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Autore: Lisbeth Salander    25/08/2023    5 recensioni
[Questa storia partecipa alla challenge Scrivimi indetta da Rosmary sul forum Ferisce la penna]
Nella mente di Alice voci e pensieri si sovrappongono senza sosta, persa com’è nel tentare di districare gli ultimi eventi.
Di tanto in tanto, durante le riunioni dell’Ordine, coglie lo sguardo di rimprovero di Emmeline, unica custode di quella storia segreta, sbagliata, inappropriata.
(Sirius/Alice)
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Questa storia partecipa alla challenge Scrivimi indetta da Rosmary sul forum Ferisce la penna




 

Via




 

«Sei stata proprio un’idiota» 

«Che fosse un gran coglione lo aveva scritto in fronte»

«Ma come hai potuto cascarci così?»

«Dovevi aspettartelo, Alice. È solo un ragazzino»

«Ti ha solo riempita di bugie»

«Non c’è niente da dire, niente più da fare»



 

Nella mente di Alice voci e pensieri si sovrappongono senza sosta, persa com’è nel tentare di districare gli ultimi eventi.
Di tanto in tanto, durante le riunioni dell’Ordine, coglie lo sguardo di rimprovero di Emmeline, unica custode di quella storia segreta, sbagliata, inappropriata.
Sirius l’ha lasciata da poco più di una settimana, in un mercoledì qualsiasi, dopo aver fatto l’amore, mentre fumava quella stupida sigaretta Babbana.
Se si concentra riesce a ricordare solo alcune delle frasi che le ha detto, sciorinando quelle che sono sempre state le scuse più antiche del mondo. L’attenzione di Alice, incredula da quanto stava ascoltando, è stata tutta per quella maledetta sigaretta che bruciava lentissima, mentre la sua storia con Sirius andava in pezzi.



«Non pensare che sia colpa tua, Alice»

«Dobbiamo smetterla di vederci»

«Non sono in grado di avere una storia»

«Non sono una persona che sa amare»

«Io non posso darti la vita che desideri»

«A giorni Frank tornerà dalla missione. È con lui che dovresti stare»


 

Ha sempre avuto ragione Emmeline, sin da quando li ha colti in flagrante, appartati in un angolo del Quartier generale: era una storia senza futuro. 

Lui ha troppi anni meno di lei e lei… ma cosa le è saltato poi in mente? Alice non è mai stata una persona in balìa delle passioni, è sempre stata fin troppo logica nelle sue scelte, anche d’amore, dedita a programmare e progettare la sua vita, desiderosa di tranquillità e pace. 

Con Sirius nulla è stato logico, nulla può esserlo. Né c’è stata pace né tranquillità. Lui risponde solo a se stesso — questo, Alice, lo ha avuto ben chiaro dall’inizio, da quando le è stato affidato il compito di formarlo e guidarlo per l’Ordine.

Sirius non ha mai ascoltato le sue direttive, spesso e volentieri fa completamente di testa sua, Alastor non fa che ripeterle di stare attenta a quel ragazzino perché ha problemi con il riconoscere l’autorità.

Eppure, quel ragazzo non ancora ventenne l’ha travolta con quella sua voglia di vivere che rasentava la follia. 
Non saprebbe dire se siano state le troppe Burrobirre dopo un turno particolarmente difficile o se abbia cominciato a desiderarlo già da prima, ma si è ritrovata ben presto nel suo letto e senz’alcun imbarazzo è tornata lì la notte precedente. 

E quella dopo.
E molte altre notti dopo ancora.

Che il cuore di Sirius fosse schermato, Alice lo ha capito presto. Ogni volta che lei ha posto domande, che ha cercato di andare oltre quel poco che Sirius le aveva concesso, non ha mai ottenuto una risposta. 

Osservandolo ha realizzato che esiste un’unica persona alla quale il cuore e la fedeltà di Sirius apparterranno sempre: James, il suo migliore amico. È un legame talmente profondo e viscerale che è sempre stata convinta che per Sirius non esisterà mai nulla di importante quanto James. E quanto ciò che riguarda James, perché in maniera del tutto incomprensibile quell’affetto assoluto riguarda anche Lily, la fidanzata di James.
Nelle settimane in cui ha frequentato Sirius, di nascosto da tutto e tutti, si è scoperta gelosa delle attenzioni che lui riservava a Lily, delle premure, della preoccupazione incondizionata e sincera che traspare ogni volta che le si avvicina. 
Si è chiesta più volte se l’amore di Sirius fosse per Lily; qualche volta si è interrogata anche sul rapporto tra Sirius e James, ma poi si è arresa al fatto che la risposta sia più semplice e che semplicemente Sirius non si è innamorato di lei. 
Più banalmente, non c’era spazio per lei. 

