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Autore: Hime Elsa    13/03/2024    1 recensioni
Meredith Rose è una ragazza irlandese di origini italiane di 24 anni che lavora in una focacceria gestita dai suoi genitori, occupandosi della preparazione delle focacce. Adora cucinarle ed ha chiamato il negozio "Rose e Focacce" proprio perché adora le focacce ed allo stesso tempo anche le rose, tant'è che la focacceria si distingue per essere abbellita di rose, scelta inusuale essendo un locale rustico.
Da sempre oggetto di bullismo da parte dei suoi coetanei a causa di un handicap di cui non le permette di parlare come gli altri, a causa di ciò non riesce ad instaurare un rapporto sociale con le persone, può solo contare l'appoggio e l'aiuto dei suoi genitori. Le cose iniziano a cambiare quando un certo Micheal viene assunto come fattorino del negozio e tramite questo ragazzo, conoscerà alcuni suoi amici e nuove persone, tra cui Anthony Pitton, un ragazzo dal carattere un po' tenebroso e dal passato tumultuoso. Come lei, anche Anthony si fida ben poco delle persone...
- IL RATING POTREBBE CAMBIARE DIVENTANDO UNA STORIA EROTICA!
- La storia verrà accompagnata da degli artwork disegnati dalla sottoscritta. (solo su wattpad)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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«Amico, si può sapere perché sei così serio e muto? Sembra che della situazione di Anthony non t'importi nulla»
Stavo sciacquando i piatti (oh cielo, sensazione di deja-vù) e c'era il rosso che ancora stava finendo di pranzare. Anthony era andato in camera sua a riposarsi. Momento perfetto per fare un bel discorso.
«No, non è che non m'importa» incalzai io «è che c'è qualcosa che non mi quadra; Anthony ci sta nascondendo qualcosa»
«Che cosa? Dai, stai dando di matto»
«Di matto?? Ma se un paio di settimane fa ne abbiamo parlato insieme e tu eri concorde con me, cos'è questo cambio di idea repentina? Beh, non importa. Nel dubbio, segui il mio ragionamento: perché dircelo solo adesso il problema della stalker?»
«Beh, non hai sentito prima? Anthony prova chiaramente disagio quando parla della sua ex!»
«Sì, ok, guarda che ho sentito anch'io la conversazione se nel caso la situazione non ti è chiara, ma capisci che comunque tutto ciò è strano? Non ho mai preteso che Anthony ci raccontasse i dettagli della sua vita perché sono una persona fin troppo discreta ma capisci che pure per un problema così grave, non si sia confidato con nessuno? Né con noi, né con il suo manager, cioè, rendiamoci conto!»
Il rosso rimase per un po' zitto.
«E perché è stato zitto per tutto il tempo? Tutto perché non voleva dirci di una sua vecchia relazione che per carità, sarà finita male ma capisci che renderlo tutto così segreto rimane davvero esagerato»
«Aspetta... tu mi stai dicendo, che oltre all'ex, ci sia qualche motivo sotto che noi non sappiamo»
«Dio sia lodato, ci sei arrivato!»
«Guarda» fece lui serio
«per me è già un qualcosa che si sia confidato con noi. Io comincio a pensare che sia un ragazzo che abbia ricevuto brutte esperienze nella vita tanto da non fidarsi di nessuno. Perciò sono arrivato ad una conclusione definitiva; dobbiamo avere pazienza con lui»
«Sei troppo buono però, tanta pazienza abusata a mio avviso; non si confida con nessuno ma la permanenza in casa tua gli fa comoda a quanto vedo»
«Scusami, cosa vorresti dire?»
