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Autore: Giulix_10    14/11/2023    0 recensioni
Bridgette, Geoff, Courtney, Duncan, Heather e Alejandro sono sei adolescenti che hanno deciso di stare per un mese e due settimane ad un soggiorno. I sei dovranno stare in un unico appartamento insieme, offerto dall'azienda che ha organizzato il soggiorno. Nessuno di loro conosce l'altro, come faranno a non crollare sotto il peso dei loro stessi demoni e a condividere qualunque cosa con gli altri?
DAL CAPITOLO VII:
" - Hai mai la sensazioni che il mondo stia lottando contro di te? Che ti voglia distruggere? - chiesi.
Alejandro rifletté qualche attimo.
- Sì, eccome. Ma sai, a volte la vita ci mette alla prova per vedere se siamo all’altezza di questo universo, testa se siamo abbastanza forti - fece una breve pausa.
- E quando nota che lo siamo, ci ricompensa, perché lei stessa sa che è difficile averla come compagna - "
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Ciao di nuovo, in questo 

capitolo ci saranno un po’ di novità. 

Buona lettura!


CAPITOLO IX 
Karma's gonna track you down
Step by step from town to town
Karma, Taylor Swift


Geoff 
Era mattina , la luce penetrava dalle fessure delle serrande. 

Mi stropicciai gli occhi. 

Non riuscivo a far altro se non pensare a lei. 
Mentre gli altri erano a fare “un pianto liberatorio” il giorno prima, erano arrivati i genitori di Bridgette e non ho potuto far a meno di pensare di quanto le somigliassero, sia caratterialmente sia fisicamente.  

Credo di essergli piaciuto, forse. 
Mi alzai dal letto e mi diressi in salotto. 

Courtney e Heather stavano discutendo di chissà che cosa davanti ad un caffè, Duncan e Alejandro erano seduti sul divano e Bridgette stava mangiando dei biscotti. 

Buongiorno - salutai. 

Tutti ricambiarono con un sorriso, ma quello della surfista era speciale. Quando le avevo chiesto perché si era portata la tavola mi aveva risposto: “Perché mi ricorda la libertà, è molto rara, sai?”.

E’ stata tra le frasi più belle che abbia mai sentito.
La tipa che ci ha accolti il primo giorno ha detto che entro le dieci e un quarto dobbiamo essere davanti al palazzo perché ci deve dire delle cose - disse Courtney. 

Roteai gli occhi. Non avevo voglia di stare a sentire quella donna di cui nemmeno sapevamo il nome blaterare e blaterare per una terza volta. Ma d’altronde, avevo forse scelta? 
Alle dieci e un quarto, puntualissimi data l'insistenza della “principessa”, come la chiamava Duncan, fummo all’ingresso dell’edificio. 
Buongiorno a tutti. Vi ho riuniti tutti qui perché domani ci sarà una gita -  strillò la solita donna con i capelli castani. 

Bene, ora siamo arrivati alla gita, qual’é il prossimo passo, fare un lavoretto di carta pesta? - commentò Duncan 

Non aveva tutti i torti. 

Quando abbiamo fatto i gruppi, ci siamo assicurati che almeno un componente sapesse guidare. Perciò domani ad ogni gruppo sarà assegnata una macchina con il navigatore impostato sulla destinazione diversa per ognuno dei gruppi - 

Non è illegale mandarci da soli chissà dove? - chiese Courtney. 

No, avete firmato dei moduli. Comunque è solo una semplice esperienza all’aria aperta - le rispose un po’ innervosita la donna. 

Una volta finita la lunga lista di raccomandazioni finalmente potevamo fuggire da quella tortura. Speravo solo che la nostra destinazione non fosse in una campagna sperduta. 

Ci voltammo per tornare a casa, ma Kail attirò l’attenzione di tutti e sei: se ne stava con un sorrisetto beffardo a guardarci. Quanto mi dava sui nervi. Ce ne voleva per dare sui nervi a me. 

Gli andiamo a parlare? - chiese Heather. 

