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Autore: terryoscar    12/04/2024    2 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Uccelletto agli spaghetti
 
 
Sono seduto a tavola nell'attesa che ci servino i miei adorati spaghetti.
Alla mia destra è seduta Carulina, mi guarda in un modo! ....
"Uè Carulì ma perché mi guardi con odio?! Mica jè colpa mia che dobbiamo prepararci per la partenza!"
"NO! Ferdinà sono arrabbiata perché mi hai messa incinta un'altra volta! Grunt ..."
"E jamme quante storie! Pensa che siamo alleati con i tedeschi!"
"E sai a me quanto me ne importa?!"
"A te no, ma a me si! E poi se ci tenevi a non farti ingravidare un'altra volta non impegnavi Gennarino ai Jarjayes! Potevamo preservarlo ai tedeschi!"
"Ferdinà ancora na parola e te lo stocco!" (taglio) faccio un gesto deciso lì.
"Uè uè quanto sii fetente!" mi guardo intorno. "Ahhh finalmente stanno arrivando i tre Generali della famiglia: Lu vecchio, lu pazzo e la stangona!" mi alzo e a gran voce li chiamo: "UE' GENERALIIIII VENITE ACCA! VI VOGLIO TUTTI AL MIO FIANCO!"
Osservo mio padre e mio nonno, dritti, mentre osservano il Re. "Padre ... credete che sia il caso di assecondare la richiesta del Re?" domando dubbiosa. “Non ho tutta questa voglia di sedermi accanto a Sua Maestà, sarà anche un re …. Ma è così …. Così …. Eccessivo!”
"Si, per due motivi validi: primo perché è il Re e secondo perché stanno per lasciare il palazzo."
"Uff ..  e sia, ma esigo che i nostri ... coniugi, siano al nostro fianco!" borbotto mentre sento la mano di Andrè stringere un poco la mia.
"Uè Capitano Andrea venite accà! Generalessa senza offesa ma voglio che Vostro marito stasera stia accanto a me e poi lu vecchio Ranieri e infine il meglio del meglio, lu Generale Agostino!! Ih ih ih ... tutti vicini a me! Stasera c'amma divertì!"
"Maestà, prima avete detto di volere i tre generali di famiglia ... quindi volete me, mio padre e mio nonno! Ed io voglio mio marito, al mio fianco." Rispondo fiera mentre osservo il Re, vestito che sembra quasi un giullare di corte, pieno di pizzi, merletti …. Troppo, decisamente troppo.
"Con tutto il rispetto per il genere femminile ma ho cambiato idea!" faccio un gesto deciso al più giovane e con tono perentorio dico: "Prego Andrea, assettateve accà!(sedetevi qua) Agostino accanto a ...uhm ..." guardo la mia muliera. "Carulina ti dispiace cedere il tuo posto?"
"Ahhhh ma certo!!! Anzi, mi alzo volentieri! Mi vado a sedere accanto a Donna Marguerita."
"Perfetto! Tu sii na vera femmina modello!"
"Noooo io so na muliera ca vuole stare lontano da lu marito!" Rispondo alzandomi allegramente. Mi avvicino alla moglie del generale. "Donna Margherita, sarà un onore stare accanto a vuje!"
"Anche per me, Maestà!"
Il Re soddisfatto continua: "Bene, lu posto di Carulina ... uhm .... a Ranieri o Agostino?"

"Maestà, suggerirei di cederlo a mio nipote!" Poi scoppio a ridere alla vista dell'espressione sul volto di Augustin, poi aggiungo: "E non dimenticatevi dell'altro mio nipote, l'ex-cardinale, Armand."
"Cumpà, ti riferisci al Cardinale spretato a ... Armanduccio?! Ma si, certo, pure lui vicino a noje! Stasera sarà festa grande!"
Ascolto terrorizzato le parole del Re e balbetto: "I ... Io ... Maestà?"
"Si, Vuje, Armanduccio bello! Venite accà!"(qua) continuo a guardare i posti a sedere. "Vediamo come disporvi ... dunque ... accanto a me, per rispetto all'anzianità, voglio lu Generale Ranieri, poi Agostino infine lu zè prevete Armando! E dall'altro lato Andreuccio e poi tu, Cumpà!" Concludo soddisfatto.
"Ottima decisione Maestà! Voglio proprio conoscere meglio il soggetto a cui è stato affidato il proseguo della nostra nobile stirpe, quel sant'uomo che ha sposato la generalessa!"
"Cumpà, sono sicuro ca sarà una bella serata!" poi guardo il vecchio generale domando: "Generale Ranieri è da tempo che devo farVi una domanda!"
"Ditemi Maestà" rispondo mentre mi accomodo al tavolo, con gesto elegante, al fianco di mio figlio Augustin.
"Il Vostro nome Raniero ... ma lo sapete che è tipico delle mie parti? Forse nelle Vostre vene scorre sangue napoletano?!”
 "Napoletano? Assolutamente no, Maestà! Reynier, è francese! Siamo generazioni e generazioni di francesi, tutti fedeli alla corona. Nobiltà antica, di spada" rispondo tutto fiero.
"Ma Ranieri appartiene alla mia terra! Non vurria (vorrei) ca un Vostro antenato si fosse fatta a una femmina della mia terra! Ah ah ah ..."
"Ranieri appartiene anche alla terra in cui ci troviamo ora, pervenuta alla nostra famiglia proprio tramite un matrimonio, come dote della sposa"
"Magari l'antenata Vostra era partenopea!"
"Era Collegnese, Maestà!"
"Ehhhh magari era na Collegnese trapiantata! .... Ih ih ... hanno trasformato il Vostro nome, da Ranieri a Reny.... ehm ... come si dice?"
"Reynier, Maestà! E comunque abbiamo anche altre terre, da questa parte delle Alpi!"
"Si, lu sacc! (lo so) Ma ciò non toglie che sono convinto ca vuje site roba nostra!"
"No no .... nessun nostro antenato arriva dalla Vostra terra, Maestà. Noi non siamo Vostri sudditi! Ih ih" per fortuna, ovviamente!
"Uè uè Generà l'avite (avete) detto in un modo! Forse la mia terra Vi fa schifo?"
"Certo che no, Maestà!" rispondo imbarazzato.
"Non mi pare proprio! Però a Vostro figlio Agostino non ha fatto schifo combinare il matrimonio tra Gennarino e l'infante Maria!?"
"Certo che no, Maestà! Il principino sarà un ottimo marito per la mia nipotina, Marie! Sangue reale ... noi Jarjayes saremo imparentati con i Borbone di Napoli!" sorrido tutto soddisfatto, saremo parenti di un Re!
"Ah vorrei vedere!" osservo i commensali, tutti hanno preso posto. "Bene, visto che anche le donne hanno preso posto, possiamo ordinare di portare gli spaghetti ..." osservo la muliera del capitano e domando: "Uè Generalessa, ho l'impressione ca site nu poco scucciata! (scocciata) Forse Vi dà fastidio ca Andrea è seduto accanto a me?"
"Certo che no, Maestà. Io mi fido di MIO marito!" Rispondo con tono di voce forte e deciso, voglio che il Re mi senta bene!
"Vi fidate?! Non capisco! Io so n'ommo (un uomo) e a Vostro marito piacciono le femmine! Quindi state tranquilla! Ah ah ah ..."
"A mio marito piaccio solo IO! Sono stata chiara, Maestà? E se qualche ... femmina, come dite VOI, dovesse avvicinarsi troppo a MIO marito, provvederò io a ripristinare la giusta distanza ... ovviamente a modo mio ..." aggiungo decisa.
"Ehhh Povero Capitano!" guardo lu marito. "Site in pericolo! Ma come fate a stare tranquillo vicino na femmina accussj aggressiva?"
"Ma Oscar non è aggressiva. E' una persona estremamente dolce, tranquilla, seria, gentile ... Maestà, mia moglie è perfetta!"
"Ah beh ... se lo dite Vuje!" afferro la bottiglia di vino e la verso ai miei ospiti. "Anche se sono lu Re almeno per stasera non ci pensiamo. Voglio che sia na serata molto allegra!"
"Certo Maestà! Ma non dimenticate che domani Vi attende un lungo viaggio ... dovrete essere riposato ...."
"Oè Agostino! Io non parto domani, devo prima riposare! Partirò giovedì ossia dopo domani. Quindi possiamo bere a volontà!"
"Ah ... avevo capito che sareste partito domani ... beh, in ogni caso noi domani ci recheremo in pellegrinaggio alla Sacra di san Michele, per scegliere il nostro cappellano ... uhm ... forse volete accompagnarci?!"
"Uhm ... certo! Un bel viaggetto verso il santuario sarebbe un diversivo ma io in tutta franchezza sono allergico a li preti!"
"Coff coff .... " tossisco mentre osservo mio figlio Armand. "Maestà, noi avremmo tanto voluto avere un papa in famiglia ... ma Armand ha rovinato tutto!"
"Eh no mio caro Ranieri! Armando non ha rovinato assolutamente nulla! ... Diciamo che ha solo ascoltato la sua voce interiore. Non so se mi spiego?!"
"Ha ascoltato il contenuto delle sue culottes, semmai! Sgrunt!" aggiungo scocciato. “Un Papa in famiglia ci avrebbe fatto davvero comodo!”
Sussurro imbarazzato alle parole di mio padre: "Ma ..."

