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Autore: loverrrr    04/11/2023    0 recensioni
Sono partita dicendomi "basta ragazzi", ma oltre che sfigata sono anche una gran sognatrice romantica e ho preso una cotta stratosferica per un bagnino della zona, un altro stronzo che si è preso gioco di me...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buona sera e ben ritrovati all’ultimo capitolo di questa storia che mi ha appassionata tantissimo, non solo scrivendola ma anche rileggendola. Sapore di te ha preso spunto dalla canzone, Sapore di sale e finora non ho mai visto (o forse io non l’ho letta) una storia dove Edward è un bagnino, per di più di una spiaggia italiana. Spero che vi sia piaciuta e ci vediamo con altre storie. Un kiss. 

 

 

 

 

Pov Edward

 

Sapevo che mia sorella e Bella sarebbero andate d’accordo, ma non avrei mai immaginato che quelle due avrebbero legato così tanto. A volte mi sembra di essere inesistente, ma sono felice e se Alice non avesse accettato Bella, avrebbe perso un fratello. Lei è tutto per me.

«A cosa stai pensando, amore?»

L’amorevole e dolce voce di Bella mi distoglie dai miei pensieri, le rivolgo un sorriso. «Al legame che c’è tra te e Alice.»

«Tua sorella è una favola, sarà una zia stupenda.»

«E tu che avevi paura di non piacerle.»

«Invece…» ridacchia e ci scambiamo un tenero bacio a stampo, mentre la stringo di più a me.

Siamo abbracciati sul divano della nostra casa.

«A proposito di Alice… sbaglio o vi ho sentite parlare di un viaggio per due?»

Bella annuisce e un sorriso da furbetto le dipinge il volto. «Sì, ma non è come pensi. Nel senso, stavamo parlando di un viaggio, ma è per me e te. Alice mi ha aiutata con la prenotazione.»

«E posso sapere dove andiamo?» chiedo curioso.

«È una sorpresa.»

«Amo le sorprese» rivolgo lo sguardo sul pancione, poi lo accarezzo. «E il nostro pesciolino è stata la sorpresa più bella che mi hai potuto fare» dico guardando Bella. Non manca molto alla nascita del piccolo/a, ancora non sappiamo il sesso e non vogliamo saperlo fino al giorno del parto; vogliamo che sia una sorpresa e maschio o femmina, sarà l’amore nostro. Coccoliamo il nostro pesciolino per un po’, scambiandoci qualche tenero bacio, poi ci prepariamo per uscire. Non appena infilo il cappotto il cellulare di Bella vibra e da come sta sorridendo, intuisco che è sua cugina Rosa. 

Se ripenso all’estate… che ricordi!!! Guardo Bella e mi tornano in mente tutti i bellissimi momenti che abbia trascorso in Puglia, soprattutto la notte in cui abbiamo concepito il nostro pesciolino. Dall’ora sono cambiate tante cose…

 

Pov Bella

 

«Non dirlo a me… mi mancate così tanto…»

«E il pesciolino?» 

Mi viene da ridere, infatti non riesco a trattenere una risata mentre accarezzo la pancia. «Ogni tanto si fa sentire con dei piccoli colpetti, sta bene.»

«Qui lo aspettiamo tutti con grande gioia» dice Rosa.

«Anche noi. Non vediamo l’ora di poterlo stringere tra le braccia, o stringerla perché ancora non sappiamo se sia maschio o femmina.»

«Ti saluta tantissimo Michele, Angela e gli altri. Anche loro non vedono l’ora di diventare zii.»

«E con Diego, come vanno le cose tra di voi?»

«Ci amiamo alla follia, è un ragazzo straordinario.»

«Come Edward, è meraviglioso» dico voltandomi verso e lo vedo avvicinarsi.

Mi stringe da dietro accarezzando con dolcezza il ventre.

«Ora ti devo salutare Rosa, dobbiamo uscire ma chiama pure quando vuoi e saluta tutti, soprattutto quel mattacchione di Michele» dico mentre Edward avvicina le labbra all’orecchio dove tengo il telefono e la saluta.

«Oh, ciao Edward. Come stai?»

«Bene, grazie. Saluta Diego e gli altri.»

