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Autore: Sasi02    21/04/2024    0 recensioni
[Storia ad OC. Interattiva su AO3.]
Dal testo:
"ed ogni volta riusciva a scamparla, proprio come il criminale che lo rappresentava.
Eppure, una giovane dedita alle regole come lei non poteva concedersi il lusso di invaghirsi, qualcuno come Duncan, un personaggio disprezzato dalla società, ma che lasciava in Courtney un seme di cattiveria che andava pian piano a germogliare.
Quel fiore crebbe alla grande."
Genere: Angst, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Altro personaggio, Courtney, Nuovo Personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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"Wawanakwa è davvero così bella?" Questi furono i pensieri di Courtney mentre si affacciava ad un tramonto mozzafiato. Ogni volta che il sole baciava il mare, tingendo il cielo di quel mistico arancione pastello, l'ispanica realizzava che la sua giornata stava giungendo al termine, che sarebbe mancato poco alla fine del proprio lavoro.
Perché il suo, come quello di tanti altri, era un lavoro. Pericoloso, ma grazie ai sacrifici umani che riprendevano ad ogni edizione, tantissimi squilibrati mentali li avrebbero supportati donando loro molti soldi per una nuova stagione.
Denaro... quella era la valuta reale della terra, non importava quanto bravo fossi culturalmente o quanta ricchezza il tuo animo possegga; essere ricchi ed ostentare i tuoi incredibili costi era la vera ricchezza.
Courtney lo notò con l'arrivo di Nichelle, poteva prendere ad esempio gli orecchini di carati che stava indossando. Più il valore aumentava, più l'oggetto che indossava avrebbe avuto un peso in più.
Gli orecchini di lusso, le collane di gucci, la macchina nuova... tutto questo possedeva un certo prezzo accompagnato da un buon peso.
Però, qualcosa come i vestiti costosi, il telefono nuovo e le scarpe di lusso erano leggeri. Leggeri poiché tutti potessero ammirare quanto potere possedesse una persona. Questo pensava lei riguardo Nichelle LaDonna, un'amazzone che poteva permettersi anche la luna, se lo avesse richiesto.

L'attrice, dal canto suo, si affiancò affacciandosi assieme all'ispanica, ovviamente anche la nicotina che accese in quel momento costava un occhio della testa.
Ispirò e aprì poi la bocca, lasciando che il fumo potesse invadere l'aria di Wawanakwa, inquinarne l'aria.
-Vedo che ti sei ripresa.- A parlare fu proprio Nichelle... lei sì che poteva permettersi la sicurezza che indossava ogni giorno.
-Sai che mi dà fastidio quando mi fumi accanto.- Courtney la squadrò ancora una volta con un cenno di stanchezza, non ebbe le forze di arrabbiarsi più di tanto che Nichelle le porse il pacco di sigarette.
-Prendine una, ti servirà.- L'ispanica si morse per un momento il labbro, stringendo la presa sulla balconata di ferro e trattenere un urlo.
-Ah, fanculo.- Veloce come il vento, Courtney ne afferrò una, lasciando poi che Nichelle l'aiutò ad accenderla.
Adesso, insieme, stavano fumando agli ultimi cenni del tramonto, inquinando insieme quell'area pulita e pura dell'isola.

-Se ci vedesse la nanerottola... scommetterei che ci darebbe fuoco.- Nichelle abbozzò ad una risatina leggera, lasciando che le ceneri ondeggiassero nell'aria. Dalla balconata in sui lei e Courtney erano affacciate, esse si sarebbero disperse sicuramente nell'aria, sparendo ad occhio umano e causare un danno alla flora.
-Sì.- Courtney non le prestò molte attenzioni, quando fumava riusciva ad essere completamente assorta dai suoi pensieri. La sigaretta l'aiutava a non pensare e liberare la mente, trasportandola nei ricordi in cui la fumò per la prima volta.
Ovviamente, chi se non Duncan le piantò quel seme. Quel piccolo seme che germogliò come un albero di tabacco. Dopo quel giorno, Courtney saliva sulla sua scaletta invisibile per raccoglierne un po' ed avvolgerci attorno la carta.
Ricordava come Duncan lo facesse anche nell'isola, quel suo sguardo da teppista riusciva a farla ribbollire di rabbia, ma al tempo stesso, come un angelo attratto da un demone, era curiosa.
Era lecito chiedersi cosa stesse provando? Forse no. Ma lei lo fece e cadde tra le braccia di Morfeo.

