Salve a tutti,
vi chiederete
come mai sto postando ora…beh domani non ci sono e non voglio lasciarvi in
sospeso. Mi fa male sapete? È l’ultimo capitolo di questa mia “figlioccia”…è
strano dover dire che la storia è finita…però non voglio farvi abbattere preso
tornerò col seguito e con nuove storie su Robert…
Ho messo tutta
me stessa in questa fan fiction e non smetterò mai di ringraziare chi l’ha
ispirata: Robert…
Hai saputo
guidare le mie mani, la mia testa, il mio cuore e le mie parole, tutto è frutto
dell’ammirazione e dell’”amore” che provo per te…sei un ragazzo eccezionale,
non lo dico tanto per dire, lo penso sul serio, tramite le tue interviste, i
tuoi video ho potuto conoscere lati di te che mi hanno fatto capire quanto tu
sia speciale…ti auguro di poter essere sempre soddisfatto del tuo lavoro, so
quanto lo ami…e spero che un giorno io possa dirti queste cose di persona…un
sogno, una follia…del resto, per come sono fatta, non smetterò mai di pensare e
di immaginare il nostro incontro.
E poi voi, care lettrici…che dirvi…leggere tutti i vostri commenti, è stato emozionante e non sapete quanto…ho apprezzato tutto, avete amato la mia storia e ve ne sono grata, sapere che la gioia, il dolore, la felicità, la tristezza di questo racconto vi sia arrivato è qualcosa che non può essere spiegato a parole…sarò ripetitiva, lo so, ma vi ringrazio TUTTE dalla prima all’ultima…vi adoro, sul serio...Non dimenticherò nulla di ciò che mi avete detto, ringrazio questo sito perchè mi ha permesso di conoscere delle persone davvero meravigliose. grazie a chi mi ha seguita, a chi a solo letto, a chi ha inserito la storia tra i seguiti o preferiti...grazie, grazie e ancora grazie
Vi voglio bene…
Marghe
ps: come sempre vi lascio il link della canzone che mi ha ispirato
Marghe
Passò un anno da quel giorno e tante cose
attorno a me cambiarono…trovai un lavoro come educatrice in una struttura per
bambini con difficoltà di linguaggio a Londra, Rob era rientrato in patria e
insieme avevamo comprato casa in previsione del nostro matrimonio…eh si…presto
ci saremmo sposati e chi l’avrebbe mai creduto…
Avevo l’aria sognante quel pomeriggio, il
gran giorno si avvicinava…avevo appuntamento con Simona e Daniela per la prova
del vestito…l’avevo fatto fare su misura da una sarta inglese, bravissima.
“Allora come ti senti?” le mie amiche
fremevano “Tremo tutta…” “Tutto normale” rispose Dany…eh si, d’altronde lei
aveva provato quelle sensazioni un anno prima di me…io e Rob optammo per sposarci
in dicembre, adoravo l’inverno…è vero avrei rischiato la pioggia, ma a me non
importava…se avesse piovuto, voleva dire che anche il cielo era commosso per
quel che stava per accaderci…
Siccome ero cattolica, Rob accettò di
sposarsi in chiesa in Italia “Tutto per te!” mi aveva detto, arrossii a quel
ricordo e il cuore iniziò a battermi troppo forte “Calma Marghe, altrimenti la
sarta non riesce ad aiutarti ad infilare il vestito!” mi ammonì Simona, quando
mi voltai verso l’enorme specchio, rimasi basita…ero davvero io in quel vestito
bianco? Scollo a barca, che lasciava un po’ scoperte le spalle, merletti che
circondavano il bordo, le maniche a tre quarti e poi guanti bianco color perla.
Il vestito arrivato in vita si allargava e scendeva a balze larghe, quasi a
campana e terminava con un lungo strascico…mi commossi, non ne potei fare a
meno e con me piansero sia Dany che Simo “Oddio Marghe…sei stupenda…non ci sono
parole!” era l’abito dei miei sogni…quanto lo avevo desiderato…mi strinsi nelle
spalle, mi voltai verso le mie amiche e le abbracciai fortissimo…
Quando
rientrai a casa, Rob era già lì,
nervoso girovagava per tutta la cucina, feci finta di nulla “Sono
tornata” mi
venne incontro “Amore…allora com’è
andata?” sapevo benissimo a cosa si
riferisse “Bene è
poco…tutto…splendido…non vedo
l’ora…che lo veda anche tu…”
gli si illuminarono gli occhi e mi baciò “A te tutto
ok?” “Oh si, sono stato
nelle mani del sarto per ore” risi e fece anche lui altrettanto.
