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Autore: SimoLNX    09/06/2005    3 recensioni
Questa Fic su eva e' un continuo diretto della serie originale, ambientata nell'anno 3500. Un nuovo eva e' stato preparato, ma nessuno e' stato in grado di attivarlo. Finora, ovviamente...
Genere: Avventura, Azione, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaworu Nagisa, Rei Ayanami, Toji Suzuhara
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Program:

-----------|Z|aero stage 11

00-DISCLAMERS

01-REDAZIONALE

02-BACKVIEW

03-STAGE 11

---|A|nd so she said : “I love you!”


04-NEXT ON...

05-NOTES


00 - DISCLAMERS (LEGGERE PLZ, E' IMPORTANTE!)

A) NGE (purtroppo) non è una mia creazione, ma del (supremo) Signor Hideaki Anno. Io, Angelus Simon Lockhart, sono solo un fan e non uso NE' i suoi personaggi NE' le sue idee per scopo di lucro, infatti, questa FF è totalmente gratuita.

B) I fatti e i personaggi di mia invenzione (come Alexi, Mary, Claire...) rimangono di mio appannaggio. Se vedete qualche rassomiglianza con Shinji Ikari, Asuka o Misato... ehm... come farvelo notare... mi pare che sia una FF su EVA, o sbaglio?

C) Questa Fan Fiction puo' essere liberamente postata ovunque vi aggradi, a patto di rispettare l'autore originale, aka Lord AnGeLuS Sim:ON Lockhart, ora conosciuto con il nick si SimoLNX


01- REDAZIONALE


Noterete certamente che ho tolto sia la sezione Xtra che la sezione Omakes. Questo e' dato dalla quantita' di commenti di questa Fan Fiction, oramai giunta all' 11esimo capitolo, che continuano a sfiorare i limiti del ridicolo. Ovviamente, essendo io particolarmente perseverante, faro' finta di niente e continuero' i 9 capitoli che mi separano dalla conclusione della storia. Solo che trovo inutile dilungarmi in sezioni extra quando non ci sono lettori, non trovate?

Un ringraziamento a Priest. Le sue correzioni sono cosi' spassose che vale la pena di andare avanti solo per vedere l'incredibile livello di ironia che riesce a raggiungere...

Si continua!


SimoLNX


02- BACKVIEW...STAGE 10


Manuel e Rei ricevono i dettagli della missione "Black Moon" che consistono nel recuperare l'unita' 04 completata sulla base della NERV a luna. In un susseguirsi di colpi di scena, numerose rilevazioni vengono fatte e il comandante Andrew cerca di convincere il third a interrompere il suo compito di spia per lui. Durante l'operazione di recupero dello 04 la nave del comandante esplode non lasciando superstiti. Sanaza ( che era su un altra nave ) prende il comando e fa concludere la missione, nonostante le proteste dei piloti che vorrebbero prestare il primo soccorso. A Tokyo-4 Aya ( l'amica di max ) scopre...


03- STAGE 11

---|A|nd so she said : “I love you!”


UFFICIO DI SANAZA

NEO-TOKYO 4

ORE 03:05 PM


“Dannazione! Questo vuol dire che non avete una spiegazione logica a quello che e` successo?” urlo` Manuel a Sanaza.

“Si parte da un malfunzionamento tecnico per arrivare a una bomba nascosta dai ribelli” cerco` di spiegargli Mary.

“Stronzate!” rispose il ragazzo, arrabbiatissimo. Del resto aveva gia` una chiara idea di chi avesse architettato tutto. La sua idea prendeva il nome di Eiji Sanaza.

“Siamo tutti molto dispiaciuti per la perdita di Thompson. Del resto, ci conoscevamo da molto tempo...” intervenne il nuovo comandante. Si ritrovo` in un attimo la pistola del third puntata alla faccia. Ci fu un generale dispiegamento di armi da parte dei presenti, finche` Manuel non abbasso` la sua semiautomatica.

“Non pronunciare mai piu` quel nome, figlio di puttana!” sibilo` lui. Mary intervenne per cercare di calmare l'atmosfera che, in quel momento, era cosi` tesa da sembrare una corda di violino.

“Manuel...siamo tutti molto stanchi. Vai a casa a riposarti per un paio di giorni” gli consiglio` lei.

“Considerati in licenza...” gli ordino` Sanaza che si era ben reso conto della pericolosita` di quel ragazzino “...ma resta reperibile in caso attaccasse un angelo”.

