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Autore: stardust94    23/02/2024    2 recensioni
Nella città di Seul, oscure ombre si addensano.
sette anime ne incontreranno altre sette, coincidenze o destino?
nessuno può saperlo ma riusciranno queste persona a riunire i frammenti che porteranno alla verità?
una storia densa di avventura, romanticismo e mistero. benvenuti in Fragments of memories!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Tematiche delicate
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Prologue of the Fragments (2)

 

Ashley stava guardando la chat sdraiata scompostamente sul letto. Aveva ribaltato l'intero appartamento per scoprire dove fosse e se ci fosse, una chiave per uscire. Ovviamente senza successo. Ora stava osservando i tre ragazzi parlare tra di loro. I messaggi erano troppi e nonostante avesse una voglia matta di spegnere le notifiche e farsi un bagno, ogni volta che ci provava il suono fastidioso di un messaggio in arrivo, la interrompeva. Alla fine quasi esasperata rientrò nella chat.

 

“Ashley entra nella conversazione”

 

Ashley

okay ragazzi TIME OUT!
 

707
allarme allarme! La hacker malvagia ha parlato!


 

Ashley

non sono una hacker!

ZEN

Seven lasciamola spiegare.

E poi a me non sembra una cattiva ragazza.

A proposito! Io sono Zen

Ashley

io mi chiamo Ashley Blaze.

Non sono una hacker solo una sfortunata.

Qualcuno mi ha detto di raggiungere questo posto

 

Yoosung✮

ciao Ashley, io sono Yoosung :3

devi scusare Seven. A lui piace sempre...

707

ZITTO YOSSALGO!

Piuttosto adesso ti faremo delle domande.

Se risponderai bugie guarda che lo scoprirò!

Niente sfugge al geniale e fantastico hacker!

Ashley

ah-ah! Quindi TU sei un Hacker!

Beccato!

707

oh no! Sono stato scoperto

game over

la fine. ragazzi...ricordatevi che vi ho voluto bene

Jumin Han

Seven...potresti risparmiarci tutto questo?

Io sono Jumin Han.

Vorresti spiegarmi cortesemente perché sei nel appartamento di Rika?

 

Ashley

Rika? Chi è Rika?

 

Yoosung✮

… ….

 

“Yoosung✮esce dalla conversazione”

Ashley

ho detto qualcosa che non va?

L'ho offeso?

707

nono non è colpa tua.

È che Yossi bello è troppo delicato.Lol

l'unico qui che può fare la parte del eroe oscuro...

bello, tenebroso, affascinante...è il sottoscritto.

Lol

 

ZEN

da quando Rika è passata...oltre lui è così.

Yoosung è...era il cugino di Rika.

 

Ashley rimase senza parole. Non era abituata a parlare di certe cose. Non era da lei, sopratutto perchè la rossa non era brava nel capire gli altri. Tuttavia non aveva mai preteso che gli altri capissero lei. Aspettò qualche secondo poi scrisse la sua risposta. In quel preciso momento doveva riuscire a radunare più informazioni possibili su quello che stava succedendo.

 

Ashley

va bene. Quindi l'hacker (che non sono io)

mi ha ingannata.

Mi trovo nel appartamento di una ragazza morta da...

707

circa due anni.

Lol se la cosa non fosse tragica, sarebbe divertente

lol

Ashley

io direi più inquietante.

Comunque....posso tornare a casa?

707

….

Ashley

cosa c'è?

ZEN

dovresti dirglielo Seven.

Non è meglio che scoprire le cose da sola?

Sarà meno...

Jumin Han

traumatico. Sono d'accordo

 

Ashley

dirmi cosa? Posso tornare a casa no?

Alla fine ve l'ho detto, non conosco questa Rika.

Mi hanno incastrata e non ho fatto nulla di male

707

questo non spetta a me deciderlo.

Spetta a V è lui il nostro capo

Ashley

bene. Fatemi parlare con questo V.

oh dio ma è quello di DMC?

