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Autore: fraanythings    14/04/2024    0 recensioni
[Un professore]
[Un professore]
Salve a tutt* 🫶
Dopo tante oneshot mi sono decisa a scrivere una piccola long su Simone e Mimmo. Simone è all'università mentre Mimmo fa il tatuatore ma ancora non si conoscono, Mimmo non ha neanche mai conosciuto Dante, anche se lavora nello studio gestito da Pantera. Si conosceranno grazie a Simone che decide di dare una seconda vita al tatuaggio che ha sul braccio.
[Il titolo della fic si riferisce alla tecnica giapponese dello "kintsugi" che si usa quando un oggetto in ceramica si rompe, lo si ripara con l’oro, poiché si è convinti che un “vaso rotto possa divenire ancora più bello di quanto già non lo fosse in origine”. Mi piaceva associare questa cosa sia al tatuaggio ma anche al personaggio di Simone che avrà una vera e propria rinascita grazie all'amore di Mimmo.]
Spero che questa idea possa piacervi 🫶
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono passate due settimane da quei messaggi di Simone e Mimmo crede davvero che non lo rivedrà più e che abbia mentito, anche se di certo non vuole arrendersi e lasciare andare la cosa così. Vuole almeno provare a conoscerlo davvero e a non soffermarsi alle apparenze. Quello che non sa è che finalmente Chicca, l'amica di Simone, si è decisa a fare il tatuaggio e che da lì a poco avrebbe ricevuto un messaggio di Simone. 
 
È tardo pomeriggio, Mimmo è senza clienti e si concede di guardare il telefono che fin'ora aveva silenzioso. Trova una notifica sulla pagina "simone.balestra ti ha inviato un messaggio" e inizia a sorridere a trentadue denti. 
Proprio quella mattina sembrava rassegnato all'idea che probabilmente Simone mentiva e che, se voleva conoscerlo, doveva iniziare lui a fare qualche passo. 
Apre la notifica e inizia a leggere:
 
"Ciao Mimmo, spero che tu stia bene. Volevo solo dirti che finalmente la mia amica si è decisa per il tatuaggio. Dimmi tu quando puoi darle un appuntamento così le riferisco"
 
"Ciao Simò, io sto bene e spero anche tu. Ah, benissimo! Allora, ho controllato l'agenda e posso farla venire tra tre giorni, giovedì alle 17. Va bene?"
 
"Va benissimo, allora ci vediamo giovedì"
 
"Perché vieni anche tu?"
 
"Certo, so dov'è lo studio e lei vuole che stia con lei"
 
"Ah, bene dai. Sono contento, a giovedì"
 
"A giovedì" 
 
Mimmo gli ha appena scritto "sono contento". Cioè Mimmo è contento perché rivedrà lui? Onestamente non ci crede, non è possibile eppure dopo questo scambio di messaggi rimane immobile a sorridere finché un rumore non lo distrae. 
Mimmo, dal canto suo, sorride per tutta la giornata e anche dopo a casa. Ha invitato a cena Pantera, ovviamente nessuno dei due ha cucinato e stanno aspettando le pizze. 
 
"Mimmù ma che è sto sorriso?"
"Mi ha scritto Simone, giovedì viene con una sua amica che deve farsi un tatuaggio"
 
"Cioè abbiamo un appuntamento nuovo e tu me lo dici così?"
"Si, scusa, mi so scordato di avvisarti"
 
"E ci credo, guarda come stai messo per un messaggio"
"Ma comunque scusa, tu sei amico di Dante da una vita e sapevi che ha un figlio e non mi hai detto niente?"
 
"E che te dovevo dì? Quasi tutti gli adulti hanno figli"
"Si, ma nessuno bello e interessante come Simone"
 
"Attento che se prendi il palo farà molto male in fronte"
"E madonna Gaetà quanto si pessimista. Poi ci penso"
 
"Ovviamente deduco che le farei tu il tatuaggio"
"Ovvio, così faccio pratica no?" gli chiede Mimmo facendogli l'occhiolino e Pantera sorride divertito. 
 
