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Autore: spikey    16/09/2009    0 recensioni
E' difficile diventare grandi sotto i riflettori, o meglio, all'ombra di essi. Soprattutto quando si tratta di ragazze come Lisa: difficile, sensibile e imprevedibile. Ma forse una delle mille figure evanescenti, solo di passaggio nella sua vita, cambierà le cose.
NB: l'attore protagonista della storia è JAMES MARSTERS, interprete di Spike nel TF"Buffy The Vampire Slayer". non è molto famoso...ma vi prego di non fissarvi sulla sua "non-notorietà"; VI PREGO non ignorate questa fanfic...vale la pena di leggerla!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II° capitolo

II° capitolo

 

Non era una vita facile, quella di Lisa.

Il padre, Leonard D’Andrade, era un famoso regista, di origine Italiana, cresciuto nei salotti Newyorkesi e poi tornato in patria per gli studi alla scuola di cinema di Roma.

Qui aveva conosciuto una giovane Egiziana, Samia Rushdy, che al tempo si trovava nella capitale in cerca di fortuna nel campo della moda.

Samia aveva dato alla luce Lisa due anni dopo, ma quando la bimba aveva appena cominciato a parlare, il richiamo delle passerelle era stato troppo forte, così la giovane bellezza era letteralmente scappata, per tornare nel suo paese natale.

Ogni tanto, da quello che aveva intuito Lisa, suo padre la sentiva ancora, per assicurarsi che stesse bene.

Samia, da parte sua, rispondeva sempre da posti diversi, una volta dalla Russia, una volta dall’Australia…

L’uomo era rimasto sempre legato a quella donna, tanto simile alla figlia, nell’aspetto e nel carattere selvatico.

 

Alla fine della storia, Lisa era rimasta in Italia col padre, aveva preso a frequentare un liceo che offriva anche materie inerenti il cinema e si era fatta una vita in cui la parola “mamma” non era contemplata; forse non l’aveva mai nemmeno imparata.

Il vizio del padre di ospitare saltuariamente star di Hollywood, era una conseguenza diretta del suo lavoro: Leonard era il collante tra la TV italiana e le grandi reti statunitensi. Tutti i più grandi produttori facevano affidamento sui suoi agganci, per portare all’interno dei propri programmi VIP d’oltreoceano.

Lisa rammentava ancora la simpatia di Sharon Stone, che le aveva regalato un peluche che custodiva gelosamente; e aveva sentito la nostalgia delle barzellette di Will Smith, che era stato da loro l’inverno precedente.

 

Perdendosi nei ricordi, la ragazza aprì la porta di casa; silenzio e luci spente le fecero intuire di essere sola.

Accesa la luce, Lisa notò subito il biglietto sul tavolo: suo padre la avvisava che era fuori a cena col nuovo ospite.

“Tra qualche giorno, vero?” pensò furibonda, accartocciando il pezzo di carta per poi lanciarlo a caso, in un angolo indefinito del piano terra.

Abbandonò la borsa dell’allenamento sul divano, senza curarsi di svuotarla: “Pensaci tu, visto che non è un problema” si disse stizzita.

 

In quei cinque minuti di ira furente, avrebbe creato un caos tale nei due piani della villetta, da far rimpiangere al padre di essere nato.

Poi si sarebbe pentita e avrebbe rimesso tutto a posto, però nel frattempo si spogliò lasciando impunemente i vestiti appoggiati al bordo della vasca del bagno.

Con indosso una semplice camicia da notte in cotone, si sdraiò sul letto, accendendo il PC portatile e aspettando che MSN partisse.

Storse il naso delusa, quando vide che nessuna delle sue compagne di judo era ancora connessa, ma le bastò aspettare cinque minuti prima che un suono l’avvisasse dell’accesso di Marina.

 

“Buonasera!” cominciò Lisa “Vuoi sapere l’ultima? L’ospite è già qui!”.

Sotto quella frase aggiunse uno smiley molto arrabbiato.

La risposta fu quasi immediata “Oddio! E chi è?!”.

“Non si è ancora visto- digitò Lisa, scaricando la sua rabbia sui tasti –altra sorpresa, è fuori a cena con mio padre. Così io sono sola a casa,  senza nulla di commestibile. Mi sa che digiuno”

“Allora domattina sei prenotata!- la dolcezza di Marina non tardava mai ad arrivare- alle 8:30 io e le altre passiamo da te! Tuffo fuori dalla finestra e sei salva! E  ci pensiamo noi a farti recuperare, con una colazione super!”

 

Lisa si sentiva già più leggera dopo quelle poche parole.

Il breve scambio di battute fu interrotto dalla vibrazione del cellulare: Laura la stava chiamando dal telefono di casa, sarebbe stata una lunga conversazione.

