Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Padme86    25/10/2009    2 recensioni
ciau a tutti! e riecco Pad sempre alla carica! huhu! questa mia nuova storia parla di Kei, reincarnazione del Dio Suzaku, con il compito di salvare il mondo! ad aiutarlo una giovane maga! i due affronteranno mille pericoli per sconfiggere un demone leggendario! lasciatemi un commentino, anche negativo please! baci baci a tutti!
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
§ Confronto tra Dio e Discendente §

                                      § Confronto tra Dio e Discendente §

 

 

Quella storia lo aveva colpito molto, si era sentito così vicino al suo antenato come non era mai successo. Aveva dato la vita per salvare il suo regno, per fermare quel maledetto.. e adesso quello stesso diavolo era tornato. No, non gli avrebbe permesso di vincere. Avrebbe onorato il suo antenato e soprattutto avrebbe reso Lei fiera di lui. Kei osservava il soffitto, tenendo Aline tra le sue braccia.. quella ragazza credeva davvero in lui, nelle sue capacità. Nessuno lo aveva mai fatto.. nessuno gli aveva mai dato tanta fiducia, nemmeno suo padre. Le accarezzò dolcemente la guancia con le nocche, la giovane mugugnò qualcosa prima di aprire debolmente gli occhi e incontrare il sorriso di Kei. Arrossì al fatto che stava tra le sue braccia, ancora nella sua mente albergava il ricordo del bacio che gli aveva dato.

Buongiorno piccola.”- mormorò Kei dolcemente alla ragazza.

Mh.. ciao. È tanto tardi?”

“Tranquilla sono le 7, abbiamo il treno tra un paio d'ore.”

“Come ti senti?”

“Bene. Ancora un po'.. scombussolato, ma bene.”

“Ti ha colpito la sua storia, vero?”

“Molto.”

“Sapevo che sarebbe successo. Dai alziamoci, così facciamo colazione e ci avviamo.

“Agli ordini, signora!”

“Cretino!”- Aline gli lanciò il cuscino. Kei lo afferrò al volo ridendo, la ragazza prese le sue cose e si diresse in bagno mentre l'argenteo andò verso la cucina, dove trovò Liam intento a preparare la colazione.

“Buongiorno Kei.”

“Buongiorno Liam, tutto bene?”- domandò gentilmente l'argenteo all'uomo, che gli sorrise.

“Si grazie. E tu? Dormito bene?”

“Abbastanza, grazie.”

“Oggi vi rimettete in viaggio?”

Si, vogliamo arrivare il prima possibile.”

“Ottimo. Spero di riuscire a raggiungervi anch'io”.

“A proposito come mai lei vive qui mentre il resto della famiglia è tutta a Čita? Se non sono indiscreto ovvio.”

“No tranquillo. Diciamo che.. io ho sentito il bisogno di staccare un po' dopo la morte di mio fratello.”

“Il padre di Aline, vero?”- domandò Kei, ricordandosi di quello che aveva sentito la sera prima.

“Come lo sai?”

“Intuito.. e vi ho sentiti parlare ieri sera. La prego non lo dica ad Aline. Non volevo origliare, passavo di lì e..

“Stai tranquillo ragazzo, lo so bene. Il padre di Aline era mio fratello: Lawrence.

Aline doveva volergli molto bene.”

“Lo adorava e Larry adorava lei.. ma è morto con onore e questo mia nipote lo sa.

“Capisco.”

“Non vuoi sapere come è successo?”

Si, ma vorrei che fosse Aline a dirmelo. Se non mi ha mai detto niente forse ha i suoi buoni motivi ed io non intendo forzarla. Quando vorrà mi racconterà tutto lei, per il momento va bene così.”- Liam lo guardò e sorrise: era davvero un ragazzo da stimare, il degno successore di un dio come Suzaku.

“Sei davvero un bravo ragazzo.”

