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Autore: Justice Gundam    15/04/2024    2 recensioni
Nella città di Biancavilla, una cittadina di campagna nel continente di Kanto, comincia la storia di Ash Ketchum, un ragazzino con l'ambizione di diventare un autentico campione di Pokemon. Con l'aiuto del suo Pokemon più fidato, un Pikachu molto particolare, Ash vivrà grandi avventure e viaggerà in varie parti del mondo per realizzare il suo sogno... ma se le cose fossero andate diversamente da quello che abbiamo vinto in tv? Riscrittura AU dell'anime e della mia saga di Pokemon.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Gary, Misty, Team Rocket | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

oooooooooo

 

Capitolo 31 - Battaglia sulla S.S. Anne, Parte 2

 

 

La battaglia con il Weezing di Milas era in pieno svoglimento, e si stava rivelando estenuante. Il comandante del Team Rocket era un allenatore esperto, e il suo Pokemon, nonostante l'aspetto sgraziato, era molto veloce e si muoveva con incredibile abilità e destrezza. Pikachu e il suo allenatore ci stavano mettendo tutta la loro abilità, ma era evidente che il Weezing dell'avversario era ad un livello superiore.

 

"Pikachu, attacca di nuovo con Tuonoshock!" esclamò Ash con tono chiaramente frustrato. Il topolino giallo si caricò per un attimo e poi scagliò una potente scarica elettrica contro il mostriciattolo fluttuante, ma quest'ultimo si mosse con uno scatto improvviso e riuscì a scansare l'attacco, che si esaurì contro un muro della grande sala.

 

"Pikachu..." Pikachu squadrò con fastidio il Pokemon avversario, quasi volesse ingiungergli di cominciare a combattere seriamente e smetterla di prenderlo in giro.

 

"Non credi che dovresti smetterla di fare l'eroe, ragazzino?" chiese Milas con un sorrisetto di sufficienza. "Hai fegato, questo non lo posso negare, ma c'è una bella differenza tra avere coraggio e non conoscere i propri limiti, e tu, marmocchio, fai parte della seconda categoria."

"Non mi fai paura, furfante!" Ash sfidò il malfattore, anche se ormai erano chiari sia la differenza di abilità tra loro due che il divario di forza tra i loro Pokemon. "Pikachu, attacca di nuovo! Prima o poi si stancherà di schivare!"

 

"Pika pika chuuuu!" Con uno squittio acuto, Pikachu si caricò di nuovo e scagliò un'altra raffica di scariche elettriche contro il nemico, che ancora una volta si rivelò un avversario scaltro. Schivò abilmente la scarica elettrica e poi, ad un cenno di Milas, si scagliò contro Pikachu.

"Weezing, Azione." ordinò il comandante del Team Rocket con estrema nonchalance. Weezing cambiò direzione a mezz'aria, esibendosi in una manovra che sembrava fisicamente impossibile, e si schiantò contro Pikachu con tutta la sua forza, facendolo cadere a terra con uno squittio acuto.

 

"Pikachu!" Ash corse ad assistere il suo Pokemon, mentre attorno a lui, Misty, Goh e i loro Pokemon facevano tutto il possibile per affrontare altre reclute del Team Rocket. Anche gli altri passeggeri e i loro Pokemon opponevano resistenza... e all'inizio avevano anche avuto un certo successo, ma ora che il fattore sorpresa era venuto meno, i malfattori stavano riprendendo in mano la situazione. 

 

Pikachu riuscì a rimettersi in piedi, ma era indebolito e barcollante, mentre il Weezing di Milas non sembrava essersi stancato neanche un po'. In effetti, sembrava quasi che stesse giocando con il suo avversario, beandosi della sua superiorità.

"Weeeee-zing!" esclamò il Pokemon fluttuante, circondato da una nube di denso fumo violaceo.

 

"Ora capisci cosa voglio dire, ragazzino?" continuò Milas. "Sei bravino come allenatore, ma non puoi sperare di battere chi ha tanta esperienza più di te. Una battaglia in Palestra o una sfida amichevole non sono la stessa cosa di una battaglia autentica, e se la tratti come se fosse una semplice gara, non farai in tempo a pentirtene. Ora, Weezing... usa il tuo attacco Fango!"

Il Weezing nemico non se lo fecedire due volte e scagliò un proiettile di fango violaceo che sfrecciò verso Pikachu con la velocità e la potenza di una pallottola. Il topolino elettrico reagì con uno squittio di sorpresa e si gettò di lato, riuscendo a non farsi travolgere in pieno, ma venendo comunque raggiunto di striscio dal proiettile di fango. L'impatto fu sufficiente a far nuovamente cadere a terra il topolino giallo, che strinse i denti e si rialzò barcollando, chiaramente sotto l'effetto del veleno.

 

"Pikachu, no!" esclamò Ash con apprensione.

"Staryu, liberati di loro!" esclamò Misty vedendo che il suo Pokemon stella marina era in difficoltà contro tre Rattata che lo avevano circondato. "Usa Rapigiro per sfuggirgli!"

Con un'esclamazione secca, Staryu eseguì un velocissimo giro su sè stesso, usando i suoi pseudopodi per colpire i nemici che le stavano attorno. I Pokemon topi squittirono stupefatti e cercarono di disperdersi, ma due di loro vennero colpiti dalle appendici rotanti e scaraventati via.


