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Autore: Victoria73    26/04/2024    0 recensioni
Ciao a tutte dopo tanto sono qua con un altra storia spero vi piacia
parla di un segreto che bella ha tenuto con se per ann.
chissa se edward lo scoprira mai?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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capitolo 11
Buon pomerggio scusate il ritardo per il capitolo ma non riuscivo a finirlo vorei ringraziare chi segue questa storia e chi la recensita e mesa trai preferiti ringrazio raggio di luna che mi segue in questa aventura ringrazio la mia amica loverrr che mi segue e mi supporta sempre, vi lascio al capitolo

Capitolo 11
Il tempo correva rapido e Bella era sempre più inquieta, le ultime due
settimane erano trascorse in modo tranquillo anche perché Alice aveva tenuto
impegnata Rosalie nei preparativi del matrimonio, cosi da evitare che potesse
andare in ufficio.
Come previsto, Edward aveva prolungato il suo viaggio e rientrava il giorno
dopo per accogliere James che arrivava da Los Angeles. Era tutto pronto, lei
aveva lavorato alacremente: le fatture erano aggiornate e gli estratti conto
bancari registrati, le relazioni erano state preparate e tutto ciò che
sarebbe servito al nuovo amministratore per valutare le operazioni del gruppo
immobiliare.
Bella era riuscita a svolgere tutto il lavoro in pochissimo tempo, ma non era
soddisfatta del lavoro fatto e dell'obiettivo raggiunto, non riusciva a
entusiasmarsi all'idea di aver sistemato il caos che regnava in ufficio dopo la
morte di Aro.
Edward sarebbe rientrato il giorno seguente e il pensiero, e il timore che gli
suscitava sovrastava qualunque altra emozione.
Bella guardò l'orologio, era tardi doveva affrettarsi perché Robert l'aspettava al
doposcuola, e solo allora si era ricordata che Rosalie aveva lasciato una copia
dell'avviso del suo fidanzamento sulla scrivania; voleva che venisse spedito per
fax a ufficio stampa proprio quel giorno. Bella telefono alla redazione per
controllare non fosse troppo tardi e andò a preparare il fax, in quel momento
udì aprirsi la porta d'ingresso.
-Arrivo - disse pensando fosse un corriere.
Intanto compose il numero e spedi il fax.
Bella si voltò e andò a sbattere contro un uomo .
-Edward!- esclamo mentre lui stendeva le mani per evitarle di cadere .
-Non ti ho sentito.-
Lui la teneva per le spalle nonostante non esistesse più il pericolo che lei
cadesse a terra.
-Ti aspettavamo solo domani, Rosalie sarà felice di questa sorpresa.-
Lui esitò un attimo.
-E tu sei contenta, Isabella?-
Era vicino a lei, volto scurito dalla ricrescita della barba e odorava di caffè,
forse di Whisky, ma sopratutto, odorava di uomo.
Bella credette di soccombere sentendo il contatto della sua mano sulle spalle.
-Come è andato il viaggio?- gli domando.
-Non hai risposto alla mia domanda , sei contenta che sia tornato?-
Gli brillavano gli occhi, in una sfida aperta e crudele, e per tutta risposta, lei
sollevò con fierezza il mento.
-No, voglio dire, si insomma...-
-Si o no ? Un pò si e un pò no? Dimmi come è possibile? Spiegami perché
si e perché no , dove sta l'attenuante.-
Bella fece una pausa, non era nelle use intenzioni essere cosi sincera, e adesso
non sapeva come rispondere .
-Si, perché sei tornato sano e salvo.-
Che stupida!
Le parve una considerazione molto poco intelligente.
-No, perché a quanto pare ti diverti a rendermi la vita difficile.-
Almeno in quest'ultima affermazione c'era una parte di verità.
-Ti sbagli, non voglio renderti le cose difficili, sono convinto che sei bravissima
a farlo da sola.-
-Cosa?- domandò lei senza riuscire a liberarsi della stretta di lui.
-E perché mai pensi una cosa simile?-
-Perché so benissimo cosa significa in realtà la tua risposta.-
D'un tratto la sua presa si fece più gentile , e cominciò ad accarezzarle il collo,
dopo una giornata cosi stressante, un massaggio
era tutto ciò che Bella poteva mai disiderare , e involontariamente inclinò il
capo come ad accogliere quelle carezze.