“Di cosa parlate?”- Aline era entrata in cucina, perfettamente vestita. Indossava una maglietta a maniche lunghe bianca con uno strano coniglietto con un buffo cappello in testa e la sua gonna nera con le stelline. Aveva raccolto i capelli in due codini bassi e Kei non poté non pensare a quanto fosse bella così.. sembrava una splendida bambina.

“Cose da uomini, piccola. Dai vieni a mangiare.- disse allegro Liam alla nipote, che si sedette a tavola con loro.

“Certo.”

“Io ho finito, vado a lavarmi.”- mormorò Kei, alzandosi da tavola.

“Fai presto, ok?”

Sisi, mammina.”- Kei le sorrise e si diresse verso il bagno, mentre Aline si mise a bere il suo caffellatte, sotto lo sguardo divertito di suo zio.

“Come mai hai quell'espressione?”- chiese la ragazza allo zio, notando che aveva un'espressione strana sul viso. Allegra e furba allo stesso tempo.

“Quale espressione?”

“Lo sai: quell'espressione furbina. Papà diceva sempre che c'era da preoccuparsi quando avevi quella faccia, come adesso.

“Non lo hai ancora capito piccola?”

“Che cosa?”

“Che quel ragazzo è cotto di te.”

“Ma che dici? Non dire idiozie. Non gli piacciono certo le “bambine” come me.. lui ha altri gusti.”

“Sarà, ma da come ti guarda posso affermarlo con certezza prova qualcosa per te e anche qualcosa di forte.”

“E anche se fosse?”

“Prego?”

“Te l'ho già detto zio, lui deve pensare solo a diventare più forte per sconfiggere Valtazar. Non ha tempo.. per me.”

“Oh piccola adesso non cercare scuse! La verità è che hai paura che un ragazzo come lui possa davvero amarti.

“Non è vero.. io non.. non ho paura.”- balbettò la ragazza cercando di essere convincente, senza successo. Lo zio la guardò serio: era evidente che aveva paura dei sentimenti che provava per quel ragazzo.

“Invece ce l'hai.“

“Non parliamone più.”- Aline chiuse la conversazione e tornò a mangiare la sua colazione, sotto il sorriso intenerito di suo zio. Kei intanto era in camera a cambiarsi.. continuava a pensare alla storia di Suzaku, di come aveva combattuto con onore e di come non aveva esitato a sacrificare la sua vita per salvare quella dei suoi sudditi. Pensò anche a quanto amava Elisea.. al loro amore. Lui non si era mai davvero innamorato, non ci aveva mai trovato nulla di speciale nell'amore. Ora però doveva ricredersi.. chissà come sarebbe stato essere innamorato. Finì di vestirsi proprio mentre in camera entrava Aline.. i due si fissarono per qualche secondo, quando fu il ragazzo il primo a distogliere lo sguardo e tornare a sistemare il suo borsone.

“Tutto bene?”

“Si grazie. Tu sei pronta?”

Si, ho già preparato tutto.”

“Ottimo, prima partiamo, meglio è.”

Si, hai ragione.”

“Qualcosa non va, piccola?”- le domandò Kei, avendo notato un leggero disagio nella sua compagna di viaggio.

“Come?”

“Sei strana.. è successo qualcosa? Hai litigato con tuo zio?”

“Nono, tranquillo. Sto bene, davvero.”

“Se lo dici tu. Dai, andiamo.- Kei prese il suo borsone ed uscì dalla stanza, mentre Aline era intenta a mettere le ultime cose nel suo.. ripensò alle parole di suo zio; no, non era vero. Kei non provava niente per lei, almeno non quello che suo zio credeva. Non ne era capace e questo la rattristava. I due si avviarono alla porta, dove Liam li salutò.

“Fate buon viaggio.”

“Spero che ci raggiungerai presto, zio.”

“Farò il possibile, piccola.”- la rassicurò l'uomo, conscio del fatto che presto o tardi avrebbe dovuto raggiungerli per la battaglia.