"Scorbunny, usa Braciere!" esclamò Goh, che stava avendo a che fare con un Paras che cercava di stare addosso al suo starter. Lo strano insetto-fungo saltò indietro con espressione terrorizzata e riuscì a malapena ad evitare l'attacco, che lasciò uno strato di cenere nel punto colpito. Il Pokemon coniglio, reso più audace dal colpo quasi andato a segno, si mise in guardia e sferrò un paio di calci in aria, sfidando l'avversario a farsi avanti.

"Geodude, usa Ricciolscudo, e poi un attacco Rotolamento!" Brock diede istruzioni al sasso vivente, che si chiuse a riccio e si scagliò rotolando contro alcuni Pokemon nemici, buttandoli giù come tanti birilli al bowling! Ma nel momento in cui atterrò e si rimise in guardia, Geodude venne colpito in pieno da un attacco Confusione, scagliato da uno strano Pokemon del Team Rocket - una specie di piccolo tapiro umanoide con la pancia e le gambe marroni, e la metà superiore del corpo gialla.

 

"Ottimo lavoro, Drowzee!" esclamò soddisfatta la recluta che aveva con sè quel Pokemon.

 

Charmander si difese abilmente da uno Zubat nemico, usando un attacco Braciere per abbrustolirlo e farlo cadere a terra tramortito. Ma altri Pokemon nemici si stavano avvicinando, e nella confusione, la lucertolina fiammeggiante doveva stare attenta a non colpire per sbaglio i suoi compagni. Con un'esclamazione allarmata, Charmander riuscì ad evitare per un pelo un attacco da parte di un altro Pokemon avversario - una sorta di medusa azzurra con un paio di lunghi e sottili tentacoli grigi e delle grosse sfere rosse che decoravano i lati del suo corpo. Un attacco Pistolacqua da parte del Pokemon costrinse il piccolo Pokemon Fuoco a ritirarsi, mentre altri Pokemon del Team Rocket si avvicinavano minacciosi.

 

"Accidenti a questi mocciosi..." commentò una recluta femminile. "Chi avrebbe immaginato che ci avrebbero dato così tanto fastidio?"

Un'altra recluta femminile ridacchiò malignamente. "Beh, adesso stanno capendo che non possono fare i duri con noi del Team Rocket!" affermò. "Prendete tutti i loro Pokemon, mi raccomando! Soprattutto quel Pokemon che sembra tanto un coniglio! Non solo è carino... ma i nostri capi ci daranno un extra per aver catturato un Pokemon di un altro paese!"

 

"Pikachu..." mormorò il topolino elettrico, mentre lui ed Ash cercavano di pensare ad un modo per cavarsela. Sfortunatamente, il fatto che il Weezing di Milas fosse un avversario al di là della sua portata era innegabile...

 

"Bene, Weezing! Ora metti fuori gioco quello stupido topolino giallo, e prendiamo il resto dei Pokemon di questi sciocchi." ordinò Milas. "Sono sicuro che saranno delle belle prede!"

 

"Weeeeezing!" andimò il Pokemon Veleno, e si sollevò in aria per scagliare un altro attacco Azione. Malgrado la stanchezza, Pikachu si mise in guardia e si caricò brevemente, sperando di poter almeno guadagnare un po' di tempo. Weezing prese la mira e si accinse a scendere in picchiata...

 

"Growlithe, usa Ruotafuoco!" esclamò all'improvviso la voce di un'Ufficiale Jenny. L'istante dopo, una piccola palla di fuoco si abbattè sul Pokemon di Milas, che venne colto di sorpresa e non riuscì a difendersi con efficacia, e l'attacco lo scaraventò via con un'esclamazione strozzata... mentre la "palla di fuoco" eseguiva uno spettacolare volteggio a mezz'aria e atterrava su tutte e quattro le zampe davanti a Pikachu, come se volesse difenderlo. Il Pokemon Elettro guardò con stupore e gratitudine chi lo aveva aiutato - un Pokemon simile ad un cagnolino di colore arancio con striature nere simili a quelle di una tigre. Il petto, la coda ed il ciuffo di peli sulla fronte erano di color crema, e le zampette terminavano con dei corti artigli.

 

"Grow!" esclamò il Growlithe, mentre un agente Jenny faceva irruzione nella sala accompagnata da un gruppo di allenatori. Ash e i suoi compagni restarono interdetti quando riconobbero alcuni degli uomini del Tenente Surge e li videro mandare in campo i loro Pokemon!

 

"Magnemite, esci!" esclamò una soldatessa alta e robusta dai corti capelli rossicci.

"Voltorb, facciamogli vedere chi siamo!" esclamò un omaccione di colore, mandando in campo lo strano Pokemon simile ad una Pokeball. Nel giro di pochi attimi, il Team Rocket si trovò a dover affrontare avversari di tutt'altra portata, e i loro Pokemon vennero travolti da una raffica di attacchi elettrici.

 

"Ugh... ma che diamine... come hanno fatto a seguirci?" esclamò Milas, passando dalla sicurezza alla frustrazione in pochi istanti. "Credevo che le autorità non avessero alcun sospetto su questa nave!"

"Non ci sottovalutate." affermò l'ufficiale Jenny, con al fianco il fedele Growlithe. Attorno a loro, gli uomini del Tenente Surge stavano tenendo a bada le reclute del Team Rocket, impedendo loro di catturare i Pokemon ormai esausti dei passeggeri. "Avevamo i nostri sospetti su questa nave da crociera, e abbiamo seguito i vostri movimenti da distanza di sicurezza. Non appena avete fatto scattare questa trappola, abbiamo noi fatto scattare la nostra. Arrendetevi e consegnatevi subito."