707

nah quello è simpatico

lol lol

V è il nostro...dirigente, capo supremo!

Ma io sono più bello

lol

Ashley

oh non lo so.

Non ti ho ancora visto ;)

707

per foto e autografi bisogna pagare, signorina

anche in natura se vuoi lol

Jumin Han

possiamo concentrarci sulla situazione?

La signorina Blaze giusto?

In tutta franchezza non possiamo fidarci di te.

ZEN

detesto essere d'accordo con il figlio di papà.

Ma voglio dire...sei nel appartamento di Rika.

Perchè?

Ashley

perchè un maledetto hacker mi ha incastrata!

Non ci potrebbero mai essere altri motivi.

Sicuramente non voglio i suoi vestiti...

 

Jumin Han

...sospetto. Perchè hai frugato tra i suoi oggetti personali?

È dimostrazione di grande maleducazione.

707

però c'è da ammettere che si vestiva un po da vecchia.

Lol non si parla male dei morti!

Ashley

ma io non ho detto niente!

Sei stato tu a farlo

707

davvero? Nahhhh

io sono un bravo ragazzo per niente sospetto

 

Ashley

l'ultima volta che ho controllato...

chi diceva di non essere sospetto era DECISAMENTE

il più sospetto 707!

707

senti senti, disse la ragazza che invade la proprietà altrui!

Lol sei una mitomane?

Ashley

ma tu hai problemi seri

sai il TSO è gratis ;)

707

ne faccio uno al mese, ah no...alla settimana!

Lol stellina farò qualche ricerca su di te

se dovessero sparirti i soldi dal conto, sicuramente non è colpa mia

 

ZEN

Seven...

Ashley

sono povera ;)

707

fatti prestare i soldi dal nostro Jumin.

Lui è ricco, di buona famiglia e noioso

Jumin Han

sento dovrei offendermi per il noioso

 

Ashley

una domanda...ci sono telecamere? Se si...

quante e dove?

707

nuova quest! Trova le telecamere lol

se ci riesci ti do una matriosca

Ashley

vaffanculo.

707

LINGUAGGIO! Teniamo la chat PEGI-Yossung

che poi...

seriamente perchè sei nel appartamento di Rika?

Ashley

perchè esisti?

 

“Ashley è uscita dalla conversazione”

 

 

 

Gwen bussò alla porta, era vestita differentemente dal giorno prima. Indossava un raffinato tailleur nero elegante con una camicia bianca, tacchi che facevano rumore ogni volta che faceva un passo e che in quel momento, stava maledicendo per il dolore a caviglie e piedi e aveva trattenuto i capelli legati in un elegante chignon. Quando sentì la voce di Jumin Han ordinarle di entrare, la ragazza strinse con più forza la cartellina che teneva contro il petto e cercando in se la calma per affrontare quel vero primo giorno di lavoro, non contando il colloquio, entrò.

 

L'ufficio era come sempre in perfetto ordine. Ma questa volta Jumin non era solo. Una ragazza o una donna dal aspetto molto giovanile, vestito con eleganza e dallo sguardo serio e affidabile, osservava Gwen. Era in piedi accanto a Jumin e gli stava mostrando alcuni documenti, quando Gwendolyn si era avvicinata le si era subito rivolta con un sorriso rassicurante e gentile, benché da esso, si denotava serietà e professionalità invidiabili, almeno questo pensò Gwen porgendole la mano.

 

-signorina Shepard, lei è l'assistente capo Kang. Sarà lei a spiegarle in cosa consisterà il suo lavoro.- disse per poi intercettare subito una possibile domanda di Gwen -Ovviamente se il progetto di oggi, soddisferà gli standard qualitativi della nostra azienda.- aggiunse poi quasi calcando volutamente il tono al “se”

 

-Jaehee Kang. Sono lieta di poter lavorare con lei, signorina Shepard-

 

non era solo ben vestita. Quando Gwen le aveva stretto la mano, si era sentita rincuorata dal suo sorriso che sebbene calmo sembrava quasi darle il benvenuto. Cosa che il suo assillante capo, non aveva nemmeno fatto. Certo non era ancora il suo capo, ma l'educazione, si diceva, stare bene anche a casa del diavolo. Jaehee al contrario, era stata educata e gentile o almeno stava provando ad esserlo e di questo, Gwen le era profondamente grata.