“Grazie dell'ospitalità.”- lo ringraziò educatamente Kei, facendolo sorridere.

“Figurati. È stato un piacere conoscerti.”

“Il piacere è stato mio.”

“Ciao zio, a presto.”

“A presto piccola Aline, mi raccomando fate attenzione.”- l'uomo abbracciò stretta la nipote, ricambiato, strinse la mano a Kei e i due ragazzi poco dopo uscirono diretti verso la stazione mentre Liam gli augurava ogni bene e soprattutto che non gli succedesse nulla.

Kei e Aline camminavano in direzione della stazione per prendere il treno che li avrebbe condotti a Tjumen'. Li poi si sarebbero fermati per la notte, per poi ripartire la mattina successiva e fare altre due tappe. Alla stazione per fare i biglietti, i due incontrarono una faccia conosciuta.. una faccia che Aline tanto detestava.

“Ciao ragazzi.”

“Ciao Varlene, come va?”

“Tutto bene, voi?”

“Bene, grazie.”

“Oh, vedo che siamo più calorose!”- ironizzò l'argenteo verso la compagna, che non capì il perchè di tanta ironia da parte sua.

“Non capisco di che parli.”

Huhu, dai Aline che hai capito. Varlene prendi il treno con noi?”

“A quanto pare si.”

“E' strano che tu prenda SEMPRE il nostro stesso treno.”- constatò ironica Aline, avendo notato che quella prendeva sempre il loro treno. Strana coincidenza..

Aline.. dai.”- Kei le sorrise dolcemente, prendendole la  mano.. Aline la prese come una muta richiesta del tipo “stai tranquilla” e decise di non dire più nulla. Varlene li guardava.. ripensò a quando l’aveva vista baciarlo, a tutte le volte che li aveva visti abbracciati e sereni sorridersi teneramente. Tutte cose a cui lei aveva rinunciato e di cui adesso sentiva stranamente la mancanza..

Varlene andiamo?”

“Come? Si certo.”

“Tutto bene?”

Sisi, tranquilli, ero sovrappensiero scusatemi.”

I due non ci diedero importanza e salirono tutti sul treno, che partì qualche minuto dopo. Aline come al solito si mise a leggere uno dei suoi libri, con Kei accanto che la osservava.

“Ti piace proprio leggere.”

Si, è una delle mie passioni.”

“Quale genere ti piace? Mi rendo conto che non ne abbiamo mai parlato.

“Mi piace di tutto, ma prediligo quelli di avventura e i fantasy.”

“Anche e me piacciono quelli di avventura.”

“Lo so, ti ho visto spesso leggere da solo.”

“E' una delle poche cose che mi rilassa, ma non arrivo al tuo livello.”

“Leggere molto fa bene al cervello.”

“Lo dicono anche del pesce!”

“Il solito cretino!”- la ragazza gli diede un pugnetto sul braccio ridendo, mentre Kei le dava un pizzicotto ridendo anche lui. La mora li guardava.. e sempre di più quella tristezza si faceva largo in lei. Aline si accorse che la mora era diversa dal solito.. sembrava triste.

“Senti Varlene, ti posso parlare un momento?”

“Come?”

“Andiamo un momento fuori, vorrei parlarti.”

Aline cosa..

“Tranquillo Kei”- lo rassicurò la mora. Varlene, confusa, accettò la richiesta. E adesso che voleva quella mocciosa? Che sospettasse qualcosa? No, era impossibile. Le due uscirono in corridoio e la maga cominciò a parlare.

“Senti, che non mi piaci penso che lo hai capito ma comunque so riconoscere una persona molto triste quando la vedo.”

“Ti sbagli, io non sono per niente triste.”- cercò di negare la maga oscura.

“Invece lo sei. Ti senti come se ti mancasse qualcosa, vero?

“Io.. no, stai sbagliando.”

“Sai perché ne sono sicura? Perché anch'io mi sento come te..