Il Re ribatte: "E come dargli torto?! Forse Vuje, Ranieri, avite resistito alle mutande delle femmine?"
"Certo che no! Ma io non ho mai fatto voto di castità! Ne converrete con me che infrangere i Sacri Voti è un'azione indecorosa per un uomo! Tradire la fiducia di Nostro Signore .... sgrunt, povero me, che figlio che ho generato!"
Prima una pacca poi spingo lu Generale e dico ridendo: "Ma faciteme (fatemi) lu piacere! ... Perché non ve la mettevate Vuje la cintura di castità!?"
"Perchè io sono un figlio primogenito! Mi apre ovvio! Così come lo è Augustin e .... a modo suo, Oscar!"
"Forse gli altri figli non tengono lu Petit, come lo chiamate vuje francese? Ma fatemi il piacere!" guardo Armando. "Uè ex ze prevete avite fatto buono!"
Sorrido alle parole del Re: "Grazie Maestà ..." poi sento una pacca sulla spalla, è lo zio Claude. "Bravo nipotino, così si fa! D'altronde tuo padre è stato un uomo molto attivo ... e richiesto! Non poteva che generare dei veri cavalli di razza! Ah ah ah ah ah!"
"Bravo Cumpà! A cussj si parla! Ah ah ah ..."
"Grazie .... ih ih ih!" Rispondo ridendo, mentre affetto il bicchiere colmo di vino rosso e lo alzo per un brindisi. "Alle donne, gioie e dolori di noi poveri uomini!"
Il Re vede il resto degli uomini prendere posto accanto alle mogli si alza in piedi e dice a gran voce: "UE’ OMMINI, VENITEVI A SEDERE ACCA'! ... ALMENO PER STASERA VOGLIO LA COMPAGNIA TUTTA AL MASCHILE!"
 
 
Osservo mia madre, seduta a fianco della Regina, osservare male gli uomini della nostra famiglia. "Madre, questa faccenda non mi piace affatto! Non vorrei che Sua Maestà facesse qualcosa di ... sconveniente!"
"Stai tranquilla Oscar ... i nostri, sono uomini tranquilli, tutto al più potranno parlare o ascoltare qualche sconcezza da parte del Re e dallo zio Claud e suo figlio."
"Ah, dallo zio Claude e da quel viscido di Maribeau mi aspetto di tutto! Ma non vorrei che il Re avesse invitato qualche donnetta .... non so se mi spiego, Madre! Perché, ad essere onesta, IO sono una persona gelosa. Ecco, l'ho detto, sono gelosa!"
"Ma come potrebbe il Re invitare delle donne se dividiamo la stessa tavolata!?"
Carolina ribatte: "Allora nu conoscete lu Re! Con Ferdinando nulla è impossibile!"
Joséphine ribatte: "Mio marito l'ho sfinito quindi per quello che mi riguarda, sono tranquilla!"
Luisa continua: "Maxime sa bene che con me non si scherza, deve filare dritto altrimenti, NIENTE!"
Antoniette sorride e continua: "Ma povero Maxime già non combina nulla, figurarsi! Ah ah ah ..."
Silvie conclude: "Sta tranquilla Oscar, anche se a tavola saremo distanti dai nostri mariti, nulla ci impedirà di tenerli sotto controllo."
"Questo è certo! O non sarei un buon generale!" Aggiungo mentre sfilo furtiva uno stiletto dalla manica della giacca e inizio a giocarci. "Il problema non sono i nostri mariti, che sanno bene come comportarsi, ma sono le donnette .... non vorrei mai che loro non sapessero come comportarsi ... e si sa che IO in gravidanza sono un poco irascibile!" Aggiungo mentre sento il nostro Beau saltarmi sulle gambe tutto felice.
Jo continua: "Solo in gravidanza?! Scusami sorellina ma tu lo sei sempre!"
Guardo male mia sorella, poi sospiro ed aggiungo: "Assolutamente no! Sei decisamente in errore Joséphine, io sono una persona tranquilla, equilibrata, pacata, riflessiva ..."
"Ed io sono Santa Giuseppina ah ah ah ..."
"Tu, Santa? Ah ah ah ah!" Scoppio a ridere, non riesco proprio a resistere!
Carolina sospira e sussurra: "Ahhh mi dispiace assaje di dover partire! Sig ..."
"Maestà, nella nostra casa sarete sempre la benvenuta! Potreste tornare a farci visita, quando vorrete!"
"Grazie Madame Marguerite! ... Site così gentile! La Vostra famiglia è davvero speciale. Sono stata benissimo, meglio che nella mia Reggia di Caserta! A proposito, dopo che tutte le donne di questa famiglia avranno partorito, Vi aspetto nel mio Regno! Sarà un vero piacere ospitarVi!"
"Davvero ci fate l'onore di invitarci? Siamo ..." mi guardo attorno, osservo le mie figlie sorridenti, "Siamo onorate e accettiamo senza dubbio il Vostro invito!" Un viaggio, amo viaggiare, sono davvero felice.
"Ma certo! Potrete venire tutte le volte che lo vorrete e rimanere tutte il tempo che desiderate!"
"Grazie Maestà!" rispondo mentre vedo arrivare i piatti con i famosi spaghetti del re.
 
 
Vedo arrivare una squadra di cameriere cappeggiate da Giovanna la secca, dico allegramente: "Compagnia!! Ecco lu spaghetto de lu Re! Ih ih ...." osservo la governante. "Raniero non trovate che Giuanna sia troppo secca? Non tiene nu poco di carne addosso! ... Ecco perché è rimasta zitellona ... l'ommo dove si attacca?"
"Coff coff ... Maestà, in gioventù sono stato un uomo piuttosto ... attivo, passatemi il termine, e non posso che concordare con Voi!" rispondo mentre squadro per bene Giovanna Dalmasso, di anni imprecisati, secca secca come dice il Re.
"Immagino! E modestamente IO mi intendo di femmine e se dico che Giuanninna je nu poco spennata è spennata!"
"Beh ... spennata no, decisamente no. Troppo magra si. Insomma, le mancano le forme! Mica le piume, Maestà!"
"Ah ah ah ... Ranieri site pure divertente ah ah ah ..."

