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Autore: Spensieratezza    17/03/2024    1 recensioni
Sequel della mia storia "la catena dell'estasi"
Chi ha amato quella storia non può lasciarsi scappare questa, dove Sam e Dean faranno addirittura la conoscenza di un professore misterioso di università, che scombussolerà e ribalterà tutta la situazione dei rapporti famigliari che i due ragazzi avevano o credevano di aver avuto fino a quel momento! :)
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
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Lucifer iniziò a raccontare nuovamente la storia di come, tutti insieme allo stesso residence, Luc si era reso conto che Matt aveva cercato di mettere della droga nel bicchiere di Sam, e di come lui stesso avesse sventato il pericolo. Dopo che Lucifero riuscì a mandare via Matt da Sam e Dean, lo rincorse e prendendolo per un braccio riuscì a trascinarlo in bagno.
 
“Mollami subito le mani di dosso, cretino!” si ribellò Matt.

Lucifero lo schiaffeggiò.

“Prova a farlo un’altra volta e io ti…” disse Matt cercando di aggredirlo.

“Tu cosa? Drogherai anche me come hai fatto con loro?”

“Le tue puttanelle stanno benissimo!!”

“Questo solo grazie a me! Che cosa avevi intenzione di fare eh? Sei per caso uscito di senno? Non voglio guai nel mio residence!”

Matt rise senza controllo.

“Ne sei ancora innamorato e sei solo geloso.” Disse ridacchiando.

“Tu hai molti problemi, Matt. Se ti riferisci a Sam mi è passata da un pezzo…”

“Se fosse come davvero sostieni, non..”

“Ma questo non vuol dire che ti lascerò fare del male a lui o ai suoi amici.”

Matt rise ancora più forte.

“Come è potuto succedere che li hai incontrati dopo tanti anni? Li hai seguiti? “
 
 
 
Così Matt si mise a raccontare come aveva incontrato Sam e del suo piccolo ricatto.

“E così, incontri Sam, suo fratello e i suoi amici e non mi dici nulla…”

Matt rise di nuovo. “Lo sapevo che ne eri ancora innamorato! È per questo motivo che non ho voluto dirti…”

“Tu vaneggi! Se mi avessi detto tutto subito, ti avrei frenato dal fare una simile follia! Sono cambiato, Matt. Non sono più il ragazzo ossessionato da Sam che conoscevi, lo sai..tu piuttosto…hai finto di essere mio amico e in realtà avevi delle mira su di lui..”
 
Matt rise ancora una volta. “Non ho finto un bel niente. Per il tempo che è durata, speravo davvero che riuscissi ad ottenere quello che volevi da lui, ma il fatto è…sei un imbecille, Lucifero. Non sei riuscito a farlo tuo…e visto che non ci sei riuscito tu, non puoi impedire che ci provi qualcun altro. È un paese libero.”

“Non libero per gli stupratori, i violenti e gli stalker!!” disse Lucifero, afferrandogli la camicia. “Te lo dico un’altra volta, stà lontano da loro e soprattutto da Sam. Lascialo in pace!

Matt lo spinse via lontano con violenza.
 
“Fattene una ragione, Lucifero. Il tuo tempo è finito e hai fallito, io non fallirò. Riuscirò a portarmi a letto faccia d’angelo, vedrai.”
 
 
 
 
 
Lucifero con Adam…

Lucifero era con Adam che si coccolava con lui nel letto, mentre parlavano degli avvenimenti della giornata.

Adam voleva sapere da Lucifero quello che era successo dopo che Lucifero gli aveva detto di andare a chiamare il fratello di Sam.

Lucifero gli raccontò tutto quanto.
 
“Rivedere Sam ti ha scosso come Matt pensa?” chiese Adam.

“Sì, cazzo, sì.” Ammise Lucifero sincero. “Ma perché abbiamo avuto dei trascorsi burrascosi. Non ci siamo lasciati bene. Sam non mi ha più rivisto pensando per ultima cosa di me che io fossi uno psicopatico stalker…”

“Avevi 13 anni..” disse Adam.

“Non mi fa sentire meglio. Tu mi hai fatto sentire meglio.” Ammise Lucifero ricordando come l’amore di Adam l’avesse cambiato.

Adam sorrise, poi glielo dovette chiedere per forza.

“Provi ancora dei sentimenti per lui?”

Lucifero lo guardò e gli rispose senza dubbi.

“Quelli che provavo per Sam non erano sentimenti veri, ma ossessione…”

“Ma..”

“ E no, non lo provo più. Ora provo solo amore. Per te.”
 
Adam molto più contento, lo baciò dolcemente, mettendogli una mano sul petto nudo.

