Premessa
A parte Karl-Heinz Schneider (il primo amore che non si scorda mai), ci sono due personaggi di Captain Tsubasa che personalmente adoro. Uno è Hikaru Matsuyama, il nordico che chiacchiera poco, fa molti fatti, non ha peli sulla lingua, non si fa mettere sotto da nessuno, conosce il valore del lavoro - pardon, del gioco - di squadra e ama profondamente la sua Yoshiko: come sappiamo, tutti lo stimano, da Tsubasa all’insospettabile Hyuga allo staff tecnico al completo. L’altro è Taro Misaki, il ragazzo cresciuto con un grande dolore dentro ma che possiede tanta grazia e gentilezza da piegare il cuore anche dei più duri tra amici e avversari (nel manga è l’unico a cui il maestro Takahashi concede il privilegio di chiamare Kojiro Hyuga per nome, il che mi pare che dica tutto). Di Matsuyama ho già scritto; con questa fic vorrei rendere omaggio a Taro che, essendo un appassionato lettore, è anche interlocutore privilegiato della mia Julia. Perché, come sempre, “un libro è l’ascia per rompere il mare ghiacciato dentro di noi”.
P.S.: su EFP ci sono storie meravigliose con Taro protagonista, leggetele!