 
Il giovedì è arrivato, sia Mimmo che Simone non vedono l'ora di rivedersi. Ci si può innamorare di una persona in così poco tempo? A loro sta succedendo, si sentono inspiegabilmente attratti come se ci fosse una forza superiore capace di farli avvicinare e attrarre sempre di più. 
 
"Simò, ma stai più agitato de me" gli dice Chicca. 
"Hai ragione, è che non lo vedo da tanto tempo"
 
"Simò, so due settimane. Non fare il drammatico"
"Parla colei che non può stare un giorno senza di Luna"
 
"Ti sbagli, ci sono stare benissimo"
"Ma se stavi a piagnucolare che oggi non poteva venire con te"
 
"Questo è un po' vero però due persone che ti accompagnano per un semplice tatuaggio non so un po' imbarazzanti?"
"In effetti hai ragione" dice Simone ridendo. 
 
"E poi se tu quello che voleva venì, non fà l'altruista"
"Touche" le fa Simone e Chicca sorride soddisfatta. 
 
 
"Buonasera" fa Mimmo, tutto sorridente, appena li vede entrare. 
"Ciao Mimmo, lei è Chicca" dice Simone con lo stesso sorriso. 
 
"Piacere" fa lei. 
"Piacere, Mimmo" e mentre lo dice sorride ancora. Chicca inizia davvero a pensare che Simone non stesse scherzando mica quando ha detto che "sorride sempre". 
 
"Seguitemi" fa Mimmo e li porta nello studio dell'altra volta. 
 
Chicca ha scelto da sola un tatuaggio, ispirato alla fioritura dei ciliegi in Giappone. 
 
"Complimenti, è un bellissima scelta e i colori sono stupendi" dice Mimmo. 
"Grazie, un giorno spero di vederli dal vivo ma per ora mi accontento del tatuaggio" e Mimmo le sorride annuendo.
 
"Dove lo facciamo?"
"Stavo a pensà sul polso magari in un quadrato. Non vorrei una cosa troppo grande ma che venga colorata di rosa proprio come il colore della fioritura" 
"Si, adesso magari ti faccio uno schizzo ma credo di aver capito" fa Mimmo. 
 
Simone si intromette. 
"Mimmo devi sapere che pure Chicca ama molto il disegno e sta studiando all'accademia delle belle arti"
 
"Wa che bello, allora qualche volta devi farmi vedere qualche tuo disegno" si rivolge a Chicca. 
"Ma non sono niente di che e poi comunque la mia aspirazione rimane quella di creare quadri"
 
"In questo paese è molto difficile ma te lo auguro, mal che vada fai la tatuatrice anche tu" riprende a parlare Mimmo. 
"Grazie, sei gentile" gli risponde Chicca con un sorriso. 
 
"Così ti piace?" le chiede Mimmo dopo aver finito il suo schizzo.
"È perfetto, proprio come lo volevo io"
"Allora vado"
 
Simone e Mimmo, mentre lui tatua, si lanciano occhiate imbarazzanti. Simone crede, anzi è sicuro, di avere le guancie rosse e se Mimmo continua a guardarlo in quel modo non pensa uscirà con le sue gambe da quello studio. 
 
"Da quando vi conoscete?" chiede poi Mimmo a Simone e Chicca. 
"Dal liceo ma prima non ci potevamo vedere molto, solo negli ultimi anni del liceo ci siamo ritrovati"
"Confermo" dice Simone.
 
"Che poi davvero, non mi aspettavo mica di diventare così amica di Simone" esclama Chicca.
"Perché?" chiede divertito Mimmo. 
 
"Perché al liceo con quell'aria da secchione mi stava un po' sul cazzo e poi eravamo gelosi l'uno dell'altra" dice lei. 
"Sappi che la cosa era reciproca cara" risponde Simone, quasi interrompendola.
 
