Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Yusaki    23/09/2009    7 recensioni
Avete mai sentito parlare di Cupido? Si dice che i suoi dardi possano far innamorare chiunque, anche le persone più reticenti...come un'incantesimo. Sapete che una freccia può sconvolgervi la vita?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Flaflaflaaaa…fra poco sarà il periodo delle caldarroste! Il mio cibo preferito dopo lo Yogur…no, aspettate, non fraintendete!!! Non intendevo nessun doppio senso io!!ç__ç Ecco, prima di dire altre idiozie meglio che risponda alle recensioni!!!^__^’’

 

 

Gioielle: Già, chissà cosa potrebbe combinare Cupido-chan nel corpo di Himawari-chan…X°°°  (Beh, com’è non ti fidi di me? N.d.Cupido/Perché tendi a sfuggirmi di mano con una facilità immensa!!!ç__ç’’’ n.d.Yusaki), proprio in questo capitolo entrerà in azione! Mi preoccupo, sigh! XD Il pargoletto alato tende a non ubbidire assolutamente per niente a quello che gli si dice…Aemh, in quanto ai miei tempi di pubblicazione, ormai sono un ben noto frutto amaro, come il mondo sa i miei tempi variano in concomitanza col mio lunatico umore! XD Comunque adesso siamo qui e…yogurt! *mangia entusiasticamente lo yogurt all’albicocca*

 

KawaiiSai: Hitsuzen guida le nostre vite! Supremo inevitabile! *__* Che dire, sono in debito con l’Hitsuzen per averti ricondotta qui! ^__^ Grazie come sempre per i tuoi complimenti! >///< Soprattutto in merito al colpo di scena! >///< Anche tu pensi che Cupido si comporterà da dispettoso monello? Insomma, poverino lui è così…così…si, in effetti è così! V__V/

 

Naco_chan: Cupido, agitato e fanciullesco com’è, dubito che riuscirà a restarsene buono per più di tre o quattro righe! XD Da un gran da fare, quel ragazzo…(Non trattarmi come un bambino, vuoi una freccia giù per la gola? N.d.Cupido-con-un-sorrisone-pericoloso/ O__O’’’ n.d.Yusak)…Meno male che non ti aspettavi il colpo di scena, altrimenti avrebbe perso la sua funzione di colpo di scena appunto! Doumeki-san geloso…*Corre spargendo fiori con aria sognante*

 

Yuki Ishimori: N-no c-certamente io non sono così crudele!!! *Risata nervosissima che insospettisce tutti* Un attimo che mi ricompongo per dire assieme a te…Povero Doumeki-san! T__T (Fatti coccolare Dou-san! n.d.milioni-di-persone/…no…n.d.Doumeki-che-se-la-svinga-impassibilmente) Per i lividi in fronte comincio anche io ad avere problemi, a parte il fatto che fanno male, ma poi anche l’ospedale si è stancato di avermi come cliente fissa! Mh, chissà che noi fan della coppia Dou/Wata non ci si sia incontrate qualche volta in ospedale, quando andavamo a farci curare i traumi cranici! XD Grazie per i complimenti! ^///^

 

Ayla: Si, spedizione speciale ed espressa di coccole per l’arciere dei nostri cuoriiiiiiii!!! *___* *Doumeki scappa da una folla di assatanate*. Ehy! Dou-san! Dou-saaaan! Non scappareeee!! T__T Noi volevamo solo stuprart…emh…essere gentili con teee!!! V///V/ A proposito, grazie per i tuoi complimenti! ^__^ Eh, si, devo dire che hai ragione, mi è dispiaciuto tantissimo fare assistere Doumeki-san a quelle scenette idilliache...DOU-SAN TI COCCOLIAMO NOIII!! *__*  *Orde di fan inseguono l’arciere*

 

Skadi: Faresti come lui? Chissà se le penserai così anche dopo aver letto questo capitolo…! Probabilmente si, nel caso ti eleggeremo ufficialmente Cupido II! V__V/ Pensi anche tu che Doumeki-san geloso aumenti il suo lato fascinoso di un buon 35%? *__* Dopotutto si sa, la gelosia è uno dei lati passionali dell’amore…

 