“è per questo che…sto cercando di far ragionare Matt…se sono cambiato io..può farlo anche lui. Devo almeno provarci.” Disse Lucifero.





Dean, Castiel e Gabe stavano ancora dormendo. Sam era sceso nella halle dell'albergo, aspettando la colazione. Aveva una fame da lupi.

"Non posso mangiare senza aspettarli, ma magari, un cioccolatino...mmm che buono." disse, addentando un kinder bueno.

A sorpresa si trovò davanti una sgradita sorpresa. Lo stesso ragazzo della notte prima, quello di cui Dean era geloso.

"Ciao, Sam. Vedo che il tuo essere vizioso non si limita al gioco d'azzardo." ghignò il ragazzo.

"Cosa vuoi? E come hai saputo il mio nome?" chiese sulla difensiva.

Il ragazzo ghignò ancora. "Ho sentito uno dei tuoi chiamarti così."

Sam lo fissò.

" Sam, Sam, Sam..non è gentile da parte tua andartene senza mantenere le promesse."

Sam deglutì, ricordando cosa era successo la notte prima.





Sam stava continuando a giocare a poker, quando, un ragazzo dagli occhi azzurri e capelli neri, lo chiamò.

"Cosa? Sono occupato.." disse un po' scocciato.

"Ti ho visto. Stai barando. Cosa succederà quando lo dirò ai miei amici?" chiese il ragazzo.

Sam deglutì. "Sei pazzo. Non hai nessuna prova."

"è vero, non ne ho. Ma sono miei amici. A chi crederanno? A me o a te?" rise il ragazzo.

"Senti, se fai finta di niente...me ne andrò e...e basta. "

"tzk, tzk...non funziona così..."

"Ti prego. Era il compleanno di mio fratello... e non potevo...l'ho fatto per lui..." disse Sam.

Il ragazzo lo guardò sorridendo. "Posso stare zitto...ad una condizione."

"quale?"

"Tu mi piaci...mi piaci molto..vieni a letto con me e non dirò niente...e tutti andremo a casa tranquilli."

Sam deglutì. Il tipo era davvero pazzo. Tra l'altro era un bel ragazzo ma era proprio pazzo e poi lui era innamorato di Dean. Non l'avrebbe mai fatto, ma questo non doveva dirglielo.

"Senti, sei un bel ragazzo e in un'altra circostanza, forse..."

"Perchè non ora??" chiese il ragazzo facendosi vicino e diventando aggressivo. "è solo dell'innocuo sesso...a meno che...tu non abbia già qualcuno.."

Sam sbarrò gli occhi. Non avrebbe mai messo in pericolo Dean.

"No..non ho nessuno..okay, okay, lo farò."

"Non mi sembri sicuro...ti voglio più convinto."

Sam si fece forza e si avvicinò all'orecchio del tipo.

"Dopo che avrò finito la partita, torno qui e ci diamo alla pazza gioia...nel bagno del primo piano."

Il ragazzo lo guardò con sguardo lussurioso e poi scappò alla vista.






Naturalmente poi Sam non era stato con il ragazzo. Aveva fatto quel balletto con Dean, mentre fortunatamente quel ragazzo era distratto. Se n'erano poi andati in fretta. Sam aveva sperato che quel tipo non avesse scoperto dove soggiornavano. E invece sì.

"Mi distraggo un attimo perchè vado a prendere da bere, lasciandoti che balli quasi mezzo svestito sul tavolo, ritorno e sei scomparso, non si fa così.." disse l'altro.

Quindi non aveva visto Dean. Meglio così.Sam sospirò.

" Hai detto tutto ai tuoi amici?" chiese Sam deglutendo.

il ragazzo fece cenno di no.

"Senti, mi dispiace che me ne sono andato...ma...non posso venire a letto con te, ecco...non insistere!" disse Sam. 

Il ragazzo lo guardò sorridendo ancora.

" Capisco, hai già qualcuno.."

"Io non..."

"Non importa. Voglio cambiare il patto! Non dirò comunque niente, SE tu e i tuoi...amici..verrete a visitare il nostro residence e vi fermerete a dormire lì magari per una notte."

"ma...perchè??" Sam era scioccato.

"Perchè siamo gente ospitale...e poi voglio che mi insegni i tuoi trucchi." disse il ragazzo facendogli l'occhiolino.

Sam rimase spiazzato. Come avrebbe fatto a convincere i suoi amici e Dean ad andare da loro?

"A meno che tu non voglia che io parli con i miei amici e i tuoi e racconti quello che hai fatto e quello che volevi fare.." disse l'altro malvagio. 