"Ah, in effetti Simone l'aria da super studioso ce l'ha" dice Mimmo facendogli la radiografia mentre pronuncia quella frase con un sorrisetto beffardo. Simone, nel frattempo, si è immobilizzato e non riesce più a connettere il suo cervello. 
 
"Come mai eravate gelosi l'uno dell'altro?" parla di nuovo Mimmo, troppo curioso di sapere. 
 
"Simò, lo posso dire?" chiede Chicca. 
"Simò, ci sei?" chiede di nuovo, vedendo l'amico non rispondere. 
 
"Si, scusami" dice lui, ancora piacevolmente scosso dal fatto che Mimmo lo ha guardato dalla testa ai piedi con quell'espressione. 
 
"Ci piaceva la stessa persona" poi se ne esce Simone, senza dare il tempo di spiegarsi a Chicca. Chicca lo guarda con aria confusa ma poi capisce e gli rivolge un piccolo sorriso comprensivo. 
 
"Cose che capitano al liceo" risponde con un tono più divertito Mimmo. Simone è tentato di rispondergli "non c'è un cazzo da ridere" ma non lo fa, cosa ne sa effettivamente Mimmo della vita di Simone? Niente, appunto.
"Tu comunque non sei di qua" dice Chicca. 
"No, sono di Napoli ma ormai vivo a Roma da diversi anni" fa Mimmo. 
 
"E ti piace Roma?" chiede poi Simone. 
"Tantissimo, anche se comunque il mio cuore rimane a Napoli però sta città è fantastica" risponde entusiasta Mimmo, con gli occhi quasi che gli brillano. Simone pensa che è bellissimo vederlo emozionato per queste piccole cose. E pensa anche che inizia ad essere imbarazzante stare così per una persona che ha visto solo tre volte.
 
"Roma è Roma" risponde Chicca con un accento fortissimo.
"Marò che bello il vostro accento" fa Mimmo sorridendo mentre Simone si annota mentalmente che a Mimmo piace l'accento romano. Perfetto. 
 
"Comunque tu mi stai molto simpatica" dice Mimmo a Chicca. 
"Oh ma grazie, anche tu sei un tipo interessante" fa Chicca. 
 
"Grazie per la considerazione" risponde Simone guardando tutti e due con un'espressione offesa ma molto finta. 
 
"Ma..." inizia a parlare Mimmo, che lo ha preso sul serio ma viene interrotto subito da Chicca che gli risponde:
"Ma quanto sei permaloso Simò" con un tono scherzoso. 
Mimmo capisce e inizia a ridere anche lui, alternando lo sguardo tra Chicca e Simone. 
 
Dopo quaranta minuti tra chiacchiere e risate, il tatuaggio è finito. Chicca ne rimane affascinata e non riesce a smettere di sorridere per quanto è contenta, il colore rosa che richiama i ciliegi è fatto veramente bene e anche Mimmo, vedendola così felice, quasi si commuove. 
Soprattutto pensando che lui fino a cinque anni fa stava in carcere e ora invece sta costruendo il suo futuro con un lavoro che ama. Cerca di riprendersi dai suoi pensieri e di prestare attenzione ai suoi clienti, o amici? 
 
"Non sai quanto sono felice di vedere che ti piaccia così tanto" dice Mimmo. 
"È veramente bellissimo" si intromette Simone.
Mimmo lo guarda e lo ringrazia, arrossendo un pochino. Simone lo trova adorabile. 
 
"Dire che mi piace è riduttivo, sappi che verrò ancora qui a tuatuarmi" dice Chicca. 
"Quando vuoi, io ti aspetto" risponde grato Mimmo. 
 
"Guarda che non sta scherzando, lei si farebbe tutto il corpo pieno di tatuaggi" dice Simone rivolgendosi a Mimmo. 
"Nessun problema così fatturiamo" risponde Mimmo scherzando e infatti Simone ride seguito da Chicca.
 
Dopo cinque minuti e il pagamento Mimmo li accompagna alla porta. 
 
"Ragazzi, è stato un vero piacere passare del tempo con voi" dice Mimmo sulla soglia della porta.
"Anche per noi" dicono entrambi, quasi insieme, ed escono rivolgendo un sorriso a Mimmo che ricambia all'istante. 
 