«Sarà fatto ragazzi. Vi lascio andare, buona serata» dice rosa.

Chiudo poi la telefonata e usciamo fuori. Se ripenso a quanto sia cambiata la mia vita…

 

Pov Edward

 

Ora viviamo a Seattle, nella casa che Alice aveva preparato per noi quando ci è venuta a prendere all’aeroporto. Appena l’abbiamo vista, è sbloccato il colpo di fulmine. Bella è felicissima, io anche e Alice non vede l’ora di diventare zia. Le nostre famiglie sono state meravigliose, Charlie in primis. Siamo stati fortunati perché abbiamo due famiglie stupende, che ci amano e che ci danno una mano; Alice sta già progettando il vestito da sposa/o per sua/o nipote, è pazza.

«Ehilà ragazzi!!» Eccola, Alice.

La raggiungiamo a piedi e Bella la prende sottobraccio, lasciandomi camminare più indietro. Velocizzo un po’ e vado vicino a Bella.

«Tua sorella mi stava raccontando del bellissimo vestito che hai disegnato per un grosso imprenditore» mi dice Bella.

«In realtà lo sto ancora finendo, ma di quale imprenditore parli?»

«Il signor Fuller, quello della multinazionale Fuller. È venuto nel negozio l’altro giorno, mentre tu eri di sopra a disegnare e ha visto il bozzetto del disegno che ti eri scordato sul tavolo. Gli è piaciuto e ha detto che vuole comprarlo.»

La cosa mi imbarazza un po’, nel senso… ovvio mi fa piacere però… non ho mai pensato di essere così tanto bravo a disegnare abiti. 

«E bravo il mio amore» dice Bella mentre si guarda la pancia. «Hai sentito pesciolino? Il papà ha disegnato un abito per una persona molto importante.»

«Invece la zia, ti disegnerà il vestito per il tuo matrimonio.»

«Ma Aliceeeeee, non sappiamo ancora se è maschio o femmina» la rimprovero.

«E dove sta il problema? Ne disegno uno per uomo e uno per donna» risponde Alice.

«Sei sempre la solita» dico scuotendo il capo.

 

Pov Bella

 

Passiamo una serata tranquilla in pizzeria, chiacchierando del pesciolino, della telefonata con Rosa e già progettiamo le prossime vacanze estive insieme ad Alice; lei verrà con noi a Bisceglie, voglio farle conoscere tutti e lei non vede l’ora di vedere la spiaggia dove ci siamo conosciuti. Rientrati a casa, dopo una doccia veloce ci fiondiamo a letto. 

«Buona notte tesoro» dico dopo avergli dato un bacio a stampo, stretta tra le sue braccia.

«Buona notte amore» mi bacia i capelli e ci addormentiamo.

La mattina, come al solito, veniamo svegliati dalla radio sveglia che ci ha regalato Alice e a noi piace perché ogni volta capita una canzone diversa. Immancabili le coccole, a volte capita che non vogliamo alzarci - come oggi - e restiamo a letto qualche minuto in più… ok, forse più di qualche minuto, ma per fortuna fuori diluvia; quindi se Edward arriva a lavoro con dieci minuti di ritardo, non succede nulla. Mandarlo al lavoro non è facile. Fosse per me, starei sempre tra le sue braccia, soprattutto in questo periodo dove gli ormoni mi rendono un momento felice e l’altro triste. Verso le dieci e mezza arriva puntuale Zafrina, una colf che mi aiuta nelle faccende domestiche, o meglio, Edward le ha severamente proibito di farmi lavorare e io, beh… sbuffo, ma alla fine riconosco che ha ragione. Passo la mattina a studiare, pranzo, mi riposo un po’ e poi torno a studiare fino a quando non arriva Edward e Zafrina torna a casa.

 

Pov Edward

 

Un altro turno è finito. Mi alzo dalla scrivania stanco, ma felice perché, non lo avrei mai detto, ma questo è il mio lavoro, e ha ragione Bella: devo avere più fiducia in me stesso. Stamattina è passato il signor Fuller e ha voluto parlare direttamente con me per complimentarsi dell’abito. Lavorare con mia sorella è stata la svolta della mia vita. Vengo distratto da una voce familiare che ridacchia con mia sorella, dunque prendo le mie cose e scendo al negozio.