«Cosa voglio dire? Che il signorino si sta abusando, oltre che della nostra pazienza, anche della tua gentilezza: non solo lo hai reso un modello famoso solo perché per pura coincidenza lo hai beccato in un bar ma gli hai prestato la tua AUDI per fare colpo all'appuntamento con Meredith, dorme e mangia con noi ma che fa in cambio? Ci tratta come degli sconosciuti nonostante ci conosciamo da un anno ormai. Questo è troppo per me»
«Senza offesa, questa è casa mia e faccio quello che mi pare, presto le cose a chi mi pare e non sei nessuno per dirmi questo! Se ti brucia il culo, puoi anche alloggiare altrove visto che sei ricco sfondato»
«Un pensiero ce lo faccio, grazie per la dritta!» risposi io serafico.
«Ma pensa te! Non capisco perché tu e Micheal ce l'abbiate con Anthony»
«Micheal?? Che c'entra il tuo amico?»
«Beh, anche Micheal ce l'ha a morte con Anthony; non lo trova affatto simpatico»
«Chiariamo un punto: ce l'ho con Anthony perché in quanto nostro amico, non si sta comportando come dovrebbe e perciò legittimamente mi lamento. Non ho idea del perché il tuo amico detesti Anthony e personalmente non mi interessa, di certo non avrà le mie stesse motivazioni dal momento che non lo conosce bene quanto noi!»
La discussione si interruppe così e fu un bene perché non ne avevo più voglia di discutere, l’argomento stava prendendo una brutta piega.
Riflettendoci, dal momento che Anthony era ormai legato a Meredith, quest’ultima era anch’essa all’oscuro oppure sapeva qualcosa che noi non sapevamo?
C’era solo un modo per scoprirlo: chiederlo direttamente.
-
Il giorno dopo, raggiunsi la focacceria ma prima che potei aprire la porta, un ragazzo parcheggiò la bici e mi salutò.
Era Micheal.
«Oh ciao, Robert! Anche tu voglia di una bella focaccia appena uscita dal forno?»
«Non mi dispiacerebbe ma non sono qui per comprare focacce ma perché volevo parlare con Meredith, sperando di non disturbarla»
«Meredith?» mi guardò sottecchi «per caso c’entra qualcosa con Anthony?» azzardò lui.
«Bingo»
«Maledizione! Cosa le ha fatto?» urlò lui preoccupato. Lo guardai torvo. Ma a cosa si stava riferendo?!
«Si può sapere perché tutta questa agitazione? Non le ha fatto nulla, anzi, la tratta come se fosse una principessa se proprio vorresti saperlo. Se pensi che io sia venuto qui per mettere in guardia Meredith da Anthony, allora ti sei fatto in testa solo uno stupido film»
«Ah... ma quindi, allora...»
Non riuscì a finire la frase.
«Allora cosa?»
«Nah, niente. In ogni caso Meredith oggi non c’è a lavoro. Sembra essere uscita con Charlotte e le sue amiche»
«Uhm, capisco, grazie. Sarà per la prossima volta»
«Ma se quindi Anthony non è un tipo pericoloso, allora perché devi parlare con Meredith?»
Mi girai di scatto guardandolo molto perplesso.
Pericoloso? Io pensavo che gli stesse antipatico e basta, invece lui lo stava etichettando come un detenuto!
«Micheal, si può può sapere che cosa ti sei fumato? Su che basi affermi che Anthony sia un ragazzo pericoloso?! Lo sai che la tua è un'affermazione grave»
Divenne verde dalla paura, verde come la sua maglia. Evidentemente gli era sfuggito qualcosa di cui non avrebbe dovuto dire.
«Ehm, io devo tornare a lavoro! Ci sent-»
Lo presi per il braccio intimandogli di guardarmi.
«Tu mi stai nascondendo qualcosa, peggio di Anthony addirittura. Sono sicura che queste tue affermazioni siano state dette da un’altra persona e tu ci hai pure bevuto. Anche perché Anthony sara pure arrogante e spocchioso ma non è un tipo pericoloso, e non posso lasciarti andare dopo la sparata che hai detto»
Emise un sospiro di sconfitta.
«D’accordo, ti dirò tutto ma ho tempo giusto dieci minuti di pausa visto che sono a lavoro»
«Affare fatto»
-
«Vedi, ho conosciuto un certo Hitoya Brown di recente. È stato un vecchio compagno di liceo di Meredith»
Non lo interruppi ma mi veniva spontaneo domandargli cosa c’entrava un compagno di classe di Meredith con Anthony.