Sole_the_Kid: Si, magari la gelosia spingerà verso qualche atto inconsulto il nostro arciere! *__* O forse no, è sempre così controllato, e impassibile, e bello, e meraviglioso e, emh, dicevo che questo solo i nuovi capitoli potranno dircelo! XD Cupido ed io ringraziamo per recensione e complimenti, certo però se Wata-chan riuscisse subito ad ammettere che gli piace Doumeki-san seriamente e non a causa della freccia, ecco, come minimo mi aspetterei dei cervi danzanti fuori dalla porta di casa domani! XD

 

Gyula: Una nuova, e molto volentieri benvenuta, recensitrice! ^__^ Ti ringrazio della tua recensione positiva, e anche di aver avuto il tempo di recensire! Mi fa davvero piacere sapere che hai seguito la storia con passione sin dall’inizio. Come vedi, il nuovo capitolo è davanti a te, spero che ti appassioni come e più degli altri!! ^__^

 

Akari333: Wata-chan è sicuramente ai posti d’onore per Uke-che-si-rifiutano-di-ammettere-le-cose-ovvie! E anche il protagonista di Jujou Romantica lo è, sicuramente…come anche qualcuno delle altre due coppie! A volte sanno essere così carinamente scemi (La mia coppia preferita è la Terrorist, comunque! Shinobu-chan è una delle cose più graziose sfornate dal mondo, a mio parere! *__*)!! Questi Uke ribelli…Tornando a Doumeki-san, ma certo che avrà un bel premio, alla fine di tutto…*lancia un’occhiata maliziosa a Wata-chan, che rabbrividisce e tenta la fuga*. Ti ringrazio per la tua opera di spargere Yaoi nel mondo! Lo Yaoi fa sempre bene, il tuo è un bell’impegno, e un grazie anche per i complimenti!

 

 

Accidenti, oltre alle tante recensioni, si sono aggiunti anche nuovi recensitori! Ringrazio tutti, vecchi e nuovi, e prima di passare al capitolo devo fare un importante annuncio a tutti, che consiglio caldamente di leggere…

 

…ecco l’avvertimento che mi sento di darvi, non posso non avvertirvi che su questo capitolo grava una qualche oscura maledizione!!

I più probabili colpevoli sono…ma no, cominciamo brevemente a spiegare come è nato tutto ciò. In pratica dopo aver scritto la prima parte di questo capitolo, quella che parla, emh, di Riso al Curry (leggendo capirete!), è successo che sono stata male di stomaco per i tre giorni successivi. Sarebbe stata tutta una coincidenza, se non fosse che non esistono coincidenze, e che il fatto si è ripetuto con le altre due persone che hanno letto tal capitolo! Insomma, che sia una vendetta di Wata-chan per quello che, appunto, succede in questo chap? Che sia tutto uno scherzo di Yuuko-san? O magari di Cupido? Che sia una vendetta del riso al Curry? Non lo sappiamo! Ma insomma, prendete precauzioni, prima di leggere, mangiate cose leggere e non prendete freddo!ç__ç

Vi lascio a sfidare la sorte, sperando di non avervi troppo impaurito…ecco a voi lo scritto maledett…emh…il nuovo capitolo! Buona lettura!! *__*’’’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il curry nel riso, quel giorno, aveva un colore e una consistenza che lo facevano sembrare davvero buono, brillavano di un oro-marrone omogeneo, anche se in alcuni punti spuntavano in modo birichino pezzetti di carne e qualche chicco di riso finito nel sugo.

Era anche piccante, si rese conto Watanuki una volta che se lo fu portato alle labbra, gli bruciava la bocca. Che poi, perché aveva preso il curry piccante? A lui non piaceva il piccante!

Afferrò fra le bacchette una dose ancora più consistente di riso per lenire, con quell’insipidità collosa, il sapore troppo forte del curry. Mentre masticava teneva gli occhi fissi sul riso, studiandolo come se fosse stato una fortezza da prendere d’assalto, osservandolo con tanta intensità che si sarebbe potuto pensare avesse un qualche conto in sospeso con qualcuna delle carote sminuzzate là dentro.

Ma Watanuki doveva interessarsi al riso, per forza, in quanto l’improponibile alternativa era dover conversare (o anche solo guardare) Doumeki, con il quale Himawari stava scambiando qualche commento fra un boccone e l’altro, senza coinvolgere Watanuki proprio perché lo pensava troppo affamato per parlare, e dal modo in cui Watanuki stava aggredendo il piatto si sarebbe detta proprio l’ipotesi giusta. Forse poteva mettersi a contare i chicchi di riso…no sarebbe stato ridicolo. Gli vennero quasi le lacrime agli occhi: ma il cuoco della scuola aveva forse scaricato tutte le spezie piccanti della cucina nel suo piatto?!