Vedo Giovanna e le altre cameriere posare i piatti davanti a noi, mentre la fanciulla si china per sistemare il piatto a me destinato non posso fare a meno di osservare il suo petto.
"Padre! Possibile che alla Vostra età, e con una giovane sposa, guardiate certe .... " lascio la frase volutamente sospesa nella speranza che Lorene non si sia accorta di nulla.
"Augustin sei diventato molto ma molto pesante! E rilassati! Guardare non ha mai offeso nessuno e soprattutto mai male a nessuno."
"E avite ragione! Bravo Ranieri! Ah ah ah ..."
"Guardare offende Vostra moglie, Padre! Dovreste saperlo! Lorene è gelosa, esattamente come Marguerite!" Rispondo deciso.
"E la Generalessa! Ah ah ah ... guardate Vostra figlia! ... Ha posato sul tavolo uno stiletto ..." guardo lu Capitano. "Secondo me è un avvertimento per il giovane Andrea ah ah ah ..."
Osservo il Re, sorrido. "Maestà, lo stiletto è un avvertimento per le altre donne, non per me!" Poi sorrido, amo Oscar, la amo come non avrei mai immaginato fosse possibile amare.
"Una maniera sottile di farVi guardare altrove ah ah ah ..."
"Oh, ma io guardo solo mia moglie, Maestà. Solo lei e nessun'altra, mai." Aggiungo felice, mentre sento il cuore sorridere alle mie stesse parole. Amo Oscar, solo lei, il mio diavoletto biondo. Ora amo anche Sophie e anche la creatura che aspettiamo.
"Ecco Vi manca solo l'aureola per farVi santo. E che sarà mai na guardata di zizze! Che esagerazione!"
"Sarà quello che sarà ... ma io guardo solo Oscar!" Rispondo sorridendo, calmo.


Osservo mio genero, che ragazzo d'oro che ho scelto per mia figlia, sono sicuro che siano perfetti assieme.
 
"Ehhhh Guagliò quanto si esagerato! Ma non Vi annoiate? E poi na sbirciata di zizze che … male c'è!?"
"Maestà ..." rispondo spalancando le braccia.
Vedo la governante posare il mio piatto di spaghetti, mi strofino le mani e sussurro: "Che profumino ... non vedo l'ora di mangiarli" guardo la cameriera. "Giovannina, ti consiglio di mangiarli, sono sicuro che appena metterai in bocca il primo spaghetto, morirai stecchita! Ah ah ah ..."
"Ovviamente li ho già assaggiati! Credete forse che non assaggi qualsiasi cosa che giunge sulla tavola dei miei signori? Sgrunt!"
"E brava a Giuanna la secca secca!"
 
Mi allontano in fretta brontolando tutte le maledizioni che conosco, per fortuna che Sua Maestà partirà tra due giorni!
 
Osservo Giuanna allontanarsi borbottando, scoppio a ridere. "Ah ah ah ... Ma che femmina antipatica! Ora capisco perché ancora non ha trovato uno straccio di marito! Ahhh se fosse stata più attraente, l'avrei corteggiata!" guardo il mio piatto fumante, annuso, sorrido. "Che meraviglia!" metto la mano nel piatto, afferro una grossa manciata di spaghetti e comincio a gustarmeli. "Uhm ... che bontà!" guardo lu generale. "Uè Ranieri, vuje nu mangiate?"
"Sss Si, Maestà!" rispondo disgustato, non ho mai visto un uomo più cafone di questo. Afferro la mia forchetta, la infilo tra gli spaghetti, arrotolo e porto alla bocca. "Buoni ... devo dire che sono buoni!" aggiungo con classe e non chalance.
"Grazie Raniero! ... Ma se li spaghetti volete guastare, con le mani dovete mangiare!" Concludo mettendo in bocca un secondo boccone.
"Assolutamente no, Maestà. Noi Jarjayes utilizziamo le posate, sempre!" rispondo mentre con grazia prendo un'altra forchettata di spaghetti. Osservo i miei figli fare altrettanto e così pure i mariti delle mie nipotine. "Augustin, alcuni dei tuoi generi mi paiono troppo voraci! Dovrebbero apprendere l'arte della moderazione!"
"Avete ragione Padre! ... Domani dirò a Giovanna di ridurre le loro porzioni."
Ascolto le parole de lu Generale e tra un boccone e l'altro continuo: "Agostino, lasciate in pace i Guaglioni, tanto ammà murì! (dobbiamo morire) nun serve morire di fame, meglio godersi la vita ..."
Armando domanda: "Qual è il Vostro pensiero per godersi la vita?"
"Ma che domanda è?! Dovreste saperlo! Godersi la vita significa mangiare, tracannare vino e fare l'ammore!"
"Bah ... non mi pare il modo giusto, Maestà. Godersi la vita significa amare ed essere amati, essere onesti, retti, disciplinati. Fedeli ai propri ideali, incorruttibili. Abili con le armi .... insomma, essere come me!" Rispondo fiero "O come mio genero Andrè!" aggiungo dopo un attimo.
 
 Andrè è il genero perfetto, figlio adottivo, cresciuto anche egli a mia immagine e somiglianza …. Beh certo, Oscar è Oscar!
 
Con gli spaghetti nella mano, lo guardo serio e ribatto: "Agostino ma faciteme lu piacere!" (fatemi il piacere)
Osservo mio padre ed aggiungo "Padre, ditemi, Voi concordate con me?"
"Beh ... un poco il re ha ragione! ... Prima che mi sposassi anch'io ho avuto le mie avventure. Le mie gesta amatorie erano note a tutta la corte di Francia!"
Faccio un rutto e dico: "Avite sentito? Raniero è n'ommo che ha tenuto alto lo stendardo!"
"Se è per questo ... con ben sei figlie, non potete certo sostenere che IO non sia stato all'altezza!" rispondo fiero, Marguerite non può certo lamentarsi di me, delle mie attenzioni, delle mie doti …
"Ma Vostro padre Renieri non ha parlato di fare figli, quelli li sanno fare pure gli animali! Raniero si riferisce alle sue conquiste!" con il gomito colpisco il fianco del mio vicino, schizzando il pomodoro addosso alla sua candida camicia. "Oh Vi siete sporcato! Beh ... anche la camicia ha assaporato i miei spaghetti con la pummarola!" Ancora un boccone.
"Maestà!! Sgrunt!" sbotto mentre con il tovagliolo cerco di ripulire la camicia.
"Ehhhh ma quante storie! Piuttosto provate a magnà con le mani!"
"Assolutamente no!" rispondo fiero.
Mi metto sul fianco sinistro, alzo appena il gluteo e lancio un pipedo poi guardo Andrea e dico: "Scusate ma meglio na mala creanza ca un dolore di pancia!"
"Eh ... io ... non capisco, Maestà!" rispondo mentre strizzo un poco il naso, che fetore!
"Ahhhh Ma cosa vulite capire Vuje francesi!? ... Un giorno la mia lingua sarà riconosciuta in tutto il mondo!" Afferro l'ennesima manciata di spaghetti. "Uhm ... ma quanto so buoni!"
André continua: "Beh ... devo ammettere che la Vostra, è una lingua molto particolare ..."
Sollevo la testa dal piatto e con la mano sollevata con in mano la pasta ribatto: "Lingua molto particolare?! Uè Giuvinotto la lingua del mio regno je la chiù bella ca c'è sta!"
 
Mi avvicino all'orecchio di mio figlio e sussurro: "Augustin, non ho mai visto qualcuno mangiare con le mani e mai avrei immaginato che lo facesse un Re!"
"Ih ih ih ... Evidentemente il Re suo padre non aveva abbastanza denaro per assumere dei precettori! Ih ih ih ..."
"Oh, non credo proprio. Temo che il Re sia davvero un po' ... zotico! Capisco apprezzare l'avvenenza femminile, a cui di certo io non sono immune, ma le donne si conquistano con la galanteria, non mangiando con le mani come ... come .... bah, non so neppure io cosa!"
"Ma si sa, quando sei il Re molte donne non vedo i difetti: se puzzano, profumano. Se è vecchio, di colpo di venti giovane. Se sei brutto, ti vedono bello e affascinante e sei sei scorreggione beh ... diventano sorde! Ih ih ih ..."
"Eh Padre, i soldi posso quasi tutto ... i soldi ed il potere, in effetti. Ma dovete ammettere che anche il fascino, il rispetto, il rigore ... sono tutte ottime doti. In casa mia, comando io!"
"E  smettila con queste frasi fatte! Mi ricordi mio padre. Ma ricorda, prima di te ci sono IO! Ti è chiaro?"
"Eh no. Voi Vi siete ritirato a vita privata, lasciando a me il compito di rappresentare e gestire la famiglia Jarjayes! In quanto a nonno Augustin ... senza volergli mancare di rispetto ... però ne converrete che ...." poi mi fermo un attimo, mi guardo attorno ed aggiungo a voce bassa: "Lo sapete che il suo fantasma si trova a palazzo Jarjayes? O forse potrebbe averci seguiti fin qui ... in ogni caso ... il nonno è un fantasma!"
"Mio padre, tuo nonno era una persona difficile. Lui non c'è più e lasciamolo riposare in pace!" rispondo fiero mentre appoggio le posate sul tavolo, afferro la salvietta e mi pulisco le labbra.
"Sperando che LUI lasci riposare noi! Lo avete capito che IO l'ho incontrato nelle segrete?!"
"Cos'è questa eresia?" All'improvviso sento l'ennesimo pipeto, è il Re.

