Videogiochi > Altro
Segui la storia  |       
Autore: ThommyThompson13    23/09/2023    0 recensioni
[SCP FOUNDATION]
[SCP FOUNDATION]E se tutto fosse diverso da come ci vogliono fare credere? Se ci fosse una verità che ci tengono nascosta per paura?
Se tutto ciò che vediamo fosse solo una bugia per mantenere la nostra vista appannata?
Se tutto fosse finito e ora bisognasse renderlo pubblico?
Se il Dr. Edison fosse chiamato a testimoniare ogni singola cosa successa?
Prova a vedere con i tuoi occhi la realtà, provaci se ne hai il coraggio.
Si ricorda che la storia è una libera interpretazione di quello che è il reale mondo della fondazione SCP, il qui presente racconto non vuole essere una guida a quel mondo ma un adattamento letterario degli avvenimenti descritti nei documenti sul sito della Fondazione.
Tutti i diritti sono riservati al sottoscritto, mi trovate anche su Wattpad come @TommyStilinski24
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano appena le 4 di mattina quando venni chiamato per un intervento d’urgenza, saltai fuori dal letto e preso il camice mi diressi al dipartimento medico cercando di reperire più informazioni possibili. << Lesioni alla colonna vertebrale al di sotto della regione toracica. Ci sono poche speranze che cammini ancora vero? >> chiese Mark seguendomi.
Chiunque avesse studiato alla Fondazione un minimo di medicina, si sarebbe specializzato in ogni sua branca, non ci si poteva permettere che un solo membro del personale medico e d’emergenza non sapesse operare in qualunque situazione. Avevo dunque tutto sotto controllo…ma l’unica cosa che mi sfuggiva ancora era il nome del paziente, presi la cartella clinica e cercai subito la sezione con i dati anagrafici: “Dr. Caleb Holloway, Divisione Archeologia Sottomarina”.
Stavamo correndo il più in fretta possibile e arrivati in sala operatoria ci fecero vedere le lastre che erano già state fatte e passammo le restanti 3 ore a cercare di rimettere a posto quanto meno la colonna vertebrale. Purtroppo, come aveva previsto Mark, quasi nulle erano le possibilità che questo ragazzo tornasse a camminare.
Erano le sette e mezza di mattina quando uscimmo dalla sala operatoria lasciando che gli infermieri portassero il paziente nella stanza assegnatagli. Non passò molto che mi sentì chiamare da qualcuno alle mie spalle e potei subito riconoscere la voce del Dr. Nicholas Clark, una voce che avrei potuto riconoscere tra mille. << Come sta Caleb? Ho saputo che lo avete operato tu e Mark Williams, dammi buone notizie Thomas, ti scongiuro. >> ero sicuro di non averlo mai visto così preoccupato in tutti gli anni che eravamo stati colleghi.
Sospirai e, posando la cartella clinica sul bancone della reception dell’ospedale, mi tolsi gli occhiali lasciandoli all’interno della tasca superiore del camice. Poi guardai Nicholas sperando che solo quello sguardo gli avrebbe fatto capire che Caleb non avrebbe più camminato.
<< Avevo promesso al suo vecchio che non gli sarebbe successo nulla, è solo un ragazzo che da poco è diventato padre… >> abbassai lo sguardo all’affermazione. Certo la vita gli verrà totalmente stravolta, ma almeno potrà continuare a vivere, pensai. << Abbiamo cercato di fare il possibile Nick… è stato tutto inutile: i nervi erano ormai danneggiati perennemente, non credo ci sia verso che torni a camminare se non con l’uso di un esoscheletro meccanico… o richiedendo un permesso per usare una delle pillole di Panacea, ma dubito fortemente che il Consiglio O5 accetti. >> Allora mi dileguai tornando, esausto, nella mia stanza cercando di riaddormentarmi per recuperare qualche ora di sonno prima di iniziare a lavorare nuovamente.
Gli incidenti stavano diventando sempre più frequenti, quasi all’ordine del giorno. I controlli di sicurezza venivano fatti invece che ogni mese ogni settimana, sotto mio ordine. L’intero impianto elettrico che collegava luce, elettricità, telecamere e tutto il resto veniva controllato ogni due giorni; ma ancora, il perché tutti questi incidenti avvenissero, non era stato ancora chiarito.
Nei giorni a seguire tentai in tutti i modi di contattare il Consiglio O5, mi rivolsi anche al Consiglio O6, alla Corte Suprema O3, a chiunque ne fosse competente. Scrissi una lettera a tutti i consigli, la feci firmare da tutti i miei colleghi dei dipartimenti.