Nichelle in quel fulcro di pensieri rimase in silenzio, con un espressione indecifrabile a guardare la sua collega mentre la parte bianca della sigaretta andava a farsi sempre meno, man mano che le labbra carnose della trinidadiana si avvicinavano.
Sperava che non si perdesse in romanticismo o simili, sapeva per cosa veniva pagata.
Difatti la ragazza nera, dopo aver finito di fumare, si ritrasse, lanciando il mozzicone all'interno del bidone e congiungere le braccia prima di rientrare.
-Ti aspetto in sala.- Courtney quella frase la recepì, ma la sua mente, in quel loop, era proiettata da tutt'altra parte.


Courtney ci mise un po' a rientrare e quando lo fece, vide Nichelle seduta al proprio posto mentre Suzanne rubò quello di Courtney. Quest'ultima alzò gli occhi verso il soffitto, aspettandosi una mossa del genere. Sperava almeno che sapesse usare un computer.
-Bentornata! Vogliamo continuare? Devi presentarmi i miei amici. Ti sei fermata a Zachary Robinson!- Courtney si avvicinò al duetto, mentre Nichelle si distese per bene di schiena sulla propria sedia, con le braccia ancora incrociate e fissare l'ispanica con un certo interesse.
-Zachary Robinson, 18 anni, americano. Come vedi ha un occhio coperto, non è un cosplay e neanche una finzione. Lui per davvero ha perso un occhio dopo un "incidente" e questo per lui è stato un grande cambiamento di vita. In apparenza può sembrare tranquillo, ma vi assicuro che è un ragazzo pieno di sorprese.- La castana lo presentò e con maggiore energia di prima fu pronta anche per rispondere ad eventuali domande che attendeva, questa volta però sia Nichelle che Suzanne si presero il loro tempo nel guardare Zachary, sfogliando sia i fogli che guardare le foto del ragazzo sul monitor.
-I suoi occhi sono naturali?- Domandò Nichelle, fissando gli occhi rossi del ragazzo. Sembravano bruciare in qualche modo di passione e risentimento.
-Sì, è raro acquisirli naturalmente, ma Zachary è uno dei fortunati.- Dopo quella frase, Nichelle pensò a come sarebbe stato utile nel mondo del cinema.


-Chi è questa? Bridgette?- Suzanne guardò male la ragazza sul monitor, scuotendo poi le braccia. -Avevamo deciso che gli addetti alle prove sarebbero rimasti personaggi di background!!- La violacea si agitò così tanto al punto che Courtney dovette tener ferma la sedia per non lasciarla cadere. Difatti, quest'ultima la fissò un po' annoiata.
-Non è Bridgette infatti. Non lancerei mai la mia amica in pasto ai leoni.- Portò una mano sul petto come giuramento.
-Però le lasci assistere a questi orrori contro la sua volontà. Per non parlare di Gwen...- Courtney strinse i pugni appena Nichelle iniziò a parlare, quasi le salì l'istinto di saltarle addosso ed afferrarla per il collo, ma si fermò, decidendo di carezzare i capelli di Suzanne; quest'ultima notò il nervosismo dell'ispanica, lasciandosi ad un ghigno da vera stronza.
-Stavi dicendo, Courtney?- Proprio la nanetta aiutò l'ispanica a recuperare il senno, doveva ringraziare il video della concorrente che avrebbe presentato, perché il suono delle onde cominciò a rilassarla.
-Lei è Emily Fairweather, ha 20 anni e proviene dagli Stati Uniti. È vero, somiglia a Bridgette: la sua passione è surfare, durante la sua vita ha scoperto di essere vegana e la sua vita da "hippie" è iniziata. Attualmente va al college e la sua amica Fiona la ospita nel suo appartamento.- Nichelle pensò a come Délia avrebbe avuto compagnia, Emily sembrava un tipetto normale in fin dei conti.
-Oh no, una vegana...- Suzanne sbiancò per un momento, portandosi le mani al viso; adesso sarebbe stata giudicata mentre mangiava un hamburger del mcdonald!


