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Autore: Dragon mother    24/04/2024    1 recensioni
Isabella è una ragazza semplice alla quale la vita ha tolto più cose di quante gliene abbia date. La sua più grande fortuna è avere Alice come amica anche se a volte è proprio una pazzerella..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buonasera ragazze e bentrovate per un nuovo capitolo.
Con la convivenza, le cose tra i nostri piccioncini iniziano a farsi piuttosto serie.
Bella sarà in grado di mantenere il ritmo di Edward abituandosi alla sua vita e soprattutto riuscirà a far fronte a tutte le difficoltà che sicuramente incontreranno nella loro relazione?
Iniziamo questo viaggio nelle loro vite che spero vi piacerà.
Buona lettura e grazie come sempre.
 
 
 
Edward
 
 
Avere Bella finalmente a casa mia non ha davvero prezzo.
 
Il fatto che abbia accettato senza rifletterci su troppo mi fa capire che anche lei lo vuole con tutto il cuore.
 
Mentre aspetto che finisca il suo turno al ristorante, ne approfitto per studiare il mio copione.
Domani iniziano le riprese di Batman e mi sto riscoprendo davvero motivato ed elettrizzato.
Non sto riscontrando difficoltà ad immedesimarmi nella parte e la mia forma fisica è ottima grazie alle ore che dedico alla palestra.
 
Ho intenzione di richiedere subito i pass per Bella ed Alice, così potranno accedere al set quando e come vorranno.
 
Guardo l’ora e mi accorgo che è arrivato il momento di raggiungere Bella al ristorante.
Vorrei portarla fuori a cena stasera, se non è troppo stanca dalla giornata di lavoro.
 
Spingo la porta del locale e la trovo seduta al bancone che mi aspetta.
Guarda annoiata il cellulare, con il viso appoggiato ad un gomito sul legno scuro del bar.
Come attratta dai miei pensieri, si accorge della mia presenza e mi sorride.
Saluta tutti in fretta e furia e mi corre incontro per abbracciarmi.
 
“Mi sei mancato tanto” borbotta allacciandomi le braccia intorno al collo.
Le mie finiscono intorno ai suoi fianchi.
“Anche tu amore” borbotto lasciandole un lieve bacio sulla fronte.
 
Saliamo in auto e ci dirigiamo verso casa.
“Com’è andata la tua giornata?” domanda allungano una mano a cercare la mia appoggiata sul cambio.
“Bene, ho dato un’occhiata al copione studiando un po’ la parte e invece la tua” le rigiro la domanda, sperando abbia voglia di passare una serata fuori.
“Più o meno la stessa affluenza di clienti di sempre, abbastanza tranquilla se non fosse per..”
Interrompe bruscamente il flusso delle sue parole e il suo sguardo scatta verso il finestrino.
 
La cosa non mi piace e non mi piacerà ciò che mi dirà ma voglio comunque sapere che cosa stava per dirmi.
“Se non fosse per cosa, Bella?
Lo sai che puoi dirmi tutto”
Si morde il labbro, chiaro segno che è nervosa e chiaro segno che mi sta nascondendo qualcosa.
“Liam”
 
Evito di inchiodare l’auto in mezzo al traffico perché un incidente adesso non è proprio il caso.
Non so perché ma me lo sentivo che c’entrasse lui.
“Che cos’ha fatto quel simpaticissimo ragazzo?” domando ironico perché decisamente non vorrei definirlo simpatico.
“Ma niente, le solite battutine”
 
Le solite battutine.
 
Non lo sa dove vorrei infilargliele quelle sue solite battutine?
 
Credo che se non la smetterà glielo farò vedere presto.
 
“Il tipo non ha ancora capito che deve stare al suo posto.
Sarei contento di ripeterglielo e magari questa volta tirargli anche un pugno su quel muso da fighetto che si ritrova!” borbotto innervosito da lui e dalle sue battutine del cavolo.
 
Bella scoppia a ridere ed io davvero non so cosa ci trova di così divertente in tutto questo.
Le lancio un’occhiataccia che ha il solo scopo di aumentare le sue risate.
“Ok mi arrendo”
“Sei davvero carino quando fai il geloso Edward, ma non devi preoccuparti, credo di essere in grado di difendermi finchè non si tratta di uno scontro corpo a corpo”
 
Adesso sono io a ridacchiare, immaginando Bella che prende a pugni qualcuno.
“No non ne saresti capace, sei troppo buona per picchiare qualcuno anche se potresti avere la forza”
“Però un giorno, potrei insegnarti qualche mossa di autodifesa, se ti fa piacere”
 
Bella si volta stupita verso di me.
La mia ennesima proposta l’ha presa alla sprovvista ma credo che in fondo le farebbe piacere.
“Credo che potrei accettare anche questa cosa” borbotta arrossendo leggermente.
 