Se non fosse stato così agitato avrebbe ordinato sicuramente qualcos’altro, ma quando si era ritrovato al suo turno di ordinare era ancora talmente sottosopra per lo sguardo di Doumeki che, pur di sfuggirgli, aveva puntato il dito contro la prima pietanza che si era trovato davanti, con un isterico “Quello!”, a cui persino l’inserviente aveva sussultato con aria spaventata.

Era così che (sospirò) si era ritrovato a dover inghiottire una cosa che gli stava scorticando la gola.

-Va tutto bene Watanuki-kun?- sentì giungere la domanda dalla voce di Himawari, così dolcemente preoccupata, o forse perplessa, dalle lacrime nei suoi occhi.

Watanuki si agitò per inghiottire il boccone e rimettersi su con aria allegra -Uh, ma certo Himawari-chan! è solo un po’ piccante, ma non temere, io adoro il cibo piccante!- mentì trattenendo nella gola bruciata una risata nervosa.

Rassicurata la ragazza gli sorrise e tornò a mangiare la sua tempura di verdure.

Watanuki riaffrettò gli occhi sul piatto, dove vi era ancora una buona metà del riso e sempre più curry. Deglutì, cominciava a non sentirsi più le labbra e la gola, ogni boccone successivo sarebbe stato un inferno.

Riuscì ad arrivare a finire quasi tutto quando uno strano sapore sopraggiunse nella gola martoriata; non era il sapore del curry, di nessuno degli ingredienti che ci volevano per prepararlo. Era qualcosa di amaro, si, c’era una sfumatura amara in quel piatto.

Si fermò un attimo, dando tregua alle sue papille gustative in fiamme, squadrando il curry con nuovo sospetto e antipatia, e nel farlo si portò le bacchette alle labbra con aria meditativa.

No, rifletté leccando leggermente le bacchette per risentire quel sapore, decisamente non esisteva un ingrediente amarognolo per quel tipo di curry, non così schifosamente acre almeno…

Nel tentativo di farsi venire un’idea sulla questione (cominciava a sospettare che qualcosa fosse andato a male nel riso), scrutò il tavolo scivolando inconsapevolmente con lo sguardo verso Doumeki. Si bloccò quando si ritrovò a guardarlo, e questo ricambiò l’occhiata facendolo ghiacciare.

Gli occhi di Doumeki scorsero sul suo viso per soffermarsi sulle sue labbra.

Avvampando Watanuki scostò di scatto le bacchette dalla bocca, ci mancava solo che dovesse sentirsi in imbarazzo per il fatto che stava leccando le bacchette! No, dannazione, non poteva pensare a…a…a cose da pervertiti!

Stava per nascondersi sotto il tavolo quando una fitta allo stomaco bloccò qualsiasi sua azione o meditazione.

Si portò una mano sopra la divisa, sorpreso, ma non passò che qualche secondo quando una nuova fitta gli scosse lo stomaco facendogli quasi cadere le bacchette di mano.

Fitte, fitte dolorosissime, brevi ma intense come una ferita da coltello

-Ah- si lasciò sfuggire una piccola esclamazione di dolore e confusione. Cosa era successo?!

-Watanuki-kun?!- una impensieritissima Himawari-chan mezzo si alzò dalla sedia -Che hai Watanuki-kun?-

-N-no non è nient…- fu costretto ad interrompersi quando una fitta gli mozzò il respiro, facendolo sbiancare in volto.

-Watanuki-kun!- stavolta la ragazza si precipitò da lui.

-C-credo che…il…i-l cibo fosse avariato…- riuscì a balbettare, una goccia di sudore freddo gli scivolò lungo la tempia e cadde, le cose intorno a lui diventarono confuse,  fuori fuoco, gli sembrava di vedere attraverso una nebbia bianca.

-No, Doumeki-kun, non preoccuparti, ce la faccio, lo accompagno io in infermeria- sentì dire Himawari a Doumeki, che a quanto pareva si era alzato a sua volta per prestargli aiuto. Seguì quello che pareva un breve scambio di battute e appena un istante dopo un paio di mani gentili, delicate, ma ferme ed indubbiamente femminee lo tirarono su e lo sostennero, inducendolo a camminare.

