Erano più o meno le sette di sera quando Leo si trovò davanti a una porta bianca dell' ospedale di Mutant Town, il quartiere vicino a Brooklyn dove vivevano dedicato ai mutanti come loro, con un mazzo di calle in una mano, due bicchieri di caffè di Starbucks e un sacchetto con una pasta ai mirtilli nell' altra, sentendosi un perfetto idiota....

Da un lato voleva scappare via veloce come il vento, senza voltarsi, andare in missione e tanti saluti.

Ma dall altro voleva finalmente rivedere quella splendida ragazza dagli occhi verdi.

Anche perché era leggermente sotto tiro.

Il leader blu sospirò alla vista delle tre civette sul comò, alias i suoi fratelli, che lo guardavano abbarbicati vicino alla finestra dell ospedale, invitandolo con grandi gesti a entrare.... Era quasi sicuro anche di aver letto sul labiale di Raf qualcosa come:"Che aspetti? Che venga Natale? Muovi il culo, per la miseria"

Bello eh avere una famiglia, pensò il leader blu ma in momenti come quelli sinceramente non voleva essere imparentato manco con se stesso

"Non puoi dire di aver perso una battaglia se non sei neanche sceso in combattimento"

Le parole del suo maestro gli risuonavano dritte in testa, non poteva Proprio fare finta di niente....

"Va bene, andiamo a perdere la battaglia con stile, coraggio...." Pensò Leo, bussando alla porta con la mano con i fiori, senza rovinarli...da dentro rispose una splendida voce di donna:

"Si? Chi è?"

"Ehm....sono il ragazzo dell' inseguimento in moto....quello con la maschera blu ...."

Un attimo di silenzio fece quasi morire d imbarazzo Leo, che già si era pentito di quell' idea, finché la stessa voce non rispose con gioia:

"Ohhhhhh! Non....posso crederci! Sei....proprio tu! Vieni, vieni! Solo sono in pigiama, spero non ti dispiaccia....."

"Oh nono, assolutamente....."

Pazzesco, è contenta di vedermi, pensò la tartaruga blu, aprendo la porta ed entrando in stanza, restando ammaliato dalla visione di Kristel sorridente seduta sulla sedia a rotelle in pigiama blu con una grossa giraffa disegnata sopra e i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle, che stava spazzolando.... anche vestita così, per Leo era sempre.la donna o la mutante per meglio dire più bella del mondo. 

"Ciao....beh,.....io ti ho portato un regalo...." E così dicendo,Leo posò il  caffè sul comodino della stanza e sporse il mazzo di fiori alla ragazza, che lo guardò commossa:

"Sono meravigliose....come hai fatto a sapere che sono le mie preferite?" Rispose Kristel, mettendo il mazzo di fiori in una bottiglia che aveva lì a disposizione, mentre Leo, seduto su una sedia vicino a lei, si grattò la testa:

"Ehm....la tua amica Lisa è la ragazza di uno dei miei fratelli, diciamo che mi ha dato un suggerimento...."

"Ma pensa te, il mondo è piccolo....beh....ehm....come ti chiami?"

"Leonardo...."

"Leonardo, bel nome....beh Leonardo, grazie, sono bellissime....  Perché hai aspettato così tanto a venire a trovarmi?"

Cazzo, diritto al punto, pensò il leader blu, che sospirò:

"Vedi....mi vergognavo molto.... è colpa mia se hai avuto quell' incidente.... E mi sentivo in colpa al pensiero che tu ora....beh...."

"Che io non cammino più?- gli disse la ragazza, sorridendo e prendendo una mano della tartaruga blu tra le sue, facendolo avvampare - Ascoltami, mi hai parlato di fratelli, quanti siete?"

"Quattro in totale, io sono il maggiore....e poi c e nostro padre, adottivo in realtà....."

