Fanfic su artisti musicali > Simple Plan
Segui la storia  |       
Autore: SBush    09/10/2009    2 recensioni
Modifica di una fanfiction che avevo pubblicato parecchio tempo fa. è la storia di Alice, un'adolescente italiana costretta a trasferirsi a Londra. Proprio quando aveva deciso di chiuedere con l'amore, ecco che arrivano due ragazzi (anzi cinque)veramente molto speciali...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

E siamo così giunti al termine di questa fanfiction.

Un grande GRAZIE va a tutti quelli che hanno letto, commentato e aggiunto questa fic ai preferiti.

Lascio il finale un po’ aperto, in modo da poterla continuare, forse, un giorno. Ho preso questa decisione perché “when I’m with you” è la prima ff che ho scritto e, anche se non è un capolavoro, ci sono molto affezionata.

Buona lettura, spero che continuerete a seguirmi e a leggere le mie altre fanfiction.

I hope you like it!

 

 

9 mesi dopo.

 

La luce penetrava appena da una finestra semi aperta, e illuminava il viso di Alice proprio all’altezza degli occhi.

“Buongiorno amore” disse la ragazza sbadigliando e sdraiandosi su di un lato, in modo da ritrovarsi faccia a faccia con David.

“Buongiorno anche a te… ma che ore sono?”

“le 6.30… è prestissimo, ma oggi è il grande giorno!”

“già…”

 

 

“Alice ma questa è la stanza di Chuck!”

“E allora? Daaai è la più vicina, perché attraversare tuuuuutto il corridoio per arrivare alla tua quando questa è così vicina, comoda e vuota?”

Alice aveva appena trascinato David in casa. La sua festa di compleanno era appena finita, anche se in giardino le persone continuavano a parlare e a ballare, e lei era al settimo cielo.

Aveva baciato David! Erano secoli che aspettava quel momento, e finalmente era arrivato.

Come se non bastasse aveva appena parlato con Luca, sì il suo Luca. Poteva ufficialmente dire che non era più suo, aveva tagliato i ponti. Sapeva che non lo avrebbe più rivisto e finalmente stava bene. Non era più angosciata dal solo pensiero di incontrarlo di nuovo, non si sentiva più in colpa per quello che provava per David, non era più legata a lui. Era libera.

O almeno… era libera di stare con Dave.

“Non sai quanto ho aspettato e desiderato che questo momento arrivasse…” le sussurrò il ragazzo in un orecchio. Lei arrossì violentemente e sperò che lui non se ne fosse accorto, poi iniziò a baciarlo.

 

 

Un velo di tristezza segnò lo sguardo dei due giovani innamorati che rimasero in silenzio l’uno accanto all’altra, finchè non sentirono bussare alla porta.

“chi è?”

“sono io, ragazzi siete pronti? Dobbiamo partire!”

Era Seb che, come previsto, era corso ad accertarsi che tutto fosse pronto, Alice e Dave compresi.

Così anche quel giorno era arrivato.

Alice aveva sperato di non doversi mai separare da David, dal suo amato David, ma purtroppo non tutti i sogni si avverano.

Non ci credeva, sarebbe partito per 6 mesi: Tour mondiale.

Certo, per alcune date sarebbe stata presente anche lei, ma non poteva seguirlo in capo al mondo, aveva la sua vita da portare avanti e di certo non poteva farlo viaggiando intorno al globo con il suo ragazzo e la sua band.

Alzandosi dal letto ripensò alla mattina dopo la prima notte insieme.

 

 

“Buongiorno”

La ragazza aprì gli occhi per sprofondare in quelli di David.

“Hey… buongiorno anche a te bassista”

Il silenzio calò su di loro. Nessuno disse nulla per qualche minuto, finchè la porta della stanza non si aprì di colpo, per sbattere violentemente contro il muro.

I due sobbalzarono, ma non appena videro Chuck che si reggeva alla maniglia della porta come se non riuscisse a stare in piedi capirono che dovevano andarsene.

“Hai bevuto un po’ ieri sera? Te l’avevo detto di andarci piano con la Vodka bello mio” disse ridendo l’italiana, per poi allontanarsi insieme a David.

Le loro stanze erano una di fronte all’altra, ognuno fece per entrare nella sua, ma entrambi speravano in un invito dell’altro.

Nulla.

Il silenzio era totale e l’imbarazzo quasi palpabile.

Così Alice entrò nella propria stanza e si distese sul letto con un’espressione decisamente triste.

La prima cosa che le venne in mente di fare fu quella di alzarsi e andare da lui, al diavolo l’imbarazzo! Tanto ormai quello che doveva succedere era successo e David era stato molto chiaro: lo desiderava da molto tempo.

E così fece.

Si alzò e si diresse davanti alla stanza del bassista, che aprì la porta proprio nel momento in cui lei stava per bussare.

“Che tempismo! Stavo giusto venendo a riprenderti. Sei mia adesso, e non c’è più bisogno di una tua stanza, perché questa è la nostra stanza da ora in poi”

 

 

Una tremenda nostalgia assalì Alice, che ormai era pronta per andare in sala con gli altri a fare colazione.