-Meglio così, no? Ti metti un po' a dieta.- L'attrice prese in giro l'altra ragazza che iniziò a gonfiare le guance, in realtà Suzanne possedeva un fisico magro e minuto, segno che fosse stato detto per semplice cattiveria.
-Non perdiamoci in chiacchiere.- Le interruppe Courtney, lasciando che Nichelle potesse annuire.
-Già. Ho un volo per Miami a mezzanotte. Vi regalerò i biglietti per il mio nuovo film quando finiranno le riprese.-
-La smetti di parlare soltanto di te?!- La rimproverò Suzanne, tremando per la rabbia.
Courtney le ignorò. Non era una babysitter.
Il led mostrò una ragazza bella e ben vestita, cosa che distrasse Suzanne nuovamente, lasciando che l'invidia la domasse.
-Lei è Kendall Macleod, 21 anni, è australiana ed ha ucciso per sbaglio la sua fidanzata. Una storia tragica...- Courtney venne interrotta dalle risate di Suzanne, così come Nichelle che cercò di trattenersi. Che cavolo, riuscivano a rimanere serie per un momento? Non stava presentando le selezioni per Miss Europa.
-Bella e scema quindi? Guarda, mi sta bene non invidiarla. Preferisco essere carina che bella, ma scema.-
-La sua famiglia lavora nelle pompe funebri. Quindi, non sottovalutarla, ha visto tanti cadaveri quanti ne abbiamo massacrati noi.- Quella frase portò Suzanne alla riflessione, la diciannovenne tentò di capire cosa ci fosse di uguale nel trovare un cadavere già bello che andato ad una persona a cui avresti assistito la perdita della sua anima.
-Potrebbe andarci contro, ma sarà colei che si prenderà cura dei corpi, quindi? Cosa farà, li metterà in fila e si prenderà cura di loro come delle bambole?- Nichelle iniziò a teorizzare, curiosamente contenta. Avrebbe tenuto Kendall sott'occhio.


-I prossimi due sono Annie Lihardt e Joel Smith. Hanno 18 anni e vivono a Toronto.- Il monitor presentò una coppietta felice che desiderava iscriversi a Total Drama per provare nuove esperienze e rafforzare il proprio legame.
A quanto pareva, entrambi volevano propagandare il messaggio di amore sotto ogni fronte ed aspetto.
-Ooh, le coppie vanno forte su Total Drama. Non ne abbiamo mai avuta una dall'inizio- E se lo diceva lei, Nichelle LaDonna, regina di Hollywood, nessuno poteva darle torto.
Ovviamente Suzanne lo fece.
-Guardate come sono felici e smielati! Non capisco cosa ci trovi di bello in un cesso otturato come quello!- Esclamò incattività, rossa dalla gelosia.
-Non importa, sono curiosa di sapere quanto dureranno. Se il loro amore sarà così forte da non dubitare dell'altro.- Courtney li fissò interessata, magari uno di loro avrebbe trovato l'idol della salvezza e l'altro avrebbe vinto? Sarebbero stati carini anche in prigione, con l'agonia che li avrebbe distrutti dall'interno.

-Questo qui è interessante.- Courtney alzò un sopracciglio, alzando volontariamente la sua voce affinché quelle due potessero ascoltarla nel migliore dei modi.
-Lui è Air Gittsburg, una persona non binaria. Ha 18 anni e vive in America-
-Che fighi quei tatuaggi!- Esclamò felicemente Suzanne, concentrandosi sulle forme raffigurate sul braccio che rappresentavano degli uccelli, il sole e un bel cielo. Sembrava quasi che avesse chiesto a Picasso un dipinto.
-Ha stile, non c'è che dire.- Per una volta la ragazza nera concordò con la più bassa del terzetto, anche i suoi stilisti si sarebbero complimentati con Air.
-È un forte credente e rappresentante del gruppo religioso degli Amish. Ha passato un brutto periodo della sua vita fino a quando non ha incontrato una persona che gli ha salvato la vita. In quel preciso istante, ha deciso di cancellare il vecchio sè e ribattezzarsi con il nome che state leggendo.- Ci fu un silenzio iniziale, nessuno decise di parlare e non era mai successo. Forse, qualcuno stava prendendo in considerazione la scelta di Air. Chissà se sarebbe accorso qualcuno a salvarle da quella catastrofe.

