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Autore: Sherry    15/09/2009    10 recensioni
"Neve, tanta. Troppa.
Sembrava non finire più.
“Siamo stati anche troppo fortunati” la riprese il compagno, mentre muoveva un pezzo di legna e sistemava il fuoco.
“Se non fossimo riusciti a trovare questo posto come avremmo fatto?”"

Eccomi qui con una nuova fic, naturalmente ZoNami. Leggete e fatemi sapere! Un bacio
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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3° Giorno

3° Giorno
Influenze

 

 

Zoro si svegliò che era ancora l’alba.

La debolissima luce che penetrava dalla finestra della stanza li accarezzava come una dolce copertura rosata.

Lo spadaccinò si stiracchiò leggermente, e fece per girarsi quando qualcosa lo bloccò: la mano destra era ancora intrecciata a quella di Nami, in una morsa così dolce da non lasciare scampo.

Si prese qualche istante per guardarla dormire, come non aveva mai fatto.

Sarebbe stato tutto perfetto – averla lì a dormire con lui gli dava un senso di pace e tenerezza indescrivibili – se non fosse stato per quella spiacevolissima sensazione alla gola e alla testa.

Spostò la mano, sciogliendo la presa da quella candida di Nami, e se la portò alla fronte, trovandola incredibilmente calda.

Gli girava la testa, si sentiva confuso e accaldato.

Come dopo essersi scolato decine di bottiglie, peccato che la sera prima non avesse toccato una goccia d’alcol.

Riappoggiò il capo sul cuscino, stanco, e chiuse dolorosamente gli occhi.

Una vena pulsava, martellante, sulla fronte dello spadaccino, facendolo soffrire notevolmente.

Un brivido freddo attraversò Zoro per tutto il corpo, convincendolo ad avvolgersi meglio nella coperta e a coprire meglio le spalle della compagna, nude e fredde.

Chiuse nuovamente gli occhi, stanco come non mai, e aspettò di ricadere tra le amorevoli braccia di Morfeo.

 

Nami si stiracchiò emettendo un gridolino soddisfatto. In quelle ultime notti stava dormendo così bene… Strano a dirsi, visto che solitamente appena dormiva su un letto non suo si ritrovava con un bel mal di schiena da record.

E, invece, ora che era lì…

Probabilmente non è merito del letto, si disse.

Si girò verso il compagno che riposava ancora, meditando qualche scherzetto innocente da fargli per svegliarlo, ma quando lo vide si paralizzò.

Era bello, come sempre.

Bello e terribilmente pallido, con delle occhiaie profonde.

Nami gli accarezzò il viso, sentendolo incredibilmente caldo.

Che quell’imbecille si fosse ammalato?

Effettivamente il giorno prima aveva girato praticamente nudo per casa tutto il tempo…

Lo vide respirare affaticato, mentre piccolissime gocce di sudore gli imperlavano la fronte.

Nami si alzò in fretta e si vestì, per poi dirigersi a tempi record verso il suo zaino, e tornarne con una strana polvere verdastra.

Tutta contenta si sedette sul letto, rumorosamente e facendolo rimbalzare per qualche attimo, e poi svegliò Zoro.

“Zoro” lo chiamò, dapprima piano. Non ottenendo alcuna risposta, lo chiamò con voce più alta.

“Zoro!!”

Che vuoi strega? Non lo vedi che sto dormendo?” le rispose, burbero, girandosi dall’altra parte.

“Deficiente, mi sono solo preoccupata per te!” gli disse, alzandosi indignata e andandosene in cucina.

Quello stupido non avrebbe mai capito, non l’avrebbe mai capita.

Lei aveva provato a trattarlo bene, a non dargli troppo fastidio, ma lui…

Continuava a risponderle male, a trattarla male e ad insultarla.

Evidentemente si era sbagliata…

Credeva che un po’ gli interessasse…

Forse si era immaginata tutto, forse Zoro non era attratto da lei come aveva pensato il giorno prima.

La navigatrice non riuscì a trattenere uno sbuffo irritato. Se lui non era attratto da lei, lei avrebbe fatto in modo che lo fosse.

