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Autore: Beatrux_    02/05/2024    0 recensioni
Un 'What if...' in cui Severus Piton è sopravvissuto al morso di Nagini, e deve fare i patti col mondo che prima gli ha tolto tutto quello che aveva e che voleva, e poi ha stravolto la sua realtà mettendogli in mano tutto ciò che lui non voleva: fama mondiale.
Per di più, nel giro di pochi anni, dovrà convivere con tre 'mini potter'...
In occasione dei ventisei anni dalla seconda guerra magica [02/05/2024]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Severus, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Pochi secondi... TUTTO succede in pochi secondi...
Per sedici anni aveva insegnato pozioni, ma, in pochi secondi, aveva ucciso Silente.

Per un solo anno era stato preside, ma, in pochi secondi, un serpente aveva attentato alla sua vita.

Per una vita aveva fatto il 'poliziotto cattivo' con Harry, ma, in pochi secondi, era morta la sua Lily.

Per anni aveva sognato di vedere quel giorno, il giorno in cui, finalmente, non avrebbe più dovuto fingere di stare da una parte o dall'altra, il giorno in cui la persona che aveva ucciso la sua Lily avrebbe ricevuto ciò che meritava.
Eppure, nonostante tutto, non riusciva ad essere felice... Era come se non sapesse più sorridere, si ritrovò addirittura a pensare a quando fu l'ultima volta in cui abbozzò felicità sul suo volto...
Improvvisamente, la stanza si fece silenziosa, lui teneva un panno sul collo mentre era ancora assorto tra i suoi pensieri, risvegliato dalla fastidiosa voce di Potter.

"Come si sente, professore?" Domandò Harry, fu in quel momento che Piton si addorse di star piangendo.

"Bene Potter, grazie..." Rispose Secco lui.

"Ne è sicuro professore, se ha bisogno io-" Riprese il giovane.

"No, grazie... Sto bene, Potter..." Ripetè l'uomo. Quanto avrebbe voluto dirgli che non riusciva a guardarlo negli occhi perchè il solo vedere gli occhi della sua Lily gli faceva male, dritto al cuore...

"Certo professore..." Concluse Harry, forse amareggiato, per poi allontanarsi. Piton lo guardò da dietro, se solo le cose fossero state diverse...

"Aspetta, Potter!" Lo bloccò Piton. Harry si girò, mentre l'uomo si avvicinava, porgendogli la mano... "Hai gli occhi di tua madre" Il ragazzo-che-è-sopravvissuto strinse la mano del professore di pozioni sorridendo, per la prima volta lo stava guardando negli occhi, e, per di più, gli aveva detto che assomigliava a sua madre in qualcosa... Non c'era soddisfazione maggiore di quella...



Erano passati anni da quella stretta di mano, divenuta leggendaria per tutti. Severus Piton si era dimesso dal suo incarico di preside con la semplice frase 'non me lo merito'. Rimase, però, ad Hogwarts, nonostante volesse insegnare difesa contro le arti oscure, decise di rifiutare quella cattedra per fare un favore a Lumacorno, che non desiderava altro che andare in pensione.3


Ogni tanto, si ritrovava a pensare al motivo per cui lo aveva bloccato, poteva lasciarsi alle spalle i Potter una volta per tutti e, invece, lo aveva richiamato a sè, ma perchè mai! In fondo, era grazie ad Harry se ora era famoso ovunque andasse, cosa che gli dava un tremendo fastidio.
Era ricordato da tutte le parti per aver messo la sua vita dopo quelle di tutti i maghi, di aver protetto Harry senza volere nulla in cambio, di aver saputo estraniare al mondo il suo dolore...

Nel corso degli anni, era stato invitato a matrimoni, battesimi, festività, ma mai una volta era andato.
Forse, solo una volta si era presentato, senza farsi vedere. Incredibilmente, fu il matrimonio di Ronald Weasley ed Hermione Granger. Quest'ultima lo aveva scoperto, ne era stata entusiasta, ma non disse niente, capendo che non voleva farsi vedere lì. Probabilmente, voleva capire come la 'strega più brillante della sua epoca' potesse aver sposato un Weasley, per di più Ron Weasley,


Il flusso di pensieri di Severus, venne interrotto, nuovamente, da un Potter.