Ecco che riappare la Bella timida.
Chissà cosa le sta passando per quella sua bella testolina..
“Ok allora è deciso” fermo l’auto ed insieme entriamo in casa.
 
 
Bella
 
 
Sono riuscita a sistemare tutte le mie cose abbastanza in fretta.
Edward mi ha lasciato un sacco di spazio nella cabina armadio, metà del quale è rimasto vuoto.
Mi ha detto di non preoccuparmi perché ben presto verrà riempito.
A nulla sono valsi i miei tentativi di persuaderlo, informandolo che non mi servono altri vestiti costosi che sicuramente metterei una volta e poi basta.
Ma so come è fatto, è determinato come me quindi ho lasciato perdere la discussione.
 
“Che ne dici se stasera usciamo a cena, una serata romantica solo per noi due, abbiamo qualcosa di molto importante da festeggiare, l’inizio della nostra convivenza” mi dà un bacio a fior di labbra aspettando la mia risposta.
I suoi occhi vagano sul mio viso e le sue labbra sorridono per me.
Sono un po’ stanca ma non posso rifiutare una serata romantica con lui, voglio e ho bisogno di stare con lui.
 
“Mi sembra una proposta allettante” rispondo più che convinta.
Se ha pensato di uscire a cena avrà anche pensato ad un vestito per me, dato che a parte quello della cena di gala, non ne ho altri.
 
E infatti..
 
“Sperando che tu mi dicessi di sì, ti ho preso alcune cose..”
Mi spinge all’interno della cabina armadio.
Sulla panchetta al centro della stanza c'e’ una grossa scatola con un fiocco rosa.
 
“Spero ti piaccia ma di sicuro è la tua misura”
Mi sento un po’ in imbarazzo ma sono felice di questo suo premuroso gesto.
 
Quando apro, una nuvola rosa spunta fuori dalla scatola.
Le mie mani tremano mentre afferro la morbida stoffa di quello che sarà il mio vestito per la serata.
“Ti piace?”
Annuisco appena, troppo impegnata ad estrarre quello splendore e a mettermelo davanti.
“Poi ci sono anche queste” mi porge altre due scatole.
“Scarpe e borsa”
 
Ovviamente tutto perfettamente abbinato all’abito.
“Non so davvero come ringraziarti Edward”
“Non devi, perché stai con me e questo è tutto ciò che mi serve” borbotta afferrandomi una mano per baciarla.
 
Un paio d’ore più tardi, pettinata e truccata, sono praticamente pronta per uscire se non fosse per la cerniera del vestito che sembra si sia incastrata.
“Oh accidenti” sto litigando davanti allo specchio con la stessa già da qualche minuto quando sulla porta alle mie spalle compare Edward.
 
Lo osservo attraverso lo specchio ed ogni muscolo del mio corpo si blocca davanti a tanta bellezza.
“Qualcuno ha bisogno di aiuto?” mi domanda avvicinandosi con passo felpato.
 
I miei occhi sono come incantati mentre osservano la sua figura per intero.
Indossa uno smoking che sembra fatto su misura, perfetto per mostrare ogni singolo muscolo del suo corpo.
 
Con una semplice mossa chiude la cerniera e nel farlo sfiora la pelle della mia schiena.
Mille scariche di elettricità corrono attraverso le mie vene, i miei muscoli, raggiungendo ogni terminazione nervosa del mio corpo.
 
“Dio Bella, sei splendida” i nostri occhi si incatenano attraverso lo specchio, danzando tra loro.
La sua mano raggiunge la mia intrecciando le nostre dita mentre mi sorride.
“Credo che sia ora di andare, ti prendo il cappotto” e mi aiuta ad indossarlo.
 
Quando raggiungiamo il ristorante mi chiedo se non abbiamo sbagliato posto.
“Edward ma sei sicuro che..”
Lui blocca la mia domanda sul nascere, scende dall’auto, fa il giro, mi apre la portiera aiutandomi a scendere e porge le chiavi al parcheggiatore.
“Siamo esattamente nel posto in cui dobbiamo essere" il suo tono deciso ma gentile mi fa venire la pelle d’oca.
Mi tende la mano ed insieme entriamo.
 