 

-lo stesso vale per me. Spero che la nostra collaborazione, renda più facile il lavoro per il signor Han- le disse e a Gwen parve per un solo incredibile istante, di vedere l'ombra di un lieve sorriso sul volto stoico di Jumin.

 

“allora anche lui ogni tanto si concede un briciolo di umanità” pensò scherzosamente, trovando quel sorriso impercettibile quasi carino.

-se, se signorina Shepard. Ma veniamo al dunque-

 

il modo felino in cui l'uomo si era leggermente allungato davanti al tavolo in finissimo mogano antico protendendo le braccia in avanti con lo sguardo fisso in quello di Gwen, la fece sussultare. Strinse forte la cartellina e quando Jumin con tutta la naturalezza e calma di questo mondo, si sedette alla scrivania incrociando le mani davanti al suo viso, la ragazza poggiò la cartellina con il suo progetto davanti a lui.

 

Nonostante la corvina fosse abbastanza sicura di aver fatto un bel lavoro, molto valido per l'azienda. Il modo in cui con la penna l'uomo sembrava pasticciare sui fogli e segnare qualcosa, emettendo ogni tanto versi indecifrabili simili a “hmm” riflessivi, la mise un po nel panico. Alla fine Jumin lanciò svogliatamente la cartella davanti a lei, il suo sguardo era duro.

 

-...bocciato. Questo progetto è completamente sbagliato. Non solo non ha capito il vero motivo di questa prova, ma questo...non porterà assolutamente il profitto che speravo-

 

la doccia fu più fredda del dovuto. Gwen si sentiva la testa completamente vuota e quelle parole continuavano a risuonare. Cosa aveva che non andava il suo progetto di una lettiera auto-pulente per gatti? Strinse i pugni e si accorse di farlo con troppa forza. Le nocche erano diventate bianche esattamente quanto era pallida lei.

 

-potrebbe dirmi cosa non va? Così aggiusterò il progetto secondo le sue direttive- disse ammettendo velatamente di aver compreso lo sbaglio umilmente

 

passò qualche secondo dopodiché Jumin si alzò lasciandosi sfuggire un sospiro. La sua espressione era fredda e nel tono della sua voce, si poteva notare fastidio quasi delusione.

 

-signorina Shepard, se avessi voluto un progetto di questo tipo, avrei chiesto a chiunque altro che lavora qui di progettarlo. Mi aspettavo molto di più da lei-

 

Gwen stava per replicare ma l'uomo la freddò quasi immediatamente con uno sguardo. Il corvino si diresse verso la porta e voltandosi osservò qualche secondo la ragazza prima di rivolgerle nuovamente parola.

 

-signorina Shepard, non metto in dubbio che lei abbia entusiasmo. Ma per fare questo lavoro, ci vogliono delle doti diverse, qualcosa che non può imparare da altri- disse Jumin- mi dispiace ma questo progetto approssimativo...non vale il mio tempo. Se volete scusarmi ho una riunione- aggiunse poi

 

Gwen rimase immobile con l'eco di quelle parole che le martellava in testa e il bruciare insistente di una terribile delusione che le rodeva lo stomaco. Sentiva gli occhi bruciare aveva bisogno di sfogarsi di piagere, quando sentì la mano di qualcuno posata sulla spalla. Sollevò lo sguardo trovando Jahee che le sorrideva con gentilezza.