-Hai paura di me , è questo il punto ... La tua mente ti dice che non
dovresti essere qui ma il tuo corpo mi vuole.-
Lei sollevò il capo di scatto.
-Sciocchezze!-
Lui non aveva smesso di massaggiarle il collo .
-Ed è cosi che ti complichi la vita, negandoti il piacere che sai che troveresti
con me.-
Aveva stretto le braccia intorno a lei e le si era avvicinato ancora di più.
-E non c'è alcun dubbio che proveresti piacere con me.-
Lei rimase a fissarlo, sapendo che aveva ragione.
Si era vero stare con lui le avrebbe dato piacere, ma quella si che era una
battaglia !
E lei doveva combattere e vincere!
Ma ormai le era impossibile combattere, avverti per primo il suo petto e si
lasciò andare all'abbraccio di lui .
Era come se tutto stesse accadendo a rallentatore: lui stava allungando il collo
verso di lei e le sue labbra erano già dischiuse, un istante dopo la sfioravano
delicatamente, e fu come una scossa violenta che suscitò in lui un gemito
profondo. Bella rispose a quel bacio lasciando che le sue labbra si fondessero
con quelle di lui, e assaporando la sua bocca mentre perdeva qualunque
cognizione della realtà. Per un attimo lui abbandonò la sua bocca per tracciare
una scia di baci lungo il suo collo, ma fu solo per un attimo, perché poi quelle
labbra calde e fameliche tornarono sulle sue con forze e con ardore.
Riconobbe in lui il ragazzo di un tempo, quello che aveva conosciuto, eppure
ora era diverso, era un uomo ed era ancora più affascinante e irresistibile...
I lunghi anni che li avevano separati evaporarono fra quei baci, liberando un
desiderio immutato e mai affievolito.
Poi, la mano di lui scivolò sotto la sua camicetta, percorse la vita e catturò il
suo fianco nel punto pronunciato, facendola trasalire.
-Isabella- mormorò lui, sfiorandole l'orecchio co la punta dei denti.
-Io ti desidero-
Quelle parole erano l'eco esatto del pensiero di lei, eppure qualcosa non
andava.
Quel bacio era eccessivo, non era più un bacio era un amplesso...
Lui la condusse verso la scrivania, la spinse contro di essa, le sollevò la gonna.
-No- sussurrò lei con voce roca.
Si ritrasse e cercò di allontanarsi, ma lui ne approfittò per afferrarle un seno.
-No! Non farlo, Edward, non è giusto.-
Allora lui si ritrasse, ma solo per un attimo.
-E giusto, invece e lo sappiamo tutti e due, ci siamo passati.-
Si chinò su di lei.
-E arrivata l'ora di smettere di opporsi.-
Lei strinse i denti.
-E sbagliato!-
Lui fece per baciarla, ma Bella voltò il capo di scatto.
-Smettila di giocare con me- la intimò lui brusco, infastidito.
-Lo vuoi quanto lo voglio io.-
Solo allora lei si girò per guardarlo nuovamente e cercò di ritrovare un tono di
voce normale.
-E Rosalie cosa vuole?-
-Non è una cosa che le riguardi, è fra me e te.-
La rabbia nella voce di lui le diede la forza che non era consapevole di
possedere. Riuscì a liberare una mano, la spinse indietro e la usò per colpire
Edward con forza in piena faccia. Lui trasalì, sembrava quasi divertito anche se
il suo sguardo era feroce. La guardò minaccioso perché era stato colto di
sorpresa, e questa era una cosa che non gli piaceva affatto.
-Come puoi dire una cosa del genere se fra due giorni ti fidanzi ufficialmente?-
Il fax emise un suono, attirando l'attenzione di Bella, gli arrivo la conferma
dell'annuncio che lei aveva mandato due minuti prima.
Di li a due giorni il fidanzamento tra Rosalie e Edward sarebbe stato ufficiale.
Per la prima volta Edward lasciò andare la presa e si spostò.
-Cosa hai detto?-
Si passò una mano nei capelli e lei ne approfittò per allontanarsi.
Doveva andarsene subito!
Si fermò giusto il tempo necessario per dare il suo annuncio
-Mi dispiace Edward , contratto o no io non resto un minuto di più in questo
posto.-
   
 
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