PROOOOOO
 
"Eresia ... eresia. Affatto! Io l'ho incontrato, ci ho parlato! Lo capite, Padre?!" Rispondo cercando di ignorare il comportamento indecente del Re. Poi odo un rutto.
"Uff ... non sopporto questo comportamento!"
Guardo dritto negli occhi mio figlio e ribatto: "Lui può tutto, è il Re!"
"Sarà anche il Re .... Padre, ma avete sentito cosa Vi ho detto?!"
"Si, si, ho sentito! ... Ma davvero credi nell'esistenza dei fantasmi?"
"Del fantasma del nonno, si, certo!" rispondo deciso, ma come può non capire che il caro nonnino ci sorveglia sempre tutti? Eppure … lo conosce bene! Lui tutto sa, tutto vuole e tutto può!
"Ahhh ma davvero?! E dove l'avresti visto, sentiamo!"
"Ma se Ve l'ho detto! Nelle segrete del palazzo! E ha detto che ci avrebbe seguiti fin qui ..."
"Augustin mi sembra di ascoltare un uomo del medioevo!"
"Macchè medioevo! Armand! Di qualcosa anche tu a nostro padre! Hai parlato anche tu con nonno Augustin!" aggiungo le ultime parole guardando mio fratello dritto negli occhi.
"Si, è vero Padre! Anch'io ho visto il fantasma di nonno Augustin!"

Origlio la conversazione dei Jarjayes, debbo dire la mia: "Uè non scherziamo con i fantasmi!" tiro fuori un cornetto rosso dalla tasca, faccio gli scongiuri. "Tiè tiè UE? non parliamo di queste cosa ca io la notte voglio dormire!"
"Maestà ... il caro nonnino non ha mai disturbato il sonno di nessuno di noi. E' un ottimo fantasma!" rispondo nel tentativo di difendere il caro nonnino. “Anche perché se malauguratamente fosse qui … meglio parlare bene di lui!”
"Ma sempre di nu fantasma si tratta! Nun scherziamo eh!"
"Ma io non scherzo affatto! Forse volete incontrare il caro nonnino?!"
Continuo a fare gli scongiuri a terra. "Uè uè ma che so queste diavolerie?! Io sono un fedele servitore di San Gennaro!" tiro su gli occhi al cielo e con il cornetto rosso prego: "San Gennaro mio, vuje lo spie che sono un Vostro servitore, non a casa il mio penultimo genito si chiama comme a Vuje! Vi prego, allontanate da me ogni sorta di spiriti e fantasmi maligni!" Continuo a fare gli scongiuri ma questa volta li rivolgo ai Jarjayes. "Tiè tiè ..."
"Maestà ... un poco di contegno! E anche Voi, zio Claude! Smettetela di toccarvi lì!"
"Eh sai nipote, sentir parlare di queste cose mi mette agitazione." Rispondo continuandomi a grattare nella parte bassa.
"Claude! Smettila subito di grattarti lì! Non sei un bello spettacolo! Mio caro fratello, se hai certe necessità cercati una donna!" Rispondo osservando mio fratello Claude con il tipico sguardo di noi Jarjayes, noi primogeniti intendo.
"Ma quale necessità!? Mi gratto per fare gli scongiuri! Non vorrei mai imbattermi in un fantasma e tanto meno in quello di mio padre! Che il cielo me ne scansi!"
Il Re ribatte: "Ma quale fantasma! Io non credo ai fantasmi! E poi dicono ca nuje napulitani siamo superstiziosi?! Ma fatemi il piacere!" guardo la mia portata. "Maledizione ... gli spaghetti si stanno incollando per colpa di un fantasma immaginario!" li afferro con la mano, tento di scollarli. "Maledizione! Si sono attaccati! Ma che schifezza sono diventati!?"
"Zio, il fantasma c'è! E se è venuto con noi fin qui ... credo che lo incontrerete!" rispondo tutto fiero e sorridente.
"Ma fatemi il piacere!"
 
 
Sento i discorsi dei nostri antenati viventi, mi avvicino a mia sorella Oscar e, sottovoce, aggiungo "Credo proprio che il caro nonnino questa notte sarà in attività! Ih ih"
"Jo non starai scherzando?! Che non ti venga in mente di fare questa follia!" Osservo mia sorella Joséphine, ha un sorriso che sembra quello di una bambina, allegra e maliziosa.
"Certo che si! E tu, ovviamente, verrai con me. Anzi, mi farai proprio strada! Ih ih ih! E non fare quella faccia, sorellina! Ci divertiremo un mondo, vedrai!"
"Non coinvolgermi!"
"Ti ho già coinvolta!" Rispondo sorridendo felice. "Finalmente un poco di divertimento.
"Perché non ci vai da sola nelle segrete?!"
"Perchè potrei perdermi! E tu non vuoi che ciò accada, vero sorellina? E poi .... in due è molto più divertente! Ih ih!"
"Vorresti burlarti non solo di nostro padre ma anche di nonno Augustin? Ma sei tremenda!"
"Di nonno Reynier, si certo! E dai sorellina ... non essere così seria! Da piccola eri molto più divertente!"
"Oh beh ... ammetto di aver commesso una marachella dietro l'altra! ... Andrè lo sa, visto che ne faceva le spese! Ah ah ah ..."
"Oh, non solo Andrè! Devo forse ricordarti le rane nei nostri letti? O i pesci marci puzzenti? Per non parlare delle lucertole ... e dei secchi di farina sulle porte? Ne vogliamo parlare? Tu ... tu hai rovinato la mia magnifica acconciatura la sera della MIA festa di fidanzamento con Charles!!" Rispondo quasi squittendo, con voce acuta. "Ah, Charles, il mio grande Charles!"
"Già ... ricordo molto bene ah ah ah ..." scoppio a ridere allegra.
 
E’ stato proprio un bello scherzetto ma molto ben meritato! Joséphine non ha fatto altro che assillarci con Charles di qua, Charles di là ….
 
"Ecco ... quindi cosa ti impedisce di aiutarmi in questo innocuo scherzetto?!"
"E se il nonno dovesse spaventarsi e sentirsi male?"
"Ma nooooo! Ha la tempra dei Jarjayes! Ih ih ih!"
"Ah ah ah ...."
"Quindi è un si, immagino! Bene sorellina ... sarà una notte molto divertente!!"
 
