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Autore: Alex Ally    23/12/2023    0 recensioni
Kira è una ragazza normale tranne quando fa strani sogni su un ragazzo nel deserto.
Tutto ciò non la preoccupa più di tanto almeno non finchè non vienne assunta dalla Kaiba Corporation, lì i suoi sogni inizierano ad avere un senso e i sentimenti suoi e di Seto non potrenno rimanere nascosti a lungo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisara, Seto Kaiba
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo due.

Non importava quanto tempo passase c'era una cosa in cui Seto non avrebbe mai e poi mai creduto: il destino.
Si rifiuttava di ammettere che c'era una forza esterna che condizionava la vita delle persone, in particolar modo la sua. La sua vita era frutto delle sue scelte e di nient'altro, sopratutto non nel destino se era arrivato dove stava adesso era grazie alla sua forza e alla sue abilità.
Eppure non poteva negare che la ragazza davanti a lui, la stessa che per tutti quei mesi aveva lavorato alle sue dipedenze come segretaria, era identica a quella strana ragazza dai capelli bianchi che aveva visto nelle memorie del faraone. La ragazza che sembrava avere una relazione con colui che veniva definito il suo sé passato.
Non era proprio identica, c'erano delle piccole differenze però gli occhi blu erano gli stessi su questo non c'era alcun dubbio.
Tentò di dirsi che era una coincidenza, ma qualcosa in lui nel profondo gli diceva che non era cosi.
«Mi scusi non l'avevo vista.» disse la ragazza raccogliendo le carte che aveva fatto cadere.
«Non importa.» disse Seto alzandosi e continuando per la sua strada, non potè però fare a meno di lanciare un'ultima occhiatta alla ragazza.
Si sedette alla sua scrivania per lavorare, ma non riusciva a concentrarsi. La sua mente, per quanto non volesse, continuava a tornare a Kira. Non importava quanto ci provasse non riusciva a togliersela dalla testa. Frustato decise di fare una cosa che non aveva mai fatto prima: uscire prima dal lavoro tanto se non riusciva a concentrarsi era inutile rimanere lì.
Ma neanche questo servi.
Il volto di Kira non voleva andarsene, sembrava una persecusione e la cosa peggiore era che non sapeva cosa fare.
Prima d'ora non gli era mai successo, ma adesso era in una situazione sulla qualle non aveva il ben che minimo controllo e non sapeva come comportarsi.
In ogni caso non se né sarebbe stato con le mani in mano, era Seto Kaiba maledizione! Non era da lui evitare i problemmi, lui i problemmi gli affrontava e né usciva vincitore. Perciò il giorno dopo quando torno in ufficcio passò davanti a Kira come al solito, solo che stavolta si fermo per augurarle buongiorno.
La ragazza sembrava sorpressa, ma risposte al saluto. Seto soddisfatto di se stesso si mise al lavoro e notò come stavolta riusciva a concentrarsi meglio. Più ignorava Kira e più lei gli invadeva la mente perciò avrebbe dovutto evitare di ignorarla.
Non era poi cosi difficile.
Inizio a salutarla la mattina prima di entrare in ufficcio e la sera quando tornava a casa dal lavoro. A volte, durante la pausa pranzo, le chiedeva come stava e man mano lui e Kira avevano iniziato a parlare di cose che non riguardavano solo il lavoro e persino Seto doveva ammettere che tutte le coincidenza che gli riguardavano erano troppo strane per essere delle vere coincidenze.
In ogni caso Seto era molto felice di sentire che Kira, al suo contrario, era stata cresciutta da due genitori amorevoli. Era strano, ma doveva ammetterlo a se stesso: c'era qualcosa in Kira che l'attirava e quell'attrazione diventava ogni giorno più forte e se doveva essere sincero non gli dispiaceva nemmeno.
In realtà pensava che queste settimane passate con kira fosserò tra le più piacevoli che aveva mai vissuto da molto tempo.
All'inizio si disse che era impossibille, ma adesso doveva ammetterlo: si stava innamorando di lei.
«Mokuba anche quest'anno ci sarà la feste di Natale per i dipedenti della Kaiba Corp.» disse Seto, una sera a cena, anche se dal suo tono non sembrava tanto una domanda quanto più un'affermazione.
«Si, come ogni anno.» rispose suo fratello. «Perchè vuoi saperlo?»
«Cosi.» rispose Seto scrollando le spalle.
«Per caso Kira c'entra qualcosa con questa tua domanda?» chiese Mokuba sorridendo.
Non gli era passato inosservato il rapporto che si era creato tra suo fratello e la ragazza.
Seto non rispose limitandosi ad alzarsi da tavola e andare nella sua stanza. La festa era un avvento annuale che esisteva da quando aveva rilevato la compagnia dal suo patrigno, in realtà organizzarla era stata un'idea di Mokuba e da allora era il minore dei due fratelli ad occuparsi dell'evento.
Anche se non era tipo da celebrazioni Seto era ben disposto a lasciare che Mokuba la organizzase infondo anche lui sapeva che il Natale era una festa che la persone amavano festeggiare.
Lui preferiva farlo in privato con suo fratello invece che in mezzo a persone che, nonostante fossero i suoi dipendenti, che conosceva a malapena perciò di solito nemmeno ci andava. Ma quest'anno sarebbe stato diverso.
Infondo quest'anno alla festa ci sarebbe stata anche Kira.
  
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