Stranamente non appena quelle dita lo toccarono si sentì meglio. Era proprio una sensazione fisica, rinfrescante, e fu in grado di camminare piuttosto bene e, una volta in corridoio, di non pesare più di tanto su Himawari-chan.

I muri bianchi passavano intorno a lui, e sembravano essere infiniti, rimasero solo i loro passi una volta che il chiacchiericcio della mensa si allontanò alle loro spalle.

Andavano piano, senza fare sforzi, sentiva ancora un gran gelo addosso, ma quei brividi parevano portare via il dolore. La sua mano scivolò via dalle stretta ossessiva sullo stomaco, la nebbia sparì.

-Va meglio, Watanuki-kun?- domandò Himawari, il suono della sua voce cristallina scostò definitivamente le nebbie del dolore del ragazzo. Si sforzò di annuire, e anche di mettere insieme un qualche tentativo di sorriso rassicurante, al che lei lo fece appoggiare delicatamente ad una parete, con l’intento di farlo riposare un attimo prima di riprendere il tragitto per l’infermeria.

Con una sopraffacente sensazione di gratitudine Watanuki lasciò che il muro sostenesse il suo peso, rabbrividendo per il calore che quella parete gli trasmetteva alla schiena; quel dolore gli aveva lasciato ancora un gran freddo addosso, e ne fu pienamente conscio quando, passando le dita sopra le braccia per scaldarle, sentì il gelo passare attraverso i vestiti. E dire che fino a pochi minuti prima gli pareva di andare a fuoco a causa di quelle fitte allo stomaco.

Himawari era sempre davanti a lui, come se stesse controllando le sue condizioni, e pian piano il sangue tornò a farsi della solita temperatura e a scorrere di nuovo caldo nelle vene inducendo Watanuki a sorridere per il sollievo, quando smise di tremare.

Più che sentirlo parve percepire l’innaturale silenzio del corridoio.

Si guardò intorno, confuso e ancora un po’ intontito, pareva che la stessa aria fosse ferma, che nessun vento soffiasse fuori, era tutto immobile in una quiete forzata neppure mitigata da qualche grido lontano.

Così come, prima ancora di vederlo, il ragazzo percepì il formarsi di uno strano sorriso sul viso di Himawari-chan.

-Mi fa piacere vedere che ti sei ripreso, Watanuki-chan- mormorò la ragazza, consapevole di avere la sua attenzione. La sua voce si fece ancora più dolce, pareva quasi il sussurro di una tenera melodia. -Sono molto, molto contenta-.

Gli occhi verdi della ragazza si socchiusero, e lei si allontanò di una frazione di centimetro per poi, semplicemente, accostare il corpo a quello dell’altro ragazzo con la leggerezza di una piuma, come timorosa di poterlo danneggiare in qualche modo.

A quell’inaspettato gesto Watanuki arrossì, abbassando lo sguardo sui suoi fluenti capelli, morbidamente ad un soffio dal suo mento, in quanto la testa della fanciulla, si era posizionata con delicatezza nell’incavo fra il collo e la spalla. Il suo cuore dette un buffo sobbalzo, ma c’era qualcosa che sembrava distrarre la sua felicità.

Quasi avesse sentito i pensieri di Watanuki, la fragile fanciulla si strinse con maggior fermezza a lui trasmettendogli tutto il soffice tepore delle sue forme adolescenziali. Le sue mani passarono in circolari e rassicuranti carezze sulla vita del ragazzo, che balbettava qualcosa di incomprensibile.

-Hi-Himawari-chan- pronunciò il suo nome con una confusione che pareva, ancora una volta, ripercuotersi nel suo stomaco con una breve fitta, di certo non dettata dal cibo avariato.

Al suono della voce incerta ed imbarazzata dell’altro, Himawari si bloccò e alzò il viso verso il suo ritrovandosi naso a naso con lui. L’espressione vagamente cupa della ragazza si mutò subito in un sorriso affascinante, sorriso che si rifletté negli occhi brillanti nel momento in cui le loro labbra quasi si sfiorarono.

-Watanuki-kun…- gli soffiò e sussurrò da quei pochi centimetri. Il suo sorriso si attenuò. -Beh, Watanuki-kun, è curioso che tu sia così poco sensibile alle avances della ragazza a cui proclami amore!-

Watanuki spalancò gli occhi dalla sorpresa quando, dopo aver pronunciato quella strana frase in tono sarcastico, Himawari si ritirò da lui con uno sbuffo seccato che non celava una nota di irrisorio divertimento.

