Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa fiction non è stata scritta a scopo di lucro.

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Sabato


“Bene ragazzi. Avete portato tutti quanti il permesso firmato?"

“Si professore.”

“Molto bene. Portatemeli tutti qui allora.”

Gli studenti si alzarono dalle sedie, per posare sulla cattedra ciascuno il proprio permesso firmato. Ginpachi li raccolse tutti e li contò velocemente.
Poi rimase un attimo perplesso.

“Ehi, ma quanti siete voi studenti?”

“Prof, ma ancora non lo sa?!”

“No, è che nell'anime fanno vedere sempre i soliti personaggi, e quindi non mi ricordo mai chi c'è d'altro.”

“Comunque siamo in sedici. Diciotto se vuole contare anche Sadaharu ed Elizabeth!”

“Ma certo che si conta anche Elizabeth!” si inalberò immediatamente Zura “E' la più brava della classe! E poi le ho anche firmato il permesso per la gita di oggi!”

“E allora Sadaharu? Se si conta quell'inquietante pinguino allora si conta anche Sadaharu! Lui è il migliore a ginnastica! E anche io gli ho fato il permesso per la gita!”

Katsura e Kagura si squadrarono in mala maniera.
Ginpachi però si affrettò a calmarli entrambi, perché già erano in ritardo e lui non aveva assolutamente voglia di dover aspettare che un'eventuale rissa sbollisse.

“Ok, ok. Contiamo anche Elizabeth e Sadaharu. In ogni caso, io qui ho diciassette permessi. Chi di voi idioti ha dimenticato di farlo firmare dai genitori?!”

Tutti i ragazzi presero a guardarsi l'un l'altro.
Che ne sapessero loro, ognuno l'aveva fatto firmare. L'avevano anche appena consegnato, quindi non c'era nemmeno il dubbio di averlo lasciato a casa.
Quindi, a quel punto, nella testa del nostro amatissimo e pignolissimo Shinpachi sorse un tremendo dubbio.

“Professore, mi scusi...potrebbe controllare se c'è il mio?!”

Ginpachi sospirò teatralmente, per fargli capire quanto gli costasse fare uno sforzo del genere. Sfogliò di nuovo tutto il plico, e giunto all'ultimo foglio ritornò a guardare il suo studente più intransigente.

“No, Shinpachi. Il tuo non c'è. Molto male, non hai fatto i compiti a casa!”

Shinpachi arrossì vistosamente e, come al solito, prese a sbraitare all'indirizzo del professore.

“Non era un compito a casa! E poi, doveva firmarlo mia sorella!” e si voltò verso la diretta interessata “Sorella! Perché non hai portato anche il mio permesso?!”

“Perché non l'ho firmato!” rispose candidamente lei, un dolce sorriso sul viso.

“Come?! E perché diavolo non l'hai fatto?!”

“Perché” e di nuovo quel sorriso “Perché torneremo tardi dalla gita di oggi. Quindi qualcuno doveva restare a casa per preparare la cena!” e rise.

“COSA?! Ma perché? E perché io!”

“Su, Shinpachi. Fai il bravo fratellino!”

“Un corno! E la gita?!”

“Non la farai!”

“Professore!” si lamentò allora il ragazzo occhialuto, sperando che Ginpachi potesse aiutarlo in qualche modo.

Ma quello, come sempre impassibile, non sembrava minimamente interessato al dramma che sei stava consumando a pochi metri da lui.

“Mi dispiace Shinpachi. Ma senza permesso firmato non posso portarti con noi.”

“Ma non è giusto!”

“Sono le regole. Non vorrai mica infrangere una regola, vero Shinpachi?!”

Il ragazzo rimase immobile per qualche secondo.
Nella classe scese il silenzio.
All'improvviso Shinpachi sollevò la testa, gettandola all'indietro, e cacciando un urlo a dir poco terrificante. Ignorando tutto e tutti, si lanciò fuori dall'aula, urlando maledizioni e altre cose poco gentili all'indirizzo di – a quanto pareva – tutto il mondo, continenti e Regni perduti compresi.
La classe prese a mormorare commenti alla vista di uno Shinpachi così poco IC, ma la questione finì in breve tempo, perché il professore impose di nuovo il silenzio.

“Bene. Visto che avete tutti il permesso per la gita, ci possiamo avviare. Il bus dovrebbe essere già arrivato. Mi raccomando non fate casino e state attenti a quello che vedrete oggi. Vi verrà chiesta poi una relazione scritta su quello che imparerete oggi.”

La classe borbottò del profondo disappunto, ma Ginpachi come al solito sorvolò.

“E ricordate, è un grande onore quello che vi viene concesso oggi. Non tutti sono così fortunati da poter visitare la fabbrica di zollette di zucchero più famosa del mondo!”




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Angolo dell'Autrice:

Penultimo capitolo di questa follia! XD
Povero Shinpachi, che sfiga essere il personaggio distrattato per eccellenza!
Ahahah!


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Angolo dei giochi:

Nuovo angolo, qui iniziato e qui concluso! XD
Indovina indovinello:

"Qual è il colore preferito da Ginpachi?!"



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Angolo delle recensioni:

- mizukage: Si, guarda, anche io a scriverlo mi sono divertita un sacco. Me la ridevo da sola a scrivere uno scenario così serio per poi bruciarlo con la cazzata del regno dello zucchero! XD Mitico Ginpachi!

- Gintokina: Anche alcuni dei miei professori a volte ci rifilano i libri scritta da loro... Terribili! XD
Grazie mille del commento! ^o^ Alla prossima!

- Lexi: Ok, comincerò a far girare petizioni che per far adottarte il libro di Ginpachi in tutte le scuole d'Italia! XD

- Sayoko_Hattori: Ginpachi ha molte conoscenze, in molti ambiti. Ed è uno dei soci di maggioranza della Sugar Edizioni, la casa editrice che ha stampato quel libro! XD Questo spiega molte cose!



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Beat