Ci viene assegnato un tavolo un po’ appartato ed io un po’ gliene sono grata.
“Spero che tu non ce l’abbia con me ma per questa serata ho pensato a tutto io, compreso il menu, per cui dovrai fidarti di me” mi aiuta a prendere posto a tavola sistemando la mia sedia.
 
Sto per rispondergli quando un cameriere ci raggiunge per chiedere cosa desideriamo da bere.
Lascio fare ad Edward perché lui se ne intende più di me e comunque di lui mi fido ciecamente.
 
“Vorrei fare un brindisi a noi, alla fortuna che ho avuto nell’incontrarti” avvicina il suo bicchiere al mio ed entrambi tintinnano.
Poi si sporge sul tavolo, incurante degli sguardi delle persone intorno a noi e mi bacia.
“Mmh, devo dire che su di te questo vino è ancora più buono”
Il suo continuo flirtare lascia me completamente in balìa di lui.
 
Dopo il primo bicchiere di bollicine a stomaco vuoto e le varie esclamazioni di Edward, mi sento già più leggera.
 
La cena è ad un livello inaspettato, dopo un antipasto leggero ma estremamente gustoso, un risotto agli asparagi da leccarsi i baffi, ora stiamo aspettando il filet mignon e la sua salsa.
Il dolce per ora mi è sconosciuto.
 
Edward mi ha detto che deve essere una sorpresa.
 
Ha pensato bene di ordinare un’altra bottiglia di vino, rosso, da abbinare al secondo.
Io mi sto contenendo mentre lui no ma non sembra comunque subirne gli effetti.
 
Non ha mai perso occasione per allungare le mani sul tavolo oppure un piede sotto il tavolo, come a voler sempre mantenere in contatto con me, oltre a quello degli occhi che raramente è stato interrotto.
 
L’atmosfera è piacevole, parliamo di tante cose ma solo riguardanti noi e la nostra vita insieme.
 
Quando finalmente arriva il dolce, ci viene servito sotto ad una campana.
Non appena il cameriere si allontana Edward si fa più vicino e mi sussurra
“Mi sono ricordato di un ingrediente che ti piace molto ed ho pensato di inserirlo nel dolce di stasera”
 
Poi si guarda attorno con fare circospetto e aggiunge
“E poi ho scoperto che è anche afrodisiaco” e mi schiaccia un occhio.
 
La mia espressione passa dal che carino si è ricordato che cosa mi piace al ma davvero mi sta dicendo questo? in meno di tre secondi.
 
E mentre lui cerca di soffocare una risata, io cerco di non diventare ancora più rossa e di riprendermi dalle sue parole.
 
Poi, allunga una mano verso la mia campana e la alza
“Tortino al cioccolato con cuore fondente e fragole caramellate”
L’estasi è niente in confronto a ciò che i miei occhi vedono.
 
Sento già l’acquolina in bocca e tutto l’imbarazzo di prima è finito nel dimenticatoio.
 
Quando l’ultima cucchiaiata di tortino finisce, se possibile anche il mio umore sembra essere migliorato.
 
“Ti è piaciuto tutto?” mi domanda Edward regalandomi l’ennesimo sorriso della serata.
“Ogni singola cosa” borbotto sorridendo anche io.
 
Perdersi nei suoi occhi non è mai stato così dolce come adesso, che una musica leggera sta riempiendo l’atmosfera.
 
“Ti va di ballare?” mi domanda alzandosi dal suo posto per poi tendermi una mano.
L’afferro decisa, dicendo a me stessa che per nessun motivo lui potrebbe farmi cadere.
 
Mi attira a sé, stringendo il mio corpo contro il suo.
La musica soave del violino riempie il silenzio tra noi e i nostri occhi si stanno dicendo una miriade di cose.
 
Le sue mani scivolano sulla mia vita, le mie si agganciano al suo petto.
Veniamo cullati dalla musica mentre il mio capo si arrende, prendendo posto accanto al suo cuore.
 
Posso sentirlo battere, forte ma regolare.
Mi rilassa tanto da chiudere gli occhi e godermi fino in fondo il momento.
 
Dondoliamo sui nostri passi, non ci serve niente di più, con Edward che appoggia il mento tra i miei capelli.
 
La musica cambia leggermente ed entrambi torniamo occhi negli occhi.
 
Gli sorrido felice, rilassata e visibilmente innamorata ma niente di tutto questo è colpa del vino.
Sono pienamente cosciente e mi accorgo bene del momento in cui inizia a lasciare dei lievi e dolci baci su tutto il mio viso.
 