Ci fu un breve momento in cui Mary temette che il children russo avesse di nuovo in mente di tirare fuori l'artiglieria, tuttavia si limito` a lanciare un occhiata assassina al nuovo comandante ed usci` dalla stanza.

-...se le porte non fossero automatiche, se ne sarebbe andato sbattendola...- calcolo` lei in un pensiero di sottile ironia.

“Maggiore Lackson” la chiamo` Eiji.

“Signore” scatto` lei.

“Faccia togliere il porto d'armi ai children, si sono dimostrati troppo instabili psicologicamente” ordino`

“Signore mi permetta di protestare, sa meglio di me i rischi che corrono disarmati con i ribelli che girano liberamente per le citta` della federazione...”

“Non sta a lei decidere. Assegneremo una maggiore scorta non invasiva ai soggetti.”

“Come desidera” si sottomise. Del resto, penso`, non aveva alcuna possibilita` di opporsi ai suoi voleri. Vedendo che il neo comandante non aveva altro da dirle, usci` dalla stanza in silenzio, come a commettere un piccolo atto di disubbidienza nei suoi confronti.

-Dannazione Andrew – penso` – perche` diavolo sei morto proprio ora che abbiamo piu` bisogno di te? -

Poi le squillo` il comunicatore interno.


STANZA DI ALEXI, OSPEDALE

NEO-TOKYO 4

ORE 03:29 PM


-Questa sensazione...-

(...bentornato...)

-Ancora tu...-

(...un trattamento speciale per il mio pupazzo speciale, no?)

-Sono stanco di te-

(...quindi mi rifiuti?)

-Esatto. Esci dalla mia testa-

(...io sono parte di te. Senza di me saresti inutile, in quanto il tuo prezioso eva ti rifiuterebbe...)

-Quindi non sei lo zaero?-

(...Sono entrambi, il nostro destino e` legato al combattere, quindi non rifiutarmi...)

-Si puo` sapere cosa vuoi da me?-

(...Che tu annulli il tuo io per farmi posto...)

-...Te lo puoi...-

(...sarai una persona migliore, che non avra` indecisioni o difetti...)

“SCORDAREEEEEEEEEEE!” urlo` Alexi svegliandosi e provocando un infarto a Mary che era appena entrata nella sua camera. Il second si giro` un attimo a guardarla, in un deja-vu del loro primo incontro, poi le forze lo abbandonarono e ricadde sdraiato sul letto. Degluti` e questo lo salvo` da uno svenimento certo. La sua stratega personale si appoggio` al letto e gli diede una dolce carezza.

“Bentornato tra i viventi, Alexi-chan” esordi` la bruna. Egli si rese conto che probabilmente la maggior parte delle persone che conosceva avrebbe fatto a botte, pur di avere un momento di intimita` simile con una donna cosi` bella.

“Chi ha vinto quindi?” chiese lui. Si rendeva perfettamente conto che forse avrebbe dovuto fare una domanda piu` da playboy, ma in quel momento non gliene fregava niente, soprattutto con gli incubi che lo aspettavano appena prendeva sonno.

“Parita` per questa volta, eroe” rispose sarcastica lei, continuando a carezzarlo. Alexi si appunto` mentalmente che quel risveglio era stato uno dei piu` piacevoli della sua vita.

“E io che speravo di rifarmi dell'ultima volta su Mercury. Che pessimo pilota sono eh?”

“Sia quel che sia, alla fine, l'attacco e` stato sventato. Appena avete finito lo scontro i ribelli si sono affrettati a ritirarsi portandosi via il loro giocattolone...” riferi` lei, abbastanza soddisfatta.

“Noto un grosso ma in arrivo...” fece sarcastico lui. Riusciva a sentire nella voce di Mary un qualcosa che cercava di nascondergli.

“Ecco...” fece la brunetta “...c'e` una cosa di cui devi essere al corrente. Riguarda la missione di Rei e Manuel...”

“Cos'e` successo?” replico` lui preoccupatissimo per i suoi amici.

“Rei e Manuel stanno bene...tuttavia...” cerco` di dire la donna, senza accorgersi che il suo volto si stava rigando di lacrime. Alexi fece uno sforzo indicibile per alzarsi a sedere sul letto, incerto sul da farsi. Si rese conto che non aveva molta dimestichezza con il sesso femminile e questo lo fece incupire molto, facendogli pensare che forse non avrebbe mai saputo cosa fare con la first.