«Questo Hitoya Brown conosce la ex di Anthony»
Spalancai gli occhi.
«Un momento, come fa a conoscerla? La sua ex è irlandese? Sai qualcosa di lei?»
«So solo che si chiama Sally, è americana. Si sono conosciuti negli USA perché questo Hitoya è un giocatore di basket e fino a qualche tempo fa giocava nella New York Liberty, tra non molto giocherà ai Chicago Bulls»
«Ora capisco...»
«Ti ho visto molto shoccato prima sul fatto della ex, non lo sapevi, vero?»
«In realtà, lo sapevo... da ieri»
«Sul serio?! Cioè voi che siete amici, tu e Stephen lo avete saputo solo ieri?»
«Già, ma solo perché sta avendo un problema»
«Che problema?»
«Pare che la ex lo stia stalkerando di messaggi e stia per arrivare in Irlanda»
Mi guardò basito, senza proliferare una sillaba.
«E... a chi devo credere adesso?»
«Scusa, in che senso? Sono io adesso ad essere basito»
«Hitoya mi ha detto il totale contrario. Era Anthony che aveva atteggiamenti tossici nei suoi confronti, motivo per cui la ex lo ha lasciato!»
«Porcaputtana, Anthony invece mi aveva riferito che fu lui ad averla lasciata»
Questa cosa mi mandò in crisi: e se davvero Anthony nascondeva qualcosa perché aveva commesso qualcosa di grave? No, impossibile. Ci aveva mostrato gli screen dei messaggi e sembrava chiaramente che fosse la ex che lo stesse pedinando, con tanto di atteggiamenti tossici.
Se davvero era Anthony il colpevole, perché mai la vittima doveva cercarlo?
Questo era uno dei motivi che mi dava fiducia a credere nelle parole di Anthony.
«E tu a sto’ Brown, gli hai creduto?»
«Ti dico la verità? No, almeno non del tutto. Mi ha mostrato solo una foto con Sally e Anthony all'epoca insieme ma non era una prova tangibile di quello che mi stava dicendo.
Magari non saranno davvero amici e lui ha quella foto ottenuta da chissà dove. E poi, senza mezzi termini, Hitoya mi ha raccontato tutto questo per un secondo fine»
«E sarebbe?»
«Far sì che Meredith lasci Anthony in modo che Hitoya possa conquistarla in pace»
«Che coglione... non è in grado di conquistarla da solo? Deve addirittura chiedere aiuto a te e non sei neanche suo amico o quantomeno conoscente!»
«Abbastanza inquietante se posso dirlo, motivo per cui non gli ho creduto del tutto»
«Del tutto? Perché, fra le cose che ti ha detto, in cosa gli credi?»
«Non sono sicuro al 100% ma sempre da Hitoya, mi è stato riferito che lui non è americano ma viene dal Cile e che in passato abbia spacciato droga»
A sentire quelle frasi, mi si gelò il sangue. Mi rifiutavo di crederci.
«Che stronzata. Anthony ci ha sempre detto che era nato e cresciuto qua, questo Hitoya si sarà fumato qualcosa»
«Ah sì? E perché essere così eccessivamente riservati sulla sua vita privata?» incalzò lui.
Touchè.
«Senti, forse voglio crederci che non sia nato e cresciuto negli USA come ci ha sempre detto ma quella della droga è una cazzata grande quanto una casa. È un fumatore (anche se, da quando stiamo qui in Irlanda, sta fumando poco e nulla), mica un cocainomane!»
«E se sentissimo la versione della ex?»
«Non credo che ci porti a qualcosa di buono. Ti dirò, mi sto facendo una mezz'idea di quello che sta succedendo ed io la riassumo così: quei due stanno montando il piano del secolo, ovvero la ex che vuole ritornare a tutti costi con Anthony e questo Hitoya che vuole stare con Meredith. E poi non conosco minimamente la ex di Anthony, perché mai dovrei sentire la sua versione se lo sta stalkerando? Non merita il mio rispetto»
«Ma Anthony vi ha mostrato le chat?»