Sulla fronte, sulle tempie, sulle guance, sul mento e poi sulle labbra.
Ma questo non è un semplice bacio è molto di più.
Carico di trasporto e di amore, il nostro.
 
Sorrido sulle sue labbra appena si allontana e lui fa lo stesso.
“Che ne dici se ora continuiamo la serata a casa nostra?
Sentirgli dire casa nostra è un’emozione che non si può descrivere.
 
Annuisco e prendendomi per mano ci avviamo verso l’auto.
 
 
La mattina seguente, un profumo di caffè mi avvolge.
Mi scopro da sola nel grande letto di Edward, coperta solo da un lenzuolo.
 
I ricordi della sera precedente mi colpiscono in pieno, facendomi rivivere ogni singola sensazione, compreso il dopocena qui a casa.
 
Mi vesto velocemente e vado in cucina dove trovo il mio amore intento a prepararmi la colazione.
 
“Oh no amore mi hai battuto sul tempo, stavo venendo io da te” borbotta fintamente offeso.
Gli stampo un bacio sulle sue labbra perfette e mi siedo rubando una fragola dalla vaschetta sul tavolo davanti a lui.
 
“Non mi è piaciuto svegliarmi in un letto vuoto però poi ti ho trovato qui”
“Neanche a me ha fatto piacere lasciarti lì da sola ma devo correre sul set e non dico di essere in ritardo ma non ho molto tempo” borbotta un po’ infastidito.
“Va bene, tanto anche io devo andare.
Poi oggi passerò un po’ di tempo con Alice.
Ci troviamo qui stasera per la cena?
Potrei cucinare io” propongo felice.
“L’idea mi piace molto.
Ma ora tu fai colazione, io devo scappare.
Ti amo” borbotta prima di abbracciarmi e darmi una serie di baci su tutto il viso, proprio come la sera precedente.
“Ti amo anch’io.
Ora vai, non vorrai fare tardi il primo giorno di riprese?”
 
Mi dà un altro bacio e corre fuori di casa.
 
Poco più tardi anche io esco per cominciare la mia giornata al ristorante.
 
Ho invitato Alice a casa di Edward che adesso è anche casa mia.
Mi fa un certo effetto definirla tale, a parte i miei vestiti, di mio qui dentro non c’è praticamente nulla.
 
Appena entra, anche lei strabuzza gli occhi guardandosi attorno attenta.
“Caspita Bella, è meglio di vincere un terno al lotto!
Sono davvero contenta per te amica mia, ti meriti tutto questo” Alice si butta su di me e mi abbraccia stretta.
 
Mi chiedo come avrei fatto senza di lei in tutti questi anni.
“E poi fattelo dire, quella cosa che hai al dito è s.t.u.p.e.n.d.a.!”
Scoppiamo a ridere entrambe, felici di poter passare un po’ di tempo insieme.
 
Alice ha un cuore grande, è l’amica che tutti vorrebbero, è leale e sincera ma non manca di rimproverarti se fai qualcosa di sbagliato.
 
Beviamo il caffè, mangiamo i pasticcini che lei ha portato e ci organizziamo per andare sul set non appena i pass saranno disponibili.
 
Insieme aspettiamo l’arrivo di Edward che non tarda molto.
 
Felice di trovare Alice ancora lì, ci sventola davanti al naso una mano dalla quale pendono due cartoncini con sopra scritti i nostri nomi.
 
Entrambe saltiamo di gioia come bambine e ci abbracciamo.
“Eccoli qui.
Potrete usarli quando e come vorrete.
Avrete libero accesso sempre”
 
Perdo il conto delle volte in cui Alice ringrazia un Edward sempre più divertito dalla buffa situazione.
 
Quando Alice se ne va, io posso finalmente chiedere al mio fidanzato com’è andata la sua giornata.
Lo vedo stanco anche se il sorriso non scompare mai dalle sue labbra.
“E’ stata una giornata impegnativa.
Abbiamo lavorato molto.
Il regista è piuttosto pignolo e perfezionista ma per me non è di certo un problema” sorride iniziando a spogliarsi.
 
In mezzo al salotto.
 
“Ma che ne dici se adesso ci dedichiamo un po’ a noi?” domanda togliendosi anche la camicia e restando a torso nudo.
“Direi di cominciare con un bel bagno nell’idromassaggio” borbotta accorciando la distanza tra di noi.
 
Non me lo faccio ripetere due volte, intreccio le dita nelle sue e lo seguo, diretti dritti verso il bagno.
 
   
 
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