Stavano per partire.

Sei mesi, sei lunghi, interminabili mesi.

Valentina si sarebbe trasferita momentaneamente da lei, per far sembrare meno vuota quell’ enorme casa… ma avrebbe funzionato?

Vivere con i simple plan era stata un’esperienza stupenda, le aveva cambiato la vita.

Era servito per migliorare il rapporto con i suoi genitori, all’inizio non si parlavano, ma dopo qualche mese le cose migliorarono. Spesso venivano a trovarla e, strano ma vero, adoravano il suo ragazzo.

“Buongiorno ragazzi. Allora, siete eccitati? Oggi partite!”

Pierre la osservò, e capì subito che stava malissimo, era distrutta.

Non solo sarebbe stata allontanata da David, ma anche da loro, da quella che da un anno era la sua famiglia, il suo unico punto di riferimento, i suoi migliori amici.

“Pierre che hai? Non guardami così, io sto bene, davvero, giuro!” e si stampò un sorriso ipocrita in viso.

 

 

“Pierre mi dispiace se ci sei rimasto male, ma ecco, vedi… non posso farci niente. Se potessi scegliere vorrei tanto che lui non fosse il tuo migliore amico, ma non posso. Questo privilegio non mi è concesso. Sono innamorata e non so come, quando o perché sia nata questa sensazione, però è reale. È talmente reale che voi ragazzi l’avete capito subito. Ecco, io volevo solo assicurarmi che tu stessi bene… e dirti che non avrei mai voluto farti soffrire”

Il ragazzo era in piedi di fronte a lei, immobile e con lo sguardo fisso nel suo.

Non si rivolgevano la parola da più di una settimana, per lui era stata dura vedere David e Alice insieme, e la cosa peggiore era vederli felici. Erano felici. Sarebbe dovuto esserci lui al posto dell’amico. Non era giusto che finisse così.

“Senti, ora come ora non mi va proprio di parlarti. Con David ho chiarito, ma questo non vuol dire che mi sia passata. Mi piaci. Mi piaci molto. Ma hai scelto lui e meritate di avere la vostra chance. Però non puoi chiedermi di fare finta di nulla e venire a fare colazione con voi due che vi baciate di continuo. Non puoi chiedermi di fare finta che nulla sia accaduto, non puoi chiedermi di cancellare i miei sentimenti. Ma questo passerà, devi solo lasciarmi il tempo.”

 

 

E il tempo era passato anche per Pierre.

Ora stava bene, era riuscito a superare la cosa, anche se infondo, il sentimento per Alice era ancora là dentro, da qualche parte.

David arrivò a tavola per ultimo. Era triste, ma agitato.

Non voleva lasciare lì la sua piccola Aly, ma lei aveva rifiutato la proposta di seguirli.

 

 

“Devo crescere, non posso sempre contare su di voi.”

“Ma dai vieni con noi! Hai tutto il tempo che vuoi per crescere, perché devi farlo stando lontana da me?”

“perché finchè ci sarete voi, avrò sempre qualcuno che mi aiuta, che mi solleva quando cado, che mi sprona ad andare avanti. Bhè… ho bisogno di sapere che me la caverò quando tu non ci sarai più. Se un giorno ci lasceremo come farò? Ho bisogno di sapere che posso contare su me stessa”

 

 

Alice, la sua Alice.

La capiva, e rispettava la sua decisione.

Avevano già deciso tutto, si sarebbero visti una volta al mese, tranne che a settembre, perché sarebbero stati in Asia ed era quasi impossibile ritagliare un momento per dedicarsi ad altro.

Ma David aveva già in programma di fare una sorpresa alla sua ragazza. Ad ottobre sarebbe volato da lei senza dirle nulla. Tutto era già programmato, era anche già d’accordo con Valentina.

 

***

Fra  mille pensieri e ricordi il momento tanto atteso era giunto.

Il jet doveva partire e Alice aveva già salutato tutti, ora toccava a lui.

Ma quanto era dura separarsi da David?

Si stava maledicendo con tutte le sue forze per aver rifiutato la proposta di andare con lui. Ma sapeva che era stata la scelta migliore.

“Mi raccomando non…”

“lo so. Tranquilla piccola, davvero. Mi mancherai talmente tanto che occuperai solo tu i miei pensieri, giuro”

“ma smettila buffone! Lo so che le guarderai tutte e farai mille foto con mille altre ragazze… ma poi ti fermerai lì, perché penserai alla tua dolce e tenera ragazza incazzata nera che ti aspetta a casa solo per ficcarti il tuo bel basso nel…”

“Ok ho capito ho capito!!”

E poi la baciò.

“Ti amo”

“Ti amo anch’io David Desrosiers”

 

Qualche minuto dopo Alice era in aeroporto affacciata ad una finestra che osservava l’aereo dei simple plan volare lontano.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Simple Plan / Vai alla pagina dell'autore: SBush