 

Milas corrugò la fronte irritato, ma tornò ben presto a sfoderare il suo sorrisetto sicuro. "Consegnarci? Mi dispiace, questo non fa parte dei nostri piani, sia a lungo che a breve termine." affermò. "E poi, si può ancora salvare qualcosa del piano originale. Weezing, usa Murodifumo per occultare la nostra fuga!"

 

"Weeeee-zing!" esclamò il Pokemon fluttuante. Spalancò le bocche come due grandi caverne e fece uscire da esse delle grandi nuvole di gas violaceo che pervase rapidamente quella sezione di stanza, irritando gli occhi e la gola dei suoi avversari, che si ritrassero tossendo e lacrimando.

"Presto, ragazzi, qui si sta mettendo male!" esclamò Milas, mentre si accingeva a guidare i suoi uomini verso la salvezza. "Raggiungiamo la sala macchine, potremo fuggire da lì!"

 

"Ricevuto, capo!" esclamò una recluta. Per quanto infastiditi all'idea di abbandonare una caccia così proficua, gli uomini del Team Rocket approfittarono dell'occultamento e della confusione per richiamare i loro combattenti e tagliare la corda.

 

"Ah, cavolo! Se la stanno filando!" esclamò Ash irritato. Agitando un braccio, il ragazzino cercò di spazzare via il fumo che lo circondava, mentre il Growlithe dell'Agente Jenny fece uno starnuto e cercò di allontanarsi dalla nube di gas irritante.

"Lasciamo perdere, non siamo noi gli unici ad aver abbordato la nave." rispose il soldato di colore, la cui Voltorb aveva appena mandato a segno un attacco Tuonoshock su un Nidoran maschio nemico e lo aveva mandato ko. "Dovunque vadano, dovranno vedersela con il Tenente. E lui non gli darà tregua, ci potete scommettere."

 

Un passeggero corse ad aprire alcune finestre, e quasi subito una rinfrescante corrente d'aria cominciò a soffiare nella stanza e a spazzare via il fumo nocivo. Ash e Pikachu presero qualche bel respiro e si sentirono già meglio, poi andarono a controllare che i loro compagni stessero bene. "Misty, Brock, Goh! State... state tutti bene, vero?" chiese, vedendo i suoi compagni sporchi di polvere e macchie di fuliggine, ma a parte quello sani e salvi.

 

"Niente è perduto. Anche i nostri Pokemon stanno bene." rispose Misty. La ragazzina si tolse un fazzoletto di tasca e lo usò per togliersi un po' di polvere violacea dal viso, e la sua Staryu spruzzò un tenue getto d'acqua in modo da lavare via la sporcizia dal resto del gruppo. Goh non se lo fece dire due volte e si lasciò innaffiare di striscio del getto d'acqua per lavarsi le braccia. "Ma che cosa sta succedendo? Come ha fatto il Team Rocket... ad architettare un piano così?"

"Hanno attirato tutti questi allenatori a bordo della S.S. Anne per poter rubare i loro Pokemon... ma come sono riusciti ad impadronirsi di un'intera nave da crociera?" chiese Goh. "Brock, tu cosa ne pensi... Brock?"

 

La domanda non ebbe risposta, in quanto Brock era rimasto lì come inebetito ad osservare l'Agente Jenny, con un inequivocabile rossore sul volto! "Ooooh, l'Agente Jenny di Aranciopoli è ancora più carina di quella di Plumbeopoli!" commentò, perso nel suo mondo. Con uno scatto da centometrista, Brock raggiunse la poliziotta dai capelli azzurri e le prese delicatamente la mano, sfoderando la sua espressione più affascinante e con tanto di mazzo di rose rosse apparso dal nulla! "Agente Jenny, posso avere l'ardire di chiederle un appuntamento, quando il suo turno è terminato?"

"Come?" chiese la poliziotta, sbattendo gli occhi confusa.

 

Misty sospirò e decise di far tornare il giovane esperto di Pokemon Roccia alla realtà... a modo suo. Allungò un braccio, prese l'orecchio di Brock pizzicandolo tra le dita e lo tirò verso di sè! L'effetto fu istantaneo, e il viso di Brock si contorse in una comica smorfia di dolore! "Ahioooooo!"

"Chiediamo scusa a nome suo, agente Jenny." affermò Misty con un sorriso commerciale. "A volte il nostro amico... può sembrare una persona sospetta!"

 

Mentre gli allenatori della Palestra di Aranciopoli provvedevano ad aiutare i passeggeri e a recuperare i Pokemon trafugati, l'agente Jenny fece una breve risata nervosa e si schiarì la voce. "Ehm, come stavo per dire... pare che il Team Rocket sia riuscito ad infiltrare diversi dei suoi agenti in varie parti di Kanto... e ho sentito dire che stanno puntando le loro ambizioni anche su Johto... Ma che riuscissero addirittura a salire su una nave da crociera e usarla per i loro piani... sono molto più pericolosi e meglio organizzati di quanto temessi!"