Ci avrebbe provato con lui, e ci sarebbe riuscita.

E mentre Nami meditava astuti piani per farlo cadere ai suoi piedi, prese un pentolino d’acqua e lo mise sul fornello, per preparare l’infuso curativo a Zoro.

 

Certo che quell’intruglio puzzava davvero…

Nami travasò il liquido verdastro e melmoso in una tazza e si diresse a passo spedito in camera, dove trovò Zoro ancora addormentato.

Memore dei suoi progetti per conquistarlo, Nami si sedette accanto a lui, e cominciò ad accarezzargli piano il viso. Sicuramente, se si fosse comportata dolcemente con lui, sarebbe riuscita ad ottenere i suoi scopi.

Zoro mosse lievemente le palpebre, ed aprì gli occhi.

Vedeva tutto sfocato, ma lo splendido odore di mandarino che lo circondava lo faceva stare benissimo.

Sentiva qualcosa di fresco accarezzarlo dolcemente, e si stupì molto quando capì che era la mano della mocciosa.

Sicuramente, si sarebbe fatta pagare più tardi. Fu quello l’unico pensiero dello spadaccino.

“Buon giorno” Nami lo guardò sorridente, mentre Zoro con un verso si girava dall’altra parte.

“Ti ho portato la tisana di Chopper” continuò lei, per nulla intimorita dal comportamento rude dello spadaccino.

Ormai ci era abituata, sapeva che in realtà Zoro era burbero solo in apparenza.

“Toh” gli disse infine, mettendogli la tazza sotto il naso.

Zoro spalancò gli occhi, disgustato.

“Cos’è sta robaccia??? Col cavolo che la bevo!” urlò terrorizzato lui.

Nami lo guardò scettica. Sapeva bene che, in qualunque occasione, avrebbe avuto lei la meglio.

“Allora facciamo una scommessa…” E sapeva anche che Zoro non si sarebbe mai tirato indietro di fronte a una sfida.

“Ci sto!” Rispose subito lui, distogliendo lo sguardo dalla tazza e rivolgendolo alla rossa.

“Ma come fai ad accettare senza sapere neanche i termini?!?” Si infervorò subito lei, e gli diede un bel cazzotto in testa.

“Almeno aspetta che io finisca il discorso, no?” concluse. Prese un sospiro e gli spiegò cosa doveva fare.

Se riesci ad alzarti dal letto e fare il giro della casa, non berrai l’intruglio schifoso di Chopper. Se non ci riuscirai, sarai costretto a berlo tutto, fino all’ultima goccia”. Concluse. Dentro di sé si reputava piuttosto soddisfatta della sua idea. Debole com’era Zoro in quel momento non sarebbe riuscito nemmeno a uscire dalla camera da letto.

“Stupida, pensi davvero che io sia così debole? Non mi conosci mocciosa” e preso dall’impeto di farle vedere il fatto suo, Zoro si alzò talmente in fretta che fu costretto a risedersi sul letto per un forte capogiro.

La navigatrice rise, sicura di sé.

“Hai visto?” gli disse tra una risata e l’altra “Non riesci nemmeno a stare in piedi”

Detto questo gli porse la tazza ancora fumante, raccomandandosi di berla tutta finchè era calda.

“Maledetta” soffiò Zoro, ma già lei era uscita dalla camera e non potè sentirlo.

 

I problemi non erano finiti.

Arrivati all’ora di pranzo, Nami non sapeva come fare a far mangiare lo spadaccino, che verteva in condizioni pietose sul letto.

La fronte scottava come e più di prima, e il respiro era diventato, se possibile, ancor più affannoso.

Senza contare che si era messo pure a farfugliare parole a caso senza senso.

Nami era davvero molto preoccupata, non lo aveva mai visto così.

Spesso gli cambiava la pezza sulla testa, assicurandosi che fosse bagnata con dell’acqua bella fresca e che non cadesse dal viso sudato dello spadaccino.

Allo stesso modo, controllava sempre che fosse ben rimboccato nelle coperte, poiché l’aveva sentito tremare solo pochi minuti prima.

