Cap.4
The Dark side defeat
Dende
aprì la porta della stanza ed entrò, Popo lo
seguiva
tenendo tra le grandi mani dalla pelle nera un libro grande quanto la
sua
testa: aveva la copertina sporca di sangue, all’interno
raffigurazioni di
budella squartate, dei denti d’oro dipinti sui bordi delle
pagine e, come
lettere, dei geroglifici scritti con polvere dorata.
«La
soluzione è far uscire dai corpi sia gli spiriti benigni che
quelli maligni. A questo punto, dovrebbero scontrarsi tra loro. I
vincitori
riotterrebbero il loro corpo.
Se
Goku o Vegeta dovessero venire sconfitti, la Terra sarebbe
perduta» spiegò Popo.
«Allora
muovetevi a fare la vostra assurda stregoneria. Sono
stanco di questa situazione!» sbraitò Vegeta,
mentre una venuzza gli pulsava
sulla fronte.
«Cosa
dobbiamo fare?» chiese Junior.
«Abbiamo
fretta. Quei due in questo momento potrebbero star
distruggendo la città dell’Ovest!»
s’intromise Goku.
«Entrambi
desiderano che si faccia in fretta perché temono le
azioni di Kakaroth e di MajinVegeta» riferì Junior.
Bulma
ghignò e mostrò un telecomando, spiegando:
«L’ultima
volta che ho litigato con Vegeta, ho avuto paura che
riprendesse le sue vecchie abitudini e sparisse con una navicella.
Perciò ho
messo un sistema di protezione intorno ai veicoli spaziali alla Capsule
corp..
Ci vorrà parecchio prima che trovino la password».
«Donna!
Che razza di idee ti vengono in mente? Dove diamine me
ne dovrei andare?! Possibile che ancora non ti fidi di me?»
sbraitò Vegta.
«Come
si fa l’incantesimo?» chiese Trunks, raggiungendo
il
namecciano. Goten si affiancò al migliore amico e
afferrò il bordo del
pantalone di tela bianca di Junior, tirandolo. Lo implorò:
“Puoi dire a papà
che gli voglio tanto bene? Voglio lui, non quello cattivo che fa male a
fratellone».
«Il
tuo papà ti sente, tranquillo» gli rispose Junior,
gentilmente, fletté le gambe per piegarsi verso il bambino.
«Il tuo papà
mi ha detto di dirti che ti vuole tanto bene e che tra poco
tornerà da te,
dalla tua mamma e dal tuo fratellone Gohan» riferì
addolcendo il tono.
«Yuppie!»
gridò Goten, saltellando sul posto, tenendo i pugni
chiusi alzati.
«Cosa
si deve fare per l’incantesimo?» ripeté
Trunks.
Vegeta
lo guardò e gonfiò il petto, sussurrando:
«Sono
orgoglioso di lui, va dritto al punto».
«Si
tratta di un incantesimo in namecciano che posso pronunciare
anche da qui, ma quando finirò di dirlo, Goku e Vegeta
dovranno trovarsi da
soli dove si trovano i loro corpi» spiegò Dende.
«Questo
tomo era prezioso per il precedente Supremo. Il mio caro
amico lo trovò nella navicella che lo aveva portato qui,
trattatelo bene mentre
lo adoperate» disse Popo con voce seria.
«Ecco
il piano. Attireremo in una trappola i due in un luogo
deserto, utilizzando il telecomando di Bulma. Lo vorranno per avere la
navicella. Voi controllerete da qui, attraverso i poteri di questo
palazzo e
quando quei due cadranno nella trappola, il muso verde più
piccolo reciterà la
formula» propose Vegeta. Goku aggiunse: «Magari
fate passare un minuto per
darci il tempo di essere davanti a loro».
***
«Ripetiamo
il piano per l’ultima volta. Ci posizioniamo dietro i
nostri corpi, tu appoggi la mano sulla spalla di Kakaroth, io su quella
del
Majin» ricordò Vegeta.
Atterrarono
dietro gli altri due.
«Riesci
a vedere il telecomando? Dovrebbe esserci anche il radar
cerca sfere, sul computer era segnato che fossero qui in un laboratorio
nascosto» chiese Majin.
Kakaroth
avanzò di un paio di passi e negò con il capo.
«Non
vedo rocce diverse dalle altre. Mi dispiace, principe»
rispose.
MajinVegeta
sospirò, dicendo con tono esasperato: «Vediamo se
lo
vedo io» disse con tono esasperato.
Kakaroth
assottigliò gli occhi e si guardò intorno.
"È
come se il vento portasse un salmodiare lontano. Non mi
piace" pensò.
Entrambi
i corpi, sia quello di MajinVegeta che quello di
Kakaroth, caddero a terra in contemporanea, privi di sensi.
***
«Cosa
succederà adesso?» domandò Chichi
osservandoli dal palazzo
del Supremo, il salmodiare di Dende coprì in parte le sue
parole. Il giovane
namecciano stringeva il voluminoso libro con entrambe le mani.
«Cosa
possiamo fare?» chiese Bulma. Junior rispose:
«Possiamo
solo aspettare e sperare».
***
MajinVegeta
e Kakaroth si guardarono intorno, riconoscendo i
loro corpi privi di sensi stesi per terra.
«Una
trappola del cazzo» sibilò MajinVegeta,
raggiungendo
nuovamente il secondo livello.
Kakaroth
lo affiancò, udirono dei passi alle loro spalle ed
entrambi i guerrieri si volsero.
Goku
e Kakaroth avanzarono, fronteggiando le loro controparti.