Passarono i giorni e il fatidico 16
dicembre arrivò…non dormii affatto quella notte, ero a casa mia in Italia, come
da tradizione lo sposo non doveva vedere la sposa e si ci sposava nella chiesa
della donna…non riuscivo a dormire, ero agitatissima, il cuore scalpitava, le
mani sudavano, l’unico modo per calmarmi era ascoltare musica e cantare. Senza
rendermene conto mi ritrovai a scrivere:
“Amore
della mia vita, siamo giunti al giorno tanto atteso. Mai avrei creduto che
sarebbe potuto succedere a me!!! Io, una ragazza qualunque, innamoratasi di un
attore…io che corro a Londra per conoscerlo e senza volerlo mi lascio
travolgere dai sentimenti e mi ritrovo a sposarmi con lui…oh Rob, dimmi che non
sto sognando, dimmi che è tutto reale…io domani mi sposo con te? Cavoli sto
bagnando il foglio con le mie lacrime, ma che posso farci se tu mi rendi così
felice? Nessuno mai ha saputo darmi i brividi, le emozioni che mi provochi tu,
nessuno ho mai amato come amo te…Amami Rob, io sono qui…Ti Amo, Ti Amo, Ti
Amo…all’infinito e oltre…per sempre…sto delirando, sarà l’ora, sarà che sono
follemente pazza di te e non vedo l’ora di averti tutto per me, tutta la vita
Rob…tutta la vita…Ti Amo…Tua Marghe…”
Il mattino seguente, mi alzai prestissimo,
poco dopo giunse l’estetista e le mie due meravigliose testimoni: Daniela e Simona.
Due ore di trucco, non volevo niente di
pesante e troppo evidente, volevo essere il più naturale possibile…volevo
essere come lui mi aveva conosciuto…
Mia madre e mio padre erano
emozionantissimi, aspettarono con me l’auto e poi si avviarono, ovviamente mio
padre era in macchina con me…percorrendo la strada per la chiesa, ripensai a
tutto quello che in quei tre anni era successo e mi sembrava tutto un sogno,
quell’ultimo anno aveva sconvolto totalmente la mia vita, dopo la proposta di
Rob, tutto era risultato essere in discesa, i miei e i suoi genitori furono
entusiasti della nostra scelta e ci appoggiarono in tutto e per tutto.
“Tesoro siamo arrivati” papà mi scosse dai
miei pensieri, guardai fuori…quanta gente, cavolo…cominciai a tremare, il cuore
mi arrivò in gola e le gambe erano molle…papà mi aiutò a scendere…salii piano i
gradini, sentivo il vociare attorno a me, meraviglia, stupore…già…sensazioni
che provavo io per prima…
Solcai con terrore la porta della
chiesa…temevo che Rob avesse cambiato idea…con lo sguardo lo cercai, non lo
vedevo, d’improvviso mi bloccai, mio padre mi guardò spaventato, rivolsi a lui
lo sguardo, mi fece l’occhiolino e sorrise, mi voltai avanti e vidi Rob sbucare
davanti all’altare, era stato nascosto dalla folla…mi guardava sbalordito e
sorridente…sentii le lacrime gonfiarmi gli occhi e senza accorgermene iniziai a
camminare, guidata dalle note della nostra canzone…quella della Disney…eh già,
avevamo scelto proprio quella canzone, infondo con essa era iniziata la nostra
storia e quindi era la migliore colonna sonora per il nostro matrimonio.
Arrivata dinanzi al fautore di tanto amore,
mio padre mi lasciò la mano e la porse a lui, Rob la prese e la strinse
delicatamente, per un attimo interminabile ci guardammo negli occhi.