“...il comandante Thompson e` morto” gli rilevo` Mary, che oramai non sapeva piu` nascondere la sua disperazione e si getto` tra le braccia del ragazzo.

“...siamo solo delle bestie. Usiamo dei bambini come guerrieri senza alcuna considerazione del vostro futuro. Andrew era l'unico che riusciva a tirare fuori un senso da questa assurda guerra e ora non c'e` piu`...perdonami...” disse tra i singhiozzi, presa dalla disperazione piu` nera. Il suo giovane interlocutore rimase prima scioccato dalla notizia, poi arrabbiato per il comportamento della sua superiore. Precisamente non gli andava proprio a genio il suo “perdonami”. La stacco` dal suo corpo, seppure lievemente dispiaciuto per la perdita del contatto fisico, e gli rifilo` uno schiaffo con tutta la forza che gli rimaneva. La giovane stratega operativa rimase di sasso.

“E QUESTO CHE CAZZO VUOL DIRE?” gli urlo` contro lui.

“...”

“Per cosa dovrei perdonarti?”

“Ti ho trascinato qui senza conoscerti solo per soddisfare il mio egoistico desiderio di vivere.”

“Fatti entrare bene nel cervello una cosa: credi che quei cosi che ci attaccano si fermeranno, o che i ribelli faranno pace con noi solo perche` mi chiedi di perdonarti?” rispose lui, con una fermezza che avrebbe fatto cadere ai suoi piedi a idolatrarlo chiunque lo avesse ascoltato.

“Si ma...” tento` la donna.

“NIENTE MA! Porca puttana io sono fottutamente pronto alla morte hai capito! Non mi interessa quando arrivera` o se sara` dolorosa, combattero` comunque per la vita di tutti coloro che posso salvare e soprattutto per coloro che ho conosciuto qui. Anche per Rei: che mi ha dato una nuova ragione di vivere. Per il mio comandante: che mi indicato cosa fare della mia miserabile esistenza. Per tutti coloro che ho conosciuto e mi hanno lasciato una possibilita` di essere me stesso. Ecco, per questo io sono pronto...perche` prima non avevo nulla e adesso ho anche dei sogni! QUINDI NON CHIEDERMI PERDONO PERCHE' QUESTO E' IL MIO FUTRO, DANNAZIONE!”

Ci fu un attimo di imbarazzo, mentre Alexi si rese conto che aveva appena dichiarato di amare Rei, e Mary si accorgeva che quel ragazzino era piu` coraggioso di tutti quelli che aveva incontrato finora.

I due si fissarono negli occhi per interminabili secondi. Poi la giovane Lackson si avvicino` al volto del second e gli stampo' un bacio in bocca.

Un bacio vero.

Il ragazzo rimase leggermente esterrefatto, aspettandosi un qualche tipo di spiegazione al gesto, che non tardo` ad arrivare. Si appunto` anche mentalmente che era meglio non far sapere la cosa in giro, onde evitare eventuali linciaggi da parte di tutti i maschi respiranti di Tokyo-4

“Grazie. Sei piu` grande di me, Alexi-chan.”

“Se non ti dispiace ora svengo” diede in risposta lui con il sorriso migliore che le sue scarse forze gli permettevano. Poi svenne sul serio, dato che la conversazione gli aveva prosciugato tutto quel poco di vitalita` che gli rimaneva per la giornata.


ISTITUTO SCOLASTICO

NEO-TOKYO 4

ORE 08:32 AM


Tornare a scuola dopo una settimana in ospedale puo` essere un incredibile susseguirsi di sorprese. In effetti il third era l'unico studente seriamente felice di trovarmi tra la dannate mura del sapere. Il fatto e` che gli faceva piacere sapere che era ancora vivo dopo l'ennesima dura battaglia e voleva rivedere i suoi amici. Non poteva sapere che il suo rientro avrebbe coinciso con una serie di novita` sconcertanti. La prima non tardo` molto a farsi scoprire.

“Buon giorno, Alexi-chan” fece Rei tutta in un sorriso. In quel preciso momento il cuore di Alexi simise di battere, mentre cercava disperatamente qualcosa da dire. Qualsiasi cosa. Ovviamente non gli venne in mente nulla, ma considerando che Rei lo aveva appena salutato, sorriso ed aggiunto il suffisso chan al suo nome, la mancanza di parole era piu` che giustificabile.