Alla frase successiva la voce di Himawari cambiò gradualmente, trasformandosi con la stessa modularità intonata dello scorrere di un fiume, -Non ti è quasi neppure accelerato il battito cardiaco. Cosa perdo tempo con te?- aggiunse in tono all’apparenza seccato, -Non hai capito?-

-Himawari-chan?- Watanuki aveva la faccia totalmente sconcertata di chi lascia a casa un gattino e, al suo ritorno, trova una tigre.

-Himawari-chan?!- la giovane lo guardò quasi con la stessa espressione -Ma sei senza speranza! Insomma, credi ancora che io sia Himawari-chan?!-

Watanuki si accigliò lievemente davanti all’espressione di totale esasperazione che stonava del tutto con il visetto dolce di Himawari-chan, la quale, lo notava ora, aveva un curioso bagliore troppo chiaro nelle iridi, il verde pallido dei germogli unito alla tonalità scura della corteccia.

-Watanuki…- lei sospirò, e gli si accostò di nuovo. Il cambiamento fu fulmineo, appena i loro corpi si toccarono Watanuki si accorse di non star più stringendo Himawari-chan, ma un giovane magro, dalle braccia fini e pallide, gradevoli per la loro tonalità rosata, i capelli scuri della ragazza diventati chiari e corti, mossi e castani…due piccole ali sulla schiena…

-Cupido!- si strozzò in gola il grido imbufalito di Watanuki che non strangolò subito lo spirito semplicemente perché questo pareva avere il potere di impedirgli di muoversi.

Per quel modo scortese in cui gli si rivolgeva Cupido gli lanciò un’occhiata sottile e tagliente prima di immergere di nuovo il suo volto nei  vestiti e assorbire il profumo gradevole di questi ultimi.

-Aaah, Watanuki-chan- disse con la voce leggera di una conversazione in sala da the -Himawari-chan ti ha sfiorato, ti ha abbracciato- di nuovo il suo aspetto parve tremolare e cambiare davanti ai suoi occhi, diventando quello di Himawari, -Ti ho sfiorato le labbra, e adesso ti sto sussurrando con zuccherosità nell’orecchio- continuò facendo aderire la serica pelle alla guancia di lui, imitando la voce di Himawari. -E tu non hai fatto assolutamente nulla!-

-è ovvio che non ho fatto nulla!- protestò con riottosità Watanuki, sentendosi tremare al contatto con quell’Himawari che sapeva non essere lei -Non sono certo un pervertito! E poi tu non eri veramente la mia stupenda Himawari-chan!-

Una situazione che aveva dell’assurdo, perché dovevano capitare tutte a lui? Non solo aveva dovuto sopportare una notte…movimentata…no, doveva anche avere una mattinata piena di illusioni, e poi un tentato avvelenamento da cibo!

Un’idea gli balenò in testa.

-Non sarai stato tu a fare qualcosa al mio cibo, vero?!- gli sbraitò contro tentando, malgrado l’incantesimo che lo bloccava, di spostarsi dalla presa dello spirito.

Cupido parve ignorare la domanda. -Tu non sapevi che io non ero veramente Himawari-chan. Ad ogni modo queste sembianze sono le sue e…- un ghigno, e un tremito scosse di nuovo un Watanuki quasi spaventato da quella smorfia serafica -…sei proprio sicuro…- la voce soave e bassa, contro il suo orecchio -…di non essere un pervertito?-

D’un tratto Watanuki cominciò a sentire caldo, al tocco della mani di Cupido, un tocco forte, deciso, così poco simile al tocco di Himawari. Un tocco maschile.

-Pensa, Watanuki, immagina un po’ Doumeki, Doumeki che ti sussurra nell’orecchio nel modo in cui ora sto facendo io.- poggiò le labbra in una carezza sul suo lobo -Pensa al suo respiro. Il suo respiro è caldo, e rapido, e tu sai perché è rapido. È a causa tua che sei fra le sue braccia e ti stringi contro di lui mentre passa le sue mani sulla tua schiena, sotto i vestiti…-

Watanuki chiuse gli occhi, la voce di Cupido gli scorreva addosso come l’acqua, una cascata calda, irrefrenabile, sensuale come quel timbro vocale che adesso riproduceva quello profondo dell’arciere. Le sue palpebre di strinsero di più, come se volesse tener fuori l’incantesimo, l’illusione, che Cupido gli tesseva intorno grazie al potere della sola voce.