-non voglio giustificare il suo comportamento. Ma il signor Han stava solo cercando di...avvertirla. Per fare questo lavoro ci vuole...-

 

Gwen non ne poteva più. Ora anche la capa segretaria cercava di giustificare il caratteraccio di Jumin Han? La ragazza si passò il braccio su gli occhi ormai lucidi, era sul punto di piangere quando decise che non l'avrebbe fatto. Non poteva permettersi di crollare così facilmente non dopo aver passato gli ultimi tre giorni e tre notti a lavorare sul progetto con impegno.

 

-per questo lavoro...ci vuole qualcosa che io non ho vero?- domandò con una certa punta di sarcasmo e tristezza nella voce.

 

-non so esattamente cosa manca ma...una cosa la so. Non vedevo il signor Han entusiasta di un nuovo dipendente, da molto tempo.- disse la donna -non arrendetevi so che può essere dura soddisfare le aspettative del signor Han, ma lui lavora e ha responsabilità molto più grandi di noi- aggiunse poi Jaehee

 

Jumin Han aveva delle grandi aspettative su di lei? Era entusiasta di vederla in quella azienda? Erano tutte cose alle quali Gwen non credeva più di tanto. Eppure dentro di lei, risuonava una vocina che diceva continuamente: “l'hai deluso perchè non sei abbastanza. Ti manca qualcosa, qualcosa che non puoi avere o forse che hai già ma non vedi”

 

-signorina Shepard ascolti, non getti la spugna. Vada a casa si riposi e ricominci da capo.- le disse la castana aiutandola e riprendersi un po, dandole un fazzoletto.

-ricominciare? Ma il progetto non andava bene- disse Gwen sconfortata asciugandosi gli occhi.

-forse. L'unico consiglio che mi sento di darle è di cambiare la sua prospettiva. Sono certa che capirà come agire nel modo più appropriato- le disse Jaehee prima di andarsene, raggiungendo Jumin fuori dal edificio.

 

 

Con il morale sotto le scarpe e l'orgoglio ferito, Gwen se ne tornò a casa. Era triste e continuava a pensare a cosa non andasse bene nel suo progetto. Ma più ci pensava più il nervosismo, la delusione e la rabbia prendevano il sopravvento. La ragazza cominciò a strappare fogli su fogli in un impeto di rabbia, li accartocciò gettandoli a terra quando Kath, tornata a casa la vide seduta a gambe incrociate circondata da cartacce e con le mani tra i capelli.

 

-ehi...vuoi parlarne?- domandò l'argentea

-ha detto che sono una delusione...che è un progetto mediocre, approssimativo che non vale il suo tempo, Kath io l'ho deluso- singhiozzò la corvina

 

la ragazza si avvicinò al amica in lacrime, si abbassò prendendo la prima cartaccia in vista e srotolandola la osservò. Era il progetto per una lettiera auto-pulente. Disegni e appunti erano così precisi e scritti con ordine che lei non avrebbe certo potuto fare di meglio. Sospirò e disse al amica di alzarsi aiutandola dopodiché le due si spostarono sul divano.

-credo che il tuo progetto sia fantastico. È preciso e funzionale. È un qualcosa che puoi vendere secondo me- le disse Kath

-allora per quale motivo non gli piace!? Dove sto sbagliando?- domandò Gwen

-forse perchè...è qualcosa che tutti potrebbero pensare. È poco creativo. Io non me ne intendo ma...penso che tu possa fare molto di più che tu abbia molto più da dare.- le rispose Kath asciugandole una lacrima gentilmente. -dai prendi la giacca. Qui bisogna fare delle ricerche sul campo e mangiare qualcosa di dolce!- aggiunse poi sorridendo

 

le due ragazze convinta con qualche difficoltà Gwen, troppo abbattuta per uscire, si recarono in città. Era una giornata come tutte le altre, eppure Seul sembrava più rumorosa più caotica. Kath condusse l'amica per una serie di negozi per poi fermarsi davanti ad un locale. Stando in Corea anche se da pochi mesi, Gwen era riuscita ad imparare un po la lingua. Sollevò il capo guardando con attenzione l'insegna del locale una zampa felina e la scritta: Keopi happy bal

era qualcosa che nella sua lingua poteva somigliare a: caffè Zampe felici.