“A causa sua?”

“Più o meno.”

“Se ne sei innamorata perché non glielo dici e basta? Non ha senso continuare ad indugiare.- affermò sicura la mora, avendo ormai capito che quella mocciosa era innamorata cotta del suo compagno di viaggio.

“Non sono il suo tipo. A lui piacciono.. le ragazze come te.”

“Come me? Che vuoi dire?”- chiese Varlene confusa

“Ma si, le ragazze belle e appariscenti. Quelle che tutti notano, che non hanno la faccia.. da bambina come me.”

“Perché mi dici tutte queste cose? Se ho ben capito, io non ti piaccio.”

“No infatti, però.. siamo più simili di quello che pensavo a quanto pare. Tu puoi apparire impassibile e fredda, ma infondo hai anche tu le tue debolezze.

“Non credo proprio sai?”
“Comunque volevo solo dirti che ti capisco. Ora torno a sedermi, ciao.- Aline le sorrise e tornò a sedersi con Kei. L’argenteo subito la tempestò di domande su cosa si erano dette, mentre Varlene rimase in corridoio a guardare fuori dal finestrino. Detestava quella ragazza.. perché l'aveva capita. Aveva percepito il suo disagio, le sue debolezze e questo non andava bene. Il treno arrivò in città verso tardo pomeriggio, i tre scesero e come al solito cercarono un posto dove stare. Stranamente però stavolta Varlene non si unì a loro e decise di andare per gli affari propri, con enorme felicità di Aline e un po' sbigottimento da parte di Kei. I due trovarono una piccola pensione e presero una stanza con letti gemelli, come al solito.  Entrarono in camera e si sistemarono. Kei si buttò sul letto, mentre Aline si mise il cappotto.

“Dove vai?“- le chiese Kei, avendo visto che si preparava ad uscire.

“A prendere qualcosa per la cena.”

“Vengo con te.”

“Nono, tu resta qui e riposati tanto faccio presto.”

“Non mi va che giri da sola.”

“Stai tranquillo e poi.. ho voglia di fare due passi per conto mio, ti spiace?”

“Va bene, come vuoi.”- mormorò l'argenteo, leggermente seccato. Non gli piaceva l'idea di lasciarla sola ma non sapeva come dimostrarlo.

“Ti sei offeso?”

“No, però adesso vai.”

“Va bene..”- la ragazza abbassò il capo sapendo di averlo offeso ed uscì dalla stanza. Kei la vide andare via dispiaciuta. Era stato villano, infondo lei voleva solo stare un po' per i fatti suoi e lui come al solito era stato solo capace di farla stare male.

“Che idiota che sono.”

Si lo sei eccome, ragazzo mio.”

Kei si alzò di scatto e vide davanti a lui una figura che gli somiglia tantissimo, anche se dimostrava qualche anno più di lui. Aveva i capelli argentei, gli occhi ametista, un corpetto con lo stemma di aquila sopra, dei pantaloni neri, degli stivali, un mantello rosso fuoco e una spada attaccata alla cinghia e gli sorrideva. Il ragazzo non voleva azzardare conclusioni ma quello sembrava proprio..

Suzaku..

“Indovinato, sei sveglio Kei.”

“Cosa.. come.. “- balbettò il ragazzo ancora troppo scioccato per formulare una frase completa, mentre il Dio sorrideva allegro a quella visione.

“ Ma non sei altrettanto loquace. Vedi, ti ho osservato a lungo in questo periodo e sono qui per darti una mano.

“In che senso?”- domandò curioso l'argenteo, cominciando pian piano a riprendersi dallo shock di stare parlando con il suo antenato.

“Con Aline.”

“Che vuoi dire? Mica mi serve aiuto con lei.”

“Ah no? E la figuraccia che hai appena fatto? E quelle che continui a fare? Andiamo ragazzo mio, non è così che ci si comporta con una signora.