«Ehi amore, io e il pesciolino siamo venuti a prenderti e a salutare la zia Alice» dice Bella.

Mentre le vado incontro sorrido. Mi abbasso e lascio un bacio lieve sul ventre. «Mi sei mancato/a tanto, lo sai pesciolino?»

«E la mamma?» mugola Bella.

Lascio un altro lieve bacio sul ventre e mi alzo. «Anche la mamma mi è mancata molto» dico baciandola.

«Ciao amore» sussurra sulle mie labbra.

«Ciao vita mia» mormoro.

«Uhm, Zafrina ha preparato un brodo eccezionale e ha anche cucinato delle patate al forno con pollo buonissimo» racconta Bella.

«Zafrina o…»

«Tranquillo, non ho toccato nemmeno una forchetta e ho riposato come mi ha indicato la ginecologa.»

«Brava amore» dico.

Ci voltiamo e chiediamo ad Alice se vuole unirsi a noi per cena, ma dice che deve finire del lavoro in negozio. Bella non viene sempre a prendermi, quando capita facciamo una passeggiata tra i negozi e poi torniamo a casa. Mentre ceniamo le racconto del signor Fuller, lei mi ascolta con gli occhi pieni di gioia e anche io sono felice.

 

***Un anno dopo - Bisceglie

 

«E qui, è dove ci siamo conosciuti» dice Bella ad Alice, indicandole la spiaggia.

«Ma allora è vero, siete tornati!!!!!» 

Bella si gira sentendo la voce di Michele e gli va incontro abbracciandolo forte. «Michele, quanto tempo!!!! Come stai?» domanda Bella con entusiasmo, mentre rido vedendo mia sorella che non sta capendo niente di cosa stanno dicendo. Bella ormai ha imparato l’italiano, e un po’ è anche merito mio che le ho insegnato a poco a poco. I due parlano per qualche minuto, poi Michele viene a salutarmi e conosce la piccola Sole. Eh sì, è nata una bellissima bambina, e noi abbiamo voluto chiamarla Sole, in onore del chiosco Sole dove ci siamo conosciuti. Chiacchieriamo un po’ con Michele. Non ci aspettava, e nemmeno noi pensavamo di vederlo così presto; in realtà, volevamo fare una grigliata a sorpresa per presentare la nostra piccola Sole.

Dopo un giro per la città, torniamo a casa degli zii, dove attualmente siamo ospiti con mia sorella. Sono tutti molto gentili, così tanto da parlare in inglese.

Bella mi fa cenno di alzarmi dal divano e io, senza che lei dica niente, capisco cosa vuole. 

«Zia noi…»

Renata la interrompe. «Andate ragazzi.»

Sorridiamo, ringraziandola della cena, e usciamo. È strano camminare mano nella mano lungo le vie di Bisceglie, e quando arriviamo in spiaggia, mi viene in mente la sera in cui abbiamo concepito Sole.

«Sembra ieri che parlavamo del nostro futuro… ti ricordi quando siamo venuti qui la prima sera?» dico in tono nostalgico.

«Il mio bagnino…» dice scherzosamente, voltandosi mentre un sorriso malizioso le dipinge il volto.

Ricambio il sorriso e la bacio. Riprendiamo a camminare dopo un po’, quando sentiamo di dover riprendere fiato. Passiamo il resto della serata accoccolati su una sdraia, come ai vecchi tempi. Saremmo voluti rimanere tutta la notte, ma non posso riaccompagnare Bella troppo tardi a casa… scherzo, ovviamente. Non possiamo perché a casa ci aspetta la nostra Sole.

Appena entriamo, non prima di esserci scambiate un bacio sotto casa come ai vecchi tempi, siamo accolti da un caloroso applauso. Michele, Diego, Rosa, Angela… ci sono tutti! Il loro calore ci commuove molto, riportandoci all’estate scorsa. Il tempo è volato in fretta, ma ogni istante è stato pieno di emozioni… soprattutto l’arrivo della piccola Sole. Bisceglie resterà sempre nel nostro cuore come un luogo prezioso, carico di ricordi indimenticabili e di emozioni che ci accompagneranno per sempre.

 

Fine. 

   
 
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