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Autore: inzaghina    20/09/2023    5 recensioni
Le prigioni più difficili dalle quali evadere, sono quelle mentali.
James lo impara a sue spese, nei mesi passati sotto Incanto Fidelio insieme alle due persone che più ama al mondo.
Perché James non si tiene nulla dentro. Non lo ha mai fatto.
È sempre stato limpido, James, un libro aperto.
Lily invece no.

[Storia partecipante alla challenge "Chi l'ha Dixit" indetta da Ciuscream sul forum "Ferisce la penna"]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Oltre la superficie 

 

“There is a kind of love so filled with rage 
that I can’t even look at your face 
even as it exists in my mind.” 

Anna Gurton-Wachter

 

 

Il rumore della porta sbattuta riverbera nella casa ritornata silenziosa e si riflette nel battito martellante del cuore di Lily, accompagnato da un sospiro che ha il sapore della sconfitta. Raggiunge il piano superiore con passi leggeri, per assicurarsi che i toni concitati non abbiano disturbato il sonno di Harry e sfiora il corpo del bambino, che stringe a sé un cervo di peluche capace di provocare a Lily un moto di stizza difficile da frenare.  

Ritorna in salotto, tentando invano di placare la rabbia che sta montando in lei con la stessa impetuosità della marea. Inspira profondamente dal naso e lascia che l'aria defluisca lentamente, per poi ricominciare di nuovo, nel tentativo di rilassarsi, nonostante sia consapevole del fatto che questa sia una speranza vana – per lo meno fino a che lui non farà ritorno. 

Ripercorre con lo sguardo le pareti familiari che la circondano, incapace di sorridere alla vista dei ricordi gioiosi che le popolano. Si sofferma su un’istantanea scattata nel giorno delle nozze ed è percorsa da un’ondata di rabbia ancora più potente delle precedenti, scatenata dalla vista del sorriso beato di James, dalla sfumatura che illumina i suoi occhi nocciola, dal braccio con cui la stringe a sé, dai capelli scompigliati ad arte. 

Sua madre le ha sempre ripetuto quanto fosse difficile odiare qualcuno che ci è indifferente, ma non aveva mai davvero afferrato il concetto prima di questo momento. Detesta l’irruenza di James, quel suo non preoccuparsi delle conseguenze – un’eredita dei tempi della scuola –, ma più di tutto detesta il fatto che l’uomo che ama così tanto sia capace di destabilizzarla e farle provare così tanta rabbia. 

 

“Non ce la faccio più a starmene chiuso qui! Rischio di impazzire.” 

“Credi che per me sia facile?” 

“Di sicuro lo fai sembrare!” 

“Beh, non lo è, ma qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità, James.” 

“Hai ripetuto per anni quanto io fossi irresponsabile, Lily...” 

 

La cosa peggiore è che capisce bene quello che prova James – lo invidia anzi. 

Perché James non si tiene nulla dentro. Non lo ha mai fatto. 

È sempre stato limpido, James, un libro aperto. 

Lily invece no. Lei lascia che le emozioni s’imbottiglino, imprigionate sotto la superficie apparente calma dietro alla quale si trincera – finché scoppia e la rabbia prende il sopravvento. 

 

“Scusami.” 

Lily non sa dire se siano passati secondi, minuti, oppure ore. 

Sa solo che non riesce a ricambiare lo sguardo supplicante di James, tenendo il proprio ostinatamente fisso sul tappeto del salotto. 

“È solo che mi sento così inutile bloccato qui.” 

“Ti capisco, James. Solo vorrei tanto che anche tu comprendessi me… saperti fuori, da solo, mi fa preoccupare, lo sai.” 

“Puoi perdonarmi per essere stato un coglione?” domanda, arrischiandosi a sfiorare le sue dita. 

“Non riesco nemmeno a guardarti in faccia ora.” 

“Sarebbe un no?” 

Lily scuote la testa, baciandolo con impeto, ma tenendo gli occhi ostinatamente chiusi. 

Non c’è bisogno di aggiungere altro. 

James già lo sa – è l’unico che riesce ad andare oltre la superficie. 

 

 


Nota dell’autrice: 

Questa flash è stata scritta per la challenge "Chi l'ha Dixit?" indetta da Ciuscream sul forum di Ferisce la Penna – se non conoscete il forum, vi consiglio di passarci, è pieno di iniziative stupende. 

Ho colto l’occasione di questa citazione per parlare di un periodo sicuramente non facile che James e Lily hanno passato, quello sotto Fidelio. M’immagino la difficoltà di qualcuno come James, costretto a rimanere chiuso in casa, senza la possibilità di vedere gli amici, o di usare il proprio mantello. Ama Lily e Harry con tutto se stesso, eppure percepisce quella necessità di camminare all’aria aperta, nonostante sia pericoloso... qualcuno lo potrebbe considerare scellerato, io lo trovo semplicemente dannatamente umano e lo amo anche per questo. 

Spero che entrambi i personaggi via siano sembrati IC e che questa piccola flash sia stata di vostro gradimento. 

 

   
 
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