Durante tutta la cerimonia, non riuscivamo
a distogliere i nostri sguardi l’uno dall’altro…sembravamo posseduti: c’era
ammirazione, commozione, stupore, ma soprattutto amore, l’elemento
fondamentale che ci aveva condotti per mano verso quell’altare, rendendo ogni
singolo istante speciale, anche la cosa più semplice diventava magica con
Robert, non era la cosa in sé ad avere tutta questa particolarità, ma il
poterla condividere con colui a cui ti lega un sentimento vero, raro, puro…
Al momento del si, fu tutto così
strano…emozionante…”Vuoi tu Robert Pattinson prendere come tua sposa la qui
presente Margherita De Gregorio, amarla e onorarla tutti i giorni della tua
vita, finchè morte non vi separi?” “Si lo voglio” sentii il cuore sobbalzare e
lacrimare sangue “Vuoi tu Margherita De Gregorio prendere come tuo sposo il qui
presente Robert Pattinson, amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita,
finchè morte non vi separi?” “Si…lo voglio!” certo che lo voglio e iniziai a
piangere “Vi dichiaro marito e moglie…lo sposo può baciare la sposa…” accecata
dalle lacrime mi avvicinai piano a lui, Rob prese il mio volto tra le mani e mi
baciò delicatamente, poi con sempre più ardore…ero sua…io gli gettai le braccia al collo e lo spinsi verso di me…era mio…
Dopo questo partirono gli applausi, usciti
dalla chiesa venimmo investiti dai confetti…con l’auto affittata, ci dirigemmo
a fare le foto…non ci accorgemmo della presenza del fotografo…ogni posa, ogni
bacio, ogni gesto venne del tutto naturale…arrivati al ristorante, varcammo la
porta e partì la canzone che avevo registrato qualche mese prima grazie al mio
maestro Francesco…”Io che amo solo te” ricantata dalla Mannoia, qualche tempo
prima…il mio regalo di nozze…
Lo vidi sobbalzare quando udì la mia voce,
ci fermammo al centro della sala, mi guardò emozionato e commosso, mi strinse
le mani ed io iniziai a cantare…avvolta dalle lacrime…e immersa nei suoi occhi…
“C'è gente
che ha avuto mille cose,
tutto il bene, tutto il male del mondo.
Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove avventure.
C'è gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.
Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove illusioni.
C'e' gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù”
Robert
La mia vita era
davvero cambiata…se Twilight mi aveva dato la notorietà scombussolando i miei
ritmi, Marghe rappresentava la svolta decisiva, un uragano che mi aveva avvolto
nella sua onda, trascinandomi e coinvolgendomi passo dopo passo in un vortice
dal quale non sarei più potuto uscire. Ormai era passato un anno dal fatidico
giorno in cui avevo proposto a Marghe di sposarmi; io ero rientrato
definitivamente a Londra e insieme al mio amore avevamo acquistato una casa
tutta nostra, dove saremmo andati a vivere dopo il matrimonio, nel frattempo
Marghe era riuscita a realizzare un sogno: lavorare con i bambini in un centro
di recupero, vederla stare insieme a loro era un’emozione unica, l’amore che
provava per il suo lavoro traspariva chiaramente e non potevi non restarne
colpito.
Il fatidico
giorno si stava avvicinando e con esso la prova del vestito, la scelta
dell’abito non era stata semplice, fortunatamente Edward e Tom si offrirono di
accompagnarmi. Optati per uno smoking nero gessato, lo sentivo perfetto addosso
e speravo piacesse a Marghe, non volevo deluderla.
Quando
rientrai a casa, Marghe non era
ancora tornata, aspettai qualche ora, mi stavo preoccupando, possibile
che una
prova vestiti durasse così a lungo? D’improvviso udii il
rumore delle chiavi
nella serratura e la sua voce melodiosa rimbombò per tutta la
casa “Sono
tornata” come un’automa mi diressi verso di lei
“Amore…allora com’è andata?”
che ansia “Bene è
poco…tutto…splendido…non vedo
l’ora…che lo veda anche tu…” in
quegli occhi luccicanti di gioia, vedevo riflesso me stesso…un
me felice,
sereno e questo mi piacque; afferrai Marghe e la baciai “A te
tutto ok?” “Oh
si, sono stato nelle mani del sarto per ore” ridemmo
insieme…anche le nostre
voci si fondevano a perfezione.
La notte prima delle nozze, io e Marghe ci
separammo senza voglia, e lei tornò a
casa sua, mentre io rimasi in albergo. Fu una serata davvero strana, intrisa di
strane sensazioni: mi sedevo sul letto, mi alzavo, camminavo; per calmarmi, mi
sedetti fuori al balcone a fumare una sigaretta, poi presi carta e penna…
“Marghe, lo sai che scrivere mi riesce
meglio del parlare ed è per questo che sono qui a buttar giù due righe…è la
sera che precede il nostro matrimonio, io sono nella camera d’albergo che ci
vedrà insieme domani notte, ma non nel senso malizioso a cui tu sicuramente
stai pensando…immagino già la tua faccia :D…mi riferisco al fatto che da domani
la nostra vita cambierà totalmente, sarà un crescendo di emozioni…sono così
felice da sentirmi quasi stupido…sono passate le 23, chissà che stai facendo,
che pensi, come stai…stasera di dormire non mi riesce proprio…sono nervoso e
ammetto di avere un po’ paura, non sono pentito della scelta che ho fatto, anzi
non sono mai stato così sicuro nella mia vita…temo solo che le cose col tempo possano cambiare…è proprio vero che la
vita ti sorprende sempre quando meno te l’aspetti, fino a qualche anno fa non
mi passava neanche per l’anticamera del cervello l’idea di sposarmi e
invece…vorrei averti qui per stringerti, non mi trovo se non ci sei…non vedo
l’ora che passi questa notte…poi saremo per sempre uno la parte dell’altro…Ti
Amo…Tuo Robert”
16
dicembre
Erano le sei del mattino, fuori era ancora
buio, ma il sole era sorto nel mio cuore quel giorno, col sorriso sulle labbra
mi alzai dal letto e andai in bagno. Un’ora più tardi, Tom e Edward insieme ai
miei genitori erano nella mia camera a darmi una mano coi preparativi. Fu tutto
così strano, avevo la testa tra le nuvole, il corpo leggero mi sembrava volesse
spiccare il volo, rispondevo solo se necessario, ora il mio unico obiettivo era
rivedere Marghe, stringerla nelle mie braccia e scappare via con lei.
