Anime & Manga > Violet Evergarden
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Autore: Shadow Doom    25/07/2023    1 recensioni
Violet, per mantenere una promessa fatta tempo fa ad una persona speciale che le ha cambiato la vita, va alla ricerca di Cloud, uno degli eroi che hanno salvato il Mondo da un male immenso. Una volta incontrato gli mostra una lettera sulla quale è impresso un fiore giallo il quale fa riaffiorare nel duo memorie tanto dolci quanto dolorose.
Genere: Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claudia Hodgins, Violet Evergarden
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Un saluto che sa di addio

 

La battaglia con Sephiroth fu senza esclusione di colpi, il perfido villain possedeva una forza mostruosa. In tutta la sua vita Violet non aveva mai visto nulla che fosse anche lontanamente paragonabile. Chiunque ci fosse stato ad affrontarlo, non importava quanto abile potesse essere, non avrebbe avuto la minima possibilità contro una creatura del genere, fortunatamente però il gruppo di Cloud era altrettanto eccezionale.

Infatti grazie ad una dura lotta e sforzo congiunto riuscirono a scacciare l'entità la quale si rivelò essere un semplice corpo anonimo con un tatuaggio sulla spalla. Come c'era da aspettarsi Evergarden non capì esattamente cosa fosse accaduto, ma non aveva molta importanza considerando che non era il suo Destino sconfiggere il Leggendario Soldier.

 

“ Violet, tutto ok?” domandò con sincera preoccupazione Aerith nonostante fosse stanca e ferita dimostrando per l'ennesima volta quanto fosse altruista,

“ Sì, non ho riportato nessuno danno. Tu invece”.

A quel punto la bionda tirò fuori una piccola boccetta di alcol che usò per umidire un ricamato fazzoletto con cui disinfettò il più visibile squarcio sulla fronte della committente. Al contatto la castana sobbalzò un po', ma solo per un attimo dopo di che si godette il fresco sollievo.

 

“ Grazie Violet, sei gentile”

“ E' il minimo, se non fosse stato per voi non sarei qui”
“ Non devi sentirti in colpa, Sephiroth è un essere decisamente fuori dal comune”

“ Me ne sono resa conto”

“ E' una fortuna che siamo arrivati in tempo. Dai adesso andiamo in un posto sicuro e poi mi racconterai per bene cosa ti ha detto Sephiroth”

“ D'accordo” rispose la bambola di scrittura automatica la quale notò con la coda dell'occhio lo sguardo di Strife.

Il giovane stava dando sostegno a Tifa che si era fatta male ad una gamba per salvare Yuffie da un fendente potenzialmente letale. Sebbene fosse impegnato aveva osservato l'amante dei fiori concentrandosi sui traumi ricevuti, provando una grande rabbia sia per il villain che nei suoi confronti. Si rimproverava terribilmente per non essere stato abbastanza forte da poterla proteggere ed ovviamente provava lo stesso per gli altri amici pesantemente feriti.

Tale furia era ben visibile nei suoi occhi, talmente tanto che persino una come Evergarden se ne rese conto. Non sapendo come comportarsi quest'ultima non disse nulla, limitandosi a seguirlo in un luogo sicuro.

 

Poco prima che calasse la notte il gruppo raggiunse un piccolo e tranquillo villaggio dove avrebbero potuto riposare e recuperare le energie spese nella lotta e nel lungo cammino.

Lì alloggiarono in una locanda dove, dopo cena, crollarono quasi tutti all'istante. Fecero eccezione solo Aerith, Violet e Cloud. Quest'ultimo non prendendo sonno camminò senza meta per la località, mentre la Cetra si recò dall'amica avendo ben in mente un piano.

 

“ E' permesso?” domandò l'amante dei fiori schiudendo l'uscio della stanza di Evergarden,

“ Sì, entra pure”
“ Come hai tutto in ordine, brava”

“ E' un'abitudine militare. Cosa ci fai qui?”
“ Non ricordi?”

“ Volevi sapere cosa Sephiroth mi ha detto”
“ Esatto, sono molto curiosa sai”
“ Mi ha proposto di sottomettermi a lui così da ottenere un potere tanto grande da avere tutto ciò che desidero, anche il Maggiore...Secondo lui è vivo, ma non ha più intenzione di vedermi” quasi sussurrò stringendo la sua spilla,

“ Violet...”
“ Non so se ha mentito. Una parte di me spera di no"

" Come mai?"

" Così il Maggiore sarebbe vivo” affermò con un triste sorriso,

“ Violet non disperare, c'è sempre una speranza” sostenne la Cetra in modo tanto sicuro da indurre l'altra ragazza a rafforzare la propria utopia di ritrovare l'amato.

 

“ Violet d'ora in poi la strada si farà sempre più dura e non voglio esporti ad un ulteriore pericolo quindi che ne dici di finire la lettera?”
“ Ne sei sicura? Dopo oggi forse è meglio riposarsi e non ho fretta di andare”

“ Hai proprio un buon cuore, ma insisto. Questa sarà probabilmente l'ultima occasione prima...”

“ Prima di cosa?”
“ Non importa, allora scriviamo?”
“ Se insisti sono costretta a farlo”
“ Ottimo, allora concentriamoci!”.

 

Le due lavorarono fino a notte fonda. La bionda dovette attingere a tutta la propria freddezza per non crollare, le parole che uscivano direttamente dal cuore della castana erano così intrise di amore e dolcezza che sarebbero state capaci da scuotere qualsiasi animo.

 

“ Violet, è stato bellissimo. Sono proprio contenta di averti chiamato e non solo per la tua professionalità. Sei una persona speciale, ti auguro sinceramente di trovare ciò anche chi cerchi e di vivere una lunga vita felice”

“ Spero lo stesso per te”
“ Grazie. Un'ultima cosa: nel caso fosse necessario consegnare la lettera fallo di persona”
“ Perché? Non che non voglia, ma perché proprio io?”
“ Perché tu e Cloud avete traumi simili o per metterla nei tuoi termini le stesse bruciature. Se davvero il mio viaggio sarà senza ritorno lui sarà quello che ne risentirà di più, lo sento...” commentò con profonda amarezza prima di continuare, “ Per questo mi aspetto che non vorrà leggere la lettera, solo tu potrai convincerlo”
“ Ma io...”.

Di fronte allo sguardo speranzoso della Cetra, la bambola si sentì costretta ad accettare anche quest'ultima richiesta: “ Va bene, lo farò”
“ Sei un vero tesoro”.

 

A quel punto Aerith abbracciò calorosamente Violet, gesto che venne ricambiato, prima di salutarla definitivamente.

 

Non avendo più nulla da fare lì e volendo rispettare la volontà dell'Antica di tenerla al sicuro, Evergarden fece i bagagli e si incamminò verso il porto indicatole proprio dall'amante dei fiori.

Prima di lasciare il villaggio si accorse di come Cloud e la Cetra stessero avendo un momento di intimità nel quale la ragazza aveva detto qualcosa all'Ex Soldier, un qualcosa di talmente potente da spingerlo ad abbandonare il classico atteggiamento freddo che aveva sempre dimostrato.

L'abbracciò stretta sussurrandole con tutta probabilità dolci parole e poi le diede un tenero bacio.

 

“ Fai in modo che non debba consegnartela...” pensò la bambola di scrittura automatica mentre lasciava la coppia alla loro intimità, sperando con tutta se stessa che un giorno l'avrebbe rivisti in un contesto diverso, più normale, magari con al fianco il suo adorato Maggiore.

   
 
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