 

"Cavolo..." affermò Ash, mentre accoglieva nuovamente Pikachu e Charmander. La lucertolina di fuoco si guardava attorno spaesata, notando i Pokemon Elettro che gli uomini di Surge avevano usato per affrontare il Team Rocket, e sentendosi di colpo terribilmente inadeguato. Sarebbe stato in grado, lui, di tenere a bada così abilmente gli uomini del Team Rocket? Sarebbe stato abbastanza forte da proteggere l'allenatore che gli aveva salvato la vita? Se fosse rimasto a questo livello a lungo, non sarebbe stato in grado di aiutarlo...

 

"E allora... ci sono altri uomini del Team Rocket su questa nave? Magari anche quei tre che incontriamo sempre?" continuò Ash, attirando l'attenzione del resto del gruppo. Se davvero c'erano altri di quei malfattori a bordo... magari gente allo stesso livello di quel Milas... le cose avrebbero potuto davvero mettersi male per loro.

Ma l'Agente Jenny fece un cenno rassicurante. "Potete stare tranquilli. Abbiamo isolato gli uomini del Team Rocket nelle varie sezioni della S.S. Anne, e adesso il Tenente Surge si sta occupando degli avversari più pericolosi. Ma intanto... dovremmo cercare il capitano. Solo lui è in grado di ricondurre in porto questa nave."

 

"Okay. Possiamo dare una mano?" chiese Goh, mentre il suo Scorbunny si piazzava al suo fianco e faceva un cenno con la testa.

L'agente Jenny ci pensò su per un attimo, poi decise che tanto valeva accettare. "Hmm... va bene, in fondo non dovrebbe essere una questione troppo complessa." affermò. "Okay, seguitemi! Andiamo a cercarlo... credo che lo tengano ai piani di sopra, presso il ponte di comando!"  

"Okay, siamo pronti!" affermò Ash. Pikachu annuì e fece sfrigolare le guance, pronto a partire nonostante la stanchezza... e il resto degli allenatori richiamò i propri Pokemon. Growlithe abbaiò e cominciò ad annusare l'aria, poi chiamò l'agente Jenny con un paio di uggiolii e cominciò a guidare il gruppo verso il punto dove più probabilmente avrebbero trovato il capitano...

 

 

oooooooooo

 

 

Il malcapitato Petrel non se la stava esattamente passando al meglio.

 

Fino a pochi attimi prima, quando i suoi problemi non erano altri che due mocciosi che credevano di potergli tenere testa, era stato anche divertente. Ma adesso... il comandante del Team Rocket si trovava di fronte ad un avversario di tutt'altra portata - un omaccione biondo dalla pelle abbronzata con al fianco un possente Raichu!

 

"Cos'è, ce la prendiamo con i ragazzini, adesso? Veditela con un vero soldato, se sei un uomo!" esclamò il tenente Surge aggiustandosi gli occhiali da sole mentre fissava Petrel. Gli uomini del Team Rocket arretrarono impressionati quando Raichu si mise in una sorta di posa da lottatore di sumo, alzando una gamba per poi pestarla al suolo con forza, e fece sfrigolare le guance, liberando una raffica di energia statica che caricò l'aria attorno a lui.

 

"Beh... questa è una situazione... piuttosto scottante ed elettrizzante! E non volevo fare una battuta..." affermò Petrel. Il comandante del Team Rocket fece un sorriso forzato e si stropicciò la barba, e il suo Golbat svolazzò rumorosamente attorno a lui. Con uno scatto improvviso, nel tentativo di cogliere di sorpresa Raichu, il pipistrello gigante si gettò in picchiata e spalancò le fauci. "Beh, adesso te la vedi con il mio Golbat! Vai, Golbat, usa Velenodenti!"

"Gooooolbat!" stridette il pipistrello gigante. Davanti alla sua velocità, la maggior parte dei Pokemon si sarebbe trovata impreparata... ma il Raichu del tenente Surge reagì con incredibile prontezza di riflessi e saltò di lato. Le zanne velenose di Golbat si chiusero con uno schiocco a pochi centimetri dal suo fianco, e il Pokemon Veleno/Volante cercò di riprendere quota.

 

"Tutto qui? Raichu, usa un attacco Ondashock!" esclamò Surge.

Raichu aveva appena toccato terra con le zampe posteriori, che dalle sue guance si dipartì una micidiale scarica elettrica a forma di anello che si espanse attorno al Pokemon Elettro e proseguì verso il nemico con forza travolgente!

Petrel reagì a sua volta con prontezza. "Ah! Attento, Golbat! Usa Protezione!" esclamò l'ufficiale del Team Rocket. Per sua fortuna, il pipistrello gigante reagì in tempo e chiuse le ali attorno a sè come un vampiro che si avvolge nel suo mantello. Uno schermo di energia brillò attorno a lui per un attimo, e la scarica elettrica si dissipò al contatto, ma la protezione svanì a sua volta un attimo dopo aver negato l'attacco. Petrel tirò un breve sospiro di sollievo, ma non poteva certo rilassarsi - usare Protezione poteva fargli guadagnare un po' di tempo, ma l'attacco successivo sarebbe molto probabilmente andato a segno, e quello dopo ancora sicuramente.

 

Prima che il comandante del Team Rocket potesse pensare ad una tattica, Surge e il suo Raichu erano già ripartiti all'attacco. "Non male, ma sei riuscito solo a ritardare la sconfitta!" esclamò il robusto militare. "Raichu, usa di nuovo Ondashock!"