 

“Un nome strano e particolare per un locale” pensò la ragazza

 

-benvenute al Keopi happy bal!-

 

davanti alle due appena entrate nel locale, si presentò una ragazzina saltellante. Indossava una uniforme da maid con l'ampia gonna in velluto rosa e tulle piena di merletti e pizzi e un cerchietto con delle adorabili orecchie da gattina bianche che sembravano molto morbide. Ad ogni suo movimento, il sonaglio attaccato al collarino dondolava con un tintinnio delicato.

 

La ragazza davanti a Gwen aveva un sorriso allegro e vivace stampato su un viso dai tratti morbidi e fanciulleschi. I capelli rosa che arrivavano quasi alle spalle erano in tinta con la sua uniforme. Gentilmente la maid mostrò un tavolo alle due ragazze, questo era vicino alla finestra dalla quale potevano vedere il giardino del locale.

 

-ho scovato questo posto l'altro ieri mentre facevo spese. Credo sia poco conosciuto in compenso fanno dei dolci meravigliosi- disse la ragazza

 

Gwen osservò il menù, era molto colorato e nello stile semplice. Mostrava diversi dolci come aveva anticipato l'argentea amica. Uno in particolare attirò la sua attenzione. un parfait alle fragole con panna e una ciliegia in cima, la cosa però che non si aspettava erano gli zuccherini a forma di zampe di gatto e il biscotto che presentava la forma della testa di un gatto sorridente. Gwen non pote che sorridere quasi sollevata da quella giornata terribilmente pesante.

 

-è un peccato per questo posto...i dolci sono buoni e c'è pure una bella atmosfera. Vero? -domandò uno dei clienti ad un amico.

 

I due ragazzi erano seduti ad un tavolo poco distante e Gwen, non pote fare a meno di concordare con quanto detto dai due. L'atmosfera allegra, la musica vivace, la gentilezza della maid che aveva portato loro dei dolci deliziosi, tutto in quel posto era carino e capace di risollevare l'animo. Peccato solo che le due ragazze e i due ragazzi che stavano ancora parlando tra loro, fossero gli unici clienti del locale. Gwen si chiedeva il perchè di questa poca fama?

 

E fu allora che il campanellino della porta dondolando trillò di nuovo. Era il segno che qualcun altro era entrato nel locale.

 

Il ragazzino in questione non era molto alto, aveva degli scomposti capelli biondi e occhi viola cerchiati da occhiaie come se non dormisse da mesi. La giovane maid poggiò un parfait al tavolo dei due ragazzi per poi raggiungere quasi trotterellando il nuovo arrivato esibendo un sorriso allegro e vivace, lo stesso che aveva fatto a Gwen quando erano entrate.

 

-benvenuto al Keopi happy bal nya nya!- disse la rosa mettendo le mani come fossero zampine di gatto. Cosa che fece arrossire Yoosung.

 

La maid lo accompagnò al tavolo, Gwen li osservò qualche secondo prima di guardare verso Kath occupata a bere un milkshake con decorazioni di gatti e molta panna, anche questo era alla fragola con però dei lamponi al suo interno che galleggiavano nella parte gelatinosa di glassa alla fragola sopra a gelato alla ciliegia.

 

-allora hai qualche idea da suggerire? È per questo no che mi hai portata qui?- domandò Gwen punzecchiando la panna del suo gelato con il cucchiaino e una mano che premeva sulla guancia.