“Su queste cose decido da me! Non ho certo bisogno dei consigli di uno spirito di più di mille anni fa!”- Kei cominciava a spazientirsi: lui aveva bisogno di aiuto per la battaglia non per conquistare una ragazza.

“ Sfrontato e sicuro di se.. mi somigli più di quanto immaginassi. Anche io alla tua età ero come te, un giovane spavaldo e sicuro di se, ma poi ci fu una persona che mi fece capire che sbagliavo a comportarmi così.

“E chi sarebbe?”

Elisea. Quando la conobbi il mio mondo cambiò completamente. Mi rese un uomo migliore, più umile e meno arrogante. Anche se ero un dio, non avevo il diritto di essere così sfrontato e lei mi diede una raddrizzatina che non mi fece male, credimi.

“Ma.. io non penso di.. essere così cattivo nei confronti di Aline.”

“Cosa provi per lei?”

“Perché parliamo di questo? Piuttosto ho altre domande da porti!”- esclamò l'argenteo, volendo sapere di più sui suoi poteri e sul nemico da affrontare. Ma Suzaku non era dello stesso parere, purtroppo.

“A cui io non posso risponderti  per adesso, quindi non tentare di cambiare argomento.”

“E tu non prendermi in giro per non farmi cambiare argomento.”

“Testone che non sei altro, non ti sto mentendo. Io ti voglio aiutare davvero e so già che domande vuoi pormi, ma davvero non posso risponderti per adesso.

“E va bene.. dicevi?”

“Bravo ragazzo. Dicevo: cosa senti per Aline?”

Kei non sapeva cosa rispondere: ci teneva a lei, provava un forte affetto. Anzi si poteva dire che ne fosse proprio attratto, anche fisicamente.

“Lei.. è diversa dalle altre che ho sempre conosciuto. È così bella, intelligente, dolce ma anche forte e determinata. È una testona come poche e mi ha accettato per come sono davvero.. crede in me e poi..”- Suzaku lo fissava e lo ascoltava attentamente: quel ragazzo era innamorato perso. Lo capiva dalle sue parole, dal suo sguardo mentre parlava di quella ragazza. Lo stesso che aveva lui quando stava con la sua amata Elisea.

Kei, tu sei innamorato. Si vede lontano un miglio, sei innamorato perso di quella ragazza.

“Nononono! Questo non può essere! Io.. lei..”

“Cosa? Guarda che l'amore è una cosa meravigliosa.

“Lo so però..

“Anch'io la pensavo come te finché non l'ho provato sulla mia pelle. Credevo di non essere capace di amare, di non poterlo fare e che Elisea meritasse di meglio. Ma poi mi sono reso conto che sarei impazzito senza di lei o peggio vedendola tra le braccia di un altro per colpa della mia paura. Così un giorno glielo dissi e fu mia per l'eternità.

Suzaku.. lei merita davvero di meglio di uno come me. Io la faccio sempre piangere, la rendo sempre triste. La prendo sempre in giro e non ascolto mai i suoi consigli. Una ragazza come lei merita uno che..

“Che la ami davvero. E tu sei quel qualcuno Kei.”

“E adesso.. cosa faccio?”

“Diglielo.”

“Non se ne parla! Hai sentito poi cosa ha detto? Io ho altri pensieri per la testa, di sicuro mi rifiuterebbe.

Ahahaha! Perdonami amico mio ma quella ragazza non aspetta altro! E il bacio che ti ha dato mi sembra una prova sufficiente.”- Suzaku sorrise, mentre vedeva Kei arrossire.. era un avvenimento unico e non voleva perderselo. L’argenteo guardo il suo antenato ridere e si accigliò: già non era tanto normale che lui stesse li a parlare tranquillamente con uno spirito (suo antenato, oltretutto), ma questi lo prendeva pure in giro. Il mondo si stava rovesciando, ormai ne aveva la prova!

“Perché ridi?”