“Con questa lettera voglio formalmente richiedere il permesso per poter utilizzare una delle pillole di Panacea, nominata SCP-500, a scopo medico per curare una paraplegia causata da un incidente nei laboratori per via di scarsa manutenzione del suddetto sito di lavoro.
Dr. Thomas James Edison
Non speravo quasi più in una risposta affermativa ma dovetti ricredermi quando, dopo ormai venti giorni, la risposta mi venne consegnata nel mio ufficio:
“Dopo la consultazione avvenuta in data ██/0█/██23, la sua richiesta per l’utilizzo di una sola pillola di SCP-500 è stata accordata. La sottostante lettera, per tanto, acconsente all’utilizzo di tale anomalia a scopo di bene. Ogni violazione degli accordi verrà altamente sanzionata.
“La riunione dei Consigli O5, O6, della Corte Suprema O3 e della Corte di Sovrintendenza O4 della Fondazione SCP si è riunita in modo straordinario per discutere la richiesta del Dr. Thomas James Edison per l'utilizzo di una pillola di panacea al fine di curare la paraplegia di un suo collega. Dopo una dettagliata valutazione e considerazione di tutte le regole stabilite per tali procedure, il Consiglio acconsente alla sperimentazione, con la condizione che venga istituito un rigoroso protocollo di osservazione e rilevamento di eventuali effetti collaterali.”
O5-1, O6-1, O3-1, O4-1
Forse, per la prima volta dopo tanto tempo, avremmo potuto progredire nella ricerca scientifica iniziati ormai decenni fa, su SCP-500; ero felice. Forse avremmo potuto risollevare la vita di uno dei nostri colleghi; scrissi immediatamente la circolare per il dipartimento medico, avvertì tutti gli scienziati dei diversi dipartimenti e iniziarono le sperimentazioni.
Con grande sorpresa di molti, riuscimmo a clonare la pillola e testandola con uno dei componenti della Classe-D che manifestava una malattia, siamo stati lieti di annunciarne l’efficacia. Eravamo sì timorosi della riuscita dell’esperimento e più volte avevo parlato con Caleb prima di somministrargli la pillola, ma lui non aveva mai cambiato la sua idea: voleva tornare a camminare e non voleva abbandonare il suo lavoro.
Ci furono festeggiamenti dopo la riuscita dell’esperimento e nonostante ci volle un percorso di riabilitazione tutto procedeva per il verso giusto e in breve tempo il nostro collega poté tornare a svolgere il suo lavoro come prima.
Comunicati i risultati delle sperimentazioni ai vari consigli, ottenemmo il permesso di iniziare il clonaggio delle pillole in modo da poterne avere una scorta maggiore rispetto alle 47 che ci erano rimaste. Passarono pochi giorni e la vita alla Fondazione rimase sempre la stessa: ti alzi a orari indecenti, prepari le lezioni universitarie se ne hai, firmi documenti di esperimenti, ti assicuri che tutto nel sito vada bene e torni nel dormitorio sperando di dormire senza venire svegliato la notte per interventi d’urgenza.
Quel mattino mi trovavo in università a spiegare la struttura dei test scritti che sarebbero stati fatti tra due mesi, il lavoro di professore universitario oltre che ricercatore e dottore alla fondazione non era semplice, ma di ciò forse ne ho parlato già abbastanza.
Fortunatamente non siamo i soli ad avere incarichi così pesanti, non lavoriamo mai da soli, altre associazioni si occupano del campo paranormale, fisico, metafisico e scientifico sul pianeta…e se questo prima mi era vietato farvi sapere adesso posso rivelarvi.
“La Fondazione non è l'unica organizzazione che si interessa ed investe nel paranormale e nel metafisico. Ci sono molti altri gruppi esistenti che possiedono, utilizzano o tentano di creare elementi SCP, sia per il loro guadagno personale, sia per la protezione del genere umano. Alcune sono organizzazioni rivali, altri sono gruppi dissidenti della Fondazione mentre altri sono soci fidati.
In ogni caso, è stato ritenuto necessario creare e distribuire un piccolo sunto circa quello che la Fondazione sa di queste organizzazioni e circa la nostra posizione nei loro confronti.”