"Raichuuuu!" esclamò la versione evoluta di Pikachu. Ripetè la mossa di prima, ma questa volta scagliò un'ondata di energia elettrica che prese la forma di un cono di luce gialla crepitante che si dipartì dalla punta della coda e investì in pieno il Golbat di Petrel. Il pipistrello gigante strabuzzò comicamente gli occhi e stridette quando la scarica elettrica lo attraversò e rivelò per un attimo la forma del suo scheletro, come se fosse stato appena passato ai raggi X! La forza del colpo scaraventò via Golbat, che atterrò vicino ad un tavolo e sbattè debolmente le ali, stordito dallo shock.

 

"Ahia... qui si mette male per noi..." mormorò Petrel. "E dove sono quei tre sciocchi quando ce n'è bisogno? Non saranno mica scappati con la coda tra le gambe, vero?"

"Ehm... temo che... in questo momento quei due siano l'ultimo dei nostri problemi, comandante Petrel..." affermò una recluta mentre richiamava il suo Geodude, sconfitto da un attacco Foglielama ben assestato da parte dello Ivysaur di Trace.

 

"Sono d'accordo... credo che in questo momento, la cosa più ragionevole da fare sia levare le tende... e quei tre se la possono cavare da soli!" affermò Petrel. Il suo Golbat si era rialzato, ma l'attacco Ondashock subito lo aveva indebolito parecchio, e il comandante del Team Rocket non si faceva illusioni sulle sue possibilità.

"Vorreste svignarvela, eh?" esclamò Surge, cominciando ad avanzare verso il malfattore. "Beh, non credo che vi sarà così facile. Avete un bel po' di cose da raccontarci della vostra organizzazione, e ho l'impressione che un pezzo grosso come te sappia di più degli altri sui progetti del Team Rocket."

 

Pur intimorito dalla stazza e dalla decisione di Surge, Petrel riuscì a sfoderare un sorriso nervoso. "Credo... che in effetti sia un argomento sul quale c'è molto da dire, tenente Surge, e potrebbe anche essere molto interessante. Però... al momento non sono particolarmente interessato a parlare, quindi... Golbat, Supersuono!" affermò. Si coprì le orecchie con le mani, e il motivo apparve evidente una frazione di secondo dopo.

 

"SKREEEEEEEEE!" Il pipistrello gigante spalancò la bocca ed emise un suono agghiacciante, talmente acuto da sembrare uno spillo che penetrava nelle orecchie di chi gli stava attorno. Trace, Gary e i loro Pokemon furono costretti ad indietreggiare, e anche il tenente Surge e il suo Raichu barcollarono per l'intensità di quello stridio. Petrel e il resto del Team Rocket approfittarono di quel momento per interrompere le lotte in cui erano coinvolti, richiamare i loro Pokemon e tagliare la corda. Con un'esclamazione di disappunto, Raichu si caricò e scagliò una scarica elettrica contro il malfattore, ma nella fretta non aveva preso bene la mira, e l'attacco colpì il muro più vicino dopo essere passato a mezzo metro da Petrel.

 

"Raichu..." mormorò con disappunto il Pokemon Elettro. Il Team Rocket era riuscito a fuggire, e alcuni degli allievi di Surge stavano cercando di inseguirli, ma il Capopalestra, ancora un po' stordito per l'attacco Supersuono, si massaggiò un orecchio che ancora gli tintinnava, e richiamò i suoi uomini con un cenno.

"Restate qui, uomini. Mantenete la posizione. Potrebbe essere una trappola." affermò. "Per adesso siamo riusciti a mandarli via, e questo è già qualcosa. Qui, tra i passeggeri! State tutti bene?"

 

"Così sembra." affermò Gary, mentre cercava in qualche modo di darsi un tono ed apparire in controllo. "Grazie per l'aiuto, tenente Surge... anche se ovviamente, sono sicuro che avrei trovato un modo di cavarmela anche da solo."

"Si è visto, infatti. Te la stavi cavando molto bene quando quel tipo del Team Rocket e il uo Golbat hanno usato i nostri Pokemon per spazzare il pavimento." ironizzò Trace.

 

Gary assunse una comica espressione imbarazzata per un secondo... poi si schiarì la voce e cercò nuovamente di darsi un'aria da duro.  "Ehm... ad oggni modo..." affermò. "Grazie per l'aiuto. Adesso cosa facciamo?"

"Adesso dobbiamo fare in modo di riportare in porto questa bagnarola." rispose Surge. "Qualcuno sa dove si trova la cabina di pilotaggio?"

 

"Ai piani superiori! Credo che abbiano portato lì il capitano!" rispose un uomo vestito con l'elegante uniforme dell'equipaggio della nave. "Io ci sono stato, se volete vi posso dare una mano a cercarlo!"

"Ottimo! Hey, voi due ragazzini! Se volete potete venire con me, basta che non vi cacciate in qualche guaio!" affermò Surge, rivolto a Trace e Gary. Il ragazzo con i capelli a cresta sbattè gli occhi, un po' spiazzato dal modo in cui il Capopalestra, che pure aveva anche battuto poco tempo prima, gli si rivolgeva, ma non fece discussioni e, dopo aver richiamato i suoi Pokemon, seguì Surge e Trace verso il ponte superiore...

 

 

oooooooooo

 

 

Vicino al ponte di comando, la situazione non era per niente tranquilla... e questo, in particolare, valeva per un certo familiare terzetto di agenti del Team Rocket dalla dubbia competenza, a cui era stato assegnato il poco invidiabile compito di tenere sotto controllo i membri più importanti dell'equipaggio.