 
"Donna Marguerite, siete una padrona di casa magnifica. Sono stata davvero bene nella Vostra casa!"
"Grazie Maestà! E' stato un piacere per me ospitarvi. Spero che verrete ancora a farci visita ... magari con qualcuno dei Vostri figli!" Rispondo allegra e sorridente alla Regina Carolina, una donna davvero simpatica.
"Tornerò. E poi ..." guardo sua figlia. "Donna Luisa, dovremo frequentarci affinchè i nostri figli si conoscano e spero davvero che si innamorino."
"Sarà ciò che Dio vorrà, Maestà! Spero ne converrete con me che i nostri figli saranno liberi di innamorarsi ... ma se ciò non dovesse accadere ...."
"Si, certo, ne abbiamo già parlato è solo che ... se Ferdinando avesse saputo in anticipo questa condizione, avrebbe fidanzato Gennarino con una delle figlie de lu tedesco."
"Oh, ma io sono certa che la mia Marie sia molto meglio delle principesse tedesche!"
"Non ne dubito."
"Bene ..." rispondo tranquilla posando le posate, afferro il tovagliolo e mi pulisco le labbra. "Credo di essere ormai sazia"
Tiro su gli occhi al cielo e con voce allegra dico: "Bellissima serata ed è stata una bella idea cenare in giardino."
Osservo le mie figlie, sono così felice di averle tutte qui, con me. Figlie, generi, nipoti vari ... ormai ho perso il conto. "Oscar, Joséphine, cosa avete da parlottare così?!" Domando curiosa, attratta dal loro chiacchiericcio.
Oscar risponde divertita: "Stiamo ricordando le nostre marachelle. Vero Jo?"
"Nostre?! Io direi, TUE! Ah ah ah ..."
"Uhm ... anche la marmellata sui capelli dell'istitutrice delle tue sorelle, Oscar?!"
"A no, Madre, l'avevo dimenticato ih ih ih ..."
Silvie ribatte: "Ne hai davvero combinate tante! Chissà se la piccola Sophie avrà il tuo temperamento!?"
"Oh beh Silvie ... onestamente spero che sia un po' meno dispettosa .... ma le auguro di divertirsi quanto mi sono divertita io!" Rispondo allegra. "Ecco ... magari con meno responsabilità"
" Indubbiamente!"
 
 
 
 
 
Osservo il vino sul tavolo e dico: "Uè ma qua non abbiamo ancora finito di scolarci le bottiglie di vino! ... Cumpà bisogna riempire i bicchieri! Jamme jamme!"
"Ah si, Maestà! E dopo ... ci servono delle belle femmine! Purtroppo qui ci sono solo le mie nipotine ..."
Reynier sussurra al Re: "Ma avete la Vostra Regina!"
"Ehhh .... ma la Regina è in attesa ... va rispettata ....  devo assicurarmi l'alleanza con i tedeschi!"
"Beh, in tutta confidenza, io ho funzionato con le mie mogli fino all'ottavo mese di gravidanza."
"Beh ... con tutto il rispetto ... Voi non avete un Regno da governare, tutelare e tutto il resto!"
"Con tutto il rispetto Maestà, ma non condivido ciò che dite. E poi all'epoca consultai il mio medico personale e mi disse che non c'è alcun problema”.
"Beh ... io voglio della carne fresca, giovane, e .... disponibile! Ah, che non sia armata, ovviamente! Reynier, credete di poter provvedere in merito?!"
"In che modo, non capisco!" Dico mentre continuo a sorseggiare il vino in compagnia della mia famiglia.
"Procurandoci un paio di femmine! Mi pare ovvio!"
"Maestà, certe cose non le ho fatte ... beh ovviamente dopo essermi sposato."
"Ma prima .... raccontatemi un po' delle Vostre gesta!"
"Ehhh tante ... troppe ..."
"Ditemi ditemi ... sono davvero curioso di sapere se Vostro figlio Vi somiglia un poco! Ih ih ih … E vuje Andrea, bevete, bevete!" Riempio il suo bicchiere.
Prendo il bicchiere, sorseggio appena. Vorrei rimanere sobrio per passare una splendida notte con la mia Oscar. "Grazie Maestà"
"Giù, giù! Ecco bravo a lu giuvinotto! ... Dunque Raniero, parlate!"
"Maestà ... " aggiungo sornione. "Un Gentiluomo non si vanta mai delle proprie conquiste!"
"Bevete! Bevete e raccontate!"
"Bevo bevo ... ma non posso raccontare nulla, Maestà! Sappiate solo che ho ... come dire ... uhm ... affascinato, ecco si, affascinato, tutte le donne di Versailles e non solo. Ah, ovviamente solo donne sposate, annoiate dei propri mariti ... mai fanciulle innocenti!"
"Ih ih ih ... Però! Su ancora, raccontate! ... Jamme bell Guagliò!"
"Eh Maestà! Lo sapete ... non si parla mai delle proprie conquiste ...." poi mi volto verso mio figlio Augustin ed aggiungo: "E tu figliolo? Nelle tue missioni sei sempre rimasto fedele a mia nuora?!"
"SEMPRE!! E ne vado fiero!" rispondo deciso. “Ma che razza di domande fate padre?! Dovreste saperlo che noi Jarjayes siamo uomini fedeli!”
"Uhm ... sarà ... ma io non ne sono affatto convinto, mio caro figliolo!" poi mi volto verso Armand e aggiungo: "E tu? Ex-Cardinale?!"
"Io cosa?"
"Tu ... quante amanti hai avuto?!"
"Dopo Anna, nessuna!"
"Oh Signore! Ma io intendo prima!!! Armand ... ma ti sei rincretinito improvvisamente? O forse devi mangiare del pesce, lo sai che fa bene al cervello?!"
"Padre, ho inteso fin troppo bene cosa mi avete chiesto ma io non intendo rispondere."
"Figuriamoci! Allora parlerò io per te! Dunque, prima che mi ritirassi a vita privata sono certo che tu abbia frequentato almeno una decina di suore, di cui alcune di clausura, una ventina di nobildonne stanche dei propri mariti, di cui devo dire ogni bene. Devo continuare?!"
"Ah ah ah ah ... E bravo a lu Cardinale! Ah ah ah ..."
Ignoro le parole del Re e rispondo: "E Voi come fate a saperlo?"
"Ho le mie fonti ... e alcuni gentiluomini hanno bussato alla mia porta per chiedere soddisfazione! Ricordi Augustin?"
"Ricordo benissimo!" rispondo tra lo sconsolato e lo stanco.
 
Ho faticato parecchio a convincerli che si trattava senza ombra di dubbio di un equivoco! Mio fratello, il mio santo pio e devoto fratello, non salta di letto in letto! Non cerca di circuire le donne sposate. No, lui no!
 
"Vedi Armand ... noi sappiamo tutto di te! Tutto .... sgrunt!"
"Beh visto che sapete tutto, non vedo il motivo di ripetermi."
"Ma sentirlo dalla tua voce sarebbe stato ... come dire ... piacevole! Si, piacevole! D'altronde, tu sai delle mie frequentazioni dopo la prematura scomparsa di vostra madre!"
"So tutto di Voi, come Voi sapete tutto di me ma non mi piace parlare della mia vita personale e tanto meno del mio passato!"
Il Re esulta: "E bravo a lu Cardinale! Certo che se sareste rimasto ze prevete, sareste stato nu grande Papa: serio e discreto! Ah ah ah ...."
"Maestà avete dimenticato una cosa ... serio, discreto e poligamo! Mio fratello ha amato molto saltare di fiore in fiore!" Mi intrometto nella discussione tra mio padre, mio fratello ed il Re.
"Sarà anche ciò che dici, mio caro fratello ma dopo Anna, nessuna!"
"E ci manca solo! Se osi tradirla ti assicuro che farò io giustizia!! ZAC!!" Rispondo fiero, mi sono affezionato a quella povera donna, che poi ha l'età per essere una delle mie figlie.
Il Re scoppia in una risata sonora. "Ah ah ah ... vulite tagliare l'uccelletto a Vostro fratello?! Noooo lui deve ancora avere altri figli! Ah ah ah ... certo che siete na famiglia simpatica assaje!"
"Maestà, noi siamo uomini fedeli! Fedeli alla corona, alla famiglia e alla moglie!"
"Ho visto, ho visto!" mi giro verso il mio amico. "E tu, Claude, posso sapere da chi hai preso?! Tu si nu vero puttaniere! Ah ah ah ..."
"Maestà, anche io sono fedele .... a me stesso! Ah ah ah ah!"
 
Per fortuna che mia moglie Oscar è ben lontana da noi altrimenti sarebbe andata su tutte le furie! ... Certo che il Re si esprime in un modo! Eppure è il Re!
 