Spesso le rivalità tra le diverse associazioni si facevano più calde del solito e più volte è stato richiesto l’intervento di un tribunale speciale per placare le acque ed erano quelli i momenti in cui ognuno di noi temeva per il verdetto finale della Corte Suprema O3. Era un po’ come se la Fondazione avesse un mondo proprio, avevamo tribunali specializzati, personale scientifico altamente qualificato e specializzato nel contenimento di anomalie, personale militare che superava di gran lunga quello di ogni altra realtà territoriale.
Era come vivere in uno stato autonomo con ogni funzione a disposizione.
I giorni passavano e passavano, era sempre più complicato reggere il ritmo del lavoro. Stavo per impazzire.
Erano appena le 4 di mattina quando venni chiamato per un intervento d’urgenza, saltai fuori dal letto e preso il camice mi diressi al dipartimento medico cercando di reperire più informazioni possibili. << Lesioni alla colonna vertebrale al di sotto della regione toracica. Ci sono poche speranze che cammini ancora vero? >> chiese Mark seguendomi.
Chiunque avesse studiato alla Fondazione un minimo di medicina, si sarebbe specializzato in ogni sua branca, non ci si poteva permettere che un solo membro del personale medico e d’emergenza non sapesse operare in qualunque situazione. Avevo dunque tutto sotto controllo…ma l’unica cosa che mi sfuggiva ancora era il nome del paziente, presi la cartella clinica e cercai subito la sezione con i dati anagrafici: “Dr. Caleb Holloway, Divisione Archeologia Sottomarina”.
Stavamo correndo il più in fretta possibile e arrivati in sala operatoria ci fecero vedere le lastre che erano già state fatte e passammo le restanti 3 ore a cercare di rimettere a posto quanto meno la colonna vertebrale. Purtroppo, come aveva previsto Mark, quasi nulle erano le possibilità che questo ragazzo tornasse a camminare.
Erano le sette e mezza di mattina quando uscimmo dalla sala operatoria lasciando che gli infermieri portassero il paziente nella stanza assegnatagli. Non passò molto che mi sentì chiamare da qualcuno alle mie spalle e potei subito riconoscere la voce del Dr. Nicholas Clark, una voce che avrei potuto riconoscere tra mille. << Come sta Caleb? Ho saputo che lo avete operato tu e Mark Williams, dammi buone notizie Thomas, ti scongiuro. >> ero sicuro di non averlo mai visto così preoccupato in tutti gli anni che eravamo stati colleghi.
Sospirai e, posando la cartella clinica sul bancone della reception dell’ospedale, mi tolsi gli occhiali lasciandoli all’interno della tasca superiore del camice. Poi guardai Nicholas sperando che solo quello sguardo gli avrebbe fatto capire che Caleb non avrebbe più camminato.
<< Avevo promesso al suo vecchio che non gli sarebbe successo nulla, è solo un ragazzo che da poco è diventato padre… >> abbassai lo sguardo all’affermazione. Certo la vita gli verrà totalmente stravolta, ma almeno potrà continuare a vivere, pensai. << Abbiamo cercato di fare il possibile Nick… è stato tutto inutile: i nervi erano ormai danneggiati perennemente, non credo ci sia verso che torni a camminare se non con l’uso di un esoscheletro meccanico… o richiedendo un permesso per usare una delle pillole di Panacea, ma dubito fortemente che il Consiglio O5 accetti. >> Allora mi dileguai tornando, esausto, nella mia stanza cercando di riaddormentarmi per recuperare qualche ora di sonno prima di iniziare a lavorare nuovamente.
Gli incidenti stavano diventando sempre più frequenti, quasi all’ordine del giorno. I controlli di sicurezza venivano fatti invece che ogni mese ogni settimana, sotto mio ordine. L’intero impianto elettrico che collegava luce, elettricità, telecamere e tutto il resto veniva controllato ogni due giorni; ma ancora, il perché tutti questi incidenti avvenissero, non era stato ancora chiarito.
Nei giorni a seguire tentai in tutti i modi di contattare il Consiglio O5, mi rivolsi anche al Consiglio O6, alla Corte Suprema O3, a chiunque ne fosse competente. Scrissi una lettera a tutti i consigli, la feci firmare da tutti i miei colleghi dei dipartimenti.
“Con questa lettera voglio formalmente richiedere il permesso per poter utilizzare una delle pillole di Panacea, nominata SCP-500, a scopo medico per curare una paraplegia causata da un incidente nei laboratori per via di scarsa manutenzione del suddetto sito di lavoro.
