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Autore: alessandroilprincipe_94    07/09/2023    1 recensioni
All'interno del corpo di Boruto, il figlio del settimo Hokage, vi è un enorme spirito proveniente dalla luna che continua a proseguire la sua rinascita, dopo essere stato sconfitto dallo stesso Boruto. Al fine di limitare la riuscita di tale parassita, risulta necessario ad ogni costo distruggerne il corpo primario e allo stesso tempo proteggere il capo-villaggio affinché possa successivamente riportare l'ordine. Per questo motivo, il miglior amico nonché rivale di Boruto o meglio Kawaki tenta di proiettare in un'altra dimensione Naruto per poi attivare il piano contro l'enorme spirito lunare. Nel suo tentativo di agire in tal modo, qualcosa non esce per il verso giusto e si troverà proiettato con Boruto in un'altra dimensione. Nel frattempo, i più fedeli eredi degli spiriti lunari sono alle loro calcagne al fine di utilizzare sia il corpo Boruto che quello dello stesso Kawaki affinché tale dinastia possa proseguire il suo cammino. E se da una dimensione si creassero altre dimensioni? Cosa succederà a Boruto e Kawaki nei vari incontri che faranno? Chi li aiuterà?
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Uzumaki, Famiglia Uchiha, Itachi, Obito Uchiha | Coppie: Jiraya/Tsunade, Naruto/Sasuke, Obito/Rin
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la serie
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Itachi avvisò Obito di trovare presto una quadra poiché l'ipnosi non avrebbe retto molto.
Il quinto Hokage, a tal punto, fece una rapido calcolo delle proprie possibilità e spiegò rapidamente al team di Minato chi fossero quei strani ninja apparsi dal nulla. 
Naruto rimase attonito nel vedersi così diverso: “ Impensabile, così tu saresti l'ennesimo noioso Hokage? “
Al settimo Hokage fece sorridere quella domanda: “ Sei spiccicato a Boruto “- poi si rivolse ai suoi “genitori “- “ Quindi, in questa dimensione, non avete mai sperimentato le Grandi Guerre Ninja vero? “
“ Mi fa strano vedere mio figlio come Hokage! “- rispose Minato- “ Comunque, l'unica guerra che abbiamo sperimentato è questa. Da secoli i ninja del nostro mondo si scontrano con quel clan lunare. Hanno provato a metterci uno contro l'altro, ma fortunatamente siamo riusciti a non dividerci. Grazie agli Uchiha e ai Senju, ne abbiamo una grande eredità per sconfiggere quel clan eterno “
In quel momento, l'ombra del Settimo Hokage si avvicinò al suo alterego per chiedergli in quale modo avesse acquisito un potenziale degno del suo stesso clan senza aver assistito nemmeno ad una guerra logorante. La sua reazione a parole fu istintiva: “ Non è stata la guerra a trasformarmi, questo è vero, ma la determinazione di non essere secondo a nessuno! Il mio potenziale merita il rispetto  “
“ Non abbiamo tempo di farci le presentazioni “- intervenne Itachi- “ Momoshiki si sta riprendendo. Cosa possiamo fare? “
“ Mi prendo l'incarico, tranquilli “- puntualizzò immediatamente Obito- “ Naruto e Sasuke dell'altra dimensione, il vostro chakra risulta il più adatto per fermare l'Otsutsuki della vostra dimensione “
“ Evvaiii “- reagì subito Naruto - “ Si torna a casa! “
“ Naruttooooo, ascolta prima di parlare “- si accese Kushina, nel mentre il Settimo Hokage pensò a quanto fosse fastidioso effettivamente. Quasi si sentiva dispiaciuto di vedersi ancora così lamentoso anche se tale carattere risultava originario di un corso degli eventi più mite. Se da una parte avrebbe desiderato viverlo immensamente, dall'altra era orgoglioso di rappresentare Konoha con tutte le sue vicende dolorose e drammatiche al fine di riportare ulteriormente la speranza e l'amore.  
In ogni modo, Obito si prese la scena con un piano molto dettagliato da condividere con i suoi alleati. 