Sam lo guardò con odio. Non aveva altra scelta, se raccontava tutto a Dean, sarebbe andato a prenderlo a pugni subito, mettendosi in un mare di guai. 





"Basta, basta, basta!! Perché vuoi riparlare di quell'orrore?? Dopo che i miei fratelli mi hanno perdonato!!", disse Matt disperato non capendo perché stavano riparlando di quella storia.

"Perché le cose non stanno proprio come voi avete sempre pensato e ora dovete sapere la verità!" disse Luc.

Dean e Sam ascoltavano con orrore il riepilogo di una delle serate più orribili della loro vita a Las Vegas l'anno scorso.

"Io non riuscivo a capacitarmi che Matt mi stesse facendo questo..proprio a me che avevo raccontato a lui delle mie pene per Sam per tutta l'estate e lui mi aveva rincuorato...Adam credeva che fossi geloso e invece no. Ero preoccupato. Non era da Matt..c'era un accordo di lealtà tra noi...mai con chi piaceva gli amici...quando poi ho saputo della droga...ho pensato seriamente di farlo internare."

Luc raccontó come avesse passato delle serate di puro terrore. Non voleva che Sam scoprisse di lui e che si facesse delle idee sbagliate sulla sua presenza lì ma non voleva nemmeno che rischiasse la vita, così pensò di avvisarlo con un biglietto.
"Fu una delle esperienze più eccitanti della mia vita...lasciare quel biglietto e poi scappare...dopo il sesso con te, chiaro."disse ad Adam, imbarazzandolo.






“LUCIFERO!!” quasi gridò Sam.

“Sam!!” disse Lucifero frastornato.

Sam lo afferrò per la giacca e lo portò nel bagno. Si chiuse la porta alle spalle e quasi lo aggredì.

“C-che cosa ci fai tu qui? A Las Vegas! In questo residence!!”

“Ehi, ehi, ehi, potrei dire lo stesso di te e se non sbaglio io ero in questo residence assieme ai miei amici, prima di te! Sei tu a venire nel mio residence!”

“Ti prego, dimmi che non mi hai seguito!! “

Lucifero rise. “Sam, tu stai delirando…hai preso troppo alcool al cervello.”

Ma questo fece solo arrabbiare di più Sam.

“Sei stato tu a cercare di metterci la droga nel bicchiere...”

La faccia di Lucifero si fece immediatamente più seria.

“Sam..”

“O magari..non esiste nessuna droga!! È tutto uno scherzo…come il biglietto, vero? Hai organizzato tutto per spaventarmi!!” disse Sam ridacchiando nervosamente.

“Sei completamente fuori di te! Perché dovrei fare una cosa del genere? Io..”

Sam rise ancora.

“Saresti capace di questo e altro! Le telefonate minacciose e inquietanti alle tre di notte..i bigliettini anonimi, i regalini creepy che mi mandavi a casa formato horror..le lettere..i pedinamenti…le minacce!!”

“è stato tanto tempo fa, SAM!! Sono cambiato!!”

“Mi hai spaventato talmente tanto che non avevo più il coraggio di uscire di casa.  Minacciavi i miei amici!!!”

Lucifero sbuffò.

“ Sam, sono cambiato. So che non mi credi, ma è così.”

Ma Sam non voleva crederci.

“Ce ne andiamo adesso. Stà lontano da me e dai miei amici.”
 
Prima che potesse allontanarsi definitivamente però Lucifero gli gridò:

“Sam, non sono stato io a cercare di drogarti, ma sono stato io a scriverti il biglietto! Credimi, per favore!”

Sam si girò verso di lui. Voleva credergli.

“Se sei davvero sincero, dimmi chi è stato.”

“Non posso, Sam…non..”

“Allora racconti solo balle!”

“Sam, maledizione, io ho impedito che ti drogassero! “

“Perché qualcuno dovrebbe…” disse Sam, ora spaventato.

“Ascolta, è qualcuno ossessionato da te. Qualcuno che ti ha conosciuto al casinò e gli sei piaciuto. Ti risulta familiare?”

Sam sbiancò. Non poteva essere.

“ Và via da qui, Sam. E non tornare.”
 
 
 
 
Alcuni minuti dopo, dopo che Sam se ne fu andato…

“Matt, la devi finire di infastidire Sam, mi hai capito??” gli gridava contro Lucifero.

Matt sghignazzava. “Per chiamarti come il diavolo, sei molto poco diavolesco. Potevano chiamarti Angel. Comunque stai tranquillo. Non ho torciuto un capello al tuo bambolotto!”