Tutti annuimmo. Doveva avere ciò che si meritava.

Tornati per la rivincita? Magari sta volta non andartene subito, ispanica - disse Kail. 

Provai il forte impulso di prenderlo a ceffoni. 

La mascella di Duncan si contrasse. 

Senti, perché non ci lasci in pace e vai a rompere il cazzo ad altra gente? Che cosa c'è che ti entusiasma tanto nel farci girare i coglioni? - disse Alejandro digrignando i denti. 

Sapessi… Duncan alla fine sono venuti i tuoi genitori? E tu, è una mia impressione o sei sempre più secca di giorno in giorno? - continuò Kail.

Heather lo guardò truce, altrettanto fecero Bridgette e Courtney. Alejandro si morse la lingua per non prenderlo a calci in culo.

Quanto avrei voluto fargli chiudere quella boccaccia. 

Sta’ attento a come parli - sibilò il punk. 

Altrimenti? Proverai invano a darmi un pugno come l’altra volta? Siete un bel gruppo di sfigati, il tipo biondo sembra volermi uccidere di botte ma è troppo codardo, stessa cosa tutti gli altri - disse Kail, continuando ancora con le provocazioni. 

Duncan non si seppe trattenere. Lo colpì in faccia e stavolta riuscì a spaccargli il sopracciglio. Kail fece altrettanto, mirando però allo zigomo. 

Siete solo dei codardi - sibilò con disprezzo Kail. 

A quel punto anche Alejandro cedette, gli sferrò un colpo al torace. Kail sembrava indistruttibile. 

Guardai le ragazze: Courtney emanava odio, Heather anche ma l'affermazione di Kail riferita al suo aspetto fisico l’aveva demoralizzata. Bridgette aveva un’espressione tesa e preoccupata sul volto. 

Tentai di mettermi in mezzo ai ragazzi che continuavano a sfrerrarsi pugni e calci. 

Basta! - urlai, ma erano tutti troppo accecati dalla rabbia. 

A quel punto intervennero le ragazze. 

Bridgette mi tirò indietro e Courtney e Heather presero il mio posto. 

Courtney 
Mi misi in mezzo, quello che stava succedendo era davvero troppo. 

Duncan, basta. Duncan ASCOLTAMI! - gridai. 

Lui sembrava non sentirmi, era così infuriato, un’ira descritta solo nelle favole. 

A quel punto gli afferrai il braccio e gli feci piantare lo sguardo su di me. Cercò di dimenarsi in tutti i modi fin quando non inchiodai le mie labbra sulle sue. Fu un bacio della durata di un secondo al massimo, poi mi staccai. Era stato un gesto impulsivo, fatto senza pensare, ma allo stesso tempo avevo provato una strana sensazione. Possibile che mi fosse…piaciuto?

Duncan era incredulo. Sembrava in un trance. 

Mi girai verso Heather e notai che anche lei era riuscita a conquistare appieno l’attenzione di Alejandro. Kail stava…ridendo. Solo un psicopatico rideva per queste cose. Rideva delle problematiche degli altri. 

Mi guardai intorno: per fortuna nessun estraneo sembrava aver visto quella lite. 

Girai sui tacchi, ma non prima di dire la mia:

Lascia che ti insegni una cosa, Kail. Non arriverai mai a niente nutrendoti della rabbia degli altri, perché quella colpirà anche te -  

Per la prima volta, vidi quel sorrisetto svanire dalla sua faccia. 

Colpito. 


Heather 
Con l’amaro in bocca rincasammo, tutti abbastanza stressati. 

Osservai meglio il volto di Alejandro: aveva un labbro spaccato e il naso che sanguinava, senza contare il livido sullo zigomo. Quello che mi sorprese era che anche conciato così era stupendo, ma quello non gliel’avrei mai detto. 

Cazzo, cosa vi è saltato in mente?! Ancora un po’ e saremmo finiti al pronto soccorso! - urlò indignata Courtney, aveva pienamente ragione. 