Momoshiki riprese nuovamente il controllo su Boruto e si trovò immediatamente bersagliato da una   marea di colpi energetici  talmente fitti da rendere la visuale coperta. Fu necessario, a tal punto, utilizzare il suo potere connesso al Byakugan e lì incontrò l'occhio ipnotico di Itachi.
Durante l'ennesima ipnosi, Sasuke e Naruto  cercarono in congiunta di applicare un sigillo però il demone riuscì a scagliarli via. 
Furono subito raggiunti da Minato e Kushina che li riportarono in salvo per poi lanciarsi a loro volta verso di lui. Questa volta l'Otsutsuki non riuscì a toccarli visto il loro teletrasporto istantaneo e si trovò improvvisamente Obito. Quest'ultimo lo lanciò verso il basso dove dovevano sbucare il Settimo Hokage e la sua ombra, ma bastò quell'attimo di esitazione da parte di Naruto per districarsi da quella situazione ostica. 
Purtroppo, all'Hokage di Konoha non andava a genio di rinchiudere in eterno suo figlio per colpa dell'Otsutsuk . Fu a questo punto che il ninja più imprevedibile utilizzò il suo asso migliore: “ Borutooooo, mi senti. Sono tuo padre e sono davvero fiero di come sei diventato. So che puoi riuscirci, svegliatiiii “. 


La voce fu sentita e riconosciuta subito. Non poteva permettere a quel mostro di far soffrire ulteriormente suo padre. Boruto riprese parzialmente il controllo, in un mare di confusione, e avvenne un'ulteriore lotta interiore che finì con l'imprevedibilità.

Rimasero tutti pietrificati e spaventati. Non avevano pensato ad altre alternative sul momento. Ci fu un litigio abbastanza acceso tra i due Naruto in quanto quello della dimensione attuale non sentiva alcuna affezione per quel ninja giovanissimo e riteneva un errore gravissimo attendere ulteriormente.
Si unirono attorno a loro i restanti del gruppo che cercarono di riprendere il controllo della situazione. In quell'istante, tutti quanti capirono di aver ancora un'opportunità da non lasciarsi sfuggire.


Il figlio del Settimo Hokage riuscì a prendere coscienza. Era riuscito completamente a togliersi il demone, seppur si sentisse ancora debole per gestirlo completamente. Dietro di lui giunse Minato che lo tranquillizzò: “ Nipote, ora sei nelle mani giuste “
“ Fa strano vedervi vivi, te e nonna “ - reagì Boruto.
Kushina, intanto, si avvicinò con calma di fronte a lui: “ Ti farà male, ma sai che lo faremo per il tuo bene “
Entrambi sigillarono temporaneamente il demone e furono raggiunti dagli alleati. 
“ Ammetto di vivere un sogno strano “- prese parola il figlio dell'Hokage, dopo aver resistito al sigillo- “ ho vissuto quello che Naruto ha dovuto subire da più piccolo “
“ A dir la verità, io non ho mai provato una cosa simile? “
“ Narutooooo, non sei tu ! “ - disse nervosamente Kushina- “ Sta intendo suo padre, lord Hokage Naruto “
“ Non fatemi arrossire, grazie del “Lord Hokage” però siete praticamente i miei genitori “
“ Lo so, ti capisco caro Naruto!”- prese parola Obito, specificando l'Hokage - “ Lo dico sempre che ci sono modi e modi di essere nominati “
“ Quanta confusione!! “ - ribadì il lamentoso Naruto.


“ Lord Hokage Naruto, figliolo mio, alla fine sono pur sempre tuo padre e sono convinto che la pensi uguale anche Kushina. Ti capiamo molto bene del valore che puoi avere della famiglia e ci dispiace non esserci stati nella tua dimensione “
“ Assolutamente, Naruto sii più determinato del mio Naruto. Oh caspita, mi sento confusa “
Quel discorso prese l'interesse del loro vero figlio, il quale con determinazione consigliò al suo alterego: “ Lo so di essere lamentoso e viziato rispetto al tuo mondo, ma sappiamo molto bene la nostra forza nell'essere testardi. Siamo giunti ai saluti, mi sa ! “

