In solitudine
Mi esercito,
perfeziono i miei sorrisi.
Ma la verità è
che ogni sera
il cuscino incontra
i miei occhi gonfi.
Le guance conoscono bene
il freddo pungente
delle gocce d'acqua
a contatto
con l’aria fredda della sera.
Il lavandino ormai ha appreso
il sopore metallico del mio sangue.
Il mio corpo ha imparato
a sopportare il dolore
soffocandolo
nelle viscere più profonde.
Poi d’un tratto
la stanchezza.
Il corpo non riesce
a sopportare più
dolore.
Chiede pietoso
riposo
e io
assecondo
le pesanti palpebre.