Alle 10 ero già in chiesa, fuori tutti gli
invitati mi guardavano incuriositi, ma a me non importava, il mio sguardo era
fisso sulla strada, aspettavo che un auto mi portasse la mia Marghe…Tom e
Edward mi spinsero in chiesa, non so quanto tempo passò, ma udii un vociare
provenire da fuori, il cuore mi balzò in gola…cavoli…era arrivata…guardai i
miei due amici che sembrarono capire la mia muta domanda e annuirono…
Cercavo di vederla, ma la folla di invitati
si era spostata in avanti per ammirare la mia sposa…poi eccola…bellissima…una
favola in quell’abito bianco, mi sembrava un sogno, il suo sguardo perso
incrociò il mio e vidi crescere in lei la giusta sicurezza…non staccammo gli
occhi gli uni dagli altri e quando partì la musica nuziale fu tutto un
crescendo di emozioni e ricordi. Si, perché avevamo scelto la canzone della
Disney come colonna sonora, quella che ci aveva visti insieme la prima
volta…quella che ci aveva unito in un solo corpo e una sola anima…
Durante tutta la cerimonia, i nostri occhi
non smisero un attimo di cercarsi, quanto avevamo desiderato quel momento?
Tanto e mi resi conto che io lo volevo da sempre, da quando lei era entrata a
far parte del mio mondo. Il momento dello scambio delle promesse, rappresentò
l’attimo di maggior commozione…”Vuoi tu Robert Pattinson prendere come tua
sposa la qui presente Margherita De Gregorio, amarla e onorarla tutti i giorni
della tua vita, finchè morte non vi separi?” “Si lo voglio” Marghe sobbalzò,
sembrava incredula “Vuoi tu Margherita De Gregorio prendere come tuo sposo il
qui presente Robert Pattinson, amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita,
finchè morte non vi separi?” “Si…lo voglio!” sentirle pronunciare quelle due
semplici lettere “Si” mi riempì il
cuore di gioia, anzi traboccava felicità, ormai ne era colmo, tutto merito suo
“Vi dichiaro marito e moglie…lo sposo può baciare la sposa…” Marghe era in
preda alle lacrime e anche i miei occhi iniziarono a bagnarsi di una piacevole
pioggerellina, ma mi avvicinai ugualmente a lei, le presi il volto tra le mani
e la baciai delicatamente, poi con sempre più ardore…ora eravamo ufficialmente uno parte dell’altro…del resto non mi
importava niente…
Usciti dalla chiesa, una pioggia di riso ci
colpì, vederla sorridente e serena, ripagava il mio animo, una nuova luce si
era accesa nei suoi occhi e ne ero io l’artefice. Il fotografo ci portò in giro
per il servizio fotografico, ma a nessuno dei due importava, quello che contava
era stare insieme, i nostri corpi, le nostre mani si cercavano, non riuscivano
a stare lontani gli uni dagli altri…
Al ristorante, Marghe mi fece una
sorpresa…al nostro ingresso partì una canzone e quando udii la sua voce rimasi
sbalordito…sobbalzai incredulo, ci fermammo al centro della sala, la guardai
con le lacrime agli occhi, le strinsi le mani e lei iniziò a cantare commossa…” C'è gente che ha avuto mille cose, tutto il bene,
tutto il male del mondo. Io ho avuto solo te e non ti perderò, non ti lascerò per cercare nuove
avventure. C'è gente che ama mille cose e si perde per le strade del mondo. Io che amo
solo te, io mi fermerò e ti regalerò quel che resta della mia gioventù…” mi regalava
tutta se stessa…ed io ero pronto ad accoglierla…per sempre…