E poi…

Zoro per lei era sempre stato il caposaldo, la roccia su cui poter contare, quello che non si faceva battere nemmeno da un uomopesce armato con 6 spade.

Quello che pur di salvarla aveva sconfitto mostri di ogni genere, sfidato un Drago Celeste e che l’aveva protetta a modo suo sin dal loro primo incontro.

No, non avrebbe mai pensato di vederlo così, con il respiro talmente debole da sembrare inesistente e la febbre che lo faceva impazzire.

Era giunto il momento di invertire il processo.

Sarebbe stata lei a proteggere lui, per una volta.

 

Dopo aver controllato un’ ultima volta le condizioni dello spadaccino, Nami si diresse in cucina per preparare il pranzo.

Per qualche istante, il ricordo di Bellmere che le preparava il riso bollito quando stava male la colpì.

Era, per lei, uno dei pochi ricordi felici che aveva, quando ancora la ciurma di Arlong non l’aveva portata via dalla sua terra e dalla sua famiglia.

Nami si riscosse, scuotendo velocemente la chioma, come per scacciare via il nome di Arlong dalla sua testa, e sorrise.

Ora era libera, libera e felice. Arlong non le avrebbe più fatto del male.

Continuando a sorridere, Nami preparò il riso in bianco per Zoro.

 

Dopo averlo imboccato a dovere – e non senza i soliti bisticci – a Nami venne in mente un’idea geniale: provare a contattare Chopper. Se le condizioni dello spadaccino non miglioravano

Scosse la testa, scacciando via quel pensiero.

Si diresse in sala, accanto al caminetto acceso, e compose il numero del lumacofono di Sanji.

Sfortunatamente, la tempesta era nel suo punto di forza massima, e il lumacofono non ne voleva sapere di funzionare.

Sconfitta, si mise a guardare attraverso le assi di legno che proteggevano le finestre dalle intemperie, in modo da scorgere il cielo grigio-panna e i fiocchi di ghiaccio che colpivano duramente il suolo.

Chissà quando sarebbe finita…

Se continuava così, sarebbero rimasti chiusi lì ancora per un bel po’ di tempo.

E non era che stare sola con Zoro le dava fastidio, anzi… ma avrebbe preferito starci in altre condizioni, magari con una temperatura migliore, i suoi vestiti, cibo e alcol a volontà…

Nami sospirò sconsolata, e riprese a guardare il cielo.

 

Rimase tanto di quel tempo lì a rimuginare, che quando Nami si riscosse era già calata la notte.

Studiando le nuvole attentamente e senza farsi prendere dal panico, aveva capito più o meno l’andamento della tempesta.

Se il giorno successivo avrebbe smesso di grandinare, come Nami supponeva sarebbe successo, la tormenta se ne sarebbe andata in fretta, quarantotto - o forse qualcosa in più - ore.

Stanca, si trascinò verso la camera da letto.

Occuparsi di Zoro non era poi così facile, ogni gesto era seguito da una sua risposta burbera, ogni frase creava un litigio.

Aveva davvero bisogno di farsi una bella dormita.

Attraversò la porta della camera e si sedette sul letto a guardare le condizioni di Zoro per un’ultima volta.

Gli sfiorò il viso, cercando di non svegliarlo, per sentirne la temperatura.

Nami sorrise, soddisfatta. La febbre era calata parecchio.

Lo spadaccino aprì gli occhi, e la guardò intensamente.

“La febbre è scesa” gli disse la navigatrice, probabilmente per sfuggire a quello sguardo così intenso. Da quando in qua gli occhi di Zoro erano così profondi e luminosi?

“Sì, mi sento meglio” le rispose Zoro, prendendole una mano nelle sue. “Ero solo stanco”

Si tirò leggermente su dal letto, e di nuovo la guardò negli occhi.

Nami non riuscì a spostarsi da lì, a deviare lo sguardo. Era completamente catturata da lui.

Zoro le si avvicinò, velocemente, e posò le sue labbra su quelle di lei.

Un bacio lieve, casto, puro. Come non se ne sarebbero mai più dati, probabilmente.

