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Autore: Novelist Nemesi    22/10/2009    2 recensioni
-Di solito la polizia concede la grazia alle persone come lei. Dopotutto, lei è una vittima… Ciò significa che forse anche nella polizia c’è qualche persona che collabora con questa gente. Non può fidarsi di nessuno, e l’esapserazione l’ha portata qui…- L si trova di fronte a un nuovo caso. Con questa storia Nemesi torna nell'universo di EFP, affrontando un tema diverso. Sperando di riuscire a colpirvi, Nemesi vi augura buona lettura come sempre!
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Watari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Avviso: Da brava cattivona quale sono, con questo capitolo ho voluto aumentare i dubbi, o almeno c'ho provato! ^^''

Quando Erin rispose al telefono, si aspettava tutto tranne che L. Di solito lasciava che Watari chiamasse. Ma la cosa che la sorprendeva di più, era che dal tono di voce sembrava parecchio arrabbiato, benché cercasse di nasconderlo il più possibile.
Insisteva per un incontro, della massima urgenza e in gran segreto, durante il quale gli avrebbe comunicato le conclusioni concernenti il caso.
-Avete già trovato una soluzione?-
L riattaccò senza rispondere. Esauriente, non c’è che dire.
Non la salutò nemmeno quando arrivò nella stanza, indicandole la poltrona di fronte. Erin si sedette un po’ preoccupata.
-Erin, non ha niente da dirmi?- disse L che giocherellava con delle zollette di zucchero, senza neanche guardarla in faccia.
Erin, in tutta risposta, fece una faccia stupita.
-E’ sempre stata a casa? È mai stata in posti isolati, pericolosi, sospetti? Si è mai sentita osservata, in questi giorni?-
-No… Sono sempre stata a casa, e quando uscivo ero con Watari-
-Ha tenuto contatti con familiari o conoscenti?-
-Cosa significa tutto questo…?- la voce le tremava un po’ –Sembra che improvvisamente sospettiate di me…-
-Non ho detto questo- ma lo stava pensando.
Erin non faceva che guardarlo con occhi pieni di stupore e paura.
-Erin, sa che sono state installate delle telecamere negli appartamenti delle sue colleghe?-
-Perché?!- chiese lei alzandosi dalla poltrona
L la esortò a riaccomodarsi –Speravo che questa risposta me la deste voi-
-Allora sospettate davvero di me!- non riusciva a stare ferma, si rialzò di scatto dalla poltrona –Come potete?! Io sono venuta a pregarvi in ginocchio di aiutarmi, io vi ho portato il bambino qui, io ho cercato l’aiuto di qualcuno! Come potrei essere così meschina da fingere, proprio io che mi trovo nella stessa situazione?!-
L continuava a non guardarla in faccia, sbriciolando con le mani le zollette –L’unica spiegazione allora è che vi siete fatta seguire o che qualcosa nel vostro comportamento vi ha tradito…-
-Io sono stata attenta! Se davvero mi hanno spiata devono essere stati proprio furbi!-
-E va bene. Torni a casa, e cerchi di non farne parola con nessuno di quanto sta accadendo. Anzi, già che ci siamo, lasci qui il cellulare e qualunque apparecchio con cui può essere rintracciata. Se deve chiamare qualcuno, lo faccia sapere a Watari, che farà in modo di usare un numero cifrato-
-Ma…-
-E’ tutto- si limitò a dire L.
Osservava da diverso tempo il cellulare di Erin, posato sul tavolino. Era piuttosto rovinato, di un rosa spento, a cui era attaccato un coniglietto come strap. Il display esterno mostrava la batteria quasi scarica, lampeggiava di una lucetta rossa e segnava l’ora in caratteri grandi. Prese il telefonino, con cautela, e velocemente premette dei tasti in modo da vedere i messaggi. Nessuno salvato, nessuno tenuto come bozza e nessuno inviato. Anche il registro delle chiamate era quasi vuoto. C’erano parecchie chiamate ricevute della voce “Mamma” e altri numeri non salvati, risalenti comunque a parecchio tempo fa.
-Che ingenua…- disse L sorridendo. Poi si rivolse a Watari, appena tornato –Watari, esiste un modo per recuperare i messaggi o le chiamate cancellati dalla memoria di un telefono?-
-Certo. È possibile anche sentire le conversazioni-
-Perfetto. Questo è il telefono di Erin. Mi raccomando a te-
E se erano fortunati riuscivano a ritrovare il numero di qualche persona importante. in particolare, L ripensava a quel Christopher improvvisamente scoparso. Caroline l’aveva descritto come un uomo rude, un vile, disgustoso. ma aveva anche altro a cui pensare.
Le telecamere, maledette… Perché le avevano messe? E soprattutto, come faceva adesso a vedere caroline e le altre ragazze, semmai ce ne fosse stata occasione? Addio scambio di informazioni, addio tutto. Nel frattempo quelli potevano far sparire tutte le prove compromettenti e lui tornava al punto di partenza.
Poteva far finta di accorgersi per caso delle telecamere sotto le spoglie di Lewis e protestare. Ma coe, e con quale scusa?
Non poteva mica fingere all’infinito di fare sconcezze! Prima o poi se ne sarebbero accorti. E se invece se ne erano accorti già da allora?
-L, alcuni numeri appartengono a degli uomini rispettabili di mezza età, molto probabilmente clienti di Erin-
-Ottimo lavoro, Watari-
-In particolare, c’è il numero di questa persona-
Quando L vide la foto, restò inizialmente sorpreso, ma poi la sua faccia si fece compiaciuta: era uno degli uomini nella foto!
-Quand’è che ha chiamato?-
-Si fa sentire spesso. Ieri risulta che abbia chiamato sedici volte, quasi tutte della durata di cinque secondi ciascuno. L’unica chiamata che dura ben un minuto è dell’altro ieri-
-Significa che Erin non gli ha riattaccato il telefono in faccia…- mordicchiandosi il pollice, si mise ad osservare un punto vuoto della parete. Cosa nascondeva Erin? Cosa aveva a che fare con quell’uomo, e perché lui la chiamava così spesso? Spia? Però era effettivamente strano che lei, corsa disparatamente a cercare aiuto, potesse vendersi così. E con Caroline? Ora che ci pensava, non gli era passato per la testa di chiedere della loro “amicizia”, aveva altro per la testa.
Più che mai aveva bisogno di incontrarla, ma con le telecamere?

@ Saku: La fan fiction è sempre qua, quindi prenditi pure tutto il tempo che vuoi per leggerla ^^ Come vedi non do ancora delle risposte su Erin e su nessun altro personaggio. Anche di Caroline, in fondo, si sa poco. Ma voglio lasciarvi scervellare ancora un pò xD Grazie mille per i commenti che mi lasci ^^
  
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