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Autore: Spensieratezza    30/03/2024    1 recensioni
Sequel della mia storia "la catena dell'estasi"
Chi ha amato quella storia non può lasciarsi scappare questa, dove Sam e Dean faranno addirittura la conoscenza di un professore misterioso di università, che scombussolerà e ribalterà tutta la situazione dei rapporti famigliari che i due ragazzi avevano o credevano di aver avuto fino a quel momento! :)
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
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Adam mi accompagnò in Indonesia, all'interno del tempio in cui c'era suo padre e me lo fece conoscere. Era un esperto di angelologia e aveva insegnato al figlio tutto ciò che sapeva. Capì subito che avevo qualcosa che non andava. Adam mi spinse a confidarmi con suo padre.

"Fallo. Mio padre legge nella mente delle persone. Sa che hai un segreto che ti turba. Non può costringerti a confessarlo ma se te ne andrai senza averlo fatto, non ti libererai mai di questo rimpianto. Fidati, molti prima di te sono venuti qui e sono tornati pentiti, dichiarando che erano ANNI che non riuscivano a dormire!!"
 
"Io dormo ma sogno cose terribili da quando ne ho memoria." confessò Lucifer.

Da lì ebbe inizio il mio racconto. Raccontai di quell'orrenda esperienza al residence e di come mi avesse traumatizzato. Di come dopo che quello che si dichiarava Lucifer, mi aveva restituito i miei ricordi, cominciai a sognare. Dichiarai che almeno all'inizio gli incubi erano bellissimi sogni. Sognavo di volare e di far parte di una élite luminosa e celestiale. Io immaginavo che fossero angeli, ma lo capivo solo quando si svegliavano. Quando sognavo, per me il concetto di angeli non esisteva. Eravamo quello che eravamo e cantavamo e ballavamo sospesi in armonia con il cielo e la natura e i mari. Ero felice. Poi i sogni sono cominciati a cambiare. L'isola felice era scomparsa e al suo posto tutto era fuoco. Tutto era dolore e nel tempo diventò grida e dolore. Con il tempo sognavo strane cose su diavoli e demoni ed esorcismi. Sognai di uccidere le persone, di torturarle e che questo mi avrebbe liberato. Chiesi se era una profezia.
 
"Sì, lo è, ma non nel modo in cui pensi te." mi rispose suo padre. Ammiravo il modo in cui manteneva i nervi saldi. Non era cosa da tutti, assistere a qualcuno che ti diceva che possedeva il demonio in corpo. Si vedeva che era spaventato, ma ammiravo comunque il suo savoir fair e anche il fatto che non mi avesse cacciato dal suo tempio.

Padre e figlio si consultarono, lasciandomi solo sul tappeto a piangere disperato per quello che avevo appena confessato, per il rimorso e la vergogna.
Quando Adam tornò, chiesi se dovessi essere ucciso, ma inaspettatamente sembrava felice.
"Piangi, quindi c'è ancora salvezza per te. Seguimi."
 
Mi chiese di dormire con dei cristalli sul corpo. Di farlo da nudo. Dovetti spogliarmi e subito mi vergognai.

"Se tuo padre sapesse che noi stiamo insieme..non so se ti lascerebbe in questa stanza con me, adesso." dissi io a disagio.

Ma lui mi sorrise.

"Gli angeli erano sempre nudi. Non esiste niente di scandaloso nella nudità. È la natura. Siamo noi che con il tempo abbiamo associato a male qualcosa che in principio non lo era."
 
Mi legò i cristalli con delle corde. Disse che mi avrebbe aiutato a dormire. Io ero scettico. E mentre lui stava ancora adoperando, mi accorsi che piangevo di nuovo.

"Non ti fidi di me, ma me lo stai lasciando fare. Sei più forte di quanto credi." mi disse accarezzandomi una guancia e dandomi un bacio mozzafiato.
Se ne andò lasciandomi a chiedermi in che razza di posto fossi finito e perché stavo assecondando quella follia.

Il mattino dopo trovai Adam intento a liberarmi delle corde. Un po' imbarazzato distolsi lo sguardo anche quando mi chiese come stavo. Mi sentii felice perché mi accorsi che per la prima volta dopo tanto tempo, non avevo sognato di omicidi e sangue. Mi sentivo riposato e avvertivo qualcosa alla testa come una cascata di cristalli liquidi dentro di me. Lui mi disse che mi avrebbe dato il mio tempo per vestirmi e lavarmi e che mi avrebbe aspettato nella sala cucina.

Trovai Adam e suo padre a fare colazione e fui felice di riunirmi a loro. La mia parlantina si sciolse. Mi sei venuto in mente te, Sam. Parlai di te, dell'ossessione che pensavo di avere per te e di come questo mi stava rovinando la vita e quando finii il racconto mi accorsi che, non c'era più. Era finita.
   
 
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