Durò solo pochi secondi, poi lo spadaccino si staccò da lei.

“Grazie” le soffiò, le labbra che ancora sfioravano le sue “per esserti presa cura di me”.

Zoro si allontanò definitivamente da lei, si girò a darle le spalle, e si addormentò in un attimo.

A Nami non restò che cercare di far calmare il cuore, che correva impazzito, senza risultato.

Ora sì che non avrebbe dormito bene.

 

 

SPAZIO DELL’AUTRICE

Ciao a tutti!

Comincio col chiedere umilmente perdono per l’enorme ritardo, ma ho avuto un sacco di problemi tra lavoro e famiglia. Il quarto capitolo è praticamente pronto, quindi nel giro di poco dovrei riuscire a postarlo.

Questo terzo capitolo è stato praticamente un parto per me. Senza dubbio è stato il più difficoltoso perché è uno dei tipici capitoli di passaggio, ma non volevo che venisse vuoto o noioso, quindi ci ho messo davvero tanta fatica a scriverlo.

E il risultato non è stato dei migliori.

In testa avevo tutt’altra giornata, molto più movimentata e lunga, ma non sono riuscita a renderla come volevo e mi dispiace. Ma questo è quello che ne è uscito e spero che vi piaccia un pochino comunque. ^^

 

Passo a ringraziare tutti, a partire da chi ha messo la fic nei preferiti:

1 - caciottina
2 - Jemanuele8891
3 - kyo250
4 - MaKiCo

5 - nuvia
6 - ny152
7 - sakuratvb
8 - xmirax

E chi l’ha messa tra le seguite:

1 - becky
2 - dubhe93
3 - GIadyRoronoa
4 - Giulia Bosch
5 - glokky
6 - joey_ms_86
7 - mangafun1

Grazie mille ragazzi!!!

Ora invece risponderò alle recensioni, anche quelle ricevuti via mail (ebbene sì, ci sono rimasta davvero! Colgo l’occasione per dire a tutti che mi fa un piacere immenso, quindi se volete chiedermi qualcosa fatelo pure!!)

 

 

 

 

 

Lucy94: Grazie per i complimenti! ^^ Mi sa che al posto di Nami vorremmo esserci un po’ tutte, con quel sanazzo di Zoro che giro mezzo nudo per la Sunny… Porca miseria! XD

Robin è sempre la più sveglia, o per lo meno io me la vedo così…è pur sempre la più matura del gruppo! E Zoro e Nami presto presto capiranno… ihihihi!

Glokky: grazie mille!!! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto così tanto!! Fammi sapere!!

Kyo250: per il capitolo rosso manca davvero pochissimo… spero di non deludervi!! Un baciooo

Xmirax: Miraaaa!! Grazie per la recensione!!! Eh io sono una inguaribile romantica, di scene dolci ce ne saranno sempre di più… almeno credo XD Al prossimo capitolo!!!

Namikun: Grazie per i complimenti!! (Ora mi sciolgo come Chopper!) Rimanere lì più tempo…chissà! ^^ Intanto posso dirti che ci sarà un epilogo probabilmente, e che ho parecchie idee per il seguito… Vedremo!

Fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto!

Becky: Anche a te dico… la scena rossa è vicinissima, bisogna aspettare davvero poco! ^^

Intanto spero che ti piaccia questo capitoletto! Un bacio!

 

Carlberg: Come ti ho già detto per mail, grazie mille per avermi contattata! Mi ha fatto un piacere immenso davvero! Ecco qui il capitolo, hai visto? Le minacce di morte sono servite… con la violenza si ottiene tutto! XDDD Fammi sapere che ne pensi, mi raccomando!!!

xAleCx: Esagerata! Non scrivo così bene! In tutto i capitoli saranno 7 credo *tadadadaaan* e in più sto già pensando al seguito… Ho questa idea formata in testa, non credo riuscirò a togliermela in fretta! ^^ Sì con me ci vuole tanta pazienza, ma prima o poi aggiorno!

Un bacione cara!!

 

Grazie a tutti, davvero!! Un bacioneeee al prossimo capitolo!!

 

 

  
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