Shisui giunse sul campo di battaglia. Gli dispiaceva rovinare un po' quel clima rilassato, ma doveva avvisarlo di un evento appena successo: “ Lord Hokage! “
“ Sì, Shisui “- rispose Obito.
Non riuscì in tempo ad avvisare di Kawaki che lo stesso saltò improvvisamente per attaccare Boruto inerme. In un lampo, il Settimo Hokage lo bloccò chiedendogli di non prendersi responsabilità che non gli spettavano. 
“ Va bene “- disse in maniera scontrosa per poi dileguarsi.
“ Grazie compagni” - affermò l'Hokage- “ lottare insieme a te, Obito, mi ha fatto ricordare la quarta Grande Guerra dove, alla fine, hai voluto a tua volta darci una mano “
“ Mi spiace delle azioni commesse dal mio alterego, ma riesco a comprendere molto bene la sua sensazione. Per me , Rin è la luce e sono fortunato di starci assieme “
“ Obitoooo “
“ Eccola, sapevo che non mi avrebbe mai lasciato solo “
Rin apparve con una squadra di ninja medici tra cui Sakura,Tsunade e Hinata. Non si aspettavano mai di vedere il proprio compagno Naruto con le vesti da Hokage, ma poi compresero cosa era successo.
I due Naruto si guardarono e si misero a ridere dopo aver incrociato lo sguardo stupito di Hinata. Preferirono non fare parola al momento. 
Rin, a capo del gruppo di supporto, diede indicazioni per aiutare in maniera adeguata tutti i feriti compreso il giovane ninja posseduto. 
“ Scusateci, ma noi come facciamo ritornare al nostro mondo? “- intervenne Goku.
“ Da quale dimensione provenite? “- domandò Obito.
“ Il nostro mondo non ha molto a che fare con i ninja.  Noi discendiamo da una immensa razza di combattenti chiamati Sayan anche se, ormai, ci sentiamo più terrestri. Non siamo più guidati dall'irrazionalità, seppur manteniamo quello stesso spirito, bensì da una forza più immensa quale l'empatia. Di conseguenza, il risultato conclusivo è stato decisamente un grande controllo del nostro potenziale a tal punto da saperlo gestire in maniera migliore e più consapevole  “
“ Davvero interessante! Il vostro aiuto, tra l'altro, è stato  molto prezioso. Mi piacerebbe ricambiare, ma non sono riuscito a raggiungere una tale potenza da spostarmi a livello dimensionale “
“ Ci penso io, Obito! “- annunciò Itachi, soprendendo tutti quanti- “ Ho i miei metodi “
“ Aspettate un attimo “- tuonò l'Hokage Naruto - “ Ci tengo a farvi un discorso visto che siete stati così buoni da accogliere mio figlio e Kawaki. Vi devo spiegare cosa sta succedendo nella nostra dimensione e per quali ragioni siamo giunti fino a qui “
“ Abbiamo abbastanza capito la situazione, non serve ridarmi le colpe per aver tradito Kushina “
“ Infatti, riapriamo il discorso, come mi dovrei sentire? “ - prese parola Kushina - “ Ti pare corretto tradire chi ti ha sostenuto fino in fondo?? “
“ Kushina, ma non sono stato io” - rispose intimorito il Quinto Hokage- “ Mi spiace per il mio alterego, ma in questa dimensione non è esistito nessuna squadra alba né una vendetta da parte degli Uchiha “ 
Minato si mise a ridere per la scena: “ Vai tranquillo Obito, Kushina si diverte a fare la burlona “
Il Quinto Hokage si rasserenò, dopo aver visto la stessa Kushina ridere di gusto. 
 In quel momento, il  Settimo Hokage si avvicinò ai suoi “genitori” e si abbracciarono. Non servivano altre parole!
 Dopo di che l'altro Naruto chiamò la sua attenzione per fargli una confessione: “ Il lavoro da Hokage non fa per me, in questa dimensione non vorrò mai vedere la mia faccia su quel volto di pietra “-  girandosi verso Kushina e Minato, i quali immaginavano già dove stava andando a parare- “ ma non è detto che da consigliere potrei interessarmi “
“ Mio consigliere? “- reagì immediatamente Sasuke- “ Dovrò decidere! “
“ Avrai poco da pensare, se non vuoi trovarti privo di idee “- poi si rigirò verso il suo alterego:” Comunque, grazie di rendere la nostra storia una leggenda. Per quanto possa sembrare strano, ci rifletto molto su cosa potevo diventare qualora non avessi avuto i genitori o fossi stato di un'altra dimensione. Per esempio, Vegeta e Goku sono l'esempio di una storia immensa di incontri e scontri “
“ Ci fa molto piacere, effettivamente, di averti suscitato un ragionamento simile “ - intervenne Goku- “ La nostra stessa storia risulta a tratti un mistero. Ho saputo di una certa coda che i nostri avi avevano per divenire ancora più forti ma perdendo coscienza o meno. Ci sono tante vicende su cui dovrei ancora documentarmi, ma sicuramente ne siamo i risultati di tutti quei fatti avvenuti “
“ Dici bene amico “- riprese il discorso Vegeta- “ Molto probabilmente dal mio trisavolo di cui porto il nome, ho preso la determinazione a voler essere il numero uno però non ho vendette o chissà quali altri pensieri. Mi sento profondamente un terrestre che prosegue la sua strada con la consapevolezza di poter aiutare chi sarà in difficoltà grazie al mio gene Sayan.  Non dobbiamo essere gli eredi degli errori dei nostri avi, ma capirli per migliorarci “
Naruto rimase molto colpito e concluse il discorso lasciato a metà in questo modo: “ Per questo motivo, grazie di essere ciò che sei! Porta il mondo ninja in un valore migliore. Da qui, sapremo prenderne ora ispirazione da ciò che ci lasci”