«Ovviamente. Lo contatta e lo chiama con svariate sim, perciò bloccarla non basta»
«Ma da quanto tempo lo sta stalkerando?»
«Da un paio di giorni ma lo messaggia e lo chiama talmente spesso che in soli due giorni lo ha esasperato. Tuttavia ho un dubbio; non vorrei che lei lo stesse già scocciando da quando stiamo qui»
«Da cosa lo deduci?»
«Da quando ci fu la festa di compleanno di Charlotte: quando stavamo aspettando te e Meredith, era di ottimo umore. Poi aveva ricevuto una telefonata e per discrezione, se ne andò fuori al balcone. Finita la telefonata, quando tu e Meredith eravate ormai presenti alla festa, era decisamente scocciato e frustato, come se quella telefonata gli avesse rovinato l’umore in una giornata così piacevole»
«Vero, ricordo anch’io che era molto su di giri e già da lì mi stava sulle scatole!»
«Non ti biasimo; non pensare che mi stesse simpatico all’inizio. Ho avuto anch’io a difficoltà a rapportarmi con lui a causa del suo carattere ma se lo sai prendere, ti posso garantire che è una persona a modo. Devi avere molta pazienza con lui»
«In parole povere, dovremmo essere come Meredith insomma. Ma a proposito di Meredith, perché mai volevi parlarne con lei?»
«Perché ho il presentimento che Meredith sappia qualcosa su di lui visto che stanno insieme da qualche tempo e può darsi che Anthony si sia confidato con lei negli ultimi tempi, soprattutto quando sono usciti insieme in quella domenica. Preferisco che non abbia detto nulla in realtà perché se davvero Anthony le ha rivelato il suo passato nonostante si conoscano da un mesetto scarso, lo trovo una mancanza di rispetto nei miei confronti e di quelli di Stephen visto che ci conosciamo da un anno. Stephen poi gli ha dato un lavoro non da poco, rendiamoci conto»
«Mi sembra giusto. Comunque non ne ho idea, vuoi che glielo domandi io essendo che sono suo amico? Temo che non ti dirà nulla anche se tu la incontrassi»
«Neanche se le dicessi che fosse una questione di vita o di morte? Se sto investigando, è perché devo capire meglio il mio amico dal momento che mi sta nascondendo troppe cose e ormai sono stufo dei suoi silenzi»
«Puoi provarci ma ormai la conosco, ti dirà di certo “no” e soprattutto, se Anthony le avrà rivelato qualcosa, sono talmente sicuro che le avrà detto di mantenere il segreto. Lui si fida tanto di lei quanto lei si fida tanto di lui. Sono molto simili tra l’altro e non tradirebbero mai la loro fiducia»
«Tu dici, eh? Forse hai ragione. Forse è stato un bene che io abbia incontrato te e non Meredith, perché se le cose stanno così, vuol dire che parlando con Meredith non avrei risolto nulla. Grazie mille per tutte queste informazioni e... scusami per prima. Non volevo essere così scontroso tanto da spaventarti» conclusi io seriamente mortificato.
«Non preoccuparti» mi sorrise lui «Non è colpa tua! Sono io che ho accesso la miccia prima, non avrei dovuto dire quelle cose su Anthony. Lo hai solo difeso. D’altronde lo avrei fatto anch’io se qualcuno avesse parlato male di Stephen! In ogni caso, grazie alla tua chiacchierata, mi hai dato conferma che quello lì stava solo sparando fandonie»
«Figurati, era il minimo. Detto questo, però vorrei conoscere questo Hitoya e fargli un avvertimento»
«Ovvero?»
«Smettere di diffamare Anthony. In questo lurido gioco, non c’è solo la ex ma anche questo buffone. Non la passeranno liscia!»
   
 
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