“Che hai ti senti ancora male? Ti vedo un po' pallido...” riprese la ragazza, con aria preoccupata. Il ragazzo si appoggio` al muro un secondo, temendo di esser prossimo ad uno svenimento.

“Non ho niente...sono solo un po' fuori fase per il periodo in ospedale...” rispose lui, poco convinto.

“Beh...entriamo in classe, la lezione sta per cominciare...” gli replico` la ragazza con un altro sorriso.

“Va bene. Rei-chan.” oso` lui attendendosi uno schiaffo, o il ritorno della first alla sua ben piu` nota identita` glaciale. Ricevette al contrario un caldo sorriso e un gesto della mano mano che lo invitava a varcare per primo la soglia. Lui entro`, si scaravento` sul banco e cerco` di concentrarsi sugli studi dopo il classico in piedi-inchino-seduti per salutare il professore. La lezione, tanto per cambiare, consisteva nella storia dell'incidente IEM. Una vera buffonata, penso` , soprattutto con il fatto che sia gli eva che la loro identita` di piloti erano di dominio pubblico e che, ogni volta che si leggeva un libro sull'argomento, iniziavano a comparire buchi enormi nei resoconti ufficiali. Alexi cerco` di colmare la noia girovagando con lo sguardo la classe. I suoi compagni erano divisi equamente tra quelli mezzi addormentati, quelli che cercavano qualsiasi cosa di affilato per suicidarsi e quelli che se ne infischiavano allegramente giocando a D&D tramite il sistema di messaggistica interna dei terminali. Registro` il fatto che Rei lo stava guardando con aria trasognata dal banco vicino e cerco` di interessarsi alla lezione di Arata che, del resto, gli stava simpatico.

Arresto` d'un tratto i suoi pensieri ritornando in dietro di qualche istante

-Rei mi sta guardando? E con aria trasognata? -

Lo sguardo sbigottito di lui incontro` quello trasognato degli occhi color rosso-miele di lei. Probabilmente ci sarebbero rimasti per tutta la giornata se il professore, probabilmente anch'egli stanco di ripetere sempre le stesse, cose non avesse deciso di divertirsi un po' alle loro spalle.

“...ma che bella coppietta...” ironizzo` l'insegnante. La classe rimase, ovviamente, stupita come alcuni mesi fa. Sembrava che solo il suo giovane allievo mezzo occidentale, fosse in grado di suscitare la sua ironia. I children cambiarono immediatamente l'obbiettivo del loro sguardo e assunsero entrambi un colorito molto vicino a quello dei pomodori.

“Mi scusi professore...” si scusarono in totale sincronia, dando la possibilita` ad Arata di scagliare un altra frecciata.

“Ma che carini...parlano assieme...” li affondo` il docente. Alexi udi` alcuni commenti della sua classe, che variavano dal “che fortunato!” al “io lo uccido...giuro che lo uccido...” degli studenti maschi. I commenti femminili variavano dall'invidia, cosa che lo rese molto felice, al pettegolezzo sfrenato che, entro pochi minuti, avrebbe creato una versione dell'accaduto molto meno pudica del fatto. Il second impreco` perche` Manuel e le sue battute non erano mai al posto giusto quando servivano, e si mise a pregare di essere salvato dalla campanella. Un miracolo lo accontento` salvandolo da ulteriori momenti di ironia del suo simpatico professore.

“Ebbene...nella prossima lezione vedremo un video che spiega i risvolti dell'incidente IEM nella nostra vista di tutti i giorni...sempre che i piccioncini ce lo permettano...” continuo` Arata, cercando di riportare l'attenzione sulla sua persona. La voce con cui annunciava il programma, noto Alexi, era pero` incredibilmente poco convinta, come se da un momento all'altro avesse potuto buttare via i libri, accavallare le gambe sulla cattedra e iniziare a fumarsi una sigaretta in classe.

-Non ci sperare siamo in Giappone amico...- gli rispose la sua coscienza. Il resto della classe si stava avventando sui due interessati ma, grazie ad un improvviso guasto da lui stesso causato al suo sintetizzatore, riusci` a squagliarsela. Incontro` Aya nei corridoi che riusci a fermarlo dalla sua fuga di domande inquisitorie.

“Hai visto mica Manuel?” fece lei trafelata, dimenticandosi totalmente di salutare, o di chiedere il suo stato di salute.