Poco prima di teletrasportarsi, si presentarono sul campo di battaglia altre tre figure molto conosciute che commossero molto il Settimo Hokage: Iruka, Kakashi e Jiraya.
Si avvicinarono al Settimo Hokage incuriositi per poi chiedere a Obito cosa fosse successo. Dopo avergli velocemente spiegato la situazione, Jiraya si mise a ridere: “ Woow, i nostri alterego sono il frutto di ciò che abbiamo nel nostro inconscio. Mi piace molto la mia versione così istituzionale quanto perversa. Vorrei tanto rassicurarmi nel dire che alla fine, in una dimensione lontana, Tsunade sarebbe stata la mia moglie “
“ Tu staresti con Tsunade? “
“ Oh, certo caro Hokage “
“ Non mi sento molto abituato a sentirmi nominare con il mio titolo da un maestro che è stato per me la pietra miliare. Ti ho perso durante una battaglia, purtroppo, e ne sono molto desolato di non aver condiviso questa gloria “
“ Non rattristarti, Naruto, so che hai fatto il massimo e ne sono fiero. Chissà, magari dentro di me ti sta parlando quell'alterego bizzarro “
“ Come dovrei sentirmi io, invece “- prese voce Kakashi- “ avrei eliminato Rin per il demone che portava dentro di sé, scatenando la guerra in quanto non sono riuscito a proteggerla e ne divento addirittura Hokage“
“ Infatti “- guardò con sguardo seccato Obito- “ Rin, digli qualcosa! “
“ Beh, direi grazie “
“ Cosaaa?”
“ Mi ha tolto un peso dentro il corpo, no? “
Fu un momento di battute e riflessioni per poi concludersi con Iruka che guardò con attenzione il suo “ allievo”: “ In questa dimensione, gli eventi sono rimasti sempre abbastanza cauti. Non so minimamente cosa significhi perdere i genitori per colpa di una volpe, ma decisamente avrei fatto di tutto per difendere un mio allievo. In quanto maestro, lord Hokage, saprai valorizzarci “

Il tempo era giunto. Sasuke sorrise al suo alterego e incontrò lo sguardo di approvazione da parte di Itachi. Per quanto non fosse un ninja della sua dimensione, ne era pur sempre il fratello. In tal modo, si sentì di aver salvato entrambe le dimensioni in compagnia di Itachi: gli Uchiha, ancora per l'ennesima volta, hanno saputo agire di copertura senza aver bisogno di tante dimostrazioni. Questo modo di essere non teneva conto di dimensioni differenti.
 In quell'istante Boruto disse al padre: “ Un mondo davvero particolare: il risultato di quello che potevamo vivere. Nei momenti tristi, potremo immaginarci questa dimensione e allo stesso tempo dare un valore migliore a Konoha “
“ Ottima osservazione, Boruto “ - intervenne Sasuke, facendogli un buffetto in testa per evidenziare il suo affetto nello stesso modo in cui faceva suo fratello  : “ Sei ormai un ninja, non ho più nulla da insegnarti ma saprò aiutarti quando ci sarà bisogno “
“ Grazie, maestro”- rispose Boruto e si scambiò con suo padre un sorriso meraviglioso.


In tal modo, i due fratelli Uchiha riuscirono a sistemare le varie dimensioni. Quell'amore fraterno si percepì al di là dei vari possibili alterego e fu una grande lezione di connessione umana oltre i limiti dei confini dell'immaginazione.
Ne possiamo ricavare, a questo punto, un grande valore etico: la consapevolezza che possiamo arginare anche i peggiori temporali con la prevenzione e la cultura. Nei possibili momenti di conflitto, un dialogo sano può prevenire un possibile arco dimensionale violento a tal punto da osservare un corso degli eventi completamente differente con gli Uchiha come Hokage del villaggio :un vero patto di alleanza che passerà da Obito a Sasuke.  
Ci vuole, difatti, più cultura del dialogo proprio per recepire e prevenire certi atteggiamenti al fine di vivere meglio le nostre esistenze relazionali umane. Allo stesso tempo, cogliere l'estensione delle nostre anime per vivere narrazioni ancora più arricchenti.
   
 
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