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Autore: Bombay    08/03/2024    4 recensioni
Dal testo: - Non poteva crederci, non era mai successo, mai nella sua carriera scolastica, mai da che aveva memoria.
Dire che era sotto shock era poco, fissava la scritta rossa sul lato destro del foglio e le innumerevoli correzioni sparse per tutto il foglio. -
Challenge: “Prime Volte” indetta da Dylanation sul gruppo Facebook “Komorebi Community - Fanfiction Italia”
Genere: Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Insufficienza

Challenge: “Prime Volte” indetta da Dylanation sul gruppo Facebook “Komorebi Community - Fanfiction Italia”

Prompt: consiglio

 

Genere: sportivo

Tipo: one shot

Personaggi: Tooru Oikawa, Hajime Iwaizumi

Rating: PG, verde

PoV: terza persona

Spoiler: sì

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Insufficienza

 

Non poteva crederci, non era mai successo, mai nella sua carriera scolastica, mai da che aveva memoria.

Dire che era sotto shock era poco, fissava la scritta rossa sul lato destro del foglio e le innumerevoli correzioni sparse per tutto il foglio.

“Ehi Shittykawa ti sei incantato?”

Oikawa sollevò lo sguardo in quello del compagno di classe e migliore amico, che lo fissava in piedi davanti al suo banco, con le mani piantate sui fianchi e un sopracciglio alzato.

Tooru abbassò lo sguardo: il compito in classe era ancora lì, sul ripiano lucido, con il suo terribile esito, poggiò le braccia su di esso e vi posò la testa sopra, aveva una gran voglia di piangere.

Iwaizumi gli sfilò il foglio da sotto le braccia ed emise un fischio di disappunto.

“Hai preso una insufficienza” commentò riposando il compito, mentre Oikawa annuiva senza sollevare la testa.

“È una tragedia” mormorò la voce attutita dalle braccia, non aveva mai preso una insufficienza, aveva sempre avuto ottimi voti, doveva avere ottimi voti.

Il rumore della sedia che veniva spostata e pochi istanti dopo Hajime si era seduto a cavalcioni, al contrario, con le braccia poggiate allo schienale.

“Non farla tanto lunga, Tooru” tentò di rincuorarlo, ma l’altro era troppo amareggiato per starlo ad ascoltare.

“Ti fai interrogare e lo recuperi, la tua media non dovrebbe risentirne, magari il professore è impressionato dal tuo voler riparare il danno”

Le parole di Iwaizumi erano un ottimo consiglio eppure Oikawa sospirò pesantemente tirandosi su fissando nuovamente il foglio incriminato.

“Non è solo questo il punto…” mormorò e Hajime dondolò un paio di volte avanti ed indietro con la sedia.

“Mi è impossibile recuperare il voto, prima che mio padre lo sappia” mormorò tristemente “Appena l’insegnante registrerà il risultato, lui lo vedrà…” aggiunse mordendosi il labbro inferiore.

Il padre di Tooru era un uomo severo ed intransigente, tutti loro dovevano mantenere almeno la media del sei per partecipare ai club scolastici o la scuola stessa lo avrebbe interdetto loro, ma, per Oikawa senior, il figlio doveva avere i voti alti in tutte le materie e questo comportava un notevole stress aggiuntivo a Tooru ed era questo che preoccupava immensamente Oikawa in quel momento.

Iwaizumi gli posò la mano sul braccio, sapeva quanto l’amico si impegnasse sia per il rendimento scolastico, sia per la pallavolo, ma non poteva certo intromettersi tra le questioni padre e figlio, ogni famiglia aveva le proprie regole.

***

Al suonare della campanella, che annunciava la fine delle lezioni, Tooru si diresse all’armadietto per cambiarsi le scarpe.

Matsukawa e Hanamaki lo raggiunsero “Ehi cos’è quella faccia scura?” domando Matsukawa.

“Ho preso un voto negativo nel compito di chimica” li informò tristemente.

“Cosa? Tu hai preso una insufficienza?” domandò Hanamaki incredulo “Ma allora sei umano anche tu…” lo prese in giro.

Tooru gli scoccò un’occhiataccia, prendendo la cartella “Ci vediamo domani…” mormorò tristemente avviandosi verso l’uscita.

“Ehi non vieni al club…”

“Devo studiare…” rispose solo allontanandosi.

“Lasciatelo stare” li redarguì Iwaizumi apparendo da dietro la fila degli armadietti, osservando il loro capitano allontanarsi verso il cancello della scuola.

“Dite voi all’allenatore che oggi non veniamo” stabilì correndo appressò a Oikawa, raggiungendolo in poche falcate.

“Ehi! Ti do una mano a studiare, ti va?

“Tu che dai una mano a me, Iwa-chan? In chimica?” domandò con un mezzo sorriso.

“Ehi Merdakawa, mai una volta che stai zitto e accetti qualcosa senza rompere le palle”

“Scusa hai ragione, grazie!”