“A dir la verita` no. Ma che ti...” cerco` di dire lui, ma la frase gli mori` in bocca quando vide che la ragazza si era gia` allontanata alla ricerca del third. Max scelse proprio quel momento per comparire ma sembro` non vederlo.

“Hey Max!” grido` Alexi. La faccia del giovane italiano sembrava funerea e i suoi capelli non erano disordinati come al solito, cosa che mise un attimo in preoccupazione il suo interlocutore.

“...Si”

“Mi hanno dimesso oggi, credo che stasera potro` gia` tornare a casa...” lo informo` il second, sperando di risollevargli il morale.

“Sono felice per te” rispose piattissimo lui.

“Sai mica che e` successo nel mio periodo di assenza?”

“Non ti saprei dire sono appena tornato” gli notifico` Max.

“Ihih...l'ultima volta ho saputo da Aya che eri in dolce compagnia. Stasera mi racconti tutto eh?” e allego` alla frase un'amichevole pacca sul braccio. Il ragazzo dai capelli un tempo impossibili si contorse in una smorfia di dolore evidente.

“Oddio...ti ho fatto male?”

“Non ti preoccupare e` che mi sono ferito al braccio durante la vacanza. Non c'e` nulla di cui preoccuparsi...” gli diede indietro lui, cercando di mascherare la sua sofferenza.

“Max, ma tu sanguini!” noto` Alexi, vedendo una macchia rossa sporcare la camicia del suo amico.

“Ti ho gia` detto che...” cerco` di rispondere il giovane, ma non riusci` a finire la frase. Cadde rumorosamente sul pavimento privo di sensi. In lontananza poteva sentire la voce le urla delle ragazza e Alexi che ordinava ad un compagno di guardarlo mentre lui correva a chiamare l'infermiera. Poi non senti piu` niente e tutto divenne buio.

-Avrei dovuto stare a riposo piu` a lungo...- fu il suo ultimo pensiero prima di svenire.


ISTITUTO SCOLASTICO, TERRAZZO

NEO-TOKYO 4

ORE 11:15 AM


Una cosa mai considerata, si auto dichiaro` mentalmente Manuel, e` che sul terrazzo dell'istituto si poteva effettivamente avere un momento di solitudine senza essere interrotti da anima viva. Per qualche strana alchimia che ancora sfuggiva alla sua logica, il terrazzo era considerato una zona off-limits per gli insegnanti e per gli studenti attaccabrighe. Un piccolo angolo di paradiso in una citta` che i piu` consideravano infernale. Questi pensieri semi poetici sarebbero proseguiti per tutta la ricreazione se non avesse avvertito la presenza di qualcuno dietro di lui. Si volto` con aria stanca, per analizzare il nuovo arrivato, nella segreta speranza che non fosse qualche agente di sorveglianza NERV troppo zelante. La piacevole sorpresa era invece una ragazza di media statura, con un fisico discretamente attraente e i capelli biondi e ricci.

“Ciao Aya, come mai qui?” la saluto` il third.

“Non saprei...” rispose lei vaga, scostandosi un ciuffo ribelle dal viso. Se non l'avesse conosciuta, il ragazzo avrebbe potuto benissimo confonderla con qualcun altra, visto che aveva nuovamente cambiato il colore dei capelli. Si trovo` a pensare che, con tutti quei cambiamenti di look, avrebbe avuto sicuramente un futuro nei servizi segreti. Alla considerazione uni` una risatina. Poi cerco` di continuare il dialogo.

“Sei qui in cerca di ispirazione per la tua nuova composizione?”

“E` cosi` tranquillo qui sul terrazzo non trovi?”

“Beh almeno e` l'unico posto dove i servizi di sicurezza NERV non si fanno notare...” cerco` di convincersi lui. In realta` aveva forti dubbi sul fatto e non era da escludersi la possibilita` che lo tenessero d'occhio a distanza. Tutto sommato, la cosa era secondaria.

“Probabilmente e` lo stesso motivo per cui sono qui adesso...non riesco ancora ad abituarmici...”

gli rilevo` lei. Non riusciva proprio a trovare un modo migliore per dirglielo, nonostante si fosse studiata il discorso a mente per ore.

“Non capisco...”

“Cosa provi quando sali sull'eva, Manuel-chan?” si sbilancio`. A questo punto dopo un breve calcolo decise che era meglio giocarsi il tutto per tutto e sputo` il rospo all'improvviso.