”Per il tuo rossore. Di la verità: quanto ti è costato fare finta di nulla?”

“Più di quanto credi. D'altronde sono un ragazzo e..

“Certi istinti si fanno sentire, lo so. E il fatto che ti sei trattenuto ti fa onore, vuol dire che a lei ci tieni davvero.

Si.. tanto. Però.. ora non me la sento di dirglielo.”

“La scelta spetta a te, io il mio dovere l'ho fatto. Ora posso anche andare.”

Suzaku?”

“Dimmi.”

“Hai qualche rimpianto? Per la tua scelta, dico.” - domandò l'argenteo al suo antenato, ricordandosi della storia che aveva sentito da Aline. Quella divinità non aveva esitato un attimo a sacrificarsi per il suo popolo.. lui sarebbe stato altrettanto in grado di compiere un tale sacrificio?

“No Kei, assolutamente. Darei la mia vita per il mio popolo e per Elisea altre cento volte se potessi.

“Io.. non so se sarò in grado.. di compiere una tale scelta.”

Suzaku guardò il suo discendente; era spaventato e si vedeva. Aveva sulle spalle una responsabilità troppo grande per un ragazzo così giovane. Certo, lui aveva preso in mano il suo regno quando aveva circa sedici anni ma era stato preparato fin dalla culla per questo. Era nato Dio del Fuoco. Quel ragazzo invece vi era stato trascinato contro il suo volere, senza sapere perché. Gli mise una mano sulla spalla e lo guardò amorevolmente, ma con decisione.

“Kei io ti ho scelto perché ti ritengo degno del mio potere. Non pensare che ti abbia scelto a caso, in te c'è molto di più di quanto tu stesso immagini ed io l'ho visto. Ora non pensare a queste cose, pensa solo ad arrivare vivo dai discendenti dei miei guerrieri dopodiché potrai pensare a queste decisioni che ti tormentano.. e non sei l'unico che tormentano.”

Aline, vero?”

“Ci pensa sempre, io la vedo. Ha tanta paura di perderti.. quella ragazza ti vuole davvero bene Kei, ti ama.”

“Che scema.. che diavoletto scemo che è..”- Kei abbassò il capo ridendo, mentre Suzaku continuava a rincuorarlo..

Aline intanto camminava verso la pensione tenendo tra le mani una busta con un paio di panini, qualche bibita e anche qualche dolce per Kei. Voleva farsi perdonare di essere stata fredda con lui, di aver voluto uscire da sola. Aveva bisogno di pensare.. pensare ai suoi sentimenti per lui. Aveva sbagliato, si era avvicinata troppo e adesso non sapeva cosa fare. Quel ragazzo l'aveva colpita nel profondo.. le aveva toccato il cuore. Svoltò per un vicolo abbastanza buio, quando si fermò di colpo; un'energia malefica molto potente avanzava verso di lei. Mise giù la busta, pronta a combattere, quando comparì una figura maschile con un completo di pelle nera e un mantello che gli copriva quasi completamente il viso. Solo gli occhi erano scoperti, ma nascosti da una maschera, che nascondeva metà viso.

“Chi sei?!”- esclamò la giovane, determinata ma allo stesso tempo impaurita per l'enorme potere che sentiva provenire da quel losco figuro.

“Preparati, la tua fine ormai è giunta piccola! Il tuo adorato Suzaku piangerà sulla tua tomba!”- il mago oscuro misterioso aumentò la sua energia era davvero potente. Aline sapeva di non avere speranze contro un'energia così potente.. era la sua fine.

“Kei.. perdonami, non potrò stare al tuo fianco nella battaglia.. perdonami.. io.. io ti amo.”

Un fascio nero.. la fine di tutto.. la lacrima sull'asfalto.. un urlo in lontananza.

Aline!”- Kei scattò in piedi di colpo. Aveva sentito l'energia di Aline diminuire: qualcuno l'aveva aggredita.