"Andrè ... a cosa pensi?" domando mentre osservo mio genero.
"Ehhh nulla, nulla, Signor Generale."
"Nulla, nulla? E allora cos'è quella faccia?!"
Il Re continua divertito: "Ah ah ah ... ma a cosa dovrebbe pensare?! Agostino, permettetemi di dirVi ca site nu poco ficcanaso ah ah ah ..."
"Uhm ... Maestà! Io spero che stia pensando a mia figlia ... lo spero proprio!"
"Perché di grazia?! Forse non vivono insieme? Non fanno certe cose insieme? Non hanno appena fatto nu secondo figlio insieme?"
"CERTO! E spero ne facciano anche un terzo, un quarto, un quinto ... insomma, se si amano così tanto non mettiamo freno alla Divina Provvidenza!"
"Appunto, lasciateli in pace e non pensate di tagliare l'ucelletto al nostro ex ze prevete! Ah ah ah ..."
"Se dovesse mancare di rispetto a Madame Anna ZAC! Questo è certo!"
"Ah ah ah ... che personaggio che site! Dunque se io Ferdinando fossi stato Vostro fratello a quest'ora andrei in giro senza l'ucelletto!?"
"Esatto Maestà!"
 
Ascolto in silenzio i discorsi del Re e di mio suocero, certo che mi intimoriscono un bel poco! E poi il Re ... è lui il vero personaggio! ... Eccolo che infila nuovamente le mani nel piatto per afferrare gli spaghetti e portarseli alla bocca.

Dopo l'ultimo ciuffo di pasta urlo: "GIUANNA!!! PORTAMI ALTRI SPAGHETI! FORZA GIUANNA, ALLA SVELTA!"
Abbasso lo sguardo e mi rendo conto che Beau, il nostro cucciolo, sta raccogliendo da terra tutti gli spaghetti caduti dal piatto del re e se li sta gustando tutto felice. Se non altro le cameriere avranno ben poco da pulire!
Poi sento la voce di Giovanna.

"Arrivo subito Maestà!"
"PRESTO! PRESTO! HO FAME! VELOCE! IL MIO STOMACO NON PUO' ASPETTARE!"
La voce alta del Re mi mette agitazione, corro verso il tavolo dove sono poste le pietanze e prendo l'ennesimo piatto di spaghetti. Cammino a passo marziale, quasi corro, sono quasi vicino al Re quando il cane di Madame le Conte mi taglia la strada, inciampo, non riesco a raddrizzarmi e finisco addosso al Re coprendolo di spaghetti e pomodoro.
"Ohhhh mi dispaice Maestà! sussurro imbarazzata mentre tento di rialzarmi.
Sento il calore del piatto fumante sulle gambe, sulla pancia e soprattutto sulla parte bassa. "AHHHH IL MIO POVERO UCELLETTO! Oh San Genna, Vi prego aiutatemi!!"
Renier appoggia le mani al bastone e dice: "Presto, aiutate Re Ferdinando! Augustin alzati! Muoviti! ..."
"Ma Padre ...." borbotto mentre vedo Beau saltare addosso al re ed iniziare a leccarlo tutto, mangiando gli spaghetti.
"AHIIIII AHIIIII PORTATE DELL'ACQUA!"
Giovanna continua: "Mi dispiace Maestà ..." con le mani tento di liberare il re dagli spaghetti, le mie mani sfiorano la sua parte bassa. "Oh Signur quanto scottano!"
Vedo la mia Madamina toccare la parte bassa del Re, mi avvicino e dico: "Spostati, ci penso io a salvare l'uccelletto del Re!"
Carolina urla dall'altra parte della tavolata: "MA LASSATELO BRUCIA' ACCUSSJ NON FARA' PIU' DANNI!"

"AHIII AHIII NON DATE ASCOLTO A CHILLA’ PAZZA!" Per la disperazione afferro una brocca d'acqua e me la verso sulla parte lesa. "Ahi ahi ... ora va molto meglio!" sento ancora Carulina.
"Ferdina' spero che il tuo uccelletto muoia!"
"Ahhh disgraziata! .... San Gennà, aiutateme!"

Con tutto questo trambusto mi è venuto improvvisamente un bisogno impellente, dico a mio figlio: "Augustin torno in casa, devo andare alla toilette altrimenti rischio di bagnarmi anch'io!"
"Prego andate!"
"Ma poi raccontami se il povero uccelletto di Re Ferdinando è vivo o morto!" Dico alzandomi.
Sento le urla del Re, il mio impegno di medico mi fa scattare in piedi, poso il tovagliolo e corro verso sua Maestà, seguito a ruota dalla figlia di Reynier, mademoiselle Adelaide.

"Oh, bravo Lassonne, vieni qui a salvare sua Maestà!"
Mi faccio largo tra la folla e dico: "Fatemi vedere! ... Maestà dobbiamo entrare in casa debbo visitarVi!" sentenzio deciso mentre osservo il re, temo che la sua parte bassa sia alquanto malconcia.
Stringo le gambe dal dolore e ribatto: "Non posso, mi fa male assaje!"
"Ma dovete abbassarVi i pantaloni! Volete farlo? qui!"
"E jamme dottò! Le donne sono distanti e nuje siamo uomini! FORZA, ABBASSATEMI I PANTALONI MA FATE PIANO!"
"Assolutamente no! In questa casa ci sono troppe donne ... e anche delle giovani fanciulle in età da marito!" poi mi volto, osservo Alain e Gerard e ordino deciso: "Voi due, sollevate Sua Maestà e portatelo dentro, nella sua stanza!"
In coro rispondiamo: "Sissignore!" sussurro al mio amico: "Gerard andiamo a salvare il petit reale!"
"Però che onore! ... Noi, due ex soldati della Guardia che soccorrono un Re affinchè non perda l'attrezzatura!"
"Ehi VOI DUE, MUOVETEVI!"
"SISSIGNORE!"
"Veloci!!!!" Urlo, sbraito, prima lo portano via e prima questo strazio avrà fine. Non vedo l'ora di avere la mia casa libera!!! Osservo Alain e Gerard mentre sollevano il re e si allontanano, poi afferro il mio amico Lassonne ed aggiungo: "E niente scherzi, lui se ne deve andare! Sia che il petit sia vivo ... sia che sia morto! Chiaro Edmond?!"
Sento lo sguardo di Augustin addosso, il suo sguardo gelido, quello che non ammette repliche, deciso, autoritario. Faccio e respiro e rispondo cercando di usare un tono tranquillo: "Augustin ma come puoi parlare in questo modo in un momento tanto delicato?!"
"Senti ... io sono stanco! Rivoglio la mia quiete domestica! E tu ... tu mi aiuterai!"
"Sono un medico e non mi tirerò indietro!" Vedo il Re portato da Alain e Gerard, entrano in casa, li precedo e dico: "Presto portatelo in camera sua!"
"Si si ... agli ordini Dottore!!" poi sbuffo, "Gli altri mangiano, festeggiano, bevono .... tanto Alain e Gerard sgobbano! Amico mio, sempre a noi tocca!"
"Tutta colpa degli spaghetti!"
"Già ... loro mangiano e noi a sgobbare! Sgrunt!!" Borbotto mentre trasportiamo di sopra il Re. Raggiungiamo la sua stanza ed entriamo, posandolo non proprio delicatamente sul letto.
"Alino e Gelato, vuje di cosa avite da lamentarvi? IO sono ferito non vuje! Ahi ahi ... DOTTO' FACITE AMBRESSE!" (dottore fate presto)
"Arrivo arrivo ... Voi intanto abbassatevi tutto!"
"Io nu ce la faccio! Spogliatemi Vuje!"
"Alain, Gerard ... provvedete!"
 
Sento la voce del mio amico Augustin alle mie spalle, deciso come solo lui sa essere. E ovviamente impiccione come solo lui può essere, considerato che ci ha seguiti fin qui!
 
"Augustin, cosa diavolo ci fai tu qui?!"
Afferro la mano di mia sorella Adelaide ed aggiungo: "Impedisco a LEI di vedere certe sconcezze!"
Adelaide ribatte: "Sono un medico ed è mio dovere soccorrere un ammalato!"
Il Re ribatte: "Signurì, in un'altra circostanza avrebbe potuto farmi piacere ma in queste condizioni ... ecco ... sono moscio moscio."
"Adelaide! Tu sei ancora nubile, NON puoi vedere certe cose! Forza, vieni via e lasciamo che sia Lassonne ad occuparsi del Re!"
"Augustin, prima di essere una donna, sono un medico!"
"E prima di essere un medico, sei mia sorella!! E farai come IO ho deciso!!" Sentenzio deciso.
 