 
"Simò, avevi proprio ragione, è bravissimo"
"Si, pensare che fa sto mesterie da poco"
 
"Farà grandi cose allora, io comunque ci tornerò davvero"
"E se ti serve un accompagnatore posso venire io" 
 
"Guarda spero che almeno pe quando me ne farò un altro voi due starete già insieme così almeno posso avere qualche sconto"
"Ruffiana"
 
"Senti chi parla, mi hai fatto fare un tatuaggio solo per vedere la tua cotta"
"Non mi pento di nulla e poi hai visto Chi?"
 
"Che dovevo vedè Simò?"
"Mi ha guardato spesso, non hai visto?"
 
"Si, a volte alzava lo sguardo in effetti ma può darsi che stava a fissà il soffitto"
"Scema"
 
"Comunque hai ragione a dire che è molto bello e che ha dei bei occhi"
"Hai visto?" 
 
"Ho visto Simò, gli occhi li ho anche io eh"
"Lo voglio conoscere"
 
"Mi pare già bello propenso, no?"
"Dici?"
 
"Dico, sembra davvero che tu gli stia simpatico"
"Un modo in effetti devo trovarlo, non posso mica andare allo studio ogni due per tre"
 
"Ecco, sennò sembri uno stalker"
"Qualcosa mi inventerò"
 
"Mi dispiace che stasera non possiamo stare insieme ma Luna non può venire"
"Ma tranquilla Chi, siamo stati insieme tutto il pomeriggio"
 
"Ci vediamo domani o dopo domani allora?" chiede Chicca.
"Certo...
E ancora grazie" risponde Simone e Chicca si volta per fargli un sorriso prima di salire in casa. 
 
 
Simone dopo cena sale in camera ma non riesce a smettere di pensare a quel lasso di tempo che ha passato con Mimmo. Vorrebbe fare qualcosa per conoscerlo ma si sente troppo impacciato, anche perché sa già che non gli basterebbe averlo come amico. Per distrarsi accende il pc e decide di guardare una delle nuove puntate di "primo appuntamento", quel programma è il suo guilty pleasure. 
 
Mimmo, invece, stasera si concede il solito Kebab con biretta insieme a Pantera. Hanno chiuso alle 20 e nessuno dei due ha voglia di cucinare, anche se si trattasse di roba da cuocere in microonde. 
 
"Allora, com'è andata con l'amica di Simone?" chiede Pantera, che era assente quando c'erano loro in studio. 
"È andata molto bene e ho amato fare questo tatuaggio" risponde entusiasta Mimmo. 
 
"Cosa ha fatto?" 
"Praticamente ha voluto, in un piccolo riquadro, la fioritura dei ciliegi in Giappone quindi ho usato anche molto colore. È stato troppo bello, t'ho giuro"
 
"Sentirti così appassionato è molto bello, magari fossi ancora io così"
"Ma che dici Gaetà che tu sei ancora nu leone" 
 
"Ma prima o poi abbandonerò la nave e so già che tu sarai un degno sostituto"
"E ja, mica sei così vecchio"
 
"Non ancora ma tu sei già sulla strada buona per rubarmi il lavoro, ragazzì" dice Pantera con tono sarcastico.
"Ti ho già sottratto due clienti" risponde Mimmo con lo stesso tono. 
 
"E con Simone com'è andata?" chiede Pantera e per poco Mimmo non si strozza con la birra.
"Non è che abbiamo avuto modo di parlare però è stato carino, anche molto simpatico più delle altre volte"
"Magari sarà stata la presenza dall'amica a tranquillizzarlo"
"Si, penso di si perché mi sembra un tipo un poco timido. Poi ad un certo punto hanno detto che prima non si sopportavano perché gli piaceva la stessa persona"
 
"Ah ma quindi proprio un confessionale" dice Pantera. 
"Si, ma almeno non siamo stati in silenzio"
 
"Sarebbe stato comunque impossibile con te vicino, sei troppo logorroico" dice Pantera con tono scherzoso. 
"E ja dillo che senza di me in quello studio ci sarebbe un mortorio" 
 
"Devo concedertelo in effetti" fa infine Pantera. 
"Comunque secondo te Gaetà ma questa persona è maschio o femmina?"
 