-Oddio, una giapponese, adesso inizierà a parlare da rincretinita come l'ultima che abbiamo avuto! Ho dovuto sopportarla per ben tre settimane, l'avrei ammazzata alla prima!- Suzanne si portò le mani tra i capelli quando i suoi occhi videro una nipponica dai lunghi capelli biondo fragola con delle ciocche rosa. Era praticamente vestita come una vera e propria nipponica, solo dall'aspetto si poteva intuire quanto fosse fiera di rientrare nella generazione giapponese.
Quello che risaltava all'occhio era la manica che rappresentava i fiori di Sakura, ma non era l'unica cosa...
-L-La sua gamba è meccanica?!- Nichelle fu sconvolta e arrabbiata; chi aveva permesso di ferire i loro concorrenti prima che entrassero?!
-È così sicura e coraggiosa! Mi piace! L'ammazzo!- Suzanne alzò le braccia gioiendo, le bastava soltanto segarle l'altra gamba e il gioco era fatto!
-Ve lo dirò ragazze: lei, Hanabi Yorusora, 19 anni, sarà la Regina nel mio campo di scacchi.- Nichelle e Suzanne si fecero curiose, fissando con altrettanta curiosità la conduttrice. -È una ragazza molto forte ed ha perso in battaglia quella gamba, ma ne è uscita viva e più forte di prima. Lei è una vera e propria guerriera.- A quelle parole Suzanne si esibì in uno "tsk", mentre Nichelle, che stava leggendo la storia della ragazza, pensò che un film sulla sua vita avrebbe incassato sicuramente.

-Ma non è la sola ad aver perso qualcosa.- Courtney girò la pagina con il mouse, mostrando un ragazzo nero dai capelli corvini e occhi affilati ambrati, accompagnati però da un sorriso docile quando tra le mani aveva le sue pozioni. Indossava un camice da scienziato e anche dallo sfondo si poteva intuire che quella fosse la sua professione.
La foto sarebbe sembrata normale se non fosse una delle braccia del ragazzo fosse meccanica.
-Oddio, se dico qualcosa mi bannano.- Suzanne preferì rimanere in silenzio, congiungendo gli indici tra loro e pensare a come il cast di quest'edizione fosse scadente. Che divertimento c'era se si presentavano con pezzi mancanti?
-Presentacelo.- Nichelle parve affascinata da quell'uomo, se non addirittura attratta.
-Lui è Nathan Ryker, ragazzo ventenne proveniente dal Canada. Non mostra facilmente le proprie emozioni e preferisce la logica a qualsiasi altro tipo di approccio. Stranamente, sembra cambiare umore quando prova a fare esperimenti, diventa più allegro. Infondo, per quanto un umano si sforzi, è inevitabile che tutti proviamo dei sentimenti.- L'ispanica sospirò, eh già, erano proprio i sentimenti a rendere gli umani deboli e irragionevoli. Le emozioni rendevano fragili le persone, scatenando guerre di qualsiasi tipo, che fossero sociali o letterali. Un mondo privo di emozioni sarebbe stato un mondo perfetto, sarebbero diventati umani assolutamente completi.
-Come ha perso il braccio?- Domandò Nichelle, di contraccambio Courtney la fissò con un sorrisetto.
-Ti pare che devo dire tutto io? Guardati la stagione.- Non fu la risposta che la bionda si aspettava, ma supponeva che andasse bene così.