“Si può sapere che cos’hai nella testa? Lo hai spaventato a morte e probabilmente ora sa anche che tu hai cercato di drogarlo!”

Matt lo guardò minaccioso. “Lo sa perché tu..glielo hai detto, vero?”

“No, no, no, io non ho fatto nomi! Non ho neanche detto…l’hanno capito da soli! Non so come hanno fatto ma l’hanno capito!”

“Ti suggerisco di stare attento a quello che fai, Lucifero. Non sono un pagliaccio come te. Tante parole in passato ma alla fine cosa hai ottenuto? Non sei riuscito a farti il dolce Sam e ora per la rabbia e la gelosia del fallimento, vorresti impedire anche a me di provarci? Beh, non ci riuscirai. Mi dispiace, hai avuto la tua occasione anni fa, hai fallito. Alla prossima!” sorrise Matt.

“Sam non ti vuole!!! E poi ha anche un ragazzo…Matt, per favore, smettila. Non sono più infatuato di Sam, ho Adam adesso, lo sai. È grazie a lui se sono cambiato e…”

“Mi hai davvero stufato con le tue lagne. Lasciami passare. E non temere. Non rovinerò la tua vecchia fiamma. Voglio solo andarci a letto e poi lo lascio libero, promesso!” disse, andando via.





Matt si stava iniziando ad agitare, sapendo dove ben presto quella storia stava andando a parare.

"Per favore...non rivanghiamo quel...quell'orrore davanti a mio fratello." li scongiurò.

"Siamo d'accordo." disse Dean.

Adam e Luc si sentivano in imbarazzo.

"Va bene...evitiamo i...particolari, ma dobbiamo parlare di quella notte PER FORZA....e adesso capirete perchè.." disse Luc.


Nonostante Voi foste andati via, io e Adam continuammo a sentire come se il pericolo non fosse del tutto passato. Non eravamo sicuri infatti che aveste lasciato la città. Sentivamo Matt che da giorni si gasava per questo…schiuma party e sapevamo che ci sarebbe andato.

Ho voluto seguirlo…per sicurezza e quando lo trovai lì, vidi anche Matt lì e capì che stava seguendo Sam.

Lo segui insieme ad Adam, ma lui diventò molto aggressivo.
 
 
“Matt, per favore, cerca di ragionare..”

“Toglietemi le mani di dosso. Dovreste guardarvi allo specchio. Qui in piena notte a seguirmi. Non siete migliori di me.”

Dicendo così, Matt si mise a ridere e scomparve nella notte.
 
Pensammo che forse stavo esagerando. Forse Matt non stava seguendo Sam. Decidemmo di andarcene, ma, mentre passeggiavamo nella notte, sentimmo uno sparo…

Spaventati, ci nascondemmo pensando che si trattasse di qualche delinquente, ma riuscimmo solo a vedere Matt che scappava come se avesse avuto il diavolo in corpo e una figura disperata che poi riconoscemmo essere Dean, con una PISTOLA, poi perdemmo di vista entrambi.


Gabe li interruppe bruscamente.

"Questo ce l'avete già RACCONTATO. Se state cercando di prendere tempo.."

"Vero, ve l'abbiamo raccontato ma vi abbiamo anche detto che abbiamo rivisto Matt solamente l'indomani mattina." disse Luc.



“Tutto questo è folle..è assurdo…” disse Sam inorridito.

“Eravate lì quando Sam è stato aggredito.” Disse Dean sgranando gli occhi.

“Dean, ti giuro che noi non…non siamo riusciti ad arrivare in tempo…non abbiamo visto lui che..aggrediva Sam, altrimenti noi..” disse Lucifero.

“Va bene, va bene, andiamo avanti e passiamo direttamente a quello che è successo stamattina.” Disse Castiel.
 
 
“C’è poco da dire. Quel figlio di puttana è stato fuori tutta la notte. Non abbiamo quindi potuto affrontarlo, fino a stamattina. Quando gli ho chiesto spiegazioni, lui era parecchio alterato, ma ha detto la verità…cioè quello che..che ha cercato di fare. Mi sono lasciato..prendere la mano e l’ho colpito. Il resto potete immaginarlo.” Disse Lucifero amareggiato.

“Dopodichè quel bastardo è scappato e non abbiamo più notizie di lui da allora.” Concluse Adam.




"E quindi?" chiese Nigel.

"E quindi non l'abbiamo visto solo l'indomani mattina, ma la notte stessa e piangeva!" disse Adam.




















Note dell'autrice: i pezzi in corsivo si riferiscono al prequel di questa storia: della La catena dell'estasi



Lo so, è tutto molto confuso ma vi prometto che poi si capirà più avanti.
   
 
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