-dovresti trovare un progetto innovativo! Devi stupirlo, pensare in grande. Ad esempio...-

 

in quel momento, guardando i pochi clienti del locale, riflettendo su l'atmosfera si ordinaria ma anche accogliente, sulla maid, gentile e amichevole e sul cibo ottimo e particolare rispetto al resto dei locali di Seul, alla ragazza venne un idea. Fu come se una lampadina brillasse metaforicamente sulla sua testa. Gwen si alzò di scatto processando in ordine ciò che aveva davanti.

 

Un luogo che accoglie in modo confortevole le persone, una maid allegra e colorata che risolleva il morale, colori vivaci e caldi e ottimo cibo.

 

-Kath ho capito! So quale sarà il progetto che mostrerò a Jumin Han!- disse Gwen con un ritrovato entusiasmo nello sguardo

dal canto suo, l'amica sembrava soddisfatta del suo operato e naturalmente non si sarebbe tirata indietro dal aiutarla a realizzare i suoi propositi. Dopo tutto questo voleva dire essere amici, aiutarsi a vicenda.

 

---

quando Kath lasciò Gwen, era da poco passato mezzogiorno, la corvina era ritornata alla sede dell'azienda dopo aver passato ore ad ideare il nuovo progetto. Quando varcò l'ingresso percorrendo con una sicurezza che non credeva di avere, il corridoio che portava al ufficio di Jumin, la ragazza si sentì decisamente più motivata. Certo la preoccupazione di fallire una seconda volta era lì, la aspettava dietro l'angolo. Ma Kath le aveva dato il suo sostegno e perfino Mana, così qualche ora prima aveva scoperto chiamarsi la maid del Keopi happy bal e il proprietario erano stati entusiasti di collaborare al suo progetto, sempre che Jumin Han avesse accettato di realizzarlo.

 

Bussò al ufficio del uomo e la sua voce dal altra parte le ordinò stancamente di entrare.

 

Jumin era seduto alla scrivania, la capo segretaria non era presente, forse, pensò la ragazza, il signor Han doveva averla mandata ad occuparsi di qualcosa lontano dalla sede. Gwen fece un profondo respiro e si diresse a passo deciso verso la scrivania dove poggiò la cartellina. Aveva il cuore in gola, una parte di lei le stava dicendo che avrebbe fallito che Jumin Han non avrebbe mai lodato il suo lavoro. L'altra al contrario, le diceva di crederci di buttarsi e dimostrargli che se l'aveva scelta vi era sicuramente un buon motivo.

 

-signorina Shepard, non credevo di vederla di nuovo così presto-

 

da come lo aveva detto, Gwen era certa che quelle parole, volessero dire ben altro. Qualcosa tipo: “hai altre idee stupide che mi faranno perdere soldi e tempo?” la ragazza però era determinata a credere che stavolta il progetto che aveva pensato anche grazie al aiuto del amica Kath, era valido.

 

-si è così. Se mi concede cinque minuti del suo tempo, potrei illustrarle la mia idea- cominciò la ragazza educata e composta.

-va bene signorina Shepard. Mi illustri il suo progetto ma lo faccia in fretta. Tra poco ho una riunione- le rispose l'uomo.

 

Gwen annui e cominciò mostrando delle foto del locale dove lavorava Mana. Le aveva scattate Kath con il cellulare quindi la loro qualità non era altissima. Mentre Jumin le visionava, Gwendolyn cominciò a spiegare il progetto sperando che non si sentisse che la voce le tremava un po mentre parlava.

 

-a Seul sono presenti molte attività commerciali di grande rilievo per la città. Molte delle quali vengono finanziate da aziende famose del settore- spiegò la ragazza. -io sono certa che la vostra azienda potrebbe trarre un grande profitto, nel finanziare una attività interessante e particolare- aggiunse.

-e mi dica signorina Shepard come mai è convinta che la mia azienda potrebbe decidere d sponsorizzare questo locale? Quale profitto potremmo trarne?- domandò Jumin serio. Dal tono come sempre freddo e controllato, la postura elegante e lo sguardo tanto deciso quanto calcolatore, la ragazza poteva dedurre che Jumin la stesse mettendo alla prova.