Ancora imbronciata, Nichelle poggio una mano sulla propria guancia, fissando quel monitor che come ogni anno riceveva le giuste attenzioni. Se solo potesse parlare, si sarebbe sentito lusingato nel ricevere le sue di attenzioni tra tutte.
-Forza ragazze, siamo agli sgoccioli.- Courtney provò a non lasciare che le due giovani si annoiassero, le presentazioni potevano risultare ripetitive e monotone per alcuni.
Lo schermo mostrò immediatamente una ragazza nera con dei lunghi capelli neri raccolti in delle trecce. Dal suo aspetto autoritario e sicuro, Nichelle pensò che questa, insieme a Yuji, sarebbe diventata un'altra piantagrane.
-Lei è Shannie Williams, ventunenne afro-americana. È una paladina della giustizia ed è ribelle nel sangue, fiera di innalzare la bandiera della lgbtqa+ e proteggere tutte le minoranze anche al costo di tagliarsi un braccio od una gamba.- Ironicamente Courtney pensò proprio ad Hanabi e Nathan con quella frase.
-Che bello, ci sarà il gay pride quest'anno! Io da ragazza etero li supporto! E voi?- Suzanne le guardò incuriosite, inclinandosi di tanto in tanto con la sedia.
-Ti sembra il momento?- Rispose Nichelle, attaccando di nuovo briga, così come Courtney si portò una mano sulla fronte esasperata.
-Sei per caso omofoba? Nichelle!?- Suzanne fece finta di sentirsi ferita, chiudendo gli occhi teatralmente e concedersi un attimo di riflessione.
L'attrice, dal canto suo la ignorò nuovamente.
-Anche lei come Ronaldo è una DJ. Probabilmente passeranno alle mani solo perché Ronaldo non la sopporterà.- Teorizzò Courtney, andando poi a chiudere la foto di Shannie.

-Aspetta, e lui? Non lo presenti, Manuel Dark?- Suzanne fu furba e riprese il modulo; all'interno di esso ne vide ben due, con nomi diversi, ma con lo stesso cognome. La violacea sembrò confusa al riguardo, lasciando che Courtney potesse nascondere un piccolo sorrisetto.
-Ah, lui... sì, è un partecipante. È un soggetto particolare. Manuel Dark, 16 anni, il più piccolo del cast. Credimi, non ci deluderà.- Courtney si chinò verso Suzanne, avvicinandosi al suo orecchio e sussurrarle una determinata frase. -Fai attenzione durante la notte. Chiudi la porta a chiave.- Fu inquietante apposta, normalmente una persona normale avrebbe rabbrividito, sentito la pelle d'oca su tutto il corpo e fuggire appena possibile.
Suzanne, invece, formò un vero e proprio sorriso da pazza.
-Bhe, ci sono tutti. Manchi solo tu, Suzanne. Presentati a dovere ai tuoi spettatori. Usa quella telecamera, io lo faccio sempre quando sono alle prese con i miei film.- A parlare con tale calma e dedizione fu proprio Nichelle, la quale suggerì a Suzanne di presentarsi davanti ad una piccola telecamera.
La nanerottola scese dalla propria sedia e si avvicinò al punto indicato. Sembrava quasi che stesse fissando proprio... te.
-Piacere di conoscervi! Sono Suzanne Riccini ed ho 19 anni, vengo dal Canada e sono una ragazza particolarmente... complessa.- Ella ridacchiò come se stesse scherzando, ritornando poi a formare un espressione dolce e quasi seducente. -Quand'ero piccina ho ucciso i miei genitori e incolpato mio padre della morta di mia madre, è stato così facile ingannare la polizia. Infondo ero solo una bambina, nessuno avrebbe dubitato della sua innocenza. Sono quindi cresciuta da sola con la mia sorellina minore, Susette. Sapete... io credo molto nell'amore!- Suzanne si abbracciò da sola e il proprio viso si dipinse di un rosso scarlatto, per un momento i suoi occhi viola sembrarono ditalatarsi più del solito. -Amo i ragazzi con i capelli rossi ed amo amare! Però, sapete, non sono molto seducente. Per questo voglio uccidere tutte le sexy dello show! Sapete... potrebbero pensare di rubare la mia dolce metà... ed io non posso permettermelo... quando... quando un ragazzo è mio... è solo mio!- D'un tratto quell'espressione docile divenne violenta, il corpo della diciannovenne cominciò a tremare fino a quando non decise di prendere la sedia su cui era seduta poco prima e lanciarla contro al muro, afferrandone una zampa dopo averla distrutta e maneggiarla come arma. -Chissà se troverò l'amore della mia vita... e se egli si salverà... o, Senpai, ti proteggerò a qualsiasi costo...- Dopo questa breve scena, ci fu uno stacco.


Total Drama Bloodbath inizia ora.
   
 
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