Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: La02V1    11/08/2023    0 recensioni
QUESTA NON E' UNA VERA E PROPRIA STORIA. HO DECISO DI SERVIRMI DEL MIO PROFILO EFP FanFiction per pubblicare i miei articoli e i miei pensieri.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La vera icona dei Sex Pistols non fu mai e poi mai il loro leader John Lydon (o meglio conosciuto come Rotten). La consuetudine vuole che, i membri più famosi di un quartetto o quintetto Rock siano sempre il leader e il chitarrista solista. Ma, i Sex Pistols, nel lontano 1977, iniziarono a rompere gli schemi: i veri leader ed icone dell’iconica band Punk britannica, erano Sid Vicious e la sua compagna Nancy Spungen. A differenza del camaleontico John Lydon, Sid aveva stile in tutto e per tutto, anche essendo poco abile nel suonare il basso, divenne ben presto una delle icone punk più famose di tutti i tempi. Sid Vicious, incarnava la rivoluzione “in the U.K” che stava per avvenire, era l’eroe dei fan del Rock che si distaccavano dalle idee e dalle stravaganze delle rockstar dell’epoca. Sid non era una rockstar ma un ventenne ribelle in mezzo ai ribelli. Nancy Spungen, la sua fidanzata, era una groupie che arrivò a Londra nel 1977, poco dopo l’uscita dell’unico LP della band “Nevermind The Bollocks -Here’s the Sex Pistols”. Nancy non era la classica groupie ben vestita e dalle forme perfette, Nancy non era dotata di sex appeal e soprattutto risultava essere brutta, trasandata e puzzolente. Insomma, forse Nancy stava accelerando i tempi per l’ascesa del Grunge. Nonostante tutti gli impegni e svariati tour della band, non ci volle molto a capire che il destino dei Sex Pistols, compresi Sid e Nancy era racchiuso in una parola: DESTROY (distruzione). Uno dei temi che ricorrevano maggiormente nei loro testi e nei loro comportamenti che attuavano era l’anarchia, non a caso, una delle loro canzoni che rimase di più alla storia fu Anarchy in The U.K. “Right now Oh I am an anti-Christ And I am an anarchist Don't know what I want But I know how to get it I want to destroy your passion boy 'Cause I, I want to be, anarchy” Il mito dell’anarchia iniziò a circolare tra gli adolescenti di quel periodo. Poi, in una monarchia, l’unico mezzo per sentirsi vivi, liberi e distaccati, risultava essere proprio l’anarchia, vista come una forma di ribellione. La loro anarchia comprendeva svariati comportamenti tra i quali: distruggere il simbolo monarchico inglese, quindi il monarca e sminuire tutti i simboli che hanno segnato un’epoca (era consuetudine di Sid Vicious, farsi ritrarre o andare in giro con una maglia con sopra una svastica nazista). Purtroppo la rivoluzione dei Sex Pistols durò ben poco: iniziarono a comparire delle crepe tra i membri della band, ma, il vero pomo della discordia fu il gioco del loro manager Malcolm McLaren: i Sex Pistols furono una band creata a tavolino, erano, inoltre, costantemente in balia del moderno “mangiafuoco” McLaren. Dopo L’anarchy Tour U.S.A. la situazione precipitò e ormai i Pistols risultavano essere solo un lontano ricordo per il panorama musicale mondiale. L’unico che rimase ancora per un po’ di tempo sotto l’effetto di Malcolm McLaren fu proprio Sid Vicious, proprio per questo negli ultimi mesi della sua vita, Nancy, Malcolm e Anne Beverly (madre di Vicious ndr) in senso metaforico, firmarono la sua definitiva condanna. Ormai dopo il distacco definitivo dei Pistols, Sid e Nancy decisero di partire per New York City entrando definitivamente nella scena Punk degli States ed abbandonando la loro culla primordiale, ovvero Londra. In quei mesi Sid inizio a lavorare per il documentario “La grande truffa del Rock 'n' Roll” voluto proprio da McLaren: la pellicola è un falso documentario che narra in maniera volutamente romanzata la nascita, l'ascesa e lo scioglimento dei Sex Pistols, il tutto dal punto di vista del loro agente e scopritore Malcolm McLaren. Proprio in quell’occasione, Sid Vicious registrò una cover personale della famosa canzone My Way di Frank Sinatra, e gli incassi dalla registrazione della cover furono molti, proprio pochi giorni prima della morte di Nancy, la Virgin Records, consegnò a Sid una grandissima somma di dollari. Intanto Sid e Nancy iniziarono ad alloggiare presso il Chelsea Hotel di NYC, presero la stanza 100 ed iniziarono così una ripida discesa verso la morte e l’oblio. Nei loro giorni più bui pensavano a quanto fossero maggiormente felici prima. Non sapevano più cosa fare per guadagnare qualche dollaro per comprare la loro “amata” eroina, addirittura i due fidanzati avevano pensato di registrare dei porno per riscuotere incassi. Le cose tra Sid e Nancy nell’autunno del 1978 iniziarono a non andare più bene: molte volte, Nancy usciva con degli ematomi sul volto, sicuramente glieli causava Sid nei momenti più difficili della sua tossicodipendenza. Dal suo canto, Nancy aveva paura di perdere la sua rockstar, in fin dei conti era tutto ciò che desiderava da sempre, perciò era solita a tagliarsi le vene dei polsi, poi sbrigare le faccende e ricevere visite come se non fosse successo nulla. Ancora non sappiamo bene cosa sia potuto accadere in quella stanza di quell’hotel “maledetto” la notte tra l’11 e il 12 ottobre 1978, sappiamo solamente, che la mattina dopo, alle ore 08:00 del mattino, Sid era steso sul letto in stato confusionale, mentre la sua Nancy non c’era più, era morta ed il suo corpo era accasciato sotto il lavandino del bagno e pieno del suo sangue. Una volta arrivata la polizia, Sid confessò di aver ucciso la sua Nancy con il coltello che aveva acquistato poche ore prima del delitto, definendosi un “cane bastardo”. Vicious venne arrestato, ma le prove della sua colpevolezza non furono mai trovate. Sicuramente non era stato lui ad uccidere la sua fidanzata dal momento che, tutti i testimoni raccontarono che quella stessa notte, nella camera di Sid e Nancy ci fu un via vai continuo di gente, alcuni maneggiavano droghe ed altri forse erano più attenti all’ingente somma di denaro che Nancy aveva riposto nel cassetto del comodino. Ad oggi i sospetti sono rivolti verso un certo Michael, che, giorni prima aveva avuto dei contatti con la stessa Nancy. Sid Vicious dopo il dolore della perdita della sua amata e piccola Nancy (come la definì lui ndr), cercò di andare avanti e rifarsi una vita sentimentale con la sua nuova ragazza Michelle Robinson. Proprio la notte del 2 febbraio 1979, dopo una festa organizzata per la sua scarcerazione, Sid venne trovato morto di overdose in una casa nel complesso Greenwich di New York. La cosa più macabra ed inquietante fu che, la dose di eroina che gli fu fatale, gliela procurò proprio sua madre, Anna Beverly. Finisce così la tragica parabola di una delle band più rivoluzionarie di tutte, finisce così la storia di due ventenni ribelli, colmi di amore e distruzione che volevano fregare il mondo.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: La02V1