Iwaizumi deglutì l’insulto successivo, Tooru era veramente demoralizzato, raramente lo aveva visto così abbattuto, soprattutto per quanto concerneva i risultati scolastici.

***

Un bussare leggero distolse i due ragazzi dall’attenzione che avevano sui libri.

Il padre di Tooru entrò nella camera del figlio e guardò alternativamente i due ragazzi seduti sul pavimento.

Iwaizumi si alzò “Devo andare in bagno” annunciò lasciando la stanza.

“Sei già a casa, Tooru”

L’adolescente annuì indicando i libri e i quadri sparsi sul pavimento.

“Ho visto il voto che hai preso in chimica” iniziò il genitore “Vedo che non sei andato al club”

“Erano questi i patti…” bisbigliò mestamente.

“Già… e non ci andrai fino alla prossima verifica…”

“Cosa?” domandò alzando lo sguardo ed incontrando quello severo del padre “No… io…” iniziò.

“Devi recuperare il voto, Tooru, anche se questo ti abbasserà comunque la media” commentò e fece per lasciare la stanza.

“Aspetta…” lo fermò alzandosi in piedi “Il prossimo compito in classe potrebbe essere tra un mese o forse di più su argomenti differenti…”

“Cosa suggerisci allora”

“Pensavo di chiedere al professore di interrogarmi per recuperare…”

L’uomo lo guardò per un lungo momento ponderando la richiesta “E sia, ma devi ottenere un nove, in alternativa se ne riparla alla prossima verifica”

 

Iwaizumi rientrò nella stanza di Tooru nel momento stesso in cui il padre ne uscì aveva sentito tutta la conversazione appoggiato al muro.

“È un ricatto bello e buono…” mormorò sedendosi accanto a Oikawa che aveva raccolto le ginocchia al petto e posato la testa su di esse.

“Come si può prendere un nove in un orale di chimica” mormorò osservando Tooru immobile “Ma se qualcuno ci può riuscire quello sei tu…” aggiunse e a quelle parole Oikawa sollevò la testa, sorridendo tristemente gli scaldava il cuore l’immensa fiducia che Hajime riponeva in lui.

“Riprendiamo a studiare”

***

“Professore, so che ha un’ora buca, adesso mi può interrogare? Vorrei recuperare il voto del compito in classe”

L’insegnate lo fissò per un lungo momento “Adesso non posso, Oikawa, ti interrogo dopodomani quando ho lezione nella tua classe…”

Oikawa sbatté le palpebre… “No… per favore… devo… recuperarlo adesso!” sbottò rendendosi conto di essere stato irrispettoso nei confronti del docente, si inchinò profondamente.

“Mi scusi…”

L’altro uomo lo osservò per un lungo momento “Hai ottimi voti Oikawa, questo è stato uno scivolone, ma non è così grave…” tentò di tranquillizzarlo.

“Per mio padre sì” confessò stringendo i pugni così forte da far sbiancare le nocche.

“Capisco… non mi lascerai in pace finché non ti interrogo vero?” disse facendogli cenno di seguirlo e Tooru arrossì annuendo.

Non aveva mai affrontato un orale così lungo, aveva occupato quasi tutta l’ora, il professore gli aveva chiesto anche argomenti che nel compito non c’erano, ma per fortuna Tooru aveva risposto anche a quelli.

“Per favore può registrare subito il voto…” chiese aveva il cuore in gola, aveva risposto a tutto, argomentando e dimostrando ogni singola domanda.

Dall’espressione del professore sembrava essere andata bene eppure aveva paura di vedere il la valutazione finale.

***

Entrò in palestra, a conti fatti aveva saltato solo un allenamento eppure gli era sembrato di essere stato lontano dal parquet di gioco per mesi.

Hajime sollevò il pollice nella sua direzione avvicinandosi a lui subito dopo.

“Deduco che hai preso nove” esordì dandogli una pacca sulla spalla, mentre anche Hanamaki e Matsukawa si avvicinavano.

“Deduci male…”

Iwaizumi sollevò un sopracciglio preoccupato, non era da Tooru sfidare il proprio padre.

“Ho preso dieci…”

“Schifoso bastardo” lo prese in giro Hanamaki circondandogli le spalle con un braccio e trascinandolo giù scompigliandogli i capelli, cosa che Oikawa odiava.

“Grazie, Hajime” mormorò Tooru quando gli altri si allontanarono.

“Di cosa, io non ho fatto niente”

“Del buon consiglio che mi hai dato, di aver saltato l’allenamento insieme a me, di aver studiato fino a notte fonda…”

“Tu avresti fatto lo stesso…” rispose e lo vide annuire.

Oikawa respirò a fondo il particolare odore della palestra: nessuno, nemmeno i suoi genitori gli avrebbero impedito di giocare, mai!

 

   
 
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