A quelle parole, Kristel sospirò, guardando la finestra, da dove si vedeva una luna meravigliosa:

"Chissà che bello deve essere, avere una famiglia.....Non ho mai avuto questa fortuna, sono cresciuta in comunitá.... Purtroppo la ....ehm.... mutazione non è ciò che cercano dei genitori che vogliono adottare.... Avevo una sorella, almeno così mi sembra....lei non ha avuto la mutazione.....quindi è stata sicuramente adottata quando eravamo piccolissime.... non ricordo quasi nulla di lei, e .....talvolta mi sembra solo che sia stato un sogno....."

Leo ascoltò la dolorosa confessione della ragazza, tenendo stretta la mano di lei tra le sue, in silenzio:

"Mi dispiace...."

Kristel si strinse nelle spalle:

"Ormai .....dopo tutti questi anni da sola....ci ho fatto il callo..... Era solo per dirti che la paralisi non è la cosa peggiore che ho avuto.....

E punto due, tu non hai colpa, sono io che ho deciso di venirti dietro in moto..... Tu non mi hai costretto e sinceramente, incidente, arresto cardiaco, coma farmacologico e quant'altro, non è stata una brutta giornata, anzi....perché ho conosciuto te.... Mi sei piaciuto subito, sai?"

A quelle parole, Kristel non si accorse di essersi molto avvicinata al viso di Leo, ma nessuno dei due si spostò....Leo quasi poteva contare ogni singolo battito del cuore al pensiero di avere quella donna bellissima vicino a sé:

"Quindi.....non sei arrabbiata con me...."

"Non lo sono mai stata...."

Ecco, adesso chi lo sente Raf, pensò Leo.... Gli devo pure dare ragione!

E ne sono pure felice!

"Kristel....sono contento anche io che tu sia viva.... Quando ti ho vista ....sdraiata sull asfalto mentre ti rianimavano....ho pensato ....che era un peccato non aver preso quel caffè con te....Una sciocchezza, lo so.... Ma anche tu mi sei piaciuta subito...." Disse Leo alla ragazza che sorrise dolcemente, scostandosi una ciocca di capelli dal viso.

Bella come in tutti i miei sogni, pensò il leader blu.

Bella che ti regalerei il.mare, se potessi.

"Beh....se non ti preoccupa, uscire con me così.... Possiamo prenderlo quando vuoi...."

"Non desidero altro che uscire con te così....tanto che ho deciso di anticipare il nostro appuntamento..... Tieni, questi sono per te.... Non è zuccherato tranquilla ,anche io lo prendo amaro...."

E così dicendo, Leo passò il bicchiere di caffè caldo a Kristel che esultò:

"Wow, caffè con la panna! E la pasta con i mirtilli! Per la miseria, sei il mio uomo ideale!"

Disse la ragazza ridendo, accorgendosi però di quanto quella frase sembrava cucita su di loro.... Le loro mani si strinsero più forte, mentre le loro labbra, l uno di fronte all altra erano sempre più vicine....finché il ninja blu, allenato a sentire qualsiasi rumore, non udì distintamente alcune voci sopra la finestra della camera della ragazza molto familiari:

"La bacia! La.bacia! La baciaaaaa!!!!!!"

"Shhhhh, Micky!"

"Non parlare, cretino, altrimenti ci sente e non combina!"

Leo sospirò affettuosamente, rivolgendosi a Kristel:

"Ti spiace se chiudiamo le tapparelle?"

"No certo....ma perché?"

"Ti spiego dopo...." Rispose Leo sorridente alla ragazza che, preso un telecomando, chiuse le tapparelle, mentre da fuori partí un coro di:

"Ma noooooooo, Leooooooo!!!! Ma uffaaaaaa!!!!!" E altre rimostranze simili....

Leo scosse la testa affettuosamente, mentre Kristel scoppiò a ridere:

"Hai anche il fan club?"

"Più o meno....sono i miei fratelli..... Stavo per partire in missione con loro....li conoscerai se vuoi....."

"Assolutamente si.... Ma ora se vuoi..... Visto che tra poco lavori....."

Leo fu più che d accordo....Va bene che tra fratelli ci si sosteneva a vicenda,ci si voleva bene e ci si aiutava sempre....

Ma era la prima volta che dava un bacio a una ragazza bellissima, e voleva essere da solo con lei.