I
due Goku si tramutarono in supersaiyan di terzo livello in
contemporanea e scattarono l’uno contro l’altro.
Kakaroth
afferrò Goku con una presa del drago, scagliandolo
lontano.
Goku
si conficcò nel terreno, lasciando un lungo solco,
scattò
rimettendosi in piedi, i vestiti leggermente laceri. Vide
l’avversario volare
nella sua direzione, incrementò la propria aura e fece
volare via il suo
avversario, raggiungendolo con un’onda energetica.
Kakaroth
lanciò un’onda energetica oscura in contemporanea.
Le
due onde si scontrarono in una pioggia di scintille ed
entrambi i contendenti vennero sbalzati indietro.
Gridando,
invertirono la direzione in volo e si scagliarono
nuovamente l’uno contro l’altro. Le loro urla
coprivano quelle dei due Vegeta,
Kakaroth cercò di colpire l’altro con una serie di
pugni, Goku parava con le
braccia. Si scambiarono raffiche di calci e una pioggia di ki-blast si
abbatté
su Goku, bruciandogli la stoffa della tuta in più punti,
facendogliela fumare.
"Essendo
entrambi spiriti, possiamo ferirci a vicenda"
pensò Son.
Kakaroth
incrementò l’aura, che divenne azzurra, emanando
lampi
viola.
«Sei
morto, piccolo traditore e assassino! Questo è per
Radish!»
sbraitò Kakaroth, i suoi occhi brillavano di luce rosso
sangue.
«Ti
sbagli! Sono io l’originale, il vero saiyan… E per
noi
saiyan niente è impossibile!»
gridò Goku.
Kakaroth
caricò e lanciò una dark kamehameha di massima
potenza.
Golu urlò e attraversò prima il colpo
dell’avversario e poi lo spirito di
Kakaroth stesso con un pugno del drago, facendolo esplodere in una
serie di
scintille rosate.
***
Vegeta
si pulì il sangue dal labbro utilizzando il dorso della
mano. Avanzò lateralmente, guardando in viso
l’avversario.
"Dovrebbe
essere in netto svantaggio rispetto a me, per gli
scontri precedenti. Non capisco perché le nostre potenze si
equivalgono.
Forse
mi sono depotenziato come puro spirito?" si domandò
MajinVegeta. Partì all’attacco, il suo sguardo era
gelido. Si scambiò una serie
di pugni con il suo avversario e, con una spazzata, fece cadere Vegeta
in
avanti. Il principe dei saiyan riuscì a raddrizzarsi con una
capriola in volo e
lo raggiunse con un calcio doppio all’addome.
MajinVegeta
ricadde per terra pesantemente, sentì l’urlo di
Kakaroth e ripartì all’attacco. Raggiunse Vegeta
con un pugno al viso,
facendolo andare a sbattere contro una montagna che franò.
«Avresti
potuto unirti a lui! Invece hai fatto uccidere il vero
spirito dell’unico altro saiyan rimasto.
Puoi
ancora cambiare idea, riunisciti a me. Tu sei un mercenario
e siamo un tutt’uno. Siamo nati assassini e come tali
moriremo» gli ricordò
MajinVegeta.
Vegeta
si rialzò e sputò un grumo di sangue per terra.
«Se la
pensi così, sei anche più stupido di
Freezer» ringhiò.
MajinVegeta
lo raggiunse con una serie di pugni e Vegeta,
levitando a piedi uniti, scattò con la testa e li
evitò, muovendosi in volo.
MajinVegeta
lo afferrò per il polso e glielo girò,
spezzandoglielo.
Vegeta
ingoiò un gemito di dolore e raggiunse
l’avversario con
una testata al naso, MajinVegeta accecato dalla sofferenza lo
lasciò andare,
indietreggiando.
Vegeta
lo raggiunse con una ginocchiata, facendolo cadere
pesantemente a terra a faccia in giù.
“Con
questo chiudo con il mio passato» disse sottovoce,
caricando un Final Flash con una sola mano. Lanciò il colpo
e nell’esplosione,
il MajinVegeta si disintegrò.
Goku
raggiunse Vegeta.
«Abbiamo
vinto» disse, chiudendo gli occhi e mostrandogli il
segno dell’ok.
Vegeta
gli fece il medesimo segno di rimando, domandandogli:
«Perché ne dubitavi?».
Goku
negò e rientrò nel proprio corpo, Vegeta
s’infilò
nuovamente del suo.
I
due corpi si rianimarono, ma rimasero stesi sul terreno,
profondamente addormentati.
***
Junior
atterrò sul pavimento del palazzo del Supremo, su
entrambe le spalle teneva i due saiyan incoscienti.
«Sono
loro?» domandò Gohan, avvicinandosi
al suo sensei.
Junior
annuì. «Hanno vinto» rispose.
Crilin
scoppiò a ridere, mentre le lacrime gli rigavano il viso;
Yamcha e Tenshinan si abbracciarono gridando, Muten esultò.
Goten
aiutò la madre a raggiungerli, tenendole la mano, mentre
Gohan faceva stendere il padre su un lettino.
«Evviva!»
gridò Dende. Junior aiutò Bulma a stendere Vegeta
accanto a Goku.
Trunks
sorrise, guardando il padre e lo raggiunse. «Mi dispiace
che il mio compleanno abbia fatto schifo” mormorò.
Bulma
accarezzò la testa di suo figlio. «Lo possiamo
sempre
festeggiare veramente domani e così, questa volta, verranno
tutti» lo
rassicurò.
Trunks
si voltò verso Goten ed entrambi i bambini sorrise.
«Questa
sì che è una bellissima notizia» disse
Videl,
sorridendo.