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Autore: The Lone Soldier    04/08/2023    0 recensioni
La squadra IRON SHiELD, agli ordini di JIMIJEGNO, nasce come squadra di mercenari al soldo del Comandante ma la loro natura verrà messa in discussione quando un misterioso individuo, il NECROMANTE, farà la propria comparsa in scena. Storia che funge da prequel di TOTAL POWER ed è ambientata un anno prima della stessa
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il trasporto con a bordo l’Iron Shield sorvolava le rovine di New York: alcuni grattacieli erano crollati del tutto altri, come il Crysler Building, avevano mantenuto la loro struttura nonostante qualche segno di cedimento a metà circa e i rampicanti sviluppatisi alla base che avevano reso la stessa un ecosistema. Nella cabina di pilotaggio stava Gamma ed osservava le tracce di calore se erano presenti navi in zona. Alpha lo raggiunse. -Ancora nulla? – Il pilota scosse il capo fino a quando non vide una traccia e indicò al suo capo. -C’è qualcosa in quel punto! – Virò verso destra e sorvolò sopra una folta zona boschiva al cui centro stava una palude; lì accanto stava un edificio a pianta quadrata su tre livelli e la nave del Necromante era lì. -Atterriamo! – esclamò Gamma. Il trasporto toccò il terreno soffice e poco dopo i cinque, dopo che il portellone s’aprì, scesero con i fucili d’assalto in pugno. Raggiunsero la porta d’entrata che era semichiusa; entrarono in una grande stanza e di fronte a loro era presente il vano dell’ascensore. Sul lato destro vi erano le scale. A passo spedito le presero e quando cominciarono a salire videro una figura nera che, all’improvviso, si voltò: era il Necromante. Alpha aprì il fuoco e lo abbatté. Raggiunsero il nero figuro e realizzarono che aveva le mani legate dietro la schiena; gli tolsero la maschera e realizzarono che era un umano dai capelli grigi, anziano e teneva un bavero che gli copriva la bocca. Epsilon mise le mani alla fronte. -Se ha portato degli ostaggi e li ha travestiti per ingannarci dovremo stare sempre sull’attenti! – esclamò Beta. All’improvviso, dai piani superiori, scese della nebbia. -Fantastico! Le cose si complicano! – disse Delta. Attivarono le torce sui fucili e proseguirono per le scale, tenendo le armi puntate avanti. Sentirono un urlo e poco dopo videro scendere dalle scale un cadavere con dei lacci sul corpo, anch’esso mascherato. Aveva un foro d’arma da taglio in pieno petto. Passarono oltre e si trovarono al piano superiore, la nebbia si era diradata, le vetrate erano rotte e da lì passava del vento. -La sorpresa nell’avervi spinto ad arrivare fin qua mi ha sorpreso. Aspettatevi altro! – Si accesero le luci e si resero conto che il soffitto era in ferro e dei supporti circolari al cui centro stavano delle spie rosse. Suonò l’allarme e di lì a poco le armi da fuoco vennero attirate al soffitto, comprese le pistole che tenevano nei foderi e anche i coltelli. Dalla loro sinistra si aprì un varco dal pavimento da cui uscì il Comandante seduto, di schiena. -Aiutatemi! – disse. Accennarono una reazione ma un applauso ironico, proveniente dalla loro destra, attirò la loro attenzione. Si palesò un altro figuro vestito come il Necromante e teneva due coltelli a lama lunga ai lati. Il figuro fece cenno ai cinque di farsi avanti. Il primo a farlo fu Delta che provò a sferrare un pugno ma il Necromante piegò la schiena verso il basso, scivolò tra le gambe del suo avversario e gli si mise alle spalle e, con un salto verso l’alto, sferrò una ginocchiata al mento all’avversario. Gamma e Beta provarono a sorprenderlo alle spalle ma il Necromante alzò i pugni e fu abile nel colpirli ai volti, buttandoli a terra. Epsilon provò a saltare verso l’alto per prendere un’arma ma il Necromante, che si girò velocemente, corse incontro alla donna e l’afferrò alla vita, la strinse e la gettò verso Alpha il quale la prese al volo, portandolo a terra. Il figuro, a quel punto, piegò le ginocchia e si diede la spinta e fu sopra Alpha ed Epsilon, tirò fuori i coltelli e li pose alle gole. -Respirate e morirete! – disse il Necromante. -Fallo! – rispose, a tono, la donna. In quel preciso istante l’incappucciato rimise i coltelli nel fodero e si tolse dai suoi nemici, diede le spalle all’Iron Shield e si diresse dal Comandante che non si muoveva. -Non fargli del male! – urlò Alpha. Il Necromante scoppiò a ridere e, di lì a poco, il tale si tolse la maschera e il suo volto era…quello di JimiJengo! Alpha rimase di stucco e chiese. -Sei un Doppelganger (clone)? – Sferrò un pugno sul volto del prigioniero e con sommo stupore ne distrusse la testa, che si frantumò in mille pezzi, come se fosse vetro. -No, non sono un clone e vi ho ingannato fin dall’inzio! Vi siete mossi per salvarmi e questo dimostra non solo il vostro valore ma l’attaccamento. D’ora in poi non potrete più essere mercenari ma guardia personale. Non avete molta scelta. Vi ho portato al limite. Cosa decidete? – domandò JimiJengo. Quel giorno il gruppo dell’Iron Shield divenne la guardia personale del Comandante JimiJengo, suoi fidati servitori, abbandonando le carriere di mercenari.
   
 
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