"James Potter!" Esordì Minerva McGranitt, con un sorriso intrattenibile. Piton riemerse dai suoi pensieri, spalancando gli occhi, cosa che non passò inosservata a tutti.
Guardò il ragazzo come fosse un alieno, mentre si sedeva sullo sgabello. Capelli neri, occhi nocciola, sorriso smagliante e...

"GRIFONDORO!" Urlò il cappello parlante, Piton si sentì estremamente confuso. Mentre altri ragazzi contiavano a sedersi sul medesimo sgabello, lui fissava James Sirius Potter, un volto disgustato si fece strada sul suo volto.
Veramente era quello il primogenito di Harry Potter? Poi, come se non bastasse, anche Fred Weasley Jr. venne smistato in Grifondoro.
Quando Piton vide il volto compiaciuto del ragazzo quando suo cugino gli battè il cinque gli si strinse il cuore. Era per caso un deja-vu?

James Sirius e Fred Junior erano una coppia esplosiva, nel libretto delle punizioni di Piton, nel quale c'erano ancora (e soprattutto) i nomi di Fred e George, i loro nomi sorgevano come acqua da una cascata.
'James Sirius ha fatto questo, Fred Junior ha fatto quello'
Entrambi gli amici giocavano a Quidditch, ed erano modestamente bravi, Fred Junior era battitore, mentre James Sirius cercatore... Si poteva essere così simili al proprio padre? Eppure, l'unica caratteristica che Piton avrebbe tenuto di Harry, era anche l'unica che James aveva ereditato da Ginny.




Per di più, nel giro di appena due anni, un nuovo Potter si presentò alle porte di Hogwarts.. Questa volta, Severus era molto più vigile. Ovviamente, sapeva dell'esistenza del secondo nome del secondogenito di Harry, ma fingeva non saperlo.
Si poteva attribuire a un bambino un nome pieno di dolore e sofferenza? A quanto pare, il signor Potter sapeva fare anche quello.

"Albus Potter!" Urlò la preside, abbreviando il nome del ragazzo, per fortuna di Severus. Poi, però, notò quel nome così familiare, e si girò verso Piton, il quale la fissava serio. Nessuno sapeva del secondo nome di Albus.

"SERPEVERDE!" Gridò il cappello, emettendo la sua sentenza finale. Un silenzio imbarazzante si diffuse nell'aria, i Serpeverde non sapevano se esserne felici e tristi ma Scorpius Malfoy ne era entusiasta.
I nomi successi passarono veloci, Rose Granger-Weasley a Grifondoro non era palese, era molto intelligente, adatta ai Corvonero, ma, proprio come sua madre, era stata mistata fra i coraggiosi.

Severus non distolse lo sguardo un minuti dagli occhi di Albus, era la piccola copia del padre, in tutto e per tutto, se non fosse per la casata, ovviamente.

Il ragazzo era molto più timido del fratello maggiore, si faceva prendere in giro spesso, un po' per la compagnia che frequentava e un po' per non essere minimamente come i genitori, da due grifondoro un serpeverde, da due giocatori provetti di Quidditch una frana.

Durante le lezioni, Piton non riusciva a guardarlo negli occhi, ogni tanto lo scrutava, ma mai si avvicinava. Non voleva che gli fraintendessero, chissà se sapevano che aveva amato Lily, che il secondo nome di Albus non fosse un caso...

A mano a mano che gli anni passavano, Piton si ritrovò a identificarsi in Albus, e a non essere una delle persone che più lo disprezzava...




Infine, circa due anni dopo, Minerva McGranitt annunciò quello che Piton temeva più di tutto...

"Lily Potter!" Annunciò la donna, con il suo solito entusiasmo. La giovane si avvicinò al cappello, e Piton ebbe un deja-vu estremamente triste.

'Serpeverde... Serpeverde... Ti prego, Serpeverde' Si ritrovò a pensare, per poi sentire il cappello decretare l'esatto opposto... di nuovo...

"GRIFONDORO!"

Piton voleva scivolare dalla sedia, ora che era seduta, poteva osservarla meglio... Se avesse avuto gli occhi verdi, sarebbe stata la copia esatta della sua Lily...
Quando decretò il colore marrone dei suoi occhi, estremamente banale, ne rimase quasi deluso. Ma, in fondo, a lui non doveva importare.

