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Autore: leti_0907    21/10/2023    0 recensioni
Se fosse rimasto il Fabio del passato e gli avessero detto che sarebbe stato geloso di una ragazza, avrebbe preso tale persona e l’avrebbe minacciata di pestarla se avesse provato a dire una cosa del genere una seconda volta, e con termini molto meno cortesi.
Eppure, stravaccato sul sedile posteriore di uno squallido taxi, seduto accanto a Lidja, il giovane Draconiano dal neo dorato non riusciva a dare un altro nome a quella sensazione di fastidio che lo tormentava da quando avevano varcato la porta della guest house dei MacAllister. Sapere Sofia da sola con quel Ewan, il probabile custode dello spirito di Kuma, lo rendeva inquieto, nervoso, profondamente irritato.
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Raccolta di one shots:
Su momenti della saga, ma dal punto di vista del più misterioso dei sei Draconiani, Fabio, in relazione ai suoi sentimenti e reazioni nei confronti della dolce Sofia.
Su momenti intimi tra le altre coppie del libro- Ewan e Lidja, Chloe e Karl.
Su ciò che potrebbe essere successo dopo la fine della saga.
What if di vicende presenti nei libri ma totalmente rivisitate.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fabio, Sofia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[Contesto: “La ragazza drago- I gemelli di Kuma”, capitolo 8, il bacio di Ewan sulla guancia di Sofia.]

Essere Draconiani fa proprio schifo, ft Fabio

Capitolo II- La voglia di uccidere qualcuno, di nuovo

 

Fabio non immaginava che avrebbe riprovato la voglia di uccidere qualcuno di nuovo. Eppure, aver ucciso Ratatoskr a Monaco di Baviera, ed averci messo tutto il suo odio, sembrava quasi niente in confronto al ruggito interiore che sentiva dentro davanti a quella scena. Non udiva niente, non vedeva nient’altro che le labbra di Ewan poggiate sulla guancia delicata e macchiata dalle lentiggini di Sofia.

Ed il rombo del suo cuore infuriato e geloso, che gli batteva forte nelle orecchie, sembrò aumentare quando la vide diventare viola per l’imbarazzo a causa del suadente “goodnight” che il biondo le aveva sussurrato all’orecchio- non abbastanza piano, perché tutti loro lo avevano sentito. Sofia scappò in camera, evitandoli, e tutti erano così presi a raggiungere le loro stanze per dormire che nessuno si accorse dei pugni serrati del ragazzo, e della scintilla pericolosa che gli illuminava gli occhi scuri.

Fabio faticò a seguire Karl nella stanza che condividevano, e vi entrò solo quando il ragazzo già ronfava sotto le coperte. Dovette trattenersi per non sbattere la porta, l’immagine di quel bacio davanti agli occhi, ancora ed ancora. Aveva paura di dormire, perché temeva che quel ricordo avrebbe invaso i suoi sogni, rendendoli incubi intollerabili.

Quindi si lasciò andare sul materasso, e poco gli importò che il vecchio letto avesse cigolato così forte da quasi svegliare Karl. Il suo corpo era fermo immobile, eppure la sua testa stava viaggiando talmente veloce che i suoi pensieri riuscivano a formarsi solo a metà, prima di venire rimpiazzati da altri.

L’hai baciata anche tu, e sulle labbra, gli ricordò una vocina.

Si, l’ha baciata, eppure il giorno dopo ci è passato sopra con tutte le scarpe, ignorandola completamente, affermò un’altra.

E lei adesso giustamente ha perso interesse, si intromise un’altra ancora.

Conoscendo Sofia, Fabio sapeva di averla ferita, anche se non sapeva quanto a fondo. Quel bacio forse era stato importante tanto per lei quanto per lui, ed invece il suo comportamento l’aveva indotta a presupporre che non fosse così. Che l’avesse usata, nel trasporto, per cercare una qualche consolazione.

Forse era così, ma sapeva di averlo fatto perché era lei. Era Sofia, la dolce ed impacciata ragazza che aveva creduto nella sua bontà anche quando lottava tra le fila del nemico, che lo stava risollevando -senza saperlo- dal baratro delle sue più vecchie insicurezze.

Colei che era diventata il nucleo palpitante di quelle nuove.

Avvicinarsi a lei significava avere qualcosa da perdere, aver continuamente paura che quello che era riuscito ad ottenere gli sarebbe scivolato via dalle mani. Era incapace di trattenere qualcosa -qualcuno- a sé, non avendo mai avuto qualcuno a cui teneva non aveva mai nemmeno provato. Ed il paradosso che era la sua vita lo stava mettendo al centro di un bivio: allontanare Sofia, ed evitare il rischio di soffrire ancora, o affrontare di nuovo la paura di far entrare l’amore nella sua vita?

Si girò su un fianco, ed in quel momento l’unica immagine che lo avvolse nelle sue spire fu quella di una Sofia sorridente, e gli parve così bella e genuina da spingerlo a sorridere tra sé e sé. Diamine, ha davvero le fette di salame sugli occhi, per non vedere quanto è bella, sia fuori che dentro..

E Fabio si addormentò così, il cuore un po' più calmo.

   
 
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