Accidenti, che donna impossibile! Devo assolutamente trovarle un marito!!
 
"Augustin proprio tu parli?! Hai una figlia soldato ed io sono una donna medico, quindi, spostati!"
"Oscar non ha mai visto un uomo nudo!!" Sbotto scocciato. Testarda come un mulo!
Alain ribatte: "Vi sbagliate Generale! Forse avete dimenticato ciò che Vi abbiamo raccontato? Mi riferisco in caserma ..."
"TACI TU!!!! POSSIBILE CHE NON POSSA MAI FARTI I FATTI TUOI?!!"
"Scusate Signor Generale, pensavo che aveste dimenticato ..."
"Sentito fratello?! Anche Oscar era nubile quando ha visto nudi i suoi soldati!"
"NON MI IMPORTA! TU NON LO VEDRAI!! VIENI VIA!!"
Renyer interviene: "TUO FRATELLO HA RAGIONE! VIA VIAAAAA ...."
"E invece io sono un medico e resto qui!! Anzi ... meglio che vada ad aiutare Lassonne!"
Sentiamo il Re protestare: "E jamme!! Voglio nu dottore ca me sento male! Che sia ommo o femmina nu mi importa! STO MALE! FRATEME (mio fratello) SI E' BRUCIATO E VUJE DICUTETE?! SALVATELO!"
"Sentito Padre? Io vado!!" Rispondo allegra mentre cerco di divincolarmi dalla presa di mio fratello.
Vedo mia sorella allontanarsi ma io non arretro! ... La raggiungo, le sbarro la strada e digrigno: "Se è la guerra che vuoi, guerra avrai!" la sollevo da terra, la metto in spalla e mi allontano.
Vedo mio figlio portare a spalla mia figlia e dico a gran voce: "BRAVO AUGUSTIN! TU SI CHE SEI UN VERO JARJAYES!"
"Grazie Padre! Ih ih Su su Adelaide, stai ferma!! Ah ah ah ah!" Aggiungo mentre mia sorella batte i pugni sulla mia schiena.
Il Re urla: "L'ASINO, JAMME, VIENI ACCA' E CURAME!"
"Lassonne, Maestà, non L'asino!"
"Asino o Lassone ma che mi importa! CURAME!"
Passo davanti a mio marito, vedo lu Generale portare in spalla sua sorella e dico: "Avite fatto buonno! (avete fatto bene) Nu sta bene ca na Signurina (signorina) debba vedere l'uccelletto di un uomo ca nun è suo marito!"
Augustin ribatte: "Per fortuna che c'è ancora qualcuno che in questa casa mi dà ragione!"
 
Almeno la Regina è dotata di buon senso.
 
Adelaide dall'alto risponde: "Augustin sei un despota! E Voi Maestà siete una donna all'antica!"
"Uè piccirrè, io nun so all'antica ma Vuje dovreste riservarVi da certe apparizioni!"
Lassone comincia a visitare il Re che protesta: "Carulì non tieni nulla da dire sul mio uccelletto!"
"Ferdinà ma statte zitte! ... E Vuje Lassonne facite murì (fate morire) l'uccelletto!" Concludo allegra.
"Carulì si n'Arpia!"
"Ma insomma ... volete tacere? Qui la situazione è grave!" Sbotto scocciato mentre osservo la parte lesa. E’ tutto arrossato, la pelle inizia a presentare delle bolle e a staccarsi. Alcune bolle scoppiano e sotto si deve del sangue. Qui va male, molto male!
Carolina rallenta il passo e sussurra con ironia: "Oh povero il mio Ferdinando!"
"TI HO SENTITA! ASSASSINA!!!!"
"Uè ca nu so stata io a bruciare il tuo uccelletto!"
"MA TU SI FELICE, CARULI'!!!!"
"Certo! Accussj (così) finalmente chiuderei lu cantiere!"
"E BASTA!!! LASCIATEMI LAVORARE!!!! FUORI TUTTI!!!!" Urlo, possibile che in questa casa non ci sia un poco di rispetto per le persone che lavorano? Poi osservo per bene le petit, lo tocco appena e sentenzio deciso: "E' proprio messo male!!"
"AHHHHH SALVATELO! ALTRIMENTI LA MIA VITA NU TIENE ALCUNO SCOPO!"
"Temo che dovrete lasciarlo a riposo per almeno qualche mese! Direi almeno tre o quattro! Ma adesso fatemelo medicare ... dunque vediamo ... mi serve la pomatina ... della garza .... uhm ..."
"AHHHH NOOOOOO E' FINITA! VOGLIO MURI'!"
Dall'alto dello scalone rispondo a mio marito: "E muru'!" (muori)
Prendo i miei attrezzi e inizio a medicare il re. "State fermo, Maestà. Devo medicare per bene la parte ...."
Carolina continua: "Dottò, mi raccomando, facite nu (fate un) lavoro a mestiere! Nu vurria ca (vorrei che) Ferdinando perdesse la guerra assieme a chillato puorc (quell'altro porco) del suo Compare! Ah ah ah ..."
"La guerra Maestà? Cosa intendente dire?!"
"A femmine! Quelli vanno a femmine!"
"Ahhhhh, state tranquilla Maestà. Riposo assoluto per almeno tre mesi!" Sentenzio deciso.
Mi appoggio alla feriata di legno e rispondo ironica: "Spero ca more a cussj l'uccelletto finisce di saltare di fiore in fiore! ..." tiro su lo sguardo: "San Gennà, pensateci Vuje, guidate le mani e la scienza de lu dottore. Amen!" poi faccio un finto inchino. "Signori, con permesso!"
 
 
Camogli, Liguria Abbazia di San Fruttuoso
 Risultato immagine per Camogli, Liguria Abbazia di San Fruttuoso
Elektra: “Girodelle …”
Girodelle: “Tigre …”
Elektra: “Girodelle sei una pappamolla, pensi sempre e solo ai tuoi capelli. Dovresti fare 1 monumento ad André! … L'unico compito della donna durante la gravidanza è partorire il figlio, purtroppo, ma sarebbe bello scambiarlo con voi uomini, così capirete quello che sopportiamo noi. Per il resto pulirli, lavarvi e accudirli si fa insieme, dunque legati i capelli, scendi dal tuo piedistallo, prendi esempio da André ed inizia a pulire le tue figlie.”
Girodelle: “Tigre certe cose accadono nel Vostro tempo non nel mio!”
Elektra: “E André?”
Girodelle: “Beh … lui è abituato a servire, io no! E poi le mie mani dovrebbero toccare gli escrementi e quant’altro? No, no! Non riuscirei a sopportarlo…”
Elektra: “Ma che discorsi sono?! André è nato per servire!!!!! Girodelle, tu saresti nato per essere servito? Avresti bisogno di tanti calci nel sedere.”
Girodelle: “Tigre cosa dite?!”
Elektra: “Elena scappa via da questo retrogrado di omuncolo che pensa solo ai suoi capelli.”
Elena: “Tigre, spero che Victor cambi. Io l’amoooo sniff … bouuuu …”
Girodelle: “Elena, ti prego non piangere …”
Lupen: “Conte di Girodelle invece di stare dietro alla Vostra pettinatura Vi farebbe bene a cambiare le gemelline che sono sporche, dovreste prendere esempio da André invece di fare lo schizzinoso 🤣
Girodelle: “Ma come debbo dirlo che io non ce la faccio?!”
Lupen: “Certo che Oscar è molto fortunata!”
ValeAlcazar: “Girodelle come al solito pensate a rinvigorire la Vostra chioma …”
Girodelle: “Vorrete dire, la mia povera chioma!”
Elektra: ““André tu sei bellissimo, perfetto, troppo buono e senza difetti.”
André: “Vi ringrazio ma temo che mi stiate esaltando troppo. Io non sono perfetto, ho le mie debolezze …”
Oscar: “E quali sarebbero?”
André: “Ecco … io … ”
Oscar: “Sei il marito migliore del mondo …”
 