Dr. Thomas James Edison
Non speravo quasi più in una risposta affermativa ma dovetti ricredermi quando, dopo ormai venti giorni, la risposta mi venne consegnata nel mio ufficio:
“Dopo la consultazione avvenuta in data ██/0█/██23, la sua richiesta per l’utilizzo di una sola pillola di SCP-500 è stata accordata. La sottostante lettera, per tanto, acconsente all’utilizzo di tale anomalia a scopo di bene. Ogni violazione degli accordi verrà altamente sanzionata.
“La riunione dei Consigli O5, O6, della Corte Suprema O3 e della Corte di Sovrintendenza O4 della Fondazione SCP si è riunita in modo straordinario per discutere la richiesta del Dr. Thomas James Edison per l'utilizzo di una pillola di panacea al fine di curare la paraplegia di un suo collega. Dopo una dettagliata valutazione e considerazione di tutte le regole stabilite per tali procedure, il Consiglio acconsente alla sperimentazione, con la condizione che venga istituito un rigoroso protocollo di osservazione e rilevamento di eventuali effetti collaterali.”
O5-1, O6-1, O3-1, O4-1
Forse, per la prima volta dopo tanto tempo, avremmo potuto progredire nella ricerca scientifica iniziati ormai decenni fa, su SCP-500; ero felice. Forse avremmo potuto risollevare la vita di uno dei nostri colleghi; scrissi immediatamente la circolare per il dipartimento medico, avvertì tutti gli scienziati dei diversi dipartimenti e iniziarono le sperimentazioni.
Con grande sorpresa di molti, riuscimmo a clonare la pillola e testandola con uno dei componenti della Classe-D che manifestava una malattia, siamo stati lieti di annunciarne l’efficacia. Eravamo sì timorosi della riuscita dell’esperimento e più volte avevo parlato con Caleb prima di somministrargli la pillola, ma lui non aveva mai cambiato la sua idea: voleva tornare a camminare e non voleva abbandonare il suo lavoro.
Ci furono festeggiamenti dopo la riuscita dell’esperimento e nonostante ci volle un percorso di riabilitazione tutto procedeva per il verso giusto e in breve tempo il nostro collega poté tornare a svolgere il suo lavoro come prima.
Comunicati i risultati delle sperimentazioni ai vari consigli, ottenemmo il permesso di iniziare il clonaggio delle pillole in modo da poterne avere una scorta maggiore rispetto alle 47 che ci erano rimaste. Passarono pochi giorni e la vita alla Fondazione rimase sempre la stessa: ti alzi a orari indecenti, prepari le lezioni universitarie se ne hai, firmi documenti di esperimenti, ti assicuri che tutto nel sito vada bene e torni nel dormitorio sperando di dormire senza venire svegliato la notte per interventi d’urgenza.
Quel mattino mi trovavo in università a spiegare la struttura dei test scritti che sarebbero stati fatti tra due mesi, il lavoro di professore universitario oltre che ricercatore e dottore alla fondazione non era semplice, ma di ciò forse ne ho parlato già abbastanza.
Fortunatamente non siamo i soli ad avere incarichi così pesanti, non lavoriamo mai da soli, altre associazioni si occupano del campo paranormale, fisico, metafisico e scientifico sul pianeta…e se questo prima mi era vietato farvi sapere adesso posso rivelarvi.
“La Fondazione non è l'unica organizzazione che si interessa ed investe nel paranormale e nel metafisico. Ci sono molti altri gruppi esistenti che possiedono, utilizzano o tentano di creare elementi SCP, sia per il loro guadagno personale, sia per la protezione del genere umano. Alcune sono organizzazioni rivali, altri sono gruppi dissidenti della Fondazione mentre altri sono soci fidati.
In ogni caso, è stato ritenuto necessario creare e distribuire un piccolo sunto circa quello che la Fondazione sa di queste organizzazioni e circa la nostra posizione nei loro confronti.”
Spesso le rivalità tra le diverse associazioni si facevano più calde del solito e più volte è stato richiesto l’intervento di un tribunale speciale per placare le acque ed erano quelli i momenti in cui ognuno di noi temeva per il verdetto finale della Corte Suprema O3. Era un po’ come se la Fondazione avesse un mondo proprio, avevamo tribunali specializzati, personale scientifico altamente qualificato e specializzato nel contenimento di anomalie, personale militare che superava di gran lunga quello di ogni altra realtà territoriale.
Era come vivere in uno stato autonomo con ogni funzione a disposizione.
I giorni passavano e passavano, era sempre più complicato reggere il ritmo del lavoro. Stavo per impazzire.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Altro / Vai alla pagina dell'autore: ThommyThompson13