Così la ragazza congedò l’amica in rete con la promessa di rivedersi la mattina dopo, poi si dedicò a quella dall’altra parte della cornetta: “Ciao tesoro!- esordì Lisa- cosa mi racconti?”.

 

Una voce acuta e sbigottita le fece eco: “Cara mia, sei tu a dovermi spiegare…su internet ho beccato Mary: mi ha accennato dell’arrivo a sorpresa”.

 

Lisa si spaparanzò sul materasso e accese la TV: i programmi della seconda serata non erano mai entusiasmanti, ma quasi per caso trovò un canale che trasmetteva i nuovi episodi di “Buffy The Vampire Slayer”.

Con un gridolino soddisfatto si accinse a rispondere a Laura: “Ormai l’unica sorpresa è che io continui a sorprendermi…perdona il gioco di parole!”.

 

L’amica dall’altro capo rise: “Hai reso perfettamente l’idea! Ma sbaglio o quella che sento in sottofondo è la sigla di Buffy?”. In effetti era praticamente impossibile sfuggire al radar delle sue compagne di squadra: qualunque cosa Lisa facesse o pensasse, le tre ne erano sempre al corrente.

 

Quest’ultima sospirò: “No, non sbagli…e sembra pure una puntata inedita!”.

Bastarono pochi attimi, dopodiché Lisa si ammutolì: in scena era entrata la protagonista che, con una spada più grossa di lei, cercava goffamente di infilzare un certo demone Chtulhu…o qualcosa del genere.

La spettatrice storse il naso: “Di sicuro non hanno investito sugli effetti speciali!” notò con occhio critico.

 

“Approvo pienamente” concordò Laura, che si era sintonizzata sullo stesso canale.

Poi d’un tratto entrò in scena un altro personaggio, al cui arrivo Lisa fischiò in segno di ammirazione: “Mi chiedo come faccia ad essere sempre così dannatamente bello!”.

 

Raramente la ragazza faceva complimenti a quello o quell’altro attore, ma in quel caso era totalmente diverso: James Marsters, alias Spike, il vampiro biondo della serie televisiva, rappresentava il suo unico strappo alla regola.

Lisa non avrebbe speso un minuto del suo tempo per un autografo di Brad Pitt o Matt Damon… ma avrebbe venduto l’anima per poter vedere anche solo di sfuggita quella maledetta chioma platinata dal vivo!

Adorava il personaggio, lo trovava incredibilmente azzeccato e l’attore lo interpretava egregiamente; in sostanza sembrava fatto apposta per lui!

 

“Dimenticavo i tuoi momenti di debolezza di fronte alle scene di Spike!- bofonchiò Laura, che ormai aveva ascoltato quella tiritera all’infinito- Quando hai finito di divinarlo fammi un fischio!”

 

Lisa abbassò il volume: ovviamente Spike aveva vinto il combattimento col demone Chtulhu e ora si baciava appassionatamente con la cacciatrice.

“Asina!- scherzò poi rivolta all’amica- sai bene che la mia è una pura attrazione professionale”.

 

“Sì , come no!- la schernì Laura con tono saccente- Una di quelle cose di cui si discute professionalmente sotto le coperte, giusto?!”.

 

La sfacciataggine della compagna a volte metteva Lisa in imbarazzo; ma era incredibilmente sincera, non poteva farci nulla. Così si limitò ad arrossire e a emettere un risolino soffocato: “Smettila! Sfacciata che non sei altro!”.

 

In risposta ebbe la frecciatina dell’amica: “Ehi bella mia…sei tu che devi stai sbavando sul telecomando! Sento gocciolare fino a casa mia!”.

 

Le risate di Lisa si fecero più fragorose: “Bastaaaa! Sei una vacca!”.

“Ho imparato dalla migliore!”.

Quel botta e risposta non aveva nulla di offensivo; se non si fossero amate profondamente, mai si sarebbero sognate di insultarsi in un modo così diretto, e tuttavia affettuoso.

 

“Ammetti che sono la migliore nel tirarti su di morale!”aggiunse infine.

Lisa poteva immaginarsi la faccia di Laura, mentre si faceva i complimenti da sola: un piccolo pavone che fa la ruota con la coda!

Non c’era neppure bisogno di rispondere, così fu sempre Laura a chiudere la conversazione: “Ci vediamo domani, tesoro; sotto casa tua alle 8:30. E non lamentarti sempre delle superstar che ti ritrovi in pantofole per casa! Sii altruista e pensa anche un po’ a noi”.

 

Lisa alzò gli occhi al soffitto: “Dimenticavo che ormai vi presentate qui esclusivamente per rifarvi gli occhi!-poi si fece una domanda- solo io sono immune al fascino di queste statue di cera, che ogni tanto si stanziano qui?”.

 

“Mai dire mai, stella!”.

 

   
 
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