Duncan e Alejandro fissavano il pavimento come dei cani bastonati. 

Mi duole dirlo, ma Courtney ha ragione. So che volevate vendicarvi, ma cazzo, avete esagerato - disse Geoff. 

Anche io annuii, seguita poi da Bridgette. 

Ora sedetevi sul divano che bisogna curare le ferite - 

disse Courtney addolcendo leggermente la voce, ma rimanendo ugualmente tesa. 

Io e lei ci recammo in bagno, dove prendemmo del disinfettante e dei cerotti. 

Una volta preso l’occorrente tornammo in salotto. Mi sedetti accanto al messicano. Avevo come l’impressione che stesse per fare uno dei suoi commenti ma non lo fece. 

Notai che Geoff e Bridgette stavano iniziando ad accendere i fornelli per preparare…dei pop corn?! Seriamente!? 

Alzai gli occhi al cielo, mentre i due se la ridevano.

Presi un po’ di ovatta e la impregnai di disinfettante. Cercai di essere delicata, al contrario di Courtney che stava facendo di tutto per far male al punk, purtroppo le smorfie di dolore di Alejandro non promettevano bene. 

Una volta tamponato il labbro e asciugato il sangue che gli colava dal naso mi potei ritenere soddisfatta del risultato. 

Grazie… - mormorò il messicano. 

Non lo guardai dritto negli occhi. 

Di nulla -  

Duncan 
Guardai con invidia Alejandro che aveva già finito di medicarsi.

 Non sapevo quando e se sarei riuscito a muovere la faccia dato che Courtney mi stava tamponando non di certo delicatamente il labbro, facendolo spaccare ancora di più. 

Perché mi hai baciato? - chiesi con un sorriso sghembo sul volto. 

Perché “Kail è un pezzo di merda” - rispose imitandomi. 

Roteai gli occhi. 

Per un attimo, prima ho pensato che stessi per dire “Ora sedetevi sul divano che bisogna sc… - 

Mi zittì con uno sguardo tagliente, tramite quegli occhi scuri come petrolio che mi stavano facendo affogare in quel mare pieno di pericoli che erano. 

Dopo mezz’ora in cui gli altri si erano goduti lo spettacolo mio e della principessa, finalmente il labbro non sanguinava più e nemmeno il graffio sullo zigomo. 

Alleluia. 
Essere più delicata no eh? - dissi. 
Te lo sei meritato - rispose Courtney con una smorfia. 
In effetti avevo esagerato, ma mai come Kail. Aveva la dote di saper provocare in un modo assurdo. Ma il suo sguardo, alla fine, era cambiato. 

“Non arriverai mai a niente nutrendoti della rabbia degli altri, perché quella colpirà anche te”

Quella frase aveva centrato il suo cuore. Non so come Courtney avesse fatto a scovare il suo punto debole così facilmente, sapevo solo che era stato magnifico. 
Cazzo siete ridotti piuttosto male - disse Geoff dopo un po’ che scrutava il mio volto e quello di Alejandro.

Il messicano aveva un livido sulla parte destra della faccia e un taglio sul labbro che però non sembrava troppo grave, inoltre aveva anche un pezzo di carta dentro la narice dato che Kail gli aveva dato un pugno ben assestato in pieno volto. 

Non era messo benissimo, ma in riformatorio avevo visto di peggio. 

Tastandomi il viso notai che avevo un dolore assurdo allo zigomo sinistro, era allucinante. “Speriamo che Courtney l’abbia curato per bene” dissi fra me e me. 

Ma almeno ero riuscito ad ottenere un bacio. E in più, finalmente il karma era giunto. 

Ne era valsa la pena. 


Ciao! Credo che  alzerò il rating perché vorrei mettere
qualche scena un po’ spicy (nulla di troppo, solo un po’). 
Secondo voi è una buona idea?
Vi avviso già che il prossimo capitolo sarà 
un parto perchè ci saranno un sacco di scene e i nostri 
protagonisti andranno in “gita” hahaha. 
A presto! (Spero) 
   
 
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