Nei Tornei Tenkaichi a cui Crilin aveva partecipato, tutto era diverso: al campione veniva consegnato il premio in denaro e tutto si esauriva così, semplicemente, dopodiché partecipanti e pubblico se ne andavano la sera stessa. 

Ora, invece, al vincitore venivano tributati tutti gli onori. La sera della finale, Marron ricevette il premio in denaro, oltre a una coppa raffigurante Mr Satan in posa trionfante, direttamente da una commissione composta dai vari organizzatori del Torneo. La “main sponsor”, Bulma, avrebbe utilizzato l'immagine della campionessa per le campagne promozionali dei propri prodotti, in cambio di altre sovvenzioni. 

Era seguita, ovviamente, anche un'ennesima intervista, dove Crilin, trionfante, aveva promosso ulteriormente sia la Kame Academy che le attività aziendali della moglie. Del resto, sarebbe stato sciocco buttare al vento un'occasione così irripetibile, aveva pensato il Maestro della Tartaruga. 

Mentre tornavano in albergo per trascorrere l'ultima notte sull’isola di Papaya, Crilin tuttavia ci tenne a ribadire a sua figlia di non montarsi la testa e continuare ad allenarsi con serietà. Sapeva che non ce n'era bisogno: Marron era tutta sua madre, ferma nei propri obiettivi, e non si sarebbe mai stancata di perseverare sulla propria strada.

Per questo aveva evitato di partecipare al Torneo sotto mentite spoglie, come il Maestro Muten aveva fatto quando lui aveva partecipato da bambino.

Era mattina presto, e Crilin si trovava sul balcone della stanza dell’albergo in quel momento, in attesa di fare che tutti si svegliassero per ripartire verso casa, quando avvertì vicino a lui una presenza famigliare. 

<< Goku? >> esclamò ancora prima di voltarsi.

Il più forte dell'universo era lì, in tutto il suo splendore, con addosso un paio di pantaloncini hawaiani e una maglietta, evidentemente un ricambio di fortuna. 

<< Crilin! Mi sono teletrasporto appena ho potuto! Allora, come è andata? >>

Crilin trattenne una risata: << Insomma, Goku, è questo il modo di invadere la privacy di una coppia? >>

Il saiyan si grattò la testa, imbarazzato di essersi reso conto solo in quel momento di quell’aspetto: << Oh, scusa, scusa! >>

Crilin gli posò una mano sulla spalla, dichiarando con orgoglio: << Marron ha vinto! È riuscita dove io non sono mai arrivato. Sono felice, Goku. >>

<< Wow! Congratulazioni, amico mio! >> esclamò Goku, abbracciandolo.

<< Grazie, Goku! E voi, invece? Siete riusciti a difendere il Sesto Universo ancora una volta? >> si informò il Maestro della Gru, riferendosi al motivo dell’assenza del saiyan e di altri potenti amici. 

Goku si ricompose e si grattò il naso, con finta modestia: << Oh, tutto a posto! Ub sta crescendo bene! E anche Goten e Trunks! Al prossimo Torneo vorrei portare tutti. >>

<< Oh, e dopo dovrò passare da Pan, per consolarla un po'. Anche a lei vorrei dare qualche lezione. E ho sentito da Vegeta che anche Bra sta iniziando ad allenarsi seriamente… >> aggiunse.

<< Oh! D-Davvero? >> commentò Crilin ostentando indifferenza. 

<< Bene, ci vediamo dopo! Proseguo il giro dei saluti. >> concluse Goku, mentre si teletrasportava e lo salutava con un cenno della mano. 

<< Ciao! >> lo salutò Crilin, poi tra sé e sé aggiunse sorridendo con un po' di amarezza: << Ho paura che i miei ragazzi non ce la faranno mai a vincere altri Tornei. Beh, pazienza… >>

L'altra breve tappa di Goku, prima di dedicarsi alla sua famiglia, fu da Tenshinhan, Maestro della seconda classificata. 

Lo trovò nel giardino del suo albergo, immerso nella meditazione.

<< Goku! Da quanto tempo! >> lo salutò l'uomo con tre occhi, alzandosi in piedi non appena percepita la sua aura. 

<< Ehilà, Ten! Anche tu sei diventato un grande maestro, eh? >> gli disse Goku.

Tenshinhan accettò quel complimento con la sua solita modestia. 

<< Sesame si è comportata molto bene. Sono orgogliosissimo di lei. E anche di Xiong Shu, il mio altro allievo. Sono molto fortunato a potere fare crescere questi talenti. Certo, non saranno mai dei Super Saiyan, ma… Diventeranno molto, molto forti. Lo so. >>

Goku sorrise di approvazione, poi chiese: << E ora? Cosa farete? >>

<< Oh, giusto! Tu non lo sai ancora… Andremo alla ricerca delle Sfere del Drago. Come ben sai, è un ottimo modo di allenarsi. È ora che i miei allievi vedano un po' il Mondo là fuori. >>

<< Le Sfere del Drago! Che nostalgia… Mi sembra un'ottima idea! >> gli rispose Goku. 

<< Beh, io vado! Ci vediamo dopo, alla vostra partenza? Io vado dalla mia nipotina! >> aggiunse poi. 

<< A dopo, Goku. Sono contento di rivederti. >> lo salutò Tenshinhan. 

Una volta che il saiyan fu scomparso, il Maestro della Gru avvertì le presenze famigliari dei suoi due allievi più forti, che correvano verso di lui. 

<< Maestro! Abbiamo sentito un'aura di intensità pazzesca! Ma chi era? >> chiese Xiong Shu. 

<< Più tardi ve lo presenterò. È un vecchio amico. >> gli rispose Ten.

Poi osservò con fierezza i due ragazzi: Xiong Shu e la giovane Sesame, che si stava riprendendo dalla delusione di essere arrivata seconda.

<< Bene! Dopo i preparativi e i saluti, andremo a casa a riposarci per qualche giorno, e poi… Siete pronti per una nuova avventura? >> chiese loro. 

<< Sì! >> risposero i due all'unisono.

Tenshinhan approvò con lo sguardo, mentre il Sole illuminava quella nuova generazione in tutto il suo splendore.