-al giorno d'oggi sopratutto tra i giovani che ricercano interessi diversi, particolari e innovativi. Va molto di moda tutto ciò che è fuori dal ordinario. La particolarità intrinseca di questo locale, sta nel ottimo servizio, nel calore di chi serve i clienti sempre con un sorriso, nella gentilezza e nel dare importanza a colori che possano rendere più gioviali e allegri i clienti- spiegò portando l'attenzione di Jumin sulle foto.

-sono più che convinta che se la C&R sponsorizzasse questo locale, grazie ad esso lei guadagnerebbe il triplo di quello che andrà speso per una inaugurazione!- disse decisa.

Jumin sembrò pensarci osservando critico le foto. Probabilmente aveva notato la scarsa qualità, almeno pensò Gwen.

-e che cosa intende fare per questa inaugurazione?- domandò a quel punto a braccia incrociate ma senza interrompere il contatto visivo con Gwen.

-una festa. Dal momento che il locale è poco conosciuto, loro ci guadagnerebbero in grande visibilità. La C&R potrebbe gestire sia la comunicazione e il marketing sia un eventuale crescita finanziaria del locale e la sua espansione- rispose la ragazza

-...e come farà ad attirare clienti? Da quello che vedo il locale non ha attirato nessuno negli ultimi due mesi- le rispose

 

Gwen restò in silenzio, sentiva il criceto nella sua testa correre sulla ruota mentale ad una velocità impressionante. Eppure mancava ancora qualcosa.

Cosa poteva attirare clienti in un locale?

-un grande artista. Contatteremo un grande artista perchè si esibisca! Che ne pensa?- domandò.

-no. Convincere un artista già affermato è controproducente. Quel genere di artisti per esibirsi chiedono sempre il doppio e la maggior parte di loro sono cantanti che vogliono un pezzo di celebrità. Nessuno che sarebbe interessato ad un ingaggio superiore.- disse Jumin pensieroso

-allora...che ne pensa di Zen? Ho visto il suo ultimo musical è un grande artista e non è ancora abbastanza famoso da permettersi il rifiuto di un ingaggio prestigioso.- disse la ragazza mostrando la locandina di suddetto artista

-dico che sarebbe perfetto. Inoltre questo aiuterà anche la sua carriera e metterà ancora più in buona luce la nostra azienda. Mi ha convinto signorina Shepard-

 

per la prima volta da quando lo aveva incontrato, Jumin le stava sorridendo. E non un sorriso di circostanza ma un vero, autentico quasi orgoglioso sorriso. La ragazza strinse la cartellina e ricambiò quel fugace gesto annuendo decisa.

 

-molto bene si tenga libera in questi giorni, avrà molto da fare. Si occuperà di dirigere i preparativi. Voglio che sia lei la principale organizzatrice. Sarò franco, pensa di poterlo fare?- le chiese dopo essersi alzato avvicinandosi a lei con una mano in tasca

-certo signor Han! Può contare su di me. Non la deluderò signore, questa inaugurazione sarà un successo che arricchirà il prestigio della C&R- disse con un sorriso la ragazza.

 

Jumin annuì e prese la giacca osservando una confusa Gwen. Si lasciò sfuggire un altro sorriso e le diede una leggerissima pacca sulla spalla.

 

-cosa sta aspettando? Ho un tavolo per due prenotato, mio padre ha disdetto la nostra cena. Useremo quel tempo per parlare dei dettagli del progetto- le disse pratico

-c-certo signore- rispose un po sorpresa la ragazza seguendolo.

 

Era fatta. Il progetto era stato approvato. Cera riuscita finalmente! E ora...andava a cena con Jumin? Il solo pensiero le provocava uno strano nodo allo stomaco, tanto che quando lui si voltò improvvisamente verso di lei, la ragazza trasalì.

 

-solo una cosa...le piace la cucina Italiana Gwendolyn?-

  
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