 

"Ma che accidenti sta succedendo là sotto? Non riesco più a contattare il comandante Milas e il comandante Petrel!" esclamò rabbiosamente Jessie. Dopo aver cercato inutilmente di aprire una comunicazione con i suoi superiori, la giovane agente del Team Rocket disattivò il suo comunicatore con un gesto infastidito. "Cosa sta succedendo? Perchè non ci rispondono più?"

"A questo punto, la trappola dovrebbe essere scattata!" affermò Meowth. "Ma non abbiamo ricevuto alcuna conferma!"

 

"E io sono qui che aspetto mentre quel truffatore se ne va con i miei soldi... anzi, con i nostri soldi!" si lamentò James, mentre guardava frustrato la Pokeball dorata del Magikarp che il venditore disonesto gli aveva affibbiato. "Sentite, io non ce la faccio a restare qui mentre i nostri soldi se ne vanno! Io vado a prenderlo! Voi... hm... non potete restare qui a fare la guardia?" Con aria contrita, il giovanotto dai capelli azzurri guardò verso una figura legata ed imbavagliata seduta vicino alla plancia di comando: un uomo di una certa età, con folti baffi bianchi e un'uniforme da marinaio ben tenuta malgrado non fosse più tanto nuova, che guardava il Team Rocket con uno sguardo che esprimeva al tempo stesso animosità e preoccupazione. James aveva l'impressione che il capitano li stesse pregando di liberarlo e fargli riprendere i controlli della nave, che ormai dava l'impressione di essere alla deriva.

 

"Non te ne andrai proprio in questo momento, vero, James?" lo rimbeccò Meowth. "Se te ne andassi e il vecchio lupo di mare ne approfittasse per liberarsi, non oso pensare a quanto si infurierebbe il nostro capo! Siamo qui per cercare di fare bella figura e rimediare ai nostri errori precedenti, o sbaglio?"

Il ragazzo dai capelli azzurri si quietò rapidamente e deglutì. In effetti, il motivo per cui stavano partecipando a quella missione era per recuperare il loro prestigio agli occhi di Giovanni, l'indiscusso leader del Team Rocket. Ed era stata una sua scelta - molto poco ponderata - di comprare un Magikarp da quel furfante, credendo alle sue parole. Ma l'idea di perdere i loro soldi e non poter fare nulla mentre quel venditore se la svignava era una pillola amara da inghiottire.

 

"E magari, con la ricompensa che il capo ci darà quando il lavoro sarà stato completato in maniera soddisfacente, potremmo rifarci di quello che abbiamo perso quando hai deciso di comprare quello stupido Magikarp!" continuò Jessie.

Il povero James abbassò lo sguardo come un cucciolo rattristato. "Awww... io avevo le migliori intenzioni, Jessie!"

 

"Ehm... se permettete, vorrei dire la mia, dal momento che non ho potuto fare a meno di ascoltare la conversazione..." affermò all'improvviso la voce rude del capitano della S.S. Anne. James, Jessie e Meowth guardarono di scatto verso di lui, sorpresi di vedere che il vecchio lupo di mare era riuscito a farsi cadere il fazzoletto attorno alla bocca che gli impediva di parlare. "Ho l'impressione... che si stia per scatenare una tempesta, e se la S.S. Anne ci finisse dentro, non posso garantire che rimarrà a galla! Se poteste slegare me e il mio equipaggio e permetterci di tornare alle nostre mansioni, potremmo almeno evitare la bufera."

"C-Come sarebbe a dire? Una tempesta?" esclamò Jessie, la cui espressione altezzosa si trasformò senza troppe transizioni in una di stupore e paura. Senza perdere tempo, la giovane donna fece un cenno a Meowth, che sfoderò i suoi artigli e si avvicinò al capitano legato. "Ugh... immagino che non abbiamo molta scelta. Meowth, fai come ti dice!"

 

"A questo punto, mi chiedo perchè l'abbiamo legato..." borbottò il felino. Con un sospiro, Meowth sfoderò i suoi piccoli ma taglienti artigli, e raggiunse il punto in cui il capitano era legato. Non appena gli fu vicino, Meowth estrasse i suoi piccoli ma acuti artigli e li usò per taglire le corde che lo tenevano fermo. Con un soddisfacente suono, le corde ormai inutili si sparpagliarono lì vicino, e il capitano si massaggiò i polsi indolenziti, per poi raggiungere i comandi e fare manovra per cercare di evitare la tempesta in arrivo. Meowth corse a vedere fuori e diede un'occhiata dalla finestra più vicina... e vide che in effetti il cielo si stava rannuvolando, e la superficie dell'oceano si stava increspando in maniera pericolosa. Non sarebbe passato molto tempo prima che iniziasse a piovere e a tuonare sul serio...

 

"Ehm... okay, signor capitano... ho... l'impressione che avremo veramente bisogno della sua esperienza!" miagolò Meowth. "Ho l'impressione che quei nuvoloni non vogliano dire niente di buono..."

 

Come per confermare le parole del Pokemon felino, si sentì un tremendo boato, e un fulmine lampeggiò in lontananza e si scaricò nelle acque minacciose. Con un'esclamazione di paura, il terzetto del Team Rocket si allontanò dalla finestra.