-I suoi polpastrelli ti premono sulla schiena, prima che l’intera mano tocchi ogni tua singola vertebra, ognuno di quei pezzetti d’osso sembra così importante per lui, come se tutto di te lo spingesse a sospirare di desiderio. Si, la mano scende, si ferma giusto lì poco sopra l’entrata che ti procurerebbe tanto piacere. Sei frustrato non è vero Watanuki? Ma a lui non interessa, lui vuole andarci piano con te e allora passa le sue labbra sulle tue, fa uscire la lingua per richiederne l’accesso.-

Il corpo di Watanuki era in fiamme, il suo sangue sembrava preda di un incendio inestinguibile. Buttò indietro la testa, premendola contro il muro con forza mentre lo spirito continuava a parlare.

-Le vostre bocche si uniscono voracemente, le tua mani si stringono sulla stoffa stropicciata della sua divisa scolastica. Scendi giù a tua volta con le dita, in un richiamo involontario di cui neanche ti accorgi, e tocchi, con frenesia, lì dove senti che Doumeki è duro, sempre più duro e…-

Cupido si interruppe e ammirò con lucida allegria il ragazzo appoggiato contro la parete.

Watanuki ansimava, il viso rosso come una ciliegia pronta da cogliere e mangiare, si teneva con le mani alla parete, come se quel muro bianco fosse il solo basamento solido su cui poteva ancora fare affidamento. Gli occhiali erano scivolati leggermente sul naso, moltiplicando l’effetto di aria sconvolta che aveva. Tutto sommato, pensò lo spirito scansionando quel corpo teso ed eccitato, se avesse anche avuto un paio di bottoni della giacca slacciati sarebbe stato una visione perfetta, un cucciolo pronto per essere amorevolmente gustato.

Per Watanuki tutto il mondo attorno era una fornace calda. Gli sembrava di sentire ancora il tocco delle mani di Doumeki, tocco falso, provocato solo dalle parole incantatorie dello spirito dell’amore, ma quei sussurri erano stati talmente evocatori da tratte in inganno il suo corpo, facendogli credere che ci fosse stato davvero l’arciere a stringerlo in quel vortice di passione.

Ebbe paura a staccarsi dal muro, unico elemento che non faceva le capriole in quel corridoio, ma alla fine l’istinto di allontanarsi il più possibile da quell’essere pericolo con le ali d’angelo prevalse e, barcollando più di prima, scappò in direzione dell’infermeria.

Cupido lo lasciò libero di andare, seguendolo con gli occhi luminosi fino a quando non fu scomparso. Sentiva il cuore di quell’umano in folle agitazione, che presto si sarebbe infervorata in imbarazzo per lo stato in cui era. Sorridendo permise al corpo di Himawari di tornare alle sue sembianze originarie e si incamminò a sua volta verso l’infermeria.

 

La porta dell’infermeria si chiuse con un piccolo tonfo, nonostante la violenza con cui era stata spalancata da Watanuki, precipitatosi dentro senza troppa eleganza.

Essendo ancora l’ora di pranzo era vuota, un ambiente pacifico e confortevole. Rimase in piedi, il suo respiro affannoso che gli ritornava rimbombante nelle orecchie.

Si sarebbe accasciato lì, sul pavimento, se solo le sue gambe non si fossero rifiutate di muoversi; il suo corpo non gli rispondeva, gli arti erano scossi ma inamovibili, i battiti nella sua gola erano diminuiti quel che bastava a renderlo consapevole del desiderio che scorreva esaltante lungo i suoi fianchi, e dentro i suoi pantaloni.

Era quella terribile verità che lo bloccava dove era. Quale terribile verità…l’essersi riempito di eccitazione pensando a Doumeki, immaginandolo, come aveva detto Cupido, mentre lo accarezzava e desiderava, tornando con la mente a quando i suoi occhi erano pregni di intensa emozione. Le sue mani scattarono frenetiche sopra la parte dura costretta nei pantaloni, stringendo la stoffa nera per contenerne la bramosia che affluiva in lui con ondate violente.