“Lo sento anch'io! È in pericolo!”

“E' troppo lontana! Come faccio? Non arriverò mai in tempo, dannazione!”- gridò furioso Kei, conscio del fatto che era troppo distante da lei e la sua energia continuava a diminuire.

“Calmati Kei, ti aiuterò io.”

“Come?”

“Concentrati.. concentrati su Aline, cerca di visualizzarla..”- lo spronò Suzaku, cercando di dargli fiducia in se stesso. Kei chiuse gli occhi, cercando l'energia della sua maga e cercando di vederla. Ci vollero un paio di minuti e la vide: a terra, in una pozza di sangue.

“L'ho vista! Sta morendo..

“Forze del Sacro Regno, conducetelo dalla persona che egli ama.”

Kei non capì cosa accadde, solo che si illuminò di bianco e scomparve dalla stanza ritrovandosi nel vicolo. Quello che vide lo sconvolse: la sua Aline.. a terra.. sanguinante. E davanti a lei una figura oscura simile a quella che aveva affrontato in quella dimensione dove era stato catturato tempo fa.

“Sei arrivato tardi Suzaku, tua amata protetta ha i minuti contati. Mi dispiace che ti sei perso lo spettacolo.. non faceva che chiamare il tuo nome, sai?

“MALEDETTO!”- Kei si illuminò di rosso.. un energia che non aveva mai scatenato prima fluiva dentro di lui. Il mago oscuro ne fu intimorito: il suo sguardo era di fuoco.

“LA PAGHERAI PER QUELLO CHE LE HAI FATTO! FUOCO PURIFICATORE!” - Un fascio di luce potentissimo uscì dalle mani di Kei ma non colpì il mago. Lo ferì soltanto alla spalla ma nonostante tutto quest’ultimo era impaurito; probabilmente non era ancora in grado di controllare quel potere e così lo aveva mancato.. se lo avesse colpito in pieno sarebbe morto.

“Maledizione! Com'è possibile che lo abbia mancato?!”- esclamò Kei infuriato e stupito per non essere riuscito a colpirlo. Eppure aveva preso bene la mira.

“Alla prossima Suzaku.”- il mago oscuro scomparì. Kei tornò normale e si diresse verso Aline.. aveva una ferita allo stomaco, ma era ancora viva.

Aline, mi senti? Sono io, Kei! Ti prego apri gli occhi piccola, non mi lasciare..”- la chiamò disperatamente l'argenteo. Aline aprì debolmente gli occhi e sorrise nel vederlo: era lì. Lui era lì con lei.. il resto non importava.

“K.. Kei.. sei tu..”

“Si piccola, sono qui. Vedrai, te la caverai.- cercò di rassicurarla Kei, premendo sulla ferita. Era molto grave..

“No..

“Si invece! Tu.. tu non puoi morire.. non puoi lasciarmi..”

“Scusami.. io..”

“Cosa? Aline!”

La maga gli sorrise e chiuse gli occhi, esalando l'ultimo respiro.. Kei la scuoteva cercando di svegliarla, ma era inutile; la sua Aline non c'era più. La strinse forte piangendo disperato.. non era possibile che l'avesse persa.

Aline.. perdonami piccola.. non sono stato capace.. io.. io.. io ti amo.”

Una lacrima cadde sulla ferita della ragazza..

Il suo corpo si illuminò e la ferita guarì all'istante sotto gli occhi increduli di Kei.

Un mugugno e un movimento vennero da quel corpo tra le sue braccia..

 “Kei..”- due pozze verdi e piene di dolcezza lo fissavano..

Aline! Grazie a Dio!”- il giovane strinse a se la ragazza, che ricambiò quell'abbraccio: l'aveva salvata. Non sapeva come ma era salva grazie a lui. Kei aiutò Aline ad alzarsi e la abbracciò ancora, ricambiato da lei.

“Grazie.. mi hai salvato.”

“Anche se non so come ho fatto..

