“Gli amori durano esattamente un momento perfetto,
il resto è solo rievocazione.” 
Marcello Fois, “Stirpe” 

 

Cristallizzata perfezione 

 

Il salone della villa sembra più grande, privato di tutti quei retaggi di un passato ormai troppo doloroso da ricordare. Le pareti spoglie sembrano pronte a inghiottire Narcissa che, nella penombra del crepuscolo, soffia via la coltre di polvere che si è depositata su un album di pelle di drago finemente decorato. Ha fatto sparire tanti oggetti magici che Lucius aveva collezionato negli anni, l’idea è stata di Draco ma lei è stata subito d’accordo: avevano bisogno di un nuovo inizio e le è sembrato più semplice partire da un gesto piccolo solo in apparenza.  

Non ha saputo dire addio ai ricordi, nonostante questa sia la prima volta che ne riprende un pezzo tra le mani. Solleva la copertina e stenta a riconoscere sé stessa, algida e fiera, al braccio del padre mentre raggiunge Lucius, pronta a giurargli eterno amore. 

Nello scatto successivo, i due futuri sposi si guardano intensamente e, solo osservandolo, Narcissa riesce a rivivere quel momento e tutte le emozioni che l’hanno accompagnata. Ricorda perfettamente l’espressione innamorata di Lucius, imbrattata solo lievemente dalla caratteristica arroganza che Narcissa era solita trovare attraente. Si è sempre sentita sicura al suo fianco, convinta che avrebbero superato ogni ostacolo e lui avrebbe sempre preso le decisioni più giuste per la loro famiglia. 

Il loro castello di perfezione è crollato insieme alla seconda caduta dell’Oscuro Signore e Narcissa, in tutta onestà, si sente più libera di quanto non sia mai stata.  

Volta pagina e rivede l’impeccabile primo bacio da marito e moglie che si è scambiata con Lucius, il momento intriso di perfezione che ha sancito l’inizio della loro famiglia – che Narcissa era davvero convinta sarebbe durata per sempre. Lo guarda ancora e ancora, ripensando ai sogni che popolavano la sua testa, sogni che sono svaniti come neve al sole, sogni che sono stati soppiantati dai doveri a cui una brava moglie doveva adempire e che adesso rammenta con nostalgia. 

Va a trovare Lucius in carcere una volta al mese, continuando ad alimentare un’apparenza cara solo a suo marito, ma la verità è che non ripensava spontaneamente a lui da mesi, si è ormai abituata alla sua assenza e non ha idea di come potrebbero cambiare le cose con il suo ritorno. Traccia i contorni delle loro labbra che si sfiorano nel più intimo dei contatti e le sembra quasi di toccare la felicità provata in quel momento, di percepire l’invidia di tante delle invitate e di rivivere un momento perfetto destinato a durare per sempre. Legge la gioia nei suoi occhi e vi si aggrappa, consapevole che Lucius l’abbia amata come lei ha amato lui, una lacrima sfugge al suo controllo e Narcissa piange per quell’amore perfetto ormai perduto. 

 

Chiude l’album con uno scatto secco.  

Non c’è più posto per la perfezione nella sua nuova quotidianità. 


 

---

 

Nota dell’autrice: 

Ho scritto questa storia qualche mese fa, all’interno della challenge organizzata da Giulia, ma non l’ho mai pubblicata – nonostante in realtà mi sia piaciuto molto scriverla e abbia trovato interessante utilizzare un personaggio un po’ diverso dai miei soliti. 

Non so se è perché ormai mi sono innamorata della versione di Giulia,a ma devo dire che non riesco pi a immaginarmi insieme Lucius e Narcissa dopo la guerra e quindi, ho provato a descrivere i sentimenti di Narcissa riguardo alla fine di un amore – e di un’era. 

Spero che la storia vi sia piaciuta. ♥