Non ebbe modo di calmarsi o almeno di scacciare la fantasia persistente del corpo di Doumeki stretto al suo, non ce ne fu materialmente il tempo, era troppo agitato così che quella manciata di minuti prima che la porta si aprisse di nuovo non gli bastarono.

Dava di schiena all’entrata, così girò lievemente la testa e intravide Himawari, che non era Himawari, sorridere comprensivamente e scoccargli un’occhiata prima di girare i tacchi e andarsene, sparendo dalla sua visuale. Al posto della ragazza, varcò e richiuse la porta alle sue spalle, proprio l’oggetto del suo caotico tormento.

 Doumeki non parve sorpreso della sua strana faccia arrossata, a Watanuki sembrò strano ma gli occhi d’ambra calda dell’arciere erano come raffreddati da qualcosa.

-Stai meglio?- gli domandò, la vocalità incolore, e, senza aspettare risposta. -Kunogi era con te?-

I lineamenti del corpo e del viso dell’arciere, così a meno di un metro da lui, lo stavano colpendo come un pugno fisico. Scacciò per un attimo gli occhi dalla sua sagoma e ciò gli bastò a recepire, un po’ in ritardo, le domande.

-N-non ero con lui…cioè, con lei, adesso- si impappinò, e seppur nella mente annebbiata si domandò se Doumeki non avesse frainteso, pensando che la falsa Himawari fosse rimasta in infermeria con lui. Dopotutto la ragazza era fuori dalla porta, e non aveva capito perché era lì, ma Doumeki poteva aver supposto che fosse appena uscita dall’infermeria.

-Ha detto delle cose strane- commentò l’arciere, riferendosi a Himawari. L’ambra degli occhi si schiarì alla luce in un oro più pungente, e ancor prima che capisse cosa stava accadendo, l’arciere l’aveva fatto voltare verso di lui prendendolo per le braccia. -Ha detto che…-

Non terminò la frase a causa del gemito, sommesso e mal trattenuto, che Watanuki, nel ritrovarsi vicino e intrappolato da lui, non aveva potuto tenere dentro.

Con uno spasmo di terrorizzata vergogna Watanuki vide lo sguardo di Doumeki scandagliare il suo corpo con calma, soffermandosi con gli occhi proprio nel punto in cui, il più piccolo lo sapeva fin troppo bene, era evidenziata la sua condizione attuale.

Quando gli occhi tornarono a incontrare i suoi Watanuki singultò sommessamente, stordito dalle parole erotiche di Cupido che tornavano alla luce, vividi pensieri dei palmi dell’arciere sul suo corpo.

-Dou…meki…- singhiozzò solo Watanuki, gli occhi del più grande che tornavano a diventare ambra, ambra calda e invischiante…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutto a posto con lo stomaco? ^__^ Spero di si! Ovviamente la cosiddetta “Parte maledetta” riguardava solo la prima parte della storia, quella che appunto parla del riso al Curry. Molti ipotizzano che sia lui il permaloso colpevole del mal di stomaco dei lettori, chissà dove si nasconde la verità!

Beh, alla fin fine, siamo in una fanfiction di xxxHolic, che succedesse qualche fatto strano era…inevitabile! ^^’ Con questo, mi auguro comunque che ne siate usciti tutti incolumi e con la pancia a posto!

Sorpassando l’argomento Curry, le cose si stanno scaldando nell’infermeria della scuola, luogo che spesso è stato teatro di fantasie erotiche generali e in generale…Cupido è arrivato,ed ha attaccato prontamente, ma stavolta Watanuki-chan è lucido, sebbene piuttosto sottosopra. Watanuki-chan lascerà che Doumeki-san lo coccoli nel letto dell’infermeria? Doumeki-san stavolta, complice anche al gelosia, si spingerà più in là di quanto fatto precedentemente? Cupido interverrà ancora, o stavolta ha voluto davvero aiutare i nostri baldi eroi? Siete tutti certi di stare bene con lo stomaco? Ricordate che ci sono infusi di the buonissimi a placare fitte e crampi!

E ora un ultimo e ulteriore avvertimento prima di lasciarvi…

La fanfiction dal prossimo capitolo diventerà rossa! Come era appunto stato annunciato, in realtà avevo pensato di cambiare raiting già da un po’, ma mi sono decisa del tutto solo adesso. La storia entra ancora di più nelle sue fasi erotiche, speriamo di farcela! ^__^’’’

Recensite, e statemi bene, e al prossimo capitolo!!! ^__^/

 

 

  
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