“Come non lo sai?”

“Davvero, non lo so.”

“Sei sempre il solito! Come fai a non sapere una cosa così importante?!

“Se ti dico che non lo so, non lo so! E poi cos'è questo tono?! Ti ricordo che ti ho appena salvato la vita!

“Non cominciare a fare il gradasso, dato che non ti ricordi nemmeno come hai fatto!”

“Ma sentitela la saputella! Dovevo lasciarti al tuo destino, avrei avuto una seccatura in meno!

“Ma sentitelo il gradasso! Parla proprio lui che senza di me non sa mai come fare!

“Stupida mocciosa!”

“Stupido arrogante borioso!”- i due si guardarono in cagnesco per poi riprendere a camminare con il cuore che in realtà faceva le capriole di gioia per essere ancora insieme. E dall'alto qualcuno se ne accorse: un certo dio un po' curiosone che scuoteva la testa, ridendo.

“Ah Kei, ragazzo mio sei un caso disperato. Quando accetterai l'amore che provi per quella ragazza? Accettalo e anche il tuo cuore sarà più sereno.” - il Dio continuò ad osservarli dall’alto, mentre un altro sguardo guardava verso il cielo, sorridendo.

“Cosa c'è Kei? Tutto bene?”

Si, tranquilla. Dai andiamo.”- Kei prese per mano Aline e i due si avviarono insieme verso la pensione..

“Grazie di tutto Suzaku”.- l'argenteo camminava fianco a fianco alla persona che aveva scoperto di amare. Presto lo avrebbe ammesso anche davanti a lei.

 

 

 

E dopo secoli ce l'ho fatta a terminare questo capitolo! Come avrete notato c'è un cambiamento nello stile, rispetto agli altri capitoli^^ Spero che gradirete XD Come avete visto i nostri eroi hanno ammesso di amarsi.. ma ancora non se lo sono detti^^ Li faccio penareeeee!! XD Chi sarà mai il misterioso mago oscuro che ha aggredito Aline? Riusciranno i due ad arrivare sani e salvi a Cita? Lo scopriremo! Ora passo a ringraziare le due persone che mi hanno recensito lo scorso capitolo^^ Grazie ragazze, vi voglio bene^^

 

Eagle Fire: la mia bimba! Credo che adesso Aline vorrai proprio distruggerla del tutto XD Ma lo sai che Kei ama solo te XD Lo so che non ti piacciono tanto le storie passate, quindi sono felice che il capitolo ti sia piaciuto^^ Di questo che mi dici? Attendo la tua^^ Baci baci piccola, grazie mille del commento! Ti voglio tanto bene!

 

Aprhodite: la mia piccola Ika! Sono felice che la storia tra Suzaku ed Elisea ti sia piaciuta^^ Sai quanto ci ho lavorato e quanto tengo a questi due personaggi^^ Come hanno fatto a sposarsi subito te l'ho spiegato mi pare, vero? O.o Bhe, se non l'ho fatto fammelo sapere che te lo rammento XD Hai ragione la storia è stata un po' velocizzata, ma vedrò magari in futuro di farli ricomparire^^ Bhe anche se Suzaku è ricomparso qui XD Li adoro troppo XD Ma è ovvio che Aline è tua v.v (Se col cavolo -.- ndKei) caro io non sveglierei il can che dorme.. XD Attendo la tua su questo capitolo, piccola! E non era orrido il commento, dai XD L'ho apprezzato molto^^ Baci baci^^ Ti voglio tanto bene!

 

E per finire in bellezza ecco a voi l’immagine di Suzaku! Il disegno non è opera mia, ma un meraviglioso regalo della mia piccola Ika^^ Ti adoro mio adorato cappellaio!

Image and video hosting by TinyPic

 

 

Ringrazio anche chi legge senza recensire^^ Continuate a seguirmi!

 

Baci baci a tutti, la cara Pad^^

 

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Padme86