca e il pantalone nero decisamente troppo larghi per starle bene addosso. Incredibile come ogni giorno Sahed trovi un modo per lasciarla interdetta, imbarazzata o sorpresa. Non c'è un momento in cui lui faccia qualcosa che Julia si aspetti, qualcosa che Julia abbia già predetto. Per non parlare del fatto che offrire i propri vestiti ad una ragazza che non sia la propria moglie è a dir poco inappropriato, come lo stare di notte nella stessa camera da letto d'altronde.
-Non che ci sia così tanto da vedere- sghignazza voltandosi, alludendo alle sue rotondità poco pronunciate per essere una giovane donna. Julia decide di ignorare quella provocazione, lasciandosi solamente scappare uno sbuffo irritato, poi inizia a spogliarsi senza togliere gli occhi dalla figura voltata di spalle di Sahed, giusto per controllare che non sbirci di nascosto. Come aveva immaginato i suoi vestiti le stanno enormi. La camicia le arriva a metà coscia e se Julia non fosse così tanto pudica le basterebbe solo quella per coprirsi decentemente. I pantaloni, invece, sono fin troppo larghi e lunghi per le sue gambe minute, perciò è costretta a stringerne il più possibile i lacci e a fare loro il risvolto per non calpestarli. Tutto sommato però è un abbigliamento comodo e sicuramente più confortevole dei suoi vestiti bagnati. L'unica cosa che le dà alla testa, a parte il fatto che appartengono a Sahed, è che sono impregnati del suo profumo dolce e pungente, che sicuramente le rimarrà addosso per il resto della nottata. L'idea di andare a dormire con quell'odore impresso sulla pelle non la fa stare tranquilla.
Per scacciare via quel pensiero Julia tossisce, raccoglie tutto ciò che si è tolta per riporlo su una sedia e avverte Sahed che può voltarsi.
Lui lo fa e si ferma a guardarla come imbambolato. Julia trema un po' sotto quello sguardo, si sente nuda e non sa come reagire. Vorrebbe odiare il fatto che lui la osservi in quel modo, come se fosse una pietanza appetibile, invece si trova a bramare quegli occhi sul suo corpo. Si spaventa quasi al pensiero di volere di più, di desiderare non solo il suo sguardo ma anche le sua mani.
-Stai bene così, dovrei prestarti qualcosa di mio più spesso- sussurra Sahed avvicinandosi a lei, spezzando il silenzio che si era andato a creare. La scruta ancora per qualche istante dall'alto della sua altezza, come se volesse memorizzare ogni suo dettaglio, poi alza una mano e la poggia sulla sua guancia bollente, spostando una ciocca di capelli ancora bagnata, incastrandogliela dietro l'orecchio. Sahed è così vicino che Julia riesce a sentire il suo fiato sulla fronte.
Per non fare pensieri strani – come il fatto che le basterebbe mettersi in punta di piedi per baciarlo e mandare al diavolo quel poco di sanità mentale che le è rimasta –, Julia abbassa lo sguardo e lo fissa sui suoi piedi rimasti nudi, concentrandosi poi nel respirare. Sahed lo ha fatto di nuovo. Ha ricominciato a comportarsi come se lei gli piacesse davvero, come se la desiderasse. È davvero questo quello che prova? Anche lui ha il cuore in scompiglio ogni volta che si trova al suo fianco? Oppure è solo una tattica per legarla a sé e fare in modo che lei faccia tutto quello che lui vuole? Julia non sa quale delle due opzioni sia la peggiore.
-Sahed, tu-- prova a dire dopo qualche istante, la mano di Sahed ancora posata sulla sua guancia. Alza gli occhi e incrocia i suoi, un mare cristallino in cui Julia pensa di annegare. Non sa cosa vuole chiedergli di preciso, non sa neanche se ha il coraggio di dirgli qualcosa mentre lui la guarda in quel modo indecifrabile, ma non ha bisogno di pronunciare altro perché la porta della stanza si apre e una figura femminile li raggiunge.
-Sono tornata- dice Rainah prima di bloccarsi a fissarli stupefatta.
-Cosa state combinando voi due? Vi pare questo il momento di amoreggiare?- chiede con voce seria, mettendo le mani sui fianchi.
Entrambi fanno immediatamente un passo per allontanarsi l'uno dall'altro e cominciano a negare le accuse di Rainah. Julia nota che questa volta lei non è stata l'unica ad arrossire o ad agitarsi e questo un po' la rincuora.
Mentre Sahed spiega la situazione a Rainah, la quale manda qualche occhiata nella sua direzione non troppo convinta dalle parole del suo compagno di stanza, Julia la ringrazia mentalmente per aver interrotto qualsiasi cosa stesse succedendo tra di loro.
Non importa ciò che si nasconde dietro le azioni e le parole di Sahed. Non importa quello che prova lui o i sentimenti che lei ormai si porta nel cuore. Lei deve solo trovare un modo per tornare a casa, il resto non ha nessun valore.


Angolo Autrice

Sto ancora studiando per gli esami dell'università (il 7 Luglio ho l'ultimo per questa sessione estiva, poi sarò libera -solo fino a Settembre purtroppo sigh-), ma dovevo scrivere questa fanfiction prima dell'uscita del nuovo capitolo di Marionetta, perché è un headcanon che mi sono fatta leggendo gli scorsi capitoli e parlando con alcuni amici che mi sono fatta nel fandom, e non volevo essere influenzata da ciò che Miriam ha in serbo per noi nel capitolo 31. Se la seguite su Instagram penso abbiate visto la storia che lei ha postato ieri dove si vede Julia con indosso una camicia molto larga mentre è vicino a Sahed, quindi credo che il mio headcanon si sia realizzato, ma vedremo come avrà deciso di far andare le cose la nostra amata Miriam ;)
Inoltre c'è anche una bellissima fanart di ikki_doodles basata su questo headcanon, vi lascio qui il link: https://twitter.com/ikkiz_rkgk/status/1673925467135516673?s=46&t=KzBm8GppFirUiPRX-z22Yg
Julia indossa vestiti diversi perché è stata disegnata prima della storia postata da Miriam, ma è comunque meravigliosa e io ho urlato non appena l'ho vista XD
Spero di tornare presto a scrivere per la SaheJul, perché li amo e ho un sacco di idee.
Se ci sono errori nel testo o qualcosa non vi quadra non fatevi problemi a dirmelo! Le critiche costruttive sono sempre ben accette!
A presto,
EngelDreamer


  
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