"Uuuugh! Ha... ha visto anche lei, vero, capitano? E anche voi, razza di marinaretti dei miei stivali!" si lamentò Jessie. "Qui siamo tutti sulla stessa barca, quindi se non volete che andiamo a fondo tutti quanti, sarà meglio muoverci... prima che tutti noi ci ritroviamo con l'acqua alla gola! E... e niente scherzi, perchè ai piani di sotto ci sono i nostri compagni pronti ad intervenire!" I marinai la guardarono infastiditi.

 

"Wow, Jessie, sei riuscita a fare tre riferimenti all'acqua o alle barche in una sola frase!" si complimentò James.

"Discuteremo più avanti del dubbio gusto di certe battute..." borbottò il vecchio lupo di mare, mentre i suoi uomini si rimettevano ai comandi o agli strumenti. Ma la tempesta si stava intensificando, e anche con le manovre più abili, sarebbe stato difficile evitarla ora che era quasi sopra di loro...

 

"Date ordine alla sala motori, ridurre l'alimentazione! Barra a dritta, massima inclinazione! Dobbiamo sfuggire a quella tempesta, o saremo tutti nei guai!" esclamò il capitano. Non era proprio la situazione ideale in cui trovarsi, dover governare una grossa nave da crociera con centinaia di persone a bordo che si stava avvicinando rapidamente ad una tempesta terrificante, e con un gruppo di criminali a bordo che avrebbero potuto minacciare i passeggeri in qualsiasi momento... e per giunta, tre dei loro membri più nervosi e meno competenti che si trovavano nella stessa stanza con loro. Ma il suo dovere era quello di fare sì che la nave tornasse in porto sana e salva... e lo avrebbe fatto, quali che fossero le circostanze.

 

 

oooooooooo

 

 

Un'ondata improvvisa colpì la S.S. Anne, che stava cercando di voltarsi per poter ricevere l'impatto più facilmente... e all'interno, molti dei passeggeri vennero scaraventati via dai loro posti a sedere o persero l'equilibrio, finendo distesi per terra. Anche Ash e i suoi compagni, che in quel momento stavano cercando di raggiungere il ponte superiore assieme all'Agente Jenny, si ritrovarono improvvisamente scaraventati qua e là, e si dovettero aggrappare alle prime cose che capitarono loro sotto mano per non essere sbattuti via.

 

"Aaaargh!" esclamò Ash, serrando le mani su una ringhiera mentre Pikachu si avvinghiava con tutte le sue forze alla spalla del suo allenatore. "Ma... ma che sta succedendo?"

"Accidenti... ho l'impressione che la battaglia con il Team Rocket abbia avuto delle conseguenze sulla nave..." affermò Brock. "Non riesce più a tenere il mare come faceva prima..."

L'agente Jenny si chinò in modo da mantenere meglio l'equilibrio, e controllò che il suo Growlithe stesse bene. Il Pokemon di Fuoco abbaiò un paio di volte, in modo da rassicurare la poliziotta dai capelli azzurri, e poi riprese a guidare il gruppo verso il ponte di comando, proprio mentre un tuono rimbombava nei corridoi della grande nave.

 

"Ragazzi, temo che qui si metta male..." commentò Misty allarmata. "Non dico di essere un'esperta di navigazione, ma quello che sento... credo proprio sia il rumore di una tempesta! E temo che ormai sia quasi sopra di noi!"

 

"Pikachu..." mormorò il topolino elettrico. Le sue orecchie si mossero nervosamente mentre guardava verso i muri del corridoio, e vide che le pareti stavano vibrando sotto la furia del mare.

 

L'agente Jenny si rimise in marcia. "E' peggio di quanto pensassi, allora. Presto, dobbiamo affrettarci e raggiungere la cabina di comando! Se non riusciamo a ritrovare il capitano, questa nave andràalla deriva!" esclamò. "Presto, dietro di me!"

"Accidenti, qui si mette male... AH!" affermò Goh mentre il gruppo saliva una rampa di scale. Uno scossono improvviso fece perdere l'equilibrio al ragazzino dalla pelle scura, che emise un breve grido di allarme... ma Ash estese una mano, agendo unicamente d'istinto, e gli afferrò saldamente il polso, impedendogli di cadere. "Phew... grazie, Ash! C'è mancato davvero poco..."    

 

"Di niente, figurati!" affermò il giovane allenatore di Biancavilla con un sorriso di intesa, aiutando Goh a rimettersi in piedi. "Presto adesso! Manca poco ormai alla sala comandi!"

 

In effetti, salita quella breve rampa di scale, l'agente Jenny, Growlithe e il gruppo di Ash si trovarono davanti una porta elettronica, tenuta sigillata da un congegno elettronico. Senza perdere tempo, l'agente Jenny prese una carta magnetica da una tasca dell'uniforme e la passò nel lettore a fianco della porta, che si aprì con un sibilo e un acuto suono, permettendo al gruppo di entrare.

 

"Qui agente Jenny di Aranciopoli!" esclamò la poliziotta mostrando un distintivo a forma di stella a cinque punte. Growlithe si presentò con un breve latrato, agitando la coda... e immediatamente, diversi uomini dell'equipaggio rivolsero alla poliziotta tutta la loro attenzione... e tra essi, Ash e i suoi compagni riconobbero tre volti familiari, che a loro volta riconobbero loro!

 

"Aaaah! Ci sono i mocciosi!" esclamò Jessie. "Perchè me lo dovevo aspettare? Finiamo sempre per incontrarci, in qualche modo! E c'è un nuovo moccioso con voi?"

