Marguerite respirava in modo affannoso, era agitata ed era incredula su ciò che aveva fatto. Di lì a poco sentì dei passi decisi arrivare alla stanza ove erano lei e il commissario Marshall. Notò delle ombre avvicinarsi alla porta ed essa venne aperta e lì vi entrò un uomo dai capelli biondi e tirati indietro, occhiali da sole neri e canottiera bianca che metteva in risalto i muscoli e jeans. Teneva tra le mani una mitraglietta e, una volta entrato, la puntò contro Marguerite che, di tutta risposta, raggiunse il commissario e gli prese la pistola; per sua fortuna l’assalitore non aprì il fuoco. -Marguerite Kruger, sorella del più famoso Johnny ingiustamente condannato per un omicidio mai fatto! – La donna teneva puntata la pistola ed era pronta a sparare. Di lì a poco entrarono altri uomini a volto coperto armati di fucili d’assalto. -Che hai intenzione di fare? Noi non vogliamo ucciderti ma se ti poni tra noi e … - -…e? – domandò la donna. -La liberazione di un innocente, noi ti toglieremo di mezzo ma se ti unisci a noi, sono certo che Dio ti ricompenserà con la vita, e gratitudine, eterna. Aiutaci a liberarlo! – Marguerite cominciò a vacillare, la mano gli tremava. -Chi sei tu? E cosa ti fa credere che Johnny sia innocente? – chiese Marguerite. -Mi presento: mi chiamo Dylan Jenkins e sono legato a tuo fratello perché mi ha salvato la vita con i suoi film. In questo anno tu hai tenuto a distanza la questione di Johnny ma sono a conoscenza di qualche tuo scomodo segreto. Ti chiederai come ne sono a conoscenza … - Dylan si schiarì la voce e poi riprese il discorso. -Mio fratello è un sacerdote e molte volte tuo fratello si è confidato. A me è bastato essere nei paraggi mentre si confidava. Ora so che quel maledetto commissario che giace a terra ha accusato lui dell’omicidio di una coppia ma la verità è un’altra. Non è così? Vuoi dirmelo tu, Marguerite Kruger? – La donna abbassò la pistola e lo sguardo. Dylan sorrise e in quel preciso istante il commissario si riprese e fece in tempo ad ascoltare le parole dell’uomo. -Quindi anche la sorella Kruger è un’assassina, tanto che ha chiesto al fratello di nascondere i cadaveri! Com’è commovente! – Le parole del commissario irritarono Dylan. Quest’ultimo rivolse la mitraglietta verso il poliziotto e si preparava a sparare ma si pose davanti proprio Marguerite. -Che stai facendo? Ti ha dato dell’assassina! – -Non uscirete vivi da questo posto! Ne siete a conoscenza, vero? – esclamò il commissario. -Ti faccio saltare il cervello se non la smetti di parlare! – urlò Dylan. In una frazione di secondo la donna si girò, dando le spalle a Dylan e rivolgendosi al commissario. Alzò la pistola e disse: -Hasta la vista, baby! – Sparò tre colpi uno dietro l’altro, mirando al tronco. -Hai ragione! Sono un’assassina! E me ne vanto! – Si voltò e, dopo aver gettato la pistola a terra, abbracciò Dylan e lo baciò a lungo. -Andiamo a salvare Johnny ed eliminiamo chiunque si porrà sul nostro cammino! – Marguerite uscì dalla stanza e Dylan sorrise di gusto, soddisfatto di aver ottenuto l’alleanza della donna.