Elektra: “Lo sappiamo tutti! Comunque cambiando discorso, sono tutti spioni a palazzo, il vecchio Generale ha insegnato bene🤣🤣🤣🤣”
 
Lupen: “Per la gioia di madame  Marrguerite è  arrivato il marito della pom pom , così  se la porta via!”
Madame pom pom: “Sniff …”
Genny Fam: “Finalmente un po' di pace per il Generale e Oscar, visto che se ne vanno Madame Pom pom e la sgalletta della cameriera …”
Madame pom pom: “Io me ne andrò senza aver posseduto il mio Generaleeeee bouuuu ….”
Armandina: “Ed io André ahhhhhh bouuuu…”
Oscar: “VIA! VIA!”
Armandina: “Siete egoista e prepotente!”
Oscar: “ARPIE MANDATELE VIAAAA …”
Aizram: “Calmati Oscar, a breve lasceranno il palazzo.”
Oscar: “Grunt …”
 
Genny Fam: “Mi spiace che se va lì Re perché era simpatico ma almeno ci sarà più spazio per voi, e meno lavoro per Giovanna.”
Ferdinando: “Avite ragione! Pure a me dispiace andare via ma il dovere chiama! Però mi sono divertito assaje. Grazie Signurì Arpia! Grazie Signora Arpia!”
Arpie. “Ma pregooooo ….”
 
Lupen: “Il nostro Generalone parte alla ricerca del prete, è sempre molto indaffarato!🤣🤣🤣
Generale: “Arpie!”
Arpie: “PRESENTE!”
Generale: “Questa volta esigo un prete vero!”
Terry: “Ma scusate, forse quei precedenti erano finti?”
Generale: “Grunt … ne voglio uno normale!”
Terry: “Ah ah ah …”
Aizram: “Terry non fare scherzi! Mi hai promesso che avremmo procurato un prete normale!”
Terry: “Uhm … si, magari un prete ladro, imbroglione, eunuco, oppure come Jean … ah ah ah …”
Generale: “NOOOOOO Mi oppongo!”
Aizram: “Questa volta sostengo il Generale!”
Generale: “Grazie Arpia!”
ValeAlzar: “Generale avete tentato di fare amicizia con Beau..”
Generale: “Io ci provo, vedremo cosa farà la bestiaccia!”
 
Aizram: “Generale siete pronto?!"
Generale: "Ehi dove volete portarmi?"
Aizram: "Andremo all'Abbazia di San Fruttuoso! Vedrete che Vi piacerà!"
Generale: "E dove si trova? Ehi niente aereo intesi?"
Terry: "Ma quale aereo!? Questa volta viaggeremo in mongolfiera!"
Aizram: "Ma no, andremo via mare! Ci servirà un battello .... ma per questa volta, in onore del generale, potremmo prendere un bel veliero! Cosa ne dici Terry?!"
Terry: "Va bene ma la prossima volta voglio viaggiare in mongolfiera."
Aizram: "Va bene .... vorrà dire che nel prossimo siparietto andremo a Mondovì, la patria delle mongolfiere! Ma ora .... forza, raggiungiamo il veliero! Generale ... capitanate Voi?!"
Generale: “Ovviamente! Io sono l'uomo!"
Aizram: "Maschilista!! Ecco cosa siete!"
Generale: "Maschi che?!"
Arpie: "MASCHILISTA!!"
Generale: "E cosa significa?! Beh ... forse meglio lasciare perdere! Forza andiamo!"
Aizram "Si si ...  andiamo! Ah, vogliamo con noi anche Alain ... sappiamo che lui ama le abbazie! Ah ah ah ah!! In quanto a Voi ... potrete pregare per il Vostro François mentre i nostri innamorati si faranno un bel bagno in mare!"
Generale: "Per me va bene!"
Aizram: "Anche per noi! Ah, Madame ovviamente farà il bagno ... in bichini! Ih ih ih!"
Terry: "Non ci penso proprio! Io non faccio il bagno in Aprile, fa ancora freddo! Generale, fatelo voi il bagno!"
Aizram: "Ma no, io intendevo Madame Marguerite, non Madame Arpia!"
Marguerite: "Io?! No, no ... che lo faccia Augustin!"
Aizram: "Uhm .... potremmo .... in fondo se vuole il suo François ... dovrà pure guadagnarselo!"
Generale: "COSA?!! Ma che dite?"
Aizram: "Beh, volete avere una nipotina o un nipotino? Allora? Sta .... a Voi decidere ...."
Generale: "NO! NO! NOOO!"
Aizram: "Bene .... Terry quale nome preferisci? Una piccola Marguerite? O una Charlotte? O forse .... visto che nascerà su suolo italico ... Una bella Francesca!!!"
Terry: "Uhm ... vediamo ..."
Generale: "NOOOO ..."
Aizram: "Si si si! Allora Terry?!"
Terry: "E l'Arpia sarei io?! Ah ah ah ..."
Aizram: "Certo che si!! Allora ... partiamo?"
Terry: "SI PARTEEEEE ..."
Aizram: "Bene, Generale mi raccomando, fate attenzione ... vorremmo arrivare sane e salve, senza fare naufragio ...."
Generale: "Vorrei sopravvivere, grazie!"
Aizram: "Anche io .... ma intanto godiamoci il viaggio e diamo qualche informazione sulla destinazione? Ci pensi tu, Terry?!"
Terry: "Ah no! Sei tu il cicerone. Prego!"
Aizram: "Se proprio vuoi .... L'abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte è un luogo di culto cattolico situato nella baia omonima nel comune di Camogli, luogo detto anche Capodimonte, all'interno del parco terrestre e marino del Monte di Portofino. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Recco-Uscio-Camogli dell'arcidiocesi di Genova.

L'abbazia è dedicata a san Fruttuoso di Tarragona, vescovo e santo catalano del III secolo, le cui ceneri sono conservate presso l'abbazia, dove sarebbero state traslate a seguito dell'invasione araba della Penisola Iberica.

L'abbazia non è raggiungibile da alcuna arteria stradale, ma vi si può accedere soltanto via mare oppure percorrendo due panoramici sentieri: uno che scende dal soprastante monte di Portofino e l'altro che percorre la costa partendo dalla baia di Portofino. L'abbazia prospetta sull'antistante spiaggia balneabile.

Nella sua baia è collocata la celebre statua del Cristo degli abissi, posta nel 1954 sul fondale marino e restaurata negli anni novanta.

Dal 1983 l'abbazia fa parte dei beni architettonici del Fondo Ambiente Italiano, grazie alla donazione dei proprietari Frank e Orietta Pogson Doria Pamphilj. Periodicamente vi si svolgono concerti di musica classica e leggera e altre iniziative promosse dal FAI."
Terry: "E' stupenda, meravigliosa!"
Aizram: "Oh ...  e arrivare via mare è qualcosa di .... magico!!!"
Marguerite: "Augustin guarda che posto incantevole!"
Generale: "Marguerite .... è così romantico! Un piccolo eremo in un'insenatura ... saremmo dovuti venire da soli, tu ed io!"
Marguerite: "Hai ragione!"
Generale: "Io ho sempre ragione ... peccato che le due arpie non ci lascino mai un poco di .... intimità!"
Aizram: "Terry ... credo che la nostra creatura si stia ribellando ... dovremmo rimediare, non trovi?!"
Terry: "In che modo?"
Aizram: "Uhm ... scivolone? Preghiera per dieci ore? Uhm ... sono molto indecisa .... tu hai suggerimenti?"
Terry: "Nessuno! L'Arpia sei tu! Ih ih ih ..."
Aizram: "E sia ... allora il Generale dovrà ... prepararci il pranzo, servircelo e poi lavare le stoviglie! Cosa ne dici?!"
Terry: "Per me va bene."
Aizram: "Perfetto!!"
   
 
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