"Voi tre!" esclamò Misty, più esasperata che veramente sorpresa. "Beh, sta diventando un'abitudine! Ho l'impressione che incontrarci faccia parte dei termini di un contratto!"

 

"E questi chi sono?" chiese Goh, notando i due individui che indossavano le uniformi del Team Rocket - con l'unica differenza che quelle del ragazzo e della ragazza erano bianche con la R rossa disegnata sul petto. "Siete... siete anche voi come quei furfanti là sotto?"

"Hey! Un po' di rispetto, moccioso, che diamine!" esclamò Jessie. "Noi abbiamo dei nomi! Siamo Jessie, James e Meowth! Siamo il più famoso terzetto di cadetti del Team Rocket!"

 

Ash si mise una mano davanti alla bocca e trattenne a stento le risate... mentre Pikachu stava già sghignazzando! "Pfffft! Heheheheee... il più famoso terzetto? A me sembra che stiate diventando famosi per tutte le figuracce che state facendo!" commentò.

"Pika pikachu!" Pikachu volle precisare, con le manisui fianchi e un sorriso saccente sul muso.

"Sapete, non si può dire che abbia torto!" ammise Misty, con ulteriore scorno del terzetto di criminali imbranati.

 

"Ehm... si potrebbe pensare al problema che abbiamo in questo momento?" esclamò Brock. "Per l'esattezza, al fatto che stiamo per incappare in una tempesta... anzi, mi sa che ci siamo già dentro!"

Un fulmine cadde spaventosamente vicino alla nave da crociera e abbagliò per un istante il gruppo con la sua luce prorompente. Una poderosa ondata colpì il fianco della S.S. Anne e scosse violentemente il ponte di pilotaggio, ma per fortuna, la maggior parte dei membri dell'equuipaggio riuscirono a restare in piedi e a riprendere il loro lavoro senza difficoltà.

 

"Stiamo... stiamo per l'appunto cercando di tirare la nave fuori di qui! Anche se non credo sarà facile..." affermò il capitano. "Hey, laggiù! Così finiremo per sforzare troppo i motori! Abbassate un po' la potenza!"

"Stiamo... cercando di fare il possibile, capitano!" esclamò l'operatore. "Al momento... non riusciamo a proseguire con un regime più basso!"

 

"Accidenti... non c'è proprio niente che possiamo fare per dare una mano?" esclamò Ash, che si stava guardando attorno per capire se c'era un modo di aiutare l'equipaggio a mantenere il controllo.

L'agente Jenny scosse la testa. "A meno che tu non sappia come funzionano tutti questi congegni, la cosa migliore che possiamo fare è andarcene... o al massimo, restare qui e non interferire con le loro operazioni..."

 

"Pika?" esclamò all'improvviso Pikachu. Il Pokemon Elettro drizzò le orecchie in un'espressione allarmata, ma prima che Ash potesse chiedergli cosa stesse accadendo, qualcosa andò a schiantarsi contro la S.S. Anne con abbastanza forza da scuotere l'enorme nave da crociera e scaraventare a terra Ash, Pikachu e molti dei loro compagni! Con un'esclamazione allarmata, Ash rotolò a terra e finì per sbattere la testa contro una delle console. Un forte dolore esplose nella sua testa, e per un attimo, il giovane allenatore vide le stelle e non riuscì più a sentire o a vedere cosa gli stesse accadendo attorno, una sensazione di assoluto smarrimento, caos e sconforto che durò soltanto un paio di secondi... ma che a lui sembrò durare fin troppo a lungo. Il colpo lo aveva lasciato stordito al punto che per qualche secondo non riuscì neanche a sentire lo squittio di Pikachu che lo richiamava, nè i suoi compagni che esclamavano preoccupati il suo nome... e quando finalmente riuscì ad aprire gli occhi e a distinguere qualcosa di più che sagome indistinte, la prima cosa che vide fu il volto di Pikachu che esprimeva allarme e preoccupazione. Anche Jessie e James sembravano rammaricati di quello che era successo ad Ash.

 

"Uuuuugh..." mormorò Ash massaggiandosi la testa. Per fortuna, sembrava trattarsi di una semplice botta, e non gli aveva provocato ferite gravi. "Cavolo, ragazzi, che botta... è il mondo che gira, o sto girando io?"

"Hey! Non ti rialzare subito, Ash!" esclamò Misty, cercando di mostrarsi dura ma in realtà nascondendo - neanche tanto bene - il suo sollievo nel vedere che non si era fatto niente di serio. "Hai preso un bel colpo, e con la testa non si scherza!"

 

"Hm... t-tranquilla, Misty... ho solo un po' di mal di testa..." affermò il ragazzino. "Ma... che diamine è successo...?"

L'udito gli tornò giusto in tempo per sentire la frase allarmata di uno degli operatori.

 

"Capitano! Abbiamo urtato contro qualcosa! Si è aperta una falla nel settore C!" esclamò. "Stiamo imbarcando acqua!"

 

Il capitano strinse i denti in un'espressione di sgomento. Questo poteva voler dire una cosa sola... la S.S. Anne stava affondando!

  

 

oooooooooo

 

 

CONTINUA...    

 

 

Nota dell'autore: MI scuso per il tempo che ci ho messo ad aggiornare... non avevo un minimo di ispirazione. Adesso credo di avere un po' più di ispirazione, e posso riprendere a scrivere le mie storie a tempo pieno! A presto!

 

 

 

    

 

  
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