Provò a tenersi lontano dalla giovane, a rimproverarla anche quando, effettivamente, non ce n'era bisogno.
'Signorina Potter, fuori! Potter, non vedi che è sbagliato!?'

Solo intorno al quinto anno qualcosa cambiò... La giovane quindicenne si avvicinò arrabbiata al professore.

"Posso sapere perchè ce l'ha così tanto con me...? Perchè, nonostante io non abbia fatto niente, è dal primo giorno che lei mi ha presa di mira!? Mio padre mi disse che lei era un uomo nobile e giusto, ma non credo che lo sia, visto che credo di non essere proprio l'ultima della classe nella sua materia!" Sbroccò Lily, appoggiandosi alla cattedra con le mani, furente. Piton alzò lentamente lo sguardo dalla pergamena, per incrociare quello infuriatò della ragazza.

"Sei la mia miglior allieva, Potter. Ma non è questo quello che ti ha portata in basso prima ancora di inziare." Rispose calmo il professore.

"E allora cosa... Lei odia anche James e Albus!" Piton vedeva nella giovane gli stessi atteggiamenti della sua Lily, un caratterino pepato, le braccia incrociate e gli occhi lampanti di rabbia. Questo si che era un incubo.

"Non sono cose che ti riguardano, Potter..." Provò a chiudere la discussione Piton.

"Si invece!" Severus smise di risponderle, fino al momento in cui lei non se ne andò. Allora, il professore si permise un momento di debolezza. Si mise le dita sugli occhi, per poi cominciare a piangere.

"Perchè devo sempre fare il duro... Perchè non posso semplicemente affezionarmi ai miei studenti... Perche!?" Pensò ad alta voce l'uomo. Lily si era bloccata alla porta, dunque, sentiva tutto. Fu allora che capì. Severus Piton non odiava i Potter, ma non riusciva a volergli bene per un qualche motivo. Nei giorni successivi, Lily non tornò sull'argomento col professore, ma, circa un settimana dopo, tornò nel suo ufficio.

"Professore, scusi il disturbo, ma volevo dirle che ho deciso di continuare gli studi di Pozioni dopo i G.U.F.O...." Affermò la ragazza, risoluta. Il professore la fissò, pochissime persone nella sua vita gli avevano detto una cosa del genere, ma con una tale certezza nessuno.

"Sei sicura, Potter...?" Domandò, Piton.

"Si, professore. Mi piace molto la sua materia, e trovo che approfondirla possa essere un'ottima idea!" Sorrise Lily. A quel sorriso, Severus non riuscì a non ricambiare, per la priva volta in anni, questo riuscì a farlo naturalmente, senza forzarlo.

Nel giro di poco tempo, Severus Piton cominciò ad addolcirsi con Lily, la quale si impegnò al massimo in pozioni.
Per i successivi due anni, il professore si legò sempre più alla giovane Potter, che cominciò addirittura a chiamare 'Lily'.

"Allora, prossimo studente... Lily Luna Potter... Che voti  le vogliamo dare...?" Domandò Minerva al resto del corpo docenti, i quali erano tutti tra la 'A' e la 'E'.

"Allora, Piton... lei cosa dice...?" Chiese Neville.

"Segna una 'O' per lei..." Rispose secco il professore.

"'O'!?" Ripetè la McGranitt.

"Wow... neanche Hermione ha preso 'O' in pozioni, ai suoi tempi..." Affermò Paciock, che non se l'aspettava, essendo che il voto più alto che Severus Piton avesse mai dato era stato, appunto, una A ad Hermione.


Qualche giorno dopo, uscirono i quadri, e il professor Piton stava aspettando Lily nella sua aula.

"Professore, mi spiega cosa significa una 'O' in pozioni...?" Domandò la ragazza, entrando nell'aula.

"Te lo sei meritata, Lily. Hai lavorato sodo, e trovo che non potessi scegliere persona migliore per dare la mia prima 'O'..." Rispose Piton, la ragazza a bocca aperta, Provò a dire qualcosa, ma non sapeva cosa.

"Beh, grazie..." Disse poi, seriamente colpita.

"Nulla Potter... Buon proseguimento..." Affermò Piton, per quanto avrebbe preferito dire 'Buona vita, Lily'. Questa, si allontanò, fino ad arrivare all'uscio della porta. Poi si bloccò.

"Arrivederci, Sev..."
   
 
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