«Ecco a te, caro!»
«La ringrazio, Tome-san»
Jun prese in mano la scatola consegnata dalla commessa, a volte il negozio dell’accademia aveva prodotti imperdibili. Al ragazzo piacevano specialmente le scatole di biscotti che erano in vendita durante il periodo natalizio, in metallo e di tutte le forme, ma quelle tonde con decorazioni rosse, verdi e dorate erano le sue preferite. Di sicuro gli altri studenti non si aspettavano di ritrovare proprio lui a fare questo tipo di acquisti.
Manjoume tornò al dormitorio Osiris, dove Judai stava aiutando Daitokuji con le ultime decorazioni di Natale. Sho faceva lo stesso, ma vicino alla porta e agli ultimi tavoli.
«Ah, Manjoume! Dov’eri?» Ovviamente, il primo a girarsi per salutarlo era Judai. Il corvino poté giurare che certe volte gli sembrava proprio un golden retriever pronto ad aspettare il padrone.
«Sì, dov’eri? Il lavoro più duro lo stiamo facendo noi» aggiunse Sho, alzando un sopracciglio.
Manjoume sbuffò, «Per vostra informazione non ero in giro a bighellonare. Sono andato a comprare dei biscotti per l’occasione, abbiamo poco cibo per la festa, no? Non volevo dare troppe preoccupazioni al professore qui presente»
Daitokuji avanzò con un sorriso, «Non devi preoccuparti, anzi, grazie per il pensiero. Metti pure la scatola sul bancone, possiamo assaggiare i biscotti mentre facciamo una pausa»
Jun fece semplicemente come richiesto, mentre sentì qualcuno avvicinarsi. Non poteva che essere Judai, che lo fissava in attesa che aprisse la scatola. Il corvino sospirò e lo fece senza dire niente, porgendogli un biscotto.
Il castano ridacchiò compiaciuto. «Grazie, Manjoume» gli disse, per poi dargli un bacio sulla guancia, facendolo sussultare dalla sorpresa. Manjoume si voltò di scatto verso di lui, Judai si era già allontanato di qualche metro con un largo sorriso.
«Ma che scherzi sono questi?!»