Quando Sirius le ha detto che non potevano — (o forse ha detto «dovevano»?) — stare più insieme tra una boccata di sigaretta e l’altra, Alice non ha detto nulla. 

È rimasta muta, come se fosse stata colpita da un Pietrificus Totalus o come se le avessero trafitto il petto. Ricorda di essersi coperta meglio con le lenzuola, tra cui avevano fatto l’amore fino a poco prima, senza che lei avesse avuto il sentore di niente.

Non ha neanche aspettato che lui finisse di parlare. Si è rivestita in fretta e furia, con l’unico desiderio di portarsi via da quell’appartamento in cui l’odore di Sirius e di loro due assieme impregnava tutto.

L’immagine più nitida di quella sera è sempre lui, accanto alla finestra, con la sigaretta che gli brucia tra le dita.


 

«Ti rendi conto che stai dicendo delle idiozie?»

«Non possiamo stare insieme o non vuoi?»

«Quindi, cosa sono stata per te?»

«Dimmi che non ha significato nulla per te»

«Dovresti ammettere a te stesso che mi stai lasciando perché potevi realmente innamorarti di me»

«Ma lo sai che sei veramente uno stronzo?»

«Scompari dalla mia vita e portati via tutto questo amore che non è mai amore»


 

In quella settimana la mente di Alice è tornata infinite volte a quel momento. È un momento che vorrebbe cambiare, vorrebbe una GiraTempo e tornare indietro, rientrare nell’appartamento e sfogare la rabbia che l’ha invasa dal momento esatto in cui si è Smaterializzata da lì.

Altre volte sogna la pace; immagina di convincerlo, di vincere le sue paure, di abbattere i muri che Sirius si è creato da chissà quanto tempo. Immagina di riuscire a guadagnare lo stesso sentimento incondizionato che gli legge negli occhi quand’è con James e Lily.

Ma, si sa, cose terribili accadono a chi si intromette nel tempo ed Alice è troppo logica per pensare di poter avere successo con una scheggia impazzita come Sirius. 

Ha tagliato i capelli più corti, si è rifugiata nel rigore che l’ha sempre caratterizzata. Dorme poco, a tratti pochissimo, ancora intenta a non farsi consumare troppo dalla rabbia e dal rimpianto.


 

«Sono stato un gran coglione»

«Scusami, Alice»

«Ho avuto paura»

«Aspettami»

«Torna da me»

«Resta qui»


 

Nella mente di Alice voci e pensieri si sovrappongono senza sosta e non esiste più né la logica che tanto amava né il tempo. Il tempo — nella mente di Alice — è circolare, tutto succede sempre.

Non c’è tregua tra i suoi pensieri, che cercano un ordine che non esiste più.
Di tanto in tanto, c’è qualche attimo di pace ed anche all’inferno si intrufola un pensiero felice: 

il volto tondo di Neville, 

un abito da sposa, 

la risata di sua nonna, 

la lettera da Hogwarts,

Frank che le chiede di sposarlo,

Sirius che ritorna.



 




Note dell'autrice: torno a scrivere dopo un tempo che mi sembra infinito per sviluppare il pacchetto propostomi da Ciuscream sul forum Ferisce la penna per la challenge Scrivimi, indetta da Rosmary.
Prompt: Portati Via - Mina;
Coppia: Alice/Sirius.
La canzone è riuscita ad ispirarmi, soprattutto per l'atmosfera da dare alla storia, e delle frasi della canzone sono anche tra i dialoghi riportati.
Alice/Sirius sono una coppia che mi è sempre piaciuta e di cui ho scritto soltanto una volta. Questa è stata l'occasione per provare ad approfondire un po' di più. Nel mio headcanon Alice ha almeno una decina d'anni più dei Malandrini e questa è la ragione per cui Sirius le viene affidato da Malocchio.
Non sono mai riuscita ad immaginarmi un Sirius stabile emotivamente, ragion per cui anche questa relazione con Alice la immagino fugace. Non credo lui sia mai stato in grado di restare e, quindi, quando si sente emotivamente coinvolto scappa e la spinge a tornare alla sua vita.
Le frasi riportate con il virgolettato appartengono nell'ordine ad Emmeline che commenta la loro storia, a Sirius mentre lascia Alice, ad Alice che immagina quel che avrebbe voluto dirle e, infine, ancora ipoteticamente ad un Sirius che torna da lei.
Non sono certa che questa storia abbia un capo ed una coda ma è tutto quel che sono riuscita a fare.
Grazie a chi ha letto fino a qui e a Rosmary e Ciuscream che mi hanno riportata (spero non per poco) nuovamente qui.
Fede





 

 

   
 
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