"E lo sapevo che il tuo pensiero fisso di oggi sarebbe stato questo" 
"Ma se l'hai scoperto dieci minuti fa"
 
"E ma io ti conosco troppo bene ormai"
"Vedi che succede ad essè troppo trasparenti" sospira Mimmo. 
 
"Comunque può essere tutte e due le opzioni però posso dire che secondo me le vibes gay ce l'ha?" 
"Ma Gaetà come siamo fatti giovani con questi termini" lo sfotte Mimmo.
 
"Ao, vedi che non so un vecchio decrepito ancora e poi passo la maggior parte del mio tempo con un 25enne, è normale"
"Ti farò qualche altra lezione allora" risponde divertito Mimmo. 
 
"Magari potrei chiedere al padre anche se con Dante non usciamo da un bel po'"
"Ma che sei impazzito? Non voglio invadere così la sua privacy" 
 
"Giusto giusto e allora devi ricorrere ai social" 
"È quello che ho intenzione di fare, mal che vada costruiamo una bella amicizia, no?"
 
"Certo, così poi facciamo le uscite a quattro con Dante" 
"Wa perché no, sono curioso di conoscere questo Dante"
 
"Magari diventa tuo suocero molto presto" lo prende in giro Pantera. 
"Non mi fà illudere Gaetà"
 
Mimmo torna a casa verso le 22.15 e corre quasi subito a letto perché la stanchezza si fa sentire. Prima però si concede un ultimo giro sui social e si sente un po' un cretino quando va a cercare nell'archivio la storia in cui lo aveva taggato Simone due settimane fa. Clicca sul nome ed è deciso a seguirlo, la tachicardia inizia a farsi sentire così senza pensarci clicca sul "segui" alla velocità della luce. Un secondo dopo blocca il telefono e chiude gli occhi, in attesa di una nuova e positiva notifica. 
 
Simone è ancora davanti al pc a vedere primo appuntamento con il telefono vicino ma non vede subito la notifica perché lo ha silenzioso. 
La vede solo 10 minuti dopo quando decide di chiudere il pc e mettersi a letto, i suoi occhi dopo due ore davanti allo schermo non ce la fanno più ma qualcosa improvvisamente gli fa passare il sonno. 
 
"mimmobrunitattoo ha iniziato a seguirti"
Simone sblocca velocemente il telefono con il cuore a mille e in un secondo accetta il segui. Poi pensa che Chicca non lo ha potuto taggare perché non ha pubblicato ancora nulla sul tatuaggio e che quindi probabilmente Mimmo lo ha cercato o è andato a ritroso nelle storie della pagina dello studio solo per cercare il suo nome. 
Il suo cuore inizia ad accelerare ancora più forte di qualche secondo fa, prima di avere questa consapevolezza. 
Forse Mimmo allora non è etero, pensa tra sé e sé Simone. Il problema sarà come approcciarsi a lui adesso che non ha più scuse per andare nel suo studio, poi pensa che se Mimmo ha iniziato a seguirlo magari farà lui il primo passo? 
Simone spera di sì.
 
Mimmo si è mezzo assopito quando la notifica del cellulare lo sveglia. 
"simone.balestra ha ricambiato il follow" 
Il cuore gli si fa improvvisamente più leggero e spera di non essere sembrato un maniaco nei pensieri di Simone. 
Il passo lo ha fatto, non ha idea di cosa farà adesso però almeno è riuscito in questa piccola impresa. 
Mimmo si sente andare lo stomaco in fiamme ed è la prima volta, dopo tanto tempo, che una persona gli fa questo effetto. Se sarà bello o sofferto questo sentimento lo deciderà a data da destinarsi. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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