“Ho scoperto che sono io, il pilota dell'unita` Evangelion 04” fu l'unico modo con cui riusci` ad esprimersi. Si aspettava un effetto simile a quello di una bomba lasciata scoppiare in un bar, invece il suo interlocutore si limito` a staccarsi dalla ringhiera e a guardarla con aria inebetita, probabilmente nel tentativo di trovare una qualunque cosa da dire. Non riuscendo piu` a nascondere l'uragano emotivo a cui era sottoposta, Aya si getto` semplicemente tra le braccia di un incredulo Manuel. Il third reagi` al contatto abbracciandola a sua volta, nel tentativo di farla sentire meglio.

“Ero cosi` felice all'inizio al pensiero che questa cosa ci avrebbe avvicinati, Manuel. Ora invece ho il terrore di fare una cosa che tu Rei ed Alexi fate senza pensiero...sono una debole...” disse sommessamente la fourth.

“Al contrario, saresti una stupida se non avessi emozioni riguardo a questo nuovo aspetto della tua vita. Io e gli altri possiamo sembrare impassibili di fronte agli avvenimenti che ci hanno portato qui, ma ogni giorno abbiamo dei pensieri che ci tormentano. Abbiamo solo imparato a conviverci. Vedrai che ci riuscirai anche tu.” fini` il ragazzo, stringendo leggermente il contatto in modo da farle capire che non avrebbe accettato altre risposte.

Poi torno` a fissare il cortile della scuola, con la speranza che forse sarebbe riuscito a trovare una soluzione giusta per entrambi.


CASA DI MAX

NEO-TOKYO 4

ORE 11:53 PM


Ci volle un po' perche` riuscisse a mettere bene a fuoco le cose che lo circondavano. Appena la vista si schiari` si rese conto di essere nel suo futon, a casa sua, con Aki e Bokkai che lo guardavano preoccupati. In un veloce flashback si ricordo` di essere svenuto a scuola di fronte ad Alexi.

-Gli sara` preso un colpo. Sara` meglio che gli faccia le mie scuse appena possibile- Penso`. Poi trasformo` il pensiero in parole, per scoprire dove fosse ora.

“Mi dispiace...” lo informo` Aki “...ma con il fatto che e` stato assente piu` di una settimana, non lo hanno proprio lasciato venire con te. Aveva una faccia preoccupatissima, e` meglio se ti fai vivo al telefono quando ti senti meglio.”

“Veramente il preside aveva permesso solo ad Aki di rientrare a casa con te, ma io non sono mai stato un allievo modello. In effetti hai fatto proprio una brutta scena a svenire cosi` appena toccato” aggiunse Bokkai.

Max li guardo` in silenzio. Anche se era contento che i suoi amici fossero preoccupati per lui, il Dogem e Seth occupavano il suo cervello 24 ore su 24 negli ultimi periodi. I dubbi erano tantissimi: si chiedeva se avrebbe mai rivisto la sua famiglia viva, nonostante stesse facendo quello che i ribelli volevano da lui. Del resto vedeva Claire, la sua geniale sorella, solamente nelle occasioni di battaglia ed aveva come l'impressione che anche lei fosse piena di dubbi su quello che stava facendo. Poi c'era Seth, che sembrava sapere perfettamente cose che i ribelli ignoravano, e questo li portava a pensare che fossero solo pedine di un gioco piu` grosso. Probabilmente chi tirava i fili era maschera-di-teatro e...

“Max, perdio ci stai ascoltando?” lo rimprovero` Bokkai, riportandolo in fretta alla realta`. Per un nanosecondo il suo cervello considero` l'opzione di non ascoltarli e di tornare al suo ragionamento. Poi si rese conto che, d'altronde, erano li` per lui e quindi si fece coraggio per cercare di spiaccicare qualche parola.

“Non vi preoccupate, mi sento molto meglio” cerco` di convincerli, ma una fitta al braccio gli fece fare una smorfia di dolore che li preoccupo' ancora di piu`.

“Stenditi e riposa” gli ordino` Aki, visibilmente preoccupato.

“Vado ad ordinare un po' di sushi...” rese noto Bokkai “...mangiare ti fara` riprendere le forze.”

“Non prendere troppo tonno con wasabi...” lo imploro` Aki che detestava quel piatto.

“Hai...” rispose, uscendo dall'appartamento. Aki fu contento del fatto, desiderava parlare con Max a quattrocchi, da quando era tornato il giorno prima era come...diverso...la cosa lo inquietava molto.

“Max che ti prende?” lo indago` il suo amico.

“Niente...” rispose piatto lui.

“Non me la racconti giusta...e quella storia della moretta con cui hai fatto le vacanze non l'ho bevuta...” incarco` la mano Aki

“Sono solo un po' stanco...” si difese il noto playboy dai capelli impossibili.

“Va bene. Riposati un po' mentre aspettiamo Bokkai...” concluse il suo amico, ben capendo che quel giorno non sarebbe stato in grado di cavare un ragno dal buco. Max si senti` leggermente sollevato a vedere che per il momento l'assalto era cessato e si immerse nuovamente nei suoi pensieri. Del resto, negli ultimi giorni, parlare gli stava riuscendo sempre piu` difficile, da quando...decise di non pensarci piu`. Aveva ancora Claire dalla sua parte, lei avrebbe trovato una scappatoia all'ultimo momento o, almeno, cosi` sperava.


ISTITUTO SCOLASTICO

NEO-TOKYO 4

ORE 05:00 PM


Le campane suonarono alle 17:00 in punto e la mente di Alexi venne sopraffatta su un unico pensiero. Tornare a casa. Lo svenimento di Max-san durante la loro discussione e il successivo divieto di accompagnarlo a casa dopo che l'infermiera aveva dichiarato che per guarire necessitava solo di un po' di riposo, lo avevano preoccupato tantissimo. In parte perche` si sentiva responsabile dell'accaduto, in parte perche` quando l'aveva visto li`, nel corridoio, aveva percepito un qualcosa che proprio non andava. Inizio` a dirigersi a passo spedito, verso la stazione del treno metropolitano, quando venne fermato da una certa ragazza dai capelli azzurri. Probabilmente la giornata gli avrebbe riservato qualche altra sopresa, penso`, augurandosi che tra gli accadimenti non fosse previsto anche l'attacco di qualche angelo troppo zelante. Prima ancora di potersi scambiare un cenno di saluto, i due ragazzi dovettero precipitarsi dentro la vettura che stava per partire.

“Alexi-chan...”

“Rei.” rispose il second, rosso come un peperone.

“C'era una cosa che desideravo dirti, oggi. Purtroppo non ne ho avuto l'occasione”

“Dimmi pure” pronuncio`, mentre si perdeva di nuovo nella contemplazione della sua personale dea.

“Se io non pilotassi piu` l'eva, ti piacerei comunque?” ando` dritta al punto. Il giovane pilota di eva non manco` di notare che, nonostante il suo repentino cambiamento, il suo modo di parlare era ancora quello della sua cara vecchia Rei. Per fortuna questa constatazione escludeva il rapimento alieno o un lavaggio del cervello dal dare una spiegazione agli avvenimenti della giornata. Il second decise di tentare il tutto per tutto e, raccogliendo il coraggio da non si sa dove, mise un braccio attorno alla sua amica. La ragazza rispose abbandonando la sua testa sopra il suo corpo.

-Altro che angeli– penso` Alexi -qui sono finito diritto in paradiso-

“Ho fatto richiesta alla NERV di essere sostituita. Non voglio mai piu` pilotare l'Evangelion 00” gli rilevo` lei.

“Quindi cosa farai? Andrai via da Neo-Tokyo 4?” domando` lui, tutto preoccupato di non rivederla piu`. Il suo sogno si era appena trasformato in un incubo per colpa dell'ultima frase della sua compagna, pilota di eva.

“Ho trovato qualcosa di meglio a cui dedicare la mia esistenza. Ora non devo piu` pilotare per sentirmi viva” continuo` lei, senza staccare la testa dal suo petto.

“Per esempio?” chiese il second in apprensione.

“Tu, Alexi-chan...”


CASA DI MAX

NEO-TOKYO 4

ORE 07:52 PM


Quando riusci` finalmente a tornare a casa di Max, era oramai ora di cena ma, per sua fortuna ci trovo` Aki e Bokkai intenti a mangiare del sushi. Il padrone di casa era tra le braccia di Morfeo da alcune ore ed i tre ragazzi discussero a lungo sullo sconcertante cambiamento d'umore del loro comune amico. Manuel telefono` poco dopo cena per avvertire che si sarebbe fermato a dormire fuori ed il trio decise di affittarsi un film in DVI da vedere. Aki tento` anche di rintracciare Aya ma il telefono risulto` staccato e dovettero accontentarsi di una serata per soli maschi. Poco dopo la fine del disco, i due decisero di andarsene, evitando una qualsiasi discussione su quanto appena visto. Alexi tiro` un sospiro di sollievo, considerato che non aveva seguito una sola battuta del film, in quanto pensava ininterrottamente a Rei. Decise di coricarsi per schiarirsi le idee, ma il sonno non arrivava, interrotto continuamente da un piccolo angelo dai capelli blu.

-Dunque quello che desidero ora sembra mi sia stato concesso. Un bel passo avanti da quando il solo desiderare qualcosa non faceva nemmeno parte dei miei pensieri...ora ho anche degli amici e delle speranze. Inoltre sono diventato quasi una persona decisa e determinata. Mary aveva ragione...ne ho fatta di strada...-

In conseguenza dell'inutile tentativo di prender sonno, decise di andare a prepararsi una bella camomilla calda. Se anche questo flebile tentativo non avesse avuto effetto, il giorno dopo si sarebbe ricordato di farsi prescrivere alcuni sonniferi dalla dottoressa Veronica. Il suo ingresso in cucina venne accolto da una sorpresa, l'ennesima di questa incredibile giornata.

“Max, cosa ci fai in piedi? Bokkai aveva detto che dovevi riposare!” curioso` lui.

“Ho preparato un po' di the. Il braccio va meglio, grazie...” gli notifico` il suo amico. Alexi arrossi` vistosamente, vergognandosi di non avere chiesto prima del suo stato di salute.

“Sono uno stupido, Max. Mi dispiace veramente per quanto e` successo oggi.” si scuso` il second.

“Ahahah...non era colpa tua, non potevi saperlo. Vuoi un po' di the?” l'italiano si sforzo` di essere naturale, tuttavia la risata si rilevo` evidentemente forzata.

“Accetto volentieri, tanto ho gia` rinunciato a dormire, per questa notte...” il ragazzo rispose passandogli la tazzina colma. Alexi penso` per un istante che forse non era una grande idea, ammesso che non volesse passare veramente la sua nottata in bianco a pensare a Rei. Considero` che alla fin fine era un bel modo di togliersi il sonno e accetto` la bevanda.

“Sai...pensavo...cosa faremmo se un giorno fossimo in difficolta`?”

“Farei del mio meglio per aiutarti” rispose senza bisogno di pensare il second.

“Anche se il modo migliore di aiutarmi fosse togliermi la vita?” incalzo` il suo interlocutore.

“Piuttosto credo che preferirei morire io al tuo posto.”

“Anche se fossimo nemici?”

“Indubbiamente!” continuo` imperterrito Alexi, che non gradiva affatto il tono che stava prendendo la conversazione.

“Come mai tanto spirito di sacrificio? Mi sembra che ora tu abbia molto da perdere...”

“Mi hai ridato la vita Max-kun. Nessun avvenimento potra` mai cambiare questa cosa.” gli spiego` il second.

“Quando scusa?” chiese curioso il suo coinquilino dai capelli impossibili.

“Quando mi hai rivolto la parola sul treno. A te sembrera` strano ma” si interruppe qualche istante “mi hai PARLATO, senza neanche considerare il fatto che io sia handicappato.” rispose. Ed erano parole che venivano dal cuore.

“Capisco...” concluse Max, finendo la sua tazza di the e uscendo dalla stanza, lasciandovi uno sconcertatissimo Alexi.

-Ma che diavolo gli prende?-


CONTINUA...


04- NEXT ON...STAGE 12


---|L|et it snow

A Tokyo-4 un nucleo S^2 compare in mezzo alla citta' e la strana conseguenza e' che inizia a nevicare! Per l'occasione Manuel e compagnia organizzano una festa, con la segreta intenzione di ristabilire l'umore di Max...


05 - NOTES

Ecco qui alcuni dati utili.

NEON GENESIS EVANGELION - PROJECT ZAERO

TITOLO ORIGINALE: SHIN SEIKI EVANGELION - KEIKAKU ZAERO

ORIGINALE POSTATO SU: www.egoio.net/efp/
CAPITOLI TOTALI:11 di 11 (in corso)
CAPITOLI PREVISTI NELL'ORIGINALE: 20 (possono essere soggetti a variazioni)
RATING:14+
CADENZA: bisettimanale
LA MIA E-M@IL: simolnx@gmail.com

IL MIO BLOG ( per farsi del male fisico! ) : Simonverse Productions!

Alla prossima, gente...la stron...ehm...l'emozione continua!


  
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