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Autore: Tramontana79    13/12/2023    1 recensioni
Highschool!AU
"-Aspetta, Will sta per William?
-Esattamente. Sono il soldato William Andrew Solace, il valoroso arciere e medico collega del marinaio Percy Jackson e dell’abile giocatore di carte Mitomagia Nico di Angelo."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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-Dite che dovremmo svegliarlo?
-Nah…
-Secondo me sì.
-JASON! – il biondo cadde dalla panchina, atterrando di faccia su un mucchio di foglie bagnate.
-Ma dai, Pip! – la rimproverò Jason, pulendosi la faccia e gli occhiali. -Che schifo…
Si rimise gli occhiali e guardò, imbronciato, tutto il gruppo che si stava sbellicando dalle risate. Reyna, Frank, Hazel, Piper, Percy, Annabeth e soprattutto Leo, che si era buttato a terra e stava rotolando tra l’erba fangosa.
-Non è divertente. – brontolò.
-Invece sì. – disse Leo. -Allora, il piano è questo: qualcuno tira fuori un piano decente per obbligare Nico a venire alla festa così non dovrò farlo io.
Reyna, fermando l’impulso di tirare un cazzotto al riccio, alzò la mano. -Si, signorina Ramirez-Arellano?
-Non potremmo semplicemente dirgli che andiamo a mangiare una pizza tutti insieme e poi lo portiamo lì?
-E come, scusa? Quel nano è più scaltro di tutti noi messi insieme. – intervenne Percy. -Anzi, penso non ci convenga parlarne così apertamente, potrebbe essere in ascolto.
Piper sbuffò. -Dimentichi che mio padre è l’attore più in voga del momento, e che mia madre è una modella super-famosa e blah, blah, blah. Ci presteranno una limousine con i vetri posteriori completamente oscurati.
Hazel alzò un dito. -Si, signorina Lavesque?
-Ma perché mio fratello deve andare a quella festa?
-Oh, lo scoprirete. – disse con un sorriso malizioso in viso.
***
-Percy! Sbrigati! – urlò Leo dalla limousine.
-Eccomi, eccomi, ci sono! Ho preso questi. – disse, mostrando una paillette di trucchi e dei pennelli. Piper li prese e fissò Nico.
-Oh, no. No, no, no. Avevate detto che potevo non truccarmi.
-Nico. Non protestare e avvicinati.
-Ma stiamo andando in pizzeria, non c’è bisogno di…
-Nico. Ora. – il moro sospirò e si avvicinò a Piper.
Quando il ragazzo vide l’enorme villa chiuse di scatto la portiera della macchina.
-Voi. Voi, piccoli traditori…
-Già. E ormai siamo qui, in costume, quindi scendi dalla macchina.
-Posso vedere l’esito del trucco, almeno? – si guardò in uno specchietto passatogli da sua sorella. -Wow… - constatò. Piper era riuscita in pochissimo tempo a colorargli la faccia così da sembrare scheletrica.
-Lo so. Adesso esci da questa limousine prima che chiami Leo per farti prendere in braccio.
Nico scese dall’auto e chiuse la portiera, rimanendo incantato dalla grandezza dell’abitazione di fronte a lui.
-Wow, ma di chi è questa villa? È gigantesca! – disse Percy facendo eco ai suoi pensieri.
-Drew Tanaka. La mia popolare, snob, stupida streghellastra. Se incontrate le sue oche, annuite a tutto quello che dicono e andate oltre.
La porta era aperta e loro entrarono, prendendo parte alla festa.
-Ok! – urlò Annabeth, cercando di sovrastare la musica alta. -Andiamo in giro a coppie o in gruppi da tre. Se non vedete più nessuno, godetevi la festa o tornate vicino all’ingresso. Ci vediamo tra un paio d’ore!
Leo prese Nico per un braccio e lo trascinò in mezzo alla folla, seguito da Calipso.
-Nico! – disse il ragazzo vicino al suo orecchio per farsi sentire. -Devo farti conoscere una persona!
Il moro non ebbe neanche il tempo di protestare che una voce catturò la sua attenzione.
-Leo?
-Will! Amico! Will, lui è Nico di Angelo. Nico, lui è Will Solace.
-Piacere. – Will gli sorrise, e Nico si sentì stringere lo stomaco. Rabbrividì a quella reazione, e si affrettò a stringere la mano che il biondo gli stava offrendo. Constatò che il ragazzo era piuttosto alto, anche se non più del dovuto, e aveva dei magnetici occhi color cielo estivo. Per non parlare dei capelli color grano appena raccolto, in netto contrasto con l’incarnato abbronzato e il sorriso bianchissimo. Non era la prima volta che vedeva quel biondo, ne era sicuro, solo che non si ricordava dove.
-Beh, io e Cal andiamo a ballare. Divertitevi, voi due! – gli gridò Leo prima di sparire tra la gente.
-Ma… Leo! Aspetta, dove vai…
-Quindi siamo noi le vittime adesso, huh?
-Le… vittime?
-Non lo sapevi? Secondo te chi ha fatto mettere insieme Jason e Piper? E Frank e Hazel?
-Pensavo che Leo si fosse preso una cotta per Hazel
-Infatti, ma poi ha incontrato Calipso e… beh, quello che è successo lo sappiamo entrambi.
-Quindi tu mi stai dicendo che Leo ci sta… oh, no, no no no no, perché?
-Beh, grazie. So di essere così affascinante, non c’è bisogno di ricordarmelo. – ribatté Will, alzando gli occhi al cielo.
Nico arrossì violentemente. -No, non intendevo questo, è solo che… -
-Lascia stare, ho capito, ti prendo solo in giro. – Nico forzò una risatina, ma poi si accorse che l’altro ragazzo lo stava fissando.
-Ho qualcosa in faccia…?
Il biondo assottigliò lo sguardo e poi schioccò le dita. -Ecco dove si avevo già visto! Tu abiti vicino a Percy Jackson, vero?
-Si, sono il suo vicino. Perché? Aspetta, Will sta per William?
Sorrise. -Esattamente. Sono il soldato William Andrew Solace, il valoroso arciere e medico collega del marinaio Percy Jackson e dell’abile giocatore di carte Mitomagia Nico di Angelo.
Nico ridacchiò. Si ricordava benissimo quando, anni prima, lui e Will andavano da Percy a giocare, ma… wow, era diventato irriconoscibile! Il color castano-rossiccio dei suoi capelli era diventato un oro brillante, mentre il piccolo e paffutello William Andrew era diventato… un sicuramente non piccolo e ancora più sicuramente non paffuto Will Solace. Erano già abbastanza grandi per giocare a travestirsi, avevano Nico 12 anni, Percy e Will 13 anni, ma gli piaceva fare finta di vivere in un altro mondo, senza tristezza, con Bianca… si riscosse dai quei pensieri e tornò a guardare Will, che raccontava sorridente qualcosa a proposito di una figuraccia fatta da Percy nello spogliatoio della piscina, dopo gli allenamenti.
Passarono la serata a fantasticare sui momenti che avevano passato insieme, e dopo un po’ sentì una stretta allo stomaco. Will non lo sapeva, non lo avrebbe mai saputo, ma molti anni prima si era preso una piccola cotta per lui. Avevano perso contatti, pensava gli fosse passata, ma… anche se era cambiato molto riusciva a scorgere qualcosa del vecchio William dentro di lui.
Il biondo allargò il suo sorriso, e Nico sentì le farfalle nello stomaco che non sentiva da tanto tempo. No, Nico. No. Non puoi prenderti un’altra cotta per lui. Soprattutto non ora che è tra i più popolari. Non ti vedrà mai in quel modo. E gli piacciono le ragazze, al 100%
Ripensò a quella frase quando, due ore dopo, si ritrovarono a ballare stretti nella folla e quando, poco dopo mezzanotte, il biondo gli scoccò un leggero bacio sulla guancia.
Dopo quest’ultimo gesto lui arrossì violentemente, augurandogli la buonanotte con un veloce balbettio e osservando l’espressione serena e tranquilla che aveva. Era quasi arrivato all’angolo, quando si girò e sorrise a Nico. Lui rispose al sorriso, accorgendosi delle farfalle che si erano impossessate nuovamente del suo stomaco, e che forse non l’avevano mai lasciato. Forse non avrebbe avuto nessuna possibilità